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Inaugurata la nuova Sezione Archeologica dei Musei di Montalcino
Una nuova perla arricchisce la collana della Fondazione dei Musei Senesi che riunisce i 34 musei della Provincia di Siena, un esempio praticamente unico e funzionante nel panorama nazionale di una rete organizzata di musei diffusi sul territorio. Tra questi Montalcino che amplia la propria dimensione culturale con l’apertura della sezione Archeologica all’interno del polo museale della città senese chiamato “Musei di Montalcino, raccolta Archeologica, Medievale, Moderna”ospitato all’interno dell’ex convento di Sant’Agostino. In più lo stesso giorno è stato inaugurato il Parco Archeologico della Civitella testimonianza, di un insediamento etrusco risalente al VI sec. a.C.
Comunicato stampa
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Inaugurata la nuova Sezione Archeologica dei Musei di Montalcino.
Inoltre accanto alle sale che ospitano reperti etruschi che vanno dal VI° al III° secolo a.C è stato inaugurato il Parco Archeologico di Civitella. In questo modo il polo museale della città senese riunisce in una sola struttura tutti i reperti e le opere d’arte che vanno dalla preistoria al Novecento.
Siena 23 dicembre - Una nuova perla arricchisce la collana della Fondazione dei Musei Senesi che riunisce i 34 musei della Provincia di Siena, un esempio praticamente unico e funzionante nel panorama nazionale di una rete organizzata di musei diffusi sul territorio. Tra questi Montalcino da sabato 20 dicembre amplia la propria dimensione culturale con l’apertura della sezione Archeologica all’interno del polo museale della città senese chiamato “Musei di Montalcino, raccolta Archeologica, Medievale, Moderna”ospitato all'interno dell'ex convento di Sant'Agostino. In più lo stesso giorno è stato inaugurato il Parco Archeologico della Civitella testimonianza, di un insediamento etrusco risalente al VI sec. a.C . Negli spazi espositivi si possono ammirare straordinari reperti e testimonianze che vanno dal VI° al III secolo a.C e che si possono collocare in un periodo di ricerca archeologica iniziata negli anni cinquanta e fatta di attività di scavo, scoperte fortuite, restauri, salvaguardia dei reperti, persone comuni, semplici appassionati e studiosi che si sono dedicati a questa missione. Per la prima volta quindi vengono riuniti pezzi archeologici frutto delle nuove campagne di scavo nell’area di Civitella e tutti i reperti che facevano parte del vecchio Museo Archeologico e quelli che non sono mai stati esposti per motivi di spazio. Tra questi materiali d’uso come vasi, anfore, urnette cinerarie e corredi funebri e in particolare uno straordinario cippo etrusco risalente al VI° secolo a.C in pietra nera. “Con l’apertura delle nuove sale dedicate all’archeologia – spiega Alessandra Dami direttrice dei Musei di Montalcino – arriviamo a compimento di un lavoro che dura da molti anni e che finalmente riunisce in una sola struttura un percorso museale che racconta la storia di Montalcino e del suo territorio, dalla preistoria alle collezioni civiche e diocesane fino al Novecento”. Dal museo il percorso espositivo si allunga poi al Parco Archeologico della Civitella e che si trova a circa due chilometri dal centro di Montalcino. Si tratta di un colle, nei pressi del passo del Lume Spento, che opportunamente terrazzato ospitava un “insediamento etrusco d’altura”. La posizione permetteva il controllo dell’ampio territorio circostante e costitutiva una indicativa equidistanza fra Chiusi e Roselle. Alla prima fase abitativa, testimoniata dall’insediamento arcaico etrusco, segue la costruzione di una poderosa cinta muraria, che sottolinea ancora una volta l’importanza strategica del sito. L’opera è databile al IV-III sec. a.C. Si tratta di una fortificazione di tutto rispetto, dato che il muro supera i due metri in altezza e raggiunge addirittura i quattro e mezzo di spessore. Altre due cinte difensive girano intorno alla precedente, formando due orbite ellittiche, delle quali quella esterna raggiunge i piedi dell’altura e la strada che unisce l’Etruria interna alla Maremma. Tutto il progetto è stato organizzato e sostenuto dal Comune di Montalcino, Fondazione Musei Senesi, la Provincia di Siena, Fondazione Monte dei Paschi di Siena, Parco Artistico Naturale e Culturale della Val d'Orcia, Regione Toscana, Soprintendenza Archeologica della Toscana.
