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Incanto e delizia
Fiori e frutta, selvaggina e dispense nelle collezioni dei Musei Civici di Pesaro
Comunicato stampa
Segnala l'evento
L’autunno porta nuovi frutti ai musei di Pesaro.
L’evento in programma per ottobre - ‘Incanto e delizia. Fiori e frutta, selvaggina e dispense nelle collezioni dei Musei Civici di Pesaro’ - ‘apre’ alla città, con una precisa funzione, gli ambienti al primo piano della sezione ricostruita di palazzo Toschi Mosca. La superficie recuperata servirà, infatti, ad ospitare eventi espositivi temporanei che permetteranno di far ‘emergere’ dai depositi il ricco patrimonio museale, di volta in volta studiato e restaurato per l’occasione.
E’ dunque un ulteriore passo in avanti nel processo di rinnovamento, che coinvolge ‘forma’ e ‘contenuti’, intrapreso dai musei pesaresi con l’obiettivo di diventare sempre più luogo di incontro e socializzazione, ‘aperto’ alla comunità, da frequentare spesso e con ‘leggerezza’ per trarne esperienze ed emozioni positive oltreché occasioni di arricchimento individuale.
Il nuovo spazio viene quindi inaugurato con un’esposizione - promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune - dedicata alle nature morte, genere davvero ben rappresentato all’interno delle articolate raccolte museali composte sostanzialmente da pittura, scultura, ceramica e arti decorative.
In mostra si troveranno 42 opere dal XVII al XIX secolo, perlopiù sconosciute perché conservate nei depositi o presso altre sedi della città. Tra le novità assolute e inedite meritano di essere citate una pergamena di Giovanna Garzoni, miniaturista ascolana molto amata dai Medici di Firenze, e una tela del napoletano Gaetano Cusati, attivo tra Sei e Settecento.
L’ordinamento proposto si divide in quattro sezioni tematiche che aiutano ad illustrare 'i vari generi nel genere'. Dai virtuosistici trionfi barocchi di fiori e frutta en plein air degli amburghesi Christian Berentz e Franz Werner Von Tamm e di Nicola Casissa, uno degli specialisti napoletani di nature morte, alla dimensione casalinga degli interni di cucina e delle dispense, alle raffigurazioni di selvaggina connesse alla pratica venatoria, fino alle deliziose opere di piccolo formato, su carta e pergamena, legate alla tradizione dell'illustrazione scientifica di naturalia.
A corredo della pittura si potrà ammirare un piccolo nucleo di arti decorative: vetri façon de Venice, porcellane con raffinati motivi floreali, pannelli in scagliola; si tratta di oggetti selezionati per evidenziare l’originaria vocazione del museo pesarese connotato dall’estrema varietà delle sue collezioni, ma anche per la loro gradevolissima sintonia con il ‘tema principale’. La scelta della disposizione delle opere segue infatti un criterio il più possibile decorativo, considerato che il genere della natura morta acquisisce nel Sei-Settecento, epoca ben documentata in mostra, una funzione prevalentemente di arredo.
Per diffondere i risultati degli studi condotti per l’occasione, verrà realizzato un doppio catalogo in vendita presso il bookshop dei Musei Civici: uno ‘prezioso’ che documenta le opere in modo dettagliato con foto e schede scientifiche ed è arricchito da un contributo di Mina Gregori, uno dei massimi storici dell’arte a livello mondiale e presidente della Fondazione di Studi di Storia dell’Arte Roberto Longhi; l’altro divulgativo con una sintesi agile di testi e immagini.
Infine, nell’intento di mettere a disposizione del pubblico opportunità ‘diverse’ di fruizione del museo e della mostra, si organizzeranno iniziative collaterali come concerti, proiezioni di film, visite guidate con aperitivo e laboratori che potranno diventare graditi appuntamenti attraverso cui avvicinarsi ad un patrimonio artistico in grado di offrire a ciascuno di noi spunti e stimoli di riflessione, sensazioni, emozioni.
L’evento in programma per ottobre - ‘Incanto e delizia. Fiori e frutta, selvaggina e dispense nelle collezioni dei Musei Civici di Pesaro’ - ‘apre’ alla città, con una precisa funzione, gli ambienti al primo piano della sezione ricostruita di palazzo Toschi Mosca. La superficie recuperata servirà, infatti, ad ospitare eventi espositivi temporanei che permetteranno di far ‘emergere’ dai depositi il ricco patrimonio museale, di volta in volta studiato e restaurato per l’occasione.
E’ dunque un ulteriore passo in avanti nel processo di rinnovamento, che coinvolge ‘forma’ e ‘contenuti’, intrapreso dai musei pesaresi con l’obiettivo di diventare sempre più luogo di incontro e socializzazione, ‘aperto’ alla comunità, da frequentare spesso e con ‘leggerezza’ per trarne esperienze ed emozioni positive oltreché occasioni di arricchimento individuale.
Il nuovo spazio viene quindi inaugurato con un’esposizione - promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune - dedicata alle nature morte, genere davvero ben rappresentato all’interno delle articolate raccolte museali composte sostanzialmente da pittura, scultura, ceramica e arti decorative.
In mostra si troveranno 42 opere dal XVII al XIX secolo, perlopiù sconosciute perché conservate nei depositi o presso altre sedi della città. Tra le novità assolute e inedite meritano di essere citate una pergamena di Giovanna Garzoni, miniaturista ascolana molto amata dai Medici di Firenze, e una tela del napoletano Gaetano Cusati, attivo tra Sei e Settecento.
L’ordinamento proposto si divide in quattro sezioni tematiche che aiutano ad illustrare 'i vari generi nel genere'. Dai virtuosistici trionfi barocchi di fiori e frutta en plein air degli amburghesi Christian Berentz e Franz Werner Von Tamm e di Nicola Casissa, uno degli specialisti napoletani di nature morte, alla dimensione casalinga degli interni di cucina e delle dispense, alle raffigurazioni di selvaggina connesse alla pratica venatoria, fino alle deliziose opere di piccolo formato, su carta e pergamena, legate alla tradizione dell'illustrazione scientifica di naturalia.
A corredo della pittura si potrà ammirare un piccolo nucleo di arti decorative: vetri façon de Venice, porcellane con raffinati motivi floreali, pannelli in scagliola; si tratta di oggetti selezionati per evidenziare l’originaria vocazione del museo pesarese connotato dall’estrema varietà delle sue collezioni, ma anche per la loro gradevolissima sintonia con il ‘tema principale’. La scelta della disposizione delle opere segue infatti un criterio il più possibile decorativo, considerato che il genere della natura morta acquisisce nel Sei-Settecento, epoca ben documentata in mostra, una funzione prevalentemente di arredo.
Per diffondere i risultati degli studi condotti per l’occasione, verrà realizzato un doppio catalogo in vendita presso il bookshop dei Musei Civici: uno ‘prezioso’ che documenta le opere in modo dettagliato con foto e schede scientifiche ed è arricchito da un contributo di Mina Gregori, uno dei massimi storici dell’arte a livello mondiale e presidente della Fondazione di Studi di Storia dell’Arte Roberto Longhi; l’altro divulgativo con una sintesi agile di testi e immagini.
Infine, nell’intento di mettere a disposizione del pubblico opportunità ‘diverse’ di fruizione del museo e della mostra, si organizzeranno iniziative collaterali come concerti, proiezioni di film, visite guidate con aperitivo e laboratori che potranno diventare graditi appuntamenti attraverso cui avvicinarsi ad un patrimonio artistico in grado di offrire a ciascuno di noi spunti e stimoli di riflessione, sensazioni, emozioni.
23
ottobre 2010
Incanto e delizia
Dal 23 ottobre 2010 al 30 aprile 2011
arte antica
Location
MUSEI CIVICI
Pesaro, Via Vincenzo Toschi Mosca, 29, (Pesaro E Urbino)
Pesaro, Via Vincenzo Toschi Mosca, 29, (Pesaro E Urbino)
Biglietti
l’ingresso alla mostra è incluso nel biglietto dei Musei Civici: 4 euro intero, 2 euro ridotto; gratuito fino a 14 anni e ogni terza domenica del mese
Orario di apertura
(dal 14 settembre 2010 al 31 maggio 2011)
martedì, venerdì, sabato 10-13, 15.30-19
mercoledì, giovedì, domenica 10-13
chiuso lunedì, 25 dicembre, 1 gennaio
Autore
Curatore