Pianeta mArte. Laboratori creativi, percorsi giocosi alla scoperta della città, laboratori in lingua, eventi e incontri per bambini e adulti, formazione per docenti.

Perché Picasso dipinge le donne con due nasi? Com’è possibile che una zuppa in scatola sia l’opera più famosa del mondo? Può essere un bambino di sei anni a spiegartelo: sul Pianeta mArte non è fantascienza! Storiche dell’arte appassionate di divulgazione e giochi creativi, abbiamo costruito una metodologia didattica che coinvolge, diverte e insegna con facilità concetti anche complessi, senza mai svilirli: le menti si aprono e i neuroni viaggiano, esplorando nuove galassie. Sul Pianeta mArte non esistono lezioni frontali: la narrazione è costruita assieme, attraverso un metodo dialogico fatto di domande speciali che non richiedono competenze specifiche. La conoscenza sarà una piacevole scoperta collettiva! L’esperienza manuale è fondamentale all’apprendimento, ma anche questa dev’essere indimenticabile! Ecco perché utilizziamo materiali preziosi e inconsueti. Creare mette in gioco altre competenze oltre a quelle cognitive, stimola la definizione di sé nell’esercizio ludico di personalizzazione dell’oggetto da realizzare.
“Se ascolto dimentico, se vedo ricordo, se faccio capisco” amava ripetere Bruno Munari, citando un antico proverbio cinese.

Inaugurazione sabato 27 e domenica 28 ottobre alle ore 16 con
“Dripping Dance” atelier-azione su Jackson Pollock
“Niente caos, maledizione. Solo tele faticosamente elaborate!”

Per bambine e bambini dai 6 anni in su.
Prenotazione consigliata a: 900laboratorio@gmail.com
Indirizzo: Via Giano della Bella, 20. 50124 Firenze
Pianeta mArte è a cura dell’associazione culturale Laboratorio900-Firenze – www.laboratorio900.it

“È il più grande artista di tutti tempi dopo Picasso!”
“No, le sue opere sembrano maccheroni pasticciati!”
A New York, negli anni Quaranta, tutti parlano di Jackson Pollock.
Ma a lui non interessa, si arrabbia soltanto quando un giornalista definisce le sue opere un
gran caos senza valore: «Signore: niente caos, maledizione – scrive Pollock alla rivista “Time”
- Tele faticosamente elaborate, come può vedere». A guidare Pollock nei suoi quadri non è il
caso: sono i sogni, i pensieri e, soprattutto, le emozioni che l’artista statunitense trasforma in
colori da lanciare e sgocciolare sulle tele distese a terra.
Anche noi danzeremo attorno alle tele creando quel meraviglioso groviglio di colori che rende
inconfondibili le opere di Jackson Pollock.

La navicella spaziale è pronta al lancio! Vi aspettiamo all’imbarco!