Inoltre accanto alle sale che ospitano reperti etruschi che vanno dal VI° al III° secolo a.C è stato inaugurato il Parco Archeologico di Civitella. In questo modo il polo museale della città senese riunisce in una sola struttura tutti i reperti e le opere d’arte che vanno dalla preistoria al Novecento.
Siena 23 dicembre - Una nuova perla arricchisce la collana della Fondazione dei Musei Senesi che riunisce i 34 musei della Provincia di Siena, un esempio praticamente unico e funzionante nel panorama nazionale di una rete organizzata di musei diffusi sul territorio. Tra questi Montalcino da sabato 20 dicembre amplia la propria dimensione culturale con l’apertura della sezione Archeologica all’interno del polo museale della città senese chiamato “Musei di Montalcino, raccolta Archeologica, Medievale, Moderna”ospitato all'interno dell'ex convento di Sant'Agostino. In più lo stesso giorno è stato inaugurato il Parco Archeologico della Civitella testimonianza, di un insediamento etrusco risalente al VI sec. a.C . Negli spazi espositivi si possono ammirare straordinari reperti e testimonianze che vanno dal VI° al III secolo a.C e che si possono collocare in un periodo di ricerca archeologica iniziata negli anni cinquanta e fatta di attività di scavo, scoperte fortuite, restauri, salvaguardia dei reperti, persone comuni, semplici appassionati e studiosi che si sono dedicati a questa missione. Per la prima volta quindi vengono riuniti pezzi archeologici frutto delle nuove campagne di scavo nell’area di Civitella e tutti i reperti che facevano parte del vecchio Museo Archeologico e quelli che non sono mai stati esposti per motivi di spazio. Tra questi materiali d’uso come vasi, anfore, urnette cinerarie e corredi funebri e in particolare uno straordinario cippo etrusco risalente al VI° secolo a.C in pietra nera. “Con l’apertura delle nuove sale dedicate all’archeologia – spiega Alessandra Dami direttrice dei Musei di Montalcino – arriviamo a compimento di un lavoro che dura da molti anni e che finalmente riunisce in una sola struttura un percorso museale che racconta la storia di Montalcino e del suo territorio, dalla preistoria alle collezioni civiche e diocesane fino al Novecento”. Dal museo il percorso espositivo si allunga poi al Parco Archeologico della Civitella e che si trova a circa due chilometri dal centro di Montalcino. Si tratta di un colle, nei pressi del passo del Lume Spento, che opportunamente terrazzato ospitava un “insediamento etrusco d’altura”. La posizione permetteva il controllo dell’ampio territorio circostante e costitutiva una indicativa equidistanza fra Chiusi e Roselle. Alla prima fase abitativa, testimoniata dall’insediamento arcaico etrusco, segue la costruzione di una poderosa cinta muraria, che sottolinea ancora una volta l’importanza strategica del sito. L’opera è databile al IV-III sec. a.C. Si tratta di una fortificazione di tutto rispetto, dato che il muro supera i due metri in altezza e raggiunge addirittura i quattro e mezzo di spessore. Altre due cinte difensive girano intorno alla precedente, formando due orbite ellittiche, delle quali quella esterna raggiunge i piedi dell’altura e la strada che unisce l’Etruria interna alla Maremma. Tutto il progetto è stato organizzato e sostenuto dal Comune di Montalcino, Fondazione Musei Senesi, la Provincia di Siena, Fondazione Monte dei Paschi di Siena, Parco Artistico Naturale e Culturale della Val d'Orcia, Regione Toscana, Soprintendenza Archeologica della Toscana.
20
dicembre 2008
Inaugurata la nuova Sezione Archeologica dei Musei di Montalcino
20 dicembre 2008
Location
EX CONVENTO DI SANT’AGOSTINO – POLO MUSEALE MUSEI DI MONTALCINO
Montalcino, Via Ricasoli, 31 , (Siena)
Montalcino, Via Ricasoli, 31 , (Siena)
Orario di apertura
tutti i giorni tranne il lunedì, dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18