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Inaugurazione
In mostra, tra le gallerie e i soffitti affrescati del palazzo, un’ottantina di opere, tra dipinti, disegni, sculture e sbalzi di artisti clusonesi e non e rarissimi esemplari di meccanismi di orologi da torre di ogni epoca
Comunicato stampa
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In occasione delle festività natalizie, l’Assessorato alla Cultura del Comune di Clusone, in collaborazione con la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo, offre al pubblico l’opportunità di visitare in anteprima, al Piano Nobile di Palazzo Marinoni Barca, il nucleo più significativo delle collezioni del MAT–Museo Arte Tempo della Città di Clusone, in corso di allestimento nella nobile dimora seicentesca.
In mostra, tra le gallerie e i soffitti affrescati del palazzo, un’ottantina di opere, tra dipinti, disegni, sculture e sbalzi di artisti clusonesi e non, provenienti dalle raccolte donate al Comune di Clusone, e rarissimi esemplari di meccanismi di orologi da torre di ogni epoca appartenenti alla Collezione Gorla affidata a Clusone dalla Provincia di Bergamo, per raccontare al visitatore la sfida della creatività e dell’ingegno all’inarrestabile scorrere del tempo, che sia un istante fissato sulla tela o il rintocco che scandisce la danza delle ore.
Un itinerario affascinante dal Quattrocento ad oggi che, restituendo in filigrana, la storia, la vitalità culturale e l’anima profonda di Clusone, prosegue idealmente in città, tra il cinquecentesco orologio planetario di Pietro Fanzago, uno dei più importanti e antichi orologi astronomici del mondo, che campeggia sulla Torre Civica, e il monito inquietante sul tempo che fugge della celebre Danza Macabra affrescata sulla facciata dell’antico Oratorio dei Disciplini.
Selezionate da un comitato scientifico, composto da Maria Cristina Rodeschini Galati, direttore d’istituto della GAMeC di Bergamo, dallo storico dell’arte Enrico De Pascale, dall’Assessore alla Cultura del Comune di Clusone Giacomo Scandella e dall’ing. Marisa Addomine dell’Associazione Hora di orologeria antica, le opere esposte al MAT di Clusone sono suddivise essenzialmente in tre sezioni dedicate alla pittura e alla scultura, agli orologi da torre, e a una scelta di arredi, collezionati dalla famiglia Sant’Andrea.
Interessante galleria di ritratti di elegantissime nobildonne e munifici benefattori della città, suggestive nature morte, vedute e soggetti sacri, la sezione pittorica del nuovo museo mette a fuoco il lavoro di un importante nucleo di artisti originari di Clusone o che si trovarono ad operare in importanti fabbriche bergamasche, ricevendo prestigiose commissioni dal clero o dalle nobili casate locali. Da Antonio Cifrondi, una delle personalità più geniali e ammirate della pittura bergamasca del primo Settecento, a Lattanzio Querena, felice ritrattista e autore di importanti pale sacre, maestro di Hayez e Accademico di Venezia. Senza dimenticare la qualità dei dipinti del “verista lombardo” Giovanni Trussardi Volpi (1857-1921). E ancora: Bartolomeo Nazari, Pietro Ricchi, Domenico Carpinoni, Carlo Cignani e molti altri.
Non meno interessante il nucleo espositivo dedicato alla scultura dove sono riunite le opere di due autori particolarmente significativi: due opere di Giacomo Manzù, che visse a Clusone negli anni difficili della guerra, e una serie di sbalzi e ritratti dello scultore Attilio Nani.
Una raccolta, dunque, percorsa da un filo sottile che corre tra le grandi casate che hanno contribuito alla storia della città, tra il gusto e la passione per l’arte dei collezionisti e, per finire, lungo l’intelligenza creativa di molti artisti che spesso hanno avuto fortuna fuori città ma che non dimenticarono mai la loro terra natale, sempre prodiga di commissioni.
Nati per scandire, dall’alto di torri e campanili, i ritmi dell’alternanza del giorno e della notte, delle semine e dei raccolti, della festa e della preghiera, oggi, al MAT di Clusone, gli orologi da torre, uno dei quali appositamente rimesso in funzione, affascinano con l’ingegnosità dei loro meccanismi. Macchine straordinarie in cui l’antica arte di forgiare il ferro era un tutt’uno, nelle botteghe dei maestri orologiai, con le competenze di carattere matematico e astronomico. I sei esemplari esposti in anteprima al MAT, scelti tra i 62 pezzi che compongono la raccolta Gorla, consentono un itinerario cronologico dal XV al XX secolo: dal più antico meccanismo in ferro battuto e di gusto tardo gotico al bell’esemplare di epoca settecentesca fino all’orologio di fine ‘700-inizio ‘800, caratteristico rappresentante di tutta una geniale e sofisticata produzione post Belle Epoque.
