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Incontri ravvicinati del terzo tipo
Una mostra collettiva dedicata ad una generazione di artisti che utilizzano la pittura come istrumento per esprimere incontri ravvicinati del terzo tipo.
Comunicato stampa
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Marzia Frozen è lieta di annunciare una mostra collettiva dedicata ad una generazione di artisti che utilizzano la pittura come istrumento per esprimere incontri ravvicinati del terzo tipo. La mostra verra' presentata alla Torre Ennagonale di Santo Stefano al Mare, e caratterizzerà una selezione di dipinti, scelti per questa particolare occasione.
Le osservazioni celesti di più difficile spiegazione sono state registrate e documentate nel corso della storia. Per alcune, si trattava di fenomeni di indubbia origine astronomica: comete, meteore luminose, uno o più dei cinque pianeti osservabili a occhio nudo, congiunzioni planetarie, o fenomeni ottici che si manifestano solitamente a livello atmosferico come il parelio e le nubi lenticolari. Un esempio è la cometa Halley, registrata per la prima volta dagli astronomi dell'antico Impero Cinese nel 240 a.C., ma probabilmente avvistata sin dal 467 a.C.
Altre testimonianze storiche sembrano sfidare ogni tipo di spiegazione scientifica, ma non è facile valutare obiettivamente tali fonti: qualunque fosse la loro vera origine, in passato simili avvistamenti sono stati spesso classificati tra i prodigi soprannaturali, alla stregua di apparizioni angeliche o di presagi religiosi di varia natura. La giornalista Daniela Giordano scrive che molti dipinti del Medioevo sembrano raffigurare strani velivoli e insoliti fenomeni celesti di difficile interpretazione; in più, si rende conto come spesso la descrizione di questi oggetti lenticolari sospesi nell'aria, dal profilo tondeggiante piatto o a cupola, ricordi in maniera sconvolgente i rapporti sugli avvistamenti di UFO dei secoli più recenti. Gli storici dell'arte, tuttavia, continuano a spiegare tali 'anomalie grafiche' come simboli di carattere religioso, che si troverebbero frequentemente rappresentati in molti altri dipinti dell'Età Medioevale e del Rinascimento.
Oggi, alcuni insistono nell'affermare che forme di vita extraterrestri visitano regolarmente il nostro pianeta: gli UFO non sarebbero nient'altro che mezzi di trasporto alieni, a volte utilizzati da questi ultimi per rapire e studiare gli esseri umani. Molti attribuiscono il fenomeno dei cerchi nel grano direttamente all'intervento extraterrestre (fulmini globulari, sfere di luce o BOL); più realisticamente, l'unico contatto possibile con la vita extraterrestre all'interno del sistema solare sarebbe quello con microrganismi per ora solo ipoteticamente esistenti su altri pianeti o sulle rispettive lune. Pure se questa fosse l'unica possibilità, non è escluso che potrebbe comunque rivelarsi pericolosa, considerati i rischi di contagio da parte di batteri extraterrestri particolarmente aggressivi: una minaccia fortunatamente remota, dato che eventuali batteri o virus alieni avrebbero quasi certamente caratteristiche biochimiche talmente diverse dalle nostre da risultare innocui.
La distorsione della luce causata dalla turbolenza dell'aria può indurre i corpi celesti a muoversi più lentamente, così come è in grado di provocare un effetto percettivo visivo denominato "effetto autocinetico": si tratta di piccoli e involontari movimenti dell'occhio, che si originano dopo aver fissato lo sguardo su una fonte di luce puntiforme (simile a quella emanata da una stella) contro un sfondo nero, senza una struttura di riferimento. In alcuni soggetti, tali spostamenti oculari possono indurre una sorta di illusione ottica per effetto della quale stelle e pianeti sembrano ad un certo punto cominciare a muoversi e poi arrestarsi, modificare il loro senso di rotazione oppure l'alone luminoso che li circonda.
Molti scettici spesso attribuiscono le forme geometriche dei cherchi nel grano come "le figure a otto", "le linee serpeggianti" o "il movimento di caduta del foglio" a questi meccanismi e respingono l'ipotesi di un avvistamento UFO, ma non esiste alcuna certezza scientifica in merito. I movimenti e gli effetti causati dai fenomeni atmosferici e dall'autocinesi possiedono una gamma molto limitata; di conseguenza, in linea di principio, tali manifestazioni non potrebbero creare un vero movimento geometrico naturale quali un modello o figura a quadrato o a otto, anche se forse alcuni studiosi vogliono attribuire simili configurazioni a movimenti casuali. Nel caso dell'autocinesi, ad esempio, l'effetto è temporaneo e si annulla spostando lo sguardo per fissarlo nuovamente su un altro punto; essa inoltre può verificarsi soltanto in assenza di oggetti vicini. Così, in chi osserva un oggetto luminoso nei pressi di un orizzonte visibile o all'interno di un campo di stelle fra loro molto vicine, è assai improbabile che il fenomeno dell'autocinesi possa causare un'illusione ottica di movimento.
