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Incodec
Nella consapevolezza che le nuove tecnologie abbiano determinato la nascita di moderne espressioni artistiche come video arte, video installazione, video danza, vide teatro e video poesia, lo Spazio Inangolo vuole proporre e promuovere una mostra dedicata alla video arte abruzzese.
Comunicato stampa
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Che cos’è un codec? Un codec è un programma o un dispositivo che si occupa di codificare e/o decodificare digitalmente un segnale (tipicamente audio o video) perché possa essere salvato su un supporto di memorizzazione o richiamato per la sua lettura. Filosoficamente è quell’opportunità che ci permette di vedere e soprattutto capire quello che altrimenti sarebbe incomprensibile ad una prima visione. Negli anni sessanta e settanta i pionieri della video arte italiana erano empaticamente connessi con i quanto succedeva a livello mondiale. Diversi modus operandi ma la stessa voglia di sperimentare il mezzo, il linguaggio video e le sue potenzialità. In seguito l’ambito di ricerca si è diversificato seguendo lo sviluppo delle nuove tecnologie negli anni ottanta, e successivamente negli anni novanta con il cambio generazionale. Il boom dell'arte video negli ultimi decenni è inversamente proporzionale al suo mercato e ciò ne ha successivamente decretato il crollo. La video arte è un’arte immateriale, mutabile e nella sua fragilità nasconde la sua potenza. Ha un supporto quasi inesistente, è un feticcio collezionabile mancato, che non sempre attrae il compratore d’arte. Gli artisti hanno accusato il contraccolpo del mercato, e a cavallo del nuovo millennio molti hanno deciso di usare altri media. Punto e a capo, si ricomincia. Nuove idee, nuove sperimentazioni. Ora quella fragilità che caratterizzava l’esperienza passata è diventata la sua forza, in un’era dove la connessione e la condivisione di contenuti dettano strategie culturali e di mercato, la videoarte, con la sua essenza immateriale si impone sempre di più anche oltre i confini del sistema dell’arte. Negli anni siamo stati addomesticati alla visione, e ogni giorno passiamo ore ad osservare contenuti multimediali per lavoro, per passione o curiosità. L’opera video ha possibilità di essere onnipresente simultaneamente sui nostri schermi e device, abituandoci a un tipo di visione “altro”. Molte realtà in Italia stanno lavorando per diffondere la videoarte tra il grande pubblico dentro e fuori i luoghi istituzionali. Tale impegno è assolutamente indispensabile e apprezzabile perché attualmente, la complessità del linguaggio e le poetiche sviluppate dagli artisti, hanno bisogno di mediatori per poter essere diffuse, fruite e soprattutto apprezzate. La video arte italiana ha quindi bisogno di queste chiavi di lettura per essere valorizzata e collocata nel contesto storico in cui ci troviamo. Ha bisogno di questi codec necessari per la digestione di una delle forme artistiche più complesse e in continua evoluzione e contaminazione con altri mezzi, ma sempre più vicina alla vera essenza immaginativa.
Alessandra Arnò
INCODEC
a cura di Ivan D’Alberto, Giovanni Paolo Maria De Cerchio, Martina Lolli e Martina Sconci, prefazione Alessandra Arnò
vernissage sabato 6 dicembre ore 18.30
Strada Pultone 2 - 65017 Penne (PE)
dal 06.12.2014 al 20.12.2014
venerdì e sabato dalle ore 18.00 alle 20.00
altri giorni su appuntamento telefonico:
Di Bernardo 3397502234
Rietti 3385309912
Toppeta 3803439565
www.inangolo.it
info@inangolo.it
Alessandra Arnò
INCODEC
a cura di Ivan D’Alberto, Giovanni Paolo Maria De Cerchio, Martina Lolli e Martina Sconci, prefazione Alessandra Arnò
vernissage sabato 6 dicembre ore 18.30
Strada Pultone 2 - 65017 Penne (PE)
dal 06.12.2014 al 20.12.2014
venerdì e sabato dalle ore 18.00 alle 20.00
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06
dicembre 2014
Incodec
Dal 06 al 20 dicembre 2014
arte contemporanea
Location
INANGOLO
Penne, Strada Pultone, 2, (Pescara)
Penne, Strada Pultone, 2, (Pescara)
Orario di apertura
venerdì e sabato dalle ore 18.00 alle 20.00
altri giorni su appuntamento telefonico
Vernissage
6 Dicembre 2014, ore 18.30
Autore
Curatore