L’allestimento e il corredo grafico del Museo Arte Tempo è stato curato dallo Studio di architettura Datei-Nani-De Carvalho, da anni impegnato nella progettazione di spazi museali e di importanti eventi di valorizzazione culturale del territorio in Italia e all’estero.
L’allestimento del Museo è stato pensato come un racconto, in cui il visitatore è fisicamente e visivamente guidato lungo un percorso che segue cronologicamente l’avvicendarsi di storie, personaggi, collezionisti, benefattori e artisti che sono stati protagonisti della storia culturale di Clusone e che hanno trovato posto nelle collezioni del Mat.
Il MAT-Museo Arte Tempo di Clusone si apre infine al territorio, con la proposta di una serie di itinerari guidati alla scoperta dello splendido orologio Fanzago, dell’affresco della Danza Macabra come delle opere e dei tesori che gli stessi artisti esposti in museo hanno eseguito per la Basilica di S. Maria Assunta o per la chiesa del Paradiso.
Nel periodo di apertura del Museo non bisogna dimenticare i caratteristici mercatini che, in occasione delle festività natalizie, invadono il centro storico con un caleidoscopio di luci, profumi e oggetti di artigianato.
La sosta può infine rivelarsi anche come una piacevole scoperta gastronomica attraverso i sapori tipici della Valle: dai casoncelli alla bergamasca ai risotti con le erbe di montagna, dai funghi alla polenta, dai formaggi di monte ai salumi nostrani fino al dolce tradizionale “polenta e osèi”.
E poiché con la dimensione del Tempo si confronta anche la musica, in occasione dell’inaugurazione, alle ore 20.30, nella Sala Legrenzi di Palazzo Marinoni Barca, si terrà il concerto del pianista Antonio Mambrini “Il tempo dell’improvvisazione”, originale esecuzione basata sull’uso libero del tempo e dell’improvvisazione jazzistica, organizzata dall’Associazione Clusone Jazz, nella città che ogni anno ospita l’ormai famoso Clusone Jazz Festival.
Sempre nella Sala Legrenzi il 15 dicembre alle ore 21.00, si terrà un concerto di musica antica dal titolo: “L a trio-sonata barocca” del gruppo musicale Ariadne Musica, maestro di concerto Angelo Marchetti.
In mostra, tra le gallerie e i soffitti affrescati del palazzo, un’ottantina di opere, tra dipinti, disegni, sculture e sbalzi di artisti clusonesi e non, provenienti dalle raccolte donate al Comune di Clusone, e rarissimi esemplari di meccanismi di orologi da torre di ogni epoca appartenenti alla Collezione Gorla affidata a Clusone dalla Provincia di Bergamo, per raccontare al visitatore la sfida della creatività e dell’ingegno all’inarrestabile scorrere del tempo, che sia un istante fissato sulla tela o il rintocco che scandisce la danza delle ore.
Un itinerario affascinante dal Quattrocento ad oggi che, restituendo in filigrana, la storia, la vitalità culturale e l’anima profonda di Clusone, prosegue idealmente in città, tra il cinquecentesco orologio planetario di Pietro Fanzago, uno dei più importanti e antichi orologi astronomici del mondo, che campeggia sulla Torre Civica, e il monito inquietante sul tempo che fugge della celebre Danza Macabra affrescata sulla facciata dell’antico Oratorio dei Disciplini.
Selezionate da un comitato scientifico, composto da Maria Cristina Rodeschini Galati, direttore d’istituto della GAMeC di Bergamo, dallo storico dell’arte Enrico De Pascale, dall’Assessore alla Cultura del Comune di Clusone Giacomo Scandella e dall’ing. Marisa Addomine dell’Associazione Hora di orologeria antica, le opere esposte al MAT di Clusone sono suddivise essenzialmente in tre sezioni dedicate alla pittura e alla scultura, agli orologi da torre, e a una scelta di arredi, collezionati dalla famiglia Sant’Andrea.
Interessante galleria di ritratti di elegantissime nobildonne e munifici benefattori della città, suggestive nature morte, vedute e soggetti sacri, la sezione pittorica del nuovo museo mette a fuoco il lavoro di un importante nucleo di artisti originari di Clusone o che si trovarono ad operare in importanti fabbriche bergamasche, ricevendo prestigiose commissioni dal clero o dalle nobili casate locali. Da Antonio Cifrondi, una delle personalità più geniali e ammirate della pittura bergamasca del primo Settecento, a Lattanzio Querena, felice ritrattista e autore di importanti pale sacre, maestro di Hayez e Accademico di Venezia. Senza dimenticare la qualità dei dipinti del “verista lombardo” Giovanni Trussardi Volpi (1857-1921). E ancora: Bartolomeo Nazari, Pietro Ricchi, Domenico Carpinoni, Carlo Cignani e molti altri.
