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Inaugurazione del Museo
Il Museo del Somaro, ideato da Nello Teodori e inaugurato una prima volta nel suo studio di Perugia nel 1999, avrà una sede pubblica in un palazzo medievale a Gualdo Tadino (PG) recentemente restaurato, e verrà aperto al pubblico domenica 23 settembre 2018.
Comunicato stampa
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Museo del Somaro
Centro per l’arte contemporanea
a cura di Nello Teodori
direzione scientifica Francesco Galluzzi
coordinamento Maria Grazia Fiorucci
Gualdo Tadino, Palazzo medievale di via Calai, 37 Inaugurazione: 23 Settembre 2018, ore 10:15
Il Museo del Somaro, ideato da Nello Teodori e inaugurato una prima volta nel suo studio di Perugia nel 1999, avrà una sede pubblica in un palazzo medievale a Gualdo Tadino (PG) recentemente restaurato, e verrà aperto al pubblico domenica 23 settembre 2018.
Il Museo del Somaro è un tributo a questo animale, una figura che meriterebbe, per le sue tante qualità, di essere apprezzata e meglio curata. L’articolato allestimento museale appare come una grande metafora, un affresco a più mani, un luogo dove interrogarsi e riflettere sulle contraddizioni dell’esistenza umana, laddove valori e qualità reali spesso vengono sopraffatti e umiliati… come l’asino.
L’essenza della “somaritudine” è proprio nell’appartenenza alle minoranze e nella sua “vocazione del Bastian contrario, pronto a schierarsi contro le definizioni maggioritarie, attratto, forse, da un mondo alla rovescia” (Paolo Portoghesi). Un animale buono e testardo – come scrive Goffredo Fofi – qualità che ci affascinano, di cui si avrebbe bisogno oggi. Il mondo deve riscoprirsi asino, ha scritto qualcuno, saggio quanto un asino.
“Il somaro è un vero e proprio animale simbolico dei nostri tempi. Passato di moda, inattuale e inutile rispetto ad una società post-industriale, continua ad esistere e a opporre la sua testardaggine alla fatalità della propria estinzione. Malgrado tutto è ancora tra di noi. E sta abbastanza bene in salute… Incarnazione del mito dell'artista moderno e contemporaneo, quella del somaro. Esaurita, espansa, morta, l'arte continua testardamente a esistere e a manifestare la propria esistenza come qualcosa di irriducibile alla propria estinzione. Per quanto si voglia immaginare che l'arte abbia dissolto la sua identità (e manifestato la propria inattuale inutilità) nel cinema, nei fumetti, nel design, nella tv, nel web e quant'altro... Ancora, prima o poi ci si imbatte in qualcosa – qualsiasi cosa sia – che non si può chiamare in altro modo che ARTE”. (Francesco Galluzzi)
Nel Museo del Somaro sono presenti circa cento opere di artisti visivi, ma anche contributi provenienti dal mondo dello spettacolo, della letteratura, della critica, della scienza, della politica.
