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Incontri Mediterranei
I sedici artisti, che nella maggior parte dei casi hanno pensato le loro opere appositamente per questa occasione, sono tutti giovani, per lo più tra i trenta e i quarantacinque anni
Comunicato stampa
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Il 14 maggio 2005 sarà inaugurata rassegna SUD EST – Incontri Mediterranei presso la sede della Fondazione Parco Horcynus Orca (Castello di Scilla a Reggio Calabria e Torre Faro a Messina). L’iniziativa coinvolge affermati artisti provenienti dall’area araba del Mediterraneo e alcuni artisti italiani, che raggiungeranno il cuore di questo mare - lo Stretto di Messina - per istallare le loro opere. Prima tappa di un progetto triennale, la mostra propone una panoramica sull’arte contemporanea dell’area compresa tra il Maghreb e il Libano.
Le opere saranno esposte fino al 15 novembre 2005 in parte a Torre Faro (Messina) e in parte nell’antico e suggestivo Castello di Scilla a Reggio Calabria, costruito a strapiombo sul mare. Un servizio di barche di pescatori porterà i visitatori da una sede all’altra della mostra, per tutta la sua durata. Curata da Martina Corgnati, Incontri Mediterranei è promossa e organizzata dalla Fondazione Parco Horcynus Orca.
I sedici artisti, che nella maggior parte dei casi hanno pensato le loro opere appositamente per questa occasione, sono tutti giovani, per lo più tra i trenta e i quarantacinque anni e nella maggior parte dei casi vivono nei loro paesi d’origine o al più fanno la spola tra questi e qualche città d’Europa o degli Stati Uniti. Alcuni di loro hanno già partecipato ad importanti rassegne e hanno ricevuto riconoscimenti a livello internazionale. Dall’Egitto arrivano Moataz Nasr, Hala El Koussy, Khaled Hafez, che vivono tutti al Cairo. Dalla Palestina: Raeda Saadeh, Emily Jacir, Ahlam Shibli, Walid Maw’ed. Ci sarà l’algerina Samta Benyahia, che ha partecipato alla Biennale di Venezia del 2003. Dal Marocco Safaa Erruas, Mounir Fatmi, dal Libano Salah Sauli. Dall’Italia Enrico Salemi (Catania), Paola Di Bello & Marco Braghi (Milano) e Silvia Amodio & Alessandro Barile (Firenze).
SUD EST - Incontri Mediterranei, è il primo appuntamento di un progetto che si svilupperà nell’arco di tre anni e tre rassegne d’arte contemporanea più una serie di eventi collaterali dedicati ad altre forme artistiche, come il cinema, la musica e la letteratura, oltre a convegni, eventi e manifestazioni. Ogni “tappa” – evento espositivo è dedicata specificamente alle ricerche artistiche contemporanee sviluppate in tre aree distinte del Mediterraneo.
L’iniziativa nasce dall’idea che quella mediterranea è un’area caratterizzata sin dall’antichità da una straordinaria complessità geografica, confine mobile fra realtà socio-culturali sempre più nitide e diversificate, che nei secoli tendono a distribuirsi intorno a quattro grandi insiemi: L’Europa occidentale e cattolica, i Balcani, il mondo ortodosso e il mondo arabo. Oggi questo spazio è particolarmente inquieto, percorso com’è da conflittualità e guerre, che hanno portato a vedere questa area come un problema aperto, un confine da arginare. Tutto ciò non riesce però a distruggere definitivamente un continuum fatto di storia e memoria che riaffiora sempre, al di là della disomogeneità dei diversi presenti che le singole aree vivono. L’arte contemporanea con la sua mobilità veloce e versatile, sembra prestarsi come luogo di confronto ideale tra la condizione al singolare di ogni individuo e l’appartenenza a una dimensione olistica comune.
L’evento quindi costituisce il tentativo di investigare in quali forme si possa manifestare un’appartenenza geografica e come possa interagire con il macroscopico processo di globalizzazione in atto. Un evento che potenzialmente riveste non solo un interesse artistico, ma anche politico e sociale.
Non a caso in questa occasione la Fondazione Horcynus Orca accoglie la “Cittadellarte” di Michelangelo Pistoletto, presentando nel catalogo della rassegna un testo su “Love Difference” firmato da Filippo Fabbrica e Francesco Bernabei, il progetto che la Fondazione Pistoletto presenterà alla Prossima Biennale di Venezia. Dalla Fondazione Pistoletto arriva anche Walid Maw’ed, l’artista palestinese che ora ripropone al Parco il proprio lavoro Waiting for Water (presentato a Biella e Ivrea lo scorso autunno-inverno) in una versione totalmente rinnovata.
La Fondazione Parco Horcynus Orca
Il Parco Horcynus Orca un centro di turismo culturale e di divulgazione scientifica multidisciplinare situato nello Stretto di Messina. Ha una forte connotazione ambientalista e sin dalla data della sua fondazione presenta una spiccata sensibilità alle tematiche e agli interventi di carattere ecologico e eco-compatibile. Non per caso è l’unica istituzione culturale del nostro paese alimentata da una fonte di energia rinnovabile avveniristica, quella prodotta dalle correnti marine raccolta da alcune potenti turbine subacquee a basso impatto ambientale (primo centro in Europa); e non per caso al visitatore che entra nella sede di Torre Faro (Messina), viene proposto un percorso interdisciplinare che comprende alcune sale attrezzate dedicate all’ecosistema dello Stretto, uno scavo archeologico che ricostruisce, strato per strato, le dominazioni e le culture alternatisi in questa zona della Sicilia, dalle colonie greche in avanti; e finalmente, interconnessi con il resto del percorso secondo una prospettiva culturale che promuove la complessità e la continuità fra i vari linguaggi e i diversi saperi, gli spazi riservati all’arte contemporanea.