Non meno interessante il nucleo espositivo dedicato alla scultura dove sono riunite le opere di due autori particolarmente significativi: due opere di Giacomo Manzù, che visse a Clusone negli anni difficili della guerra, e una serie di sbalzi e ritratti dello scultore Attilio Nani.
Una raccolta, dunque, percorsa da un filo sottile che corre tra le grandi casate che hanno contribuito alla storia della città, tra il gusto e la passione per l’arte dei collezionisti e, per finire, lungo l’intelligenza creativa di molti artisti che spesso hanno avuto fortuna fuori città ma che non dimenticarono mai la loro terra natale, sempre prodiga di commissioni.
Nati per scandire, dall’alto di torri e campanili, i ritmi dell’alternanza del giorno e della notte, delle semine e dei raccolti, della festa e della preghiera, oggi, al MAT di Clusone, gli orologi da torre, uno dei quali appositamente rimesso in funzione, affascinano con l’ingegnosità dei loro meccanismi. Macchine straordinarie in cui l’antica arte di forgiare il ferro era un tutt’uno, nelle botteghe dei maestri orologiai, con le competenze di carattere matematico e astronomico. I sei esemplari esposti in anteprima al MAT, scelti tra i 62 pezzi che compongono la raccolta Gorla, consentono un itinerario cronologico dal XV al XX secolo: dal più antico meccanismo in ferro battuto e di gusto tardo gotico al bell’esemplare di epoca settecentesca fino all’orologio di fine ‘700-inizio ‘800, caratteristico rappresentante di tutta una geniale e sofisticata produzione post Belle Epoque.
L’allestimento e il corredo grafico del Museo Arte Tempo è stato curato dallo Studio di architettura Datei-Nani-De Carvalho, da anni impegnato nella progettazione di spazi museali e di importanti eventi di valorizzazione culturale del territorio in Italia e all’estero.
L’allestimento del Museo è stato pensato come un racconto, in cui il visitatore è fisicamente e visivamente guidato lungo un percorso che segue cronologicamente l’avvicendarsi di storie, personaggi, collezionisti, benefattori e artisti che sono stati protagonisti della storia culturale di Clusone e che hanno trovato posto nelle collezioni del Mat.
Il MAT-Museo Arte Tempo di Clusone si apre infine al territorio, con la proposta di una serie di itinerari guidati alla scoperta dello splendido orologio Fanzago, dell’affresco della Danza Macabra come delle opere e dei tesori che gli stessi artisti esposti in museo hanno eseguito per la Basilica di S. Maria Assunta o per la chiesa del Paradiso.
Nel periodo di apertura del Museo non bisogna dimenticare i caratteristici mercatini che, in occasione delle festività natalizie, invadono il centro storico con un caleidoscopio di luci, profumi e oggetti di artigianato.
La sosta può infine rivelarsi anche come una piacevole scoperta gastronomica attraverso i sapori tipici della Valle: dai casoncelli alla bergamasca ai risotti con le erbe di montagna, dai funghi alla polenta, dai formaggi di monte ai salumi nostrani fino al dolce tradizionale “polenta e osèi”.
E poiché con la dimensione del Tempo si confronta anche la musica, in occasione dell’inaugurazione, alle ore 20.30, nella Sala Legrenzi di Palazzo Marinoni Barca, si terrà il concerto del pianista Antonio Mambrini “Il tempo dell’improvvisazione”, originale esecuzione basata sull’uso libero del tempo e dell’improvvisazione jazzistica, organizzata dall’Associazione Clusone Jazz, nella città che ogni anno ospita l’ormai famoso Clusone Jazz Festival.
Sempre nella Sala Legrenzi il 15 dicembre alle ore 21.00, si terrà un concerto di musica antica dal titolo: “L a trio-sonata barocca” del gruppo musicale Ariadne Musica, maestro di concerto Angelo Marchetti.
07
dicembre 2005
Inaugurazione
Dal 07 dicembre 2005 all'otto gennaio 2006
arte antica
arte moderna e contemporanea
arti decorative e industriali
arte moderna e contemporanea
arti decorative e industriali
Location
MAT – MUSEO ARTE TEMPO – PALAZZO MARINONI BARCA
Clusone, Via Bonomo De Bernardis, 5, (Bergamo)
Clusone, Via Bonomo De Bernardis, 5, (Bergamo)
Orario di apertura
tutti i giorni 10-12 e 16–19
Vernissage
7 Dicembre 2005, ore 17
Ufficio stampa
COSMO
Autore