Hanno aderito al progetto:
Paolo Portoghesi, Ninetto Davoli, Ugo La Pietra, Goffredo Fofi, Karin Andersen, Luca Maria Patella, Pino Modica, Lamberto Pignotti, Cesare Pietroiusti, Giovanni Fontana, Emilio Fantin, Gabriele Perretta, Giancarlo Norese, Pier Paolo Coro, Stefano Fontana, Michele Mariano, Pablo Echaurren, Enrico Bentivoglio, Anton Roca, I Santini del Prete, Pasquale Cassandro, Mario Consiglio, Michel Gueranger, Paolo Fabiani, Angelo Ricciardi, Vincenzo Rusciano, Raymond Halle, Antonio Picardi, Isabella e Tiziana Pers, Giorgio Lupattelli, Raffaele Iannello, Mario Volpi, Giulia Piscitelli, Antonella Mazzoni, Tommaso Tozzi, Roberto Giacomucci, Simone Armelani, Ciro Ricciardi, Gianluca Rosso, Marco Vaglieri, Jack Sal, Armando Tomassoli, Eduardo Alamaro, Rita Vitali Rosati, Matteo Fraterno, Lucia Angeloni, Claude Appaldo, Pino Boresta, Brigata ES, Sergio Calatroni, Dario Carmentano, Giovanni Surace, Lia Pantani, Ivano Vitali, Giovanni Mengoni, Antonio Di Pietro, Franco Fiorillo, Luigi Baggi, Rosa Foschi, Enzo Storelli, Giorgia Gìgì, Teodolo Manganelli, Roberto Fugnanesi, Barbara Stefani, Lello Ruggiero, Luciano Ghersi, Mala Arti Visive, Marino Guerritore, Francesco Impellizzeri, Fabrizio Modesti, Patrizia Landi, Maria Sanchez Puyade, Paolo Lumini, Ruggero Maggi, Ada Marcheggiani, Laura Palmieri, Aroldo Marinai, Ferdinando Mazzitelli, Maria Grazia Fiorucci, Claudio Parrini, Gianni Pedullà, Remo Giombini, Liviana Morelli, Raffaele Romano, Roberto Cascone, Mari Iodice, Giovanna Nigi, Mario Pisani, Stefano Peressini, Mimmo Pianese, Luciano Tittarelli, Gruppo Sinestetico, Rapini, Paolo Ravalico Scerri, Salvatore Attanasio Avitabile, Franco Troiani, Aldo Sartori, Marcello Minelli, Piergiuseppe Pesce, Fausto Paci, Nello Teodori, Manuela Corti, Elio Licata, Michele Zappia, Gianni Actis Barone, Isabella Ceccarelli, Giovanni Strada, Elisa Vladilo, Sati, Marilde Mazzacrelli, Samuele Discepoli.
Col Patrocinio del Comune di Gualdo Tadino, Assessorato alle Politiche Culturali
Centro per l’arte contemporanea
a cura di Nello Teodori
direzione scientifica Francesco Galluzzi
coordinamento Maria Grazia Fiorucci
Gualdo Tadino, Palazzo medievale di via Calai, 37 Inaugurazione: 23 Settembre 2018, ore 10:15
Il Museo del Somaro, ideato da Nello Teodori e inaugurato una prima volta nel suo studio di Perugia nel 1999, avrà una sede pubblica in un palazzo medievale a Gualdo Tadino (PG) recentemente restaurato, e verrà aperto al pubblico domenica 23 settembre 2018.
Il Museo del Somaro è un tributo a questo animale, una figura che meriterebbe, per le sue tante qualità, di essere apprezzata e meglio curata. L’articolato allestimento museale appare come una grande metafora, un affresco a più mani, un luogo dove interrogarsi e riflettere sulle contraddizioni dell’esistenza umana, laddove valori e qualità reali spesso vengono sopraffatti e umiliati… come l’asino.
L’essenza della “somaritudine” è proprio nell’appartenenza alle minoranze e nella sua “vocazione del Bastian contrario, pronto a schierarsi contro le definizioni maggioritarie, attratto, forse, da un mondo alla rovescia” (Paolo Portoghesi). Un animale buono e testardo – come scrive Goffredo Fofi – qualità che ci affascinano, di cui si avrebbe bisogno oggi. Il mondo deve riscoprirsi asino, ha scritto qualcuno, saggio quanto un asino.