Le opere saranno esposte fino al 15 novembre 2005 in parte a Torre Faro (Messina) e in parte nell’antico e suggestivo Castello di Scilla a Reggio Calabria, costruito a strapiombo sul mare. Un servizio di barche di pescatori porterà i visitatori da una sede all’altra della mostra, per tutta la sua durata. Curata da Martina Corgnati, Incontri Mediterranei è promossa e organizzata dalla Fondazione Parco Horcynus Orca.
I sedici artisti, che nella maggior parte dei casi hanno pensato le loro opere appositamente per questa occasione, sono tutti giovani, per lo più tra i trenta e i quarantacinque anni e nella maggior parte dei casi vivono nei loro paesi d’origine o al più fanno la spola tra questi e qualche città d’Europa o degli Stati Uniti. Alcuni di loro hanno già partecipato ad importanti rassegne e hanno ricevuto riconoscimenti a livello internazionale. Dall’Egitto arrivano Moataz Nasr, Hala El Koussy, Khaled Hafez, che vivono tutti al Cairo. Dalla Palestina: Raeda Saadeh, Emily Jacir, Ahlam Shibli, Walid Maw’ed. Ci sarà l’algerina Samta Benyahia, che ha partecipato alla Biennale di Venezia del 2003. Dal Marocco Safaa Erruas, Mounir Fatmi, dal Libano Salah Sauli. Dall’Italia Enrico Salemi (Catania), Paola Di Bello & Marco Braghi (Milano) e Silvia Amodio & Alessandro Barile (Firenze).
SUD EST - Incontri Mediterranei, è il primo appuntamento di un progetto che si svilupperà nell’arco di tre anni e tre rassegne d’arte contemporanea più una serie di eventi collaterali dedicati ad altre forme artistiche, come il cinema, la musica e la letteratura, oltre a convegni, eventi e manifestazioni. Ogni “tappa” – evento espositivo è dedicata specificamente alle ricerche artistiche contemporanee sviluppate in tre aree distinte del Mediterraneo.
L’iniziativa nasce dall’idea che quella mediterranea è un’area caratterizzata sin dall’antichità da una straordinaria complessità geografica, confine mobile fra realtà socio-culturali sempre più nitide e diversificate, che nei secoli tendono a distribuirsi intorno a quattro grandi insiemi: L’Europa occidentale e cattolica, i Balcani, il mondo ortodosso e il mondo arabo. Oggi questo spazio è particolarmente inquieto, percorso com’è da conflittualità e guerre, che hanno portato a vedere questa area come un problema aperto, un confine da arginare. Tutto ciò non riesce però a distruggere definitivamente un continuum fatto di storia e memoria che riaffiora sempre, al di là della disomogeneità dei diversi presenti che le singole aree vivono. L’arte contemporanea con la sua mobilità veloce e versatile, sembra prestarsi come luogo di confronto ideale tra la condizione al singolare di ogni individuo e l’appartenenza a una dimensione olistica comune.
L’evento quindi costituisce il tentativo di investigare in quali forme si possa manifestare un’appartenenza geografica e come possa interagire con il macroscopico processo di globalizzazione in atto. Un evento che potenzialmente riveste non solo un interesse artistico, ma anche politico e sociale.
Non a caso in questa occasione la Fondazione Horcynus Orca accoglie la “Cittadellarte” di Michelangelo Pistoletto, presentando nel catalogo della rassegna un testo su “Love Difference” firmato da Filippo Fabbrica e Francesco Bernabei, il progetto che la Fondazione Pistoletto presenterà alla Prossima Biennale di Venezia. Dalla Fondazione Pistoletto arriva anche Walid Maw’ed, l’artista palestinese che ora ripropone al Parco il proprio lavoro Waiting for Water (presentato a Biella e Ivrea lo scorso autunno-inverno) in una versione totalmente rinnovata.
La Fondazione Parco Horcynus Orca
Il Parco Horcynus Orca un centro di turismo culturale e di divulgazione scientifica multidisciplinare situato nello Stretto di Messina. Ha una forte connotazione ambientalista e sin dalla data della sua fondazione presenta una spiccata sensibilità alle tematiche e agli interventi di carattere ecologico e eco-compatibile. Non per caso è l’unica istituzione culturale del nostro paese alimentata da una fonte di energia rinnovabile avveniristica, quella prodotta dalle correnti marine raccolta da alcune potenti turbine subacquee a basso impatto ambientale (primo centro in Europa); e non per caso al visitatore che entra nella sede di Torre Faro (Messina), viene proposto un percorso interdisciplinare che comprende alcune sale attrezzate dedicate all’ecosistema dello Stretto, uno scavo archeologico che ricostruisce, strato per strato, le dominazioni e le culture alternatisi in questa zona della Sicilia, dalle colonie greche in avanti; e finalmente, interconnessi con il resto del percorso secondo una prospettiva culturale che promuove la complessità e la continuità fra i vari linguaggi e i diversi saperi, gli spazi riservati all’arte contemporanea.
14
maggio 2005
Incontri Mediterranei
Dal 14 maggio al 15 novembre 2005
arte contemporanea
Location
CASTELLO DEI RUFFO
Scilla, (REGGIO DI CALABRIA)
Scilla, (REGGIO DI CALABRIA)
Biglietti
Singolo € 7,00; Ridotto gruppi (min. 20 persone) € 5,00; Ridotto scuole € 4,00; Gratuito bambini minori 8 anni. Il martedì per tutti ingresso € 4,00
Orario di apertura
15 maggio/15 settembre dal martedì alla domenica 10-13 e 16-20; 16 settembre/15 novembre dal martedì alla domenica 10-13 e 15-18
Autore
Curatore