La distorsione atmosferica inoltre tende a provocare un movimento limitato soltanto a pochi secondi, e di 1 grado di ampiezza (è lo stesso effetto che ci fa percepire il tipico scintillio delle stelle), mentre l'autocinesi è ancora più ristretta. Si è pure notato che escursioni molto grandi e prolungate di movimento escluderebbero, come possibili spiegazioni, entrambi i fenomeni.
Nubi particolarmente suggestive possono poi a volte confondere l'osservatore generando un movimento indotto: si ritiene inoltre che ciò inciti occasionalmente i soggetti coinvolti a credere che un oggetto possa improvvisamente sparire o addirittura effettuare una partenza a velocità supersonica.
Un altro tipo di movimento percepito erroneamente coinvolge spesso chi si trova alla guida di un veicolo: quest'ultimo può così arrivare a convincersi di essere stato inseguito da un UFO anche se in realtà si trattava della luce di un corpo celeste fisso. Anche agenti di polizia ed altri testimoni normalmente attendibili possono essere ingannati occasionalmente da avvistamenti di stelle e pianeti luminosi.
Gli artisti hanno sempre narrato e interpretato la storia contemporanea attraverso i loro dipinti: già nel 1700 Aet de Gelder, pittore fiammingo, rappresentò nel suo "Battesimo di Cristo" un UFO con quattro raggi luminosi proiettantisi sul terreno attorno alle figure di Giovanni Battista e di Gesù. Oggi, all'inizio del XXI secolo, gli artisti continuano a dipingere questi "incontri ravvicinati del terzo tipo".
Le osservazioni celesti di più difficile spiegazione sono state registrate e documentate nel corso della storia. Per alcune, si trattava di fenomeni di indubbia origine astronomica: comete, meteore luminose, uno o più dei cinque pianeti osservabili a occhio nudo, congiunzioni planetarie, o fenomeni ottici che si manifestano solitamente a livello atmosferico come il parelio e le nubi lenticolari. Un esempio è la cometa Halley, registrata per la prima volta dagli astronomi dell'antico Impero Cinese nel 240 a.C., ma probabilmente avvistata sin dal 467 a.C.
Altre testimonianze storiche sembrano sfidare ogni tipo di spiegazione scientifica, ma non è facile valutare obiettivamente tali fonti: qualunque fosse la loro vera origine, in passato simili avvistamenti sono stati spesso classificati tra i prodigi soprannaturali, alla stregua di apparizioni angeliche o di presagi religiosi di varia natura. La giornalista Daniela Giordano scrive che molti dipinti del Medioevo sembrano raffigurare strani velivoli e insoliti fenomeni celesti di difficile interpretazione; in più, si rende conto come spesso la descrizione di questi oggetti lenticolari sospesi nell'aria, dal profilo tondeggiante piatto o a cupola, ricordi in maniera sconvolgente i rapporti sugli avvistamenti di UFO dei secoli più recenti. Gli storici dell'arte, tuttavia, continuano a spiegare tali 'anomalie grafiche' come simboli di carattere religioso, che si troverebbero frequentemente rappresentati in molti altri dipinti dell'Età Medioevale e del Rinascimento.
Oggi, alcuni insistono nell'affermare che forme di vita extraterrestri visitano regolarmente il nostro pianeta: gli UFO non sarebbero nient'altro che mezzi di trasporto alieni, a volte utilizzati da questi ultimi per rapire e studiare gli esseri umani. Molti attribuiscono il fenomeno dei cerchi nel grano direttamente all'intervento extraterrestre (fulmini globulari, sfere di luce o BOL); più realisticamente, l'unico contatto possibile con la vita extraterrestre all'interno del sistema solare sarebbe quello con microrganismi per ora solo ipoteticamente esistenti su altri pianeti o sulle rispettive lune. Pure se questa fosse l'unica possibilità, non è escluso che potrebbe comunque rivelarsi pericolosa, considerati i