“Il somaro è un vero e proprio animale simbolico dei nostri tempi. Passato di moda, inattuale e inutile rispetto ad una società post-industriale, continua ad esistere e a opporre la sua testardaggine alla fatalità della propria estinzione. Malgrado tutto è ancora tra di noi. E sta abbastanza bene in salute… Incarnazione del mito dell'artista moderno e contemporaneo, quella del somaro. Esaurita, espansa, morta, l'arte continua testardamente a esistere e a manifestare la propria esistenza come qualcosa di irriducibile alla propria estinzione. Per quanto si voglia immaginare che l'arte abbia dissolto la sua identità (e manifestato la propria inattuale inutilità) nel cinema, nei fumetti, nel design, nella tv, nel web e quant'altro... Ancora, prima o poi ci si imbatte in qualcosa – qualsiasi cosa sia – che non si può chiamare in altro modo che ARTE”. (Francesco Galluzzi)
Nel Museo del Somaro sono presenti circa cento opere di artisti visivi, ma anche contributi provenienti dal mondo dello spettacolo, della letteratura, della critica, della scienza, della politica.
Hanno aderito al progetto:
Paolo Portoghesi, Ninetto Davoli, Ugo La Pietra, Goffredo Fofi, Karin Andersen, Luca Maria Patella, Pino Modica, Lamberto Pignotti, Cesare Pietroiusti, Giovanni Fontana, Emilio Fantin, Gabriele Perretta, Giancarlo Norese, Pier Paolo Coro, Stefano Fontana, Michele Mariano, Pablo Echaurren, Enrico Bentivoglio, Anton Roca, I Santini del Prete, Pasquale Cassandro, Mario Consiglio, Michel Gueranger, Paolo Fabiani, Angelo Ricciardi, Vincenzo Rusciano, Raymond Halle, Antonio Picardi, Isabella e Tiziana Pers, Giorgio Lupattelli, Raffaele Iannello, Mario Volpi, Giulia Piscitelli, Antonella Mazzoni, Tommaso Tozzi, Roberto Giacomucci, Simone Armelani, Ciro Ricciardi, Gianluca Rosso, Marco Vaglieri, Jack Sal, Armando Tomassoli, Eduardo Alamaro, Rita Vitali Rosati, Matteo Fraterno, Lucia Angeloni, Claude Appaldo, Pino Boresta, Brigata ES, Sergio Calatroni, Dario Carmentano, Giovanni Surace, Lia Pantani, Ivano Vitali, Giovanni Mengoni, Antonio Di Pietro, Franco Fiorillo, Luigi Baggi, Rosa Foschi, Enzo Storelli, Giorgia Gìgì, Teodolo Manganelli, Roberto Fugnanesi, Barbara Stefani, Lello Ruggiero, Luciano Ghersi, Mala Arti Visive, Marino Guerritore, Francesco Impellizzeri, Fabrizio Modesti, Patrizia Landi, Maria Sanchez Puyade, Paolo Lumini, Ruggero Maggi, Ada Marcheggiani, Laura Palmieri, Aroldo Marinai, Ferdinando Mazzitelli, Maria Grazia Fiorucci, Claudio Parrini, Gianni Pedullà, Remo Giombini, Liviana Morelli, Raffaele Romano, Roberto Cascone, Mari Iodice, Giovanna Nigi, Mario Pisani, Stefano Peressini, Mimmo Pianese, Luciano Tittarelli, Gruppo Sinestetico, Rapini, Paolo Ravalico Scerri, Salvatore Attanasio Avitabile, Franco Troiani, Aldo Sartori, Marcello Minelli, Piergiuseppe Pesce, Fausto Paci, Nello Teodori, Manuela Corti, Elio Licata, Michele Zappia, Gianni Actis Barone, Isabella Ceccarelli, Giovanni Strada, Elisa Vladilo, Sati, Marilde Mazzacrelli, Samuele Discepoli.
Col Patrocinio del Comune di Gualdo Tadino, Assessorato alle Politiche Culturali
23
settembre 2018
Inaugurazione del Museo
23 settembre 2018
arte contemporanea
Location
MUSEO DEL SOMARO – CENTRO PER L’ARTE CONTEMPORANEA
Gualdo Tadino, via Roberto Calai, 37, (Perugia)
Gualdo Tadino, via Roberto Calai, 37, (Perugia)
Vernissage
23 Settembre 2018, ore 10:15
Autore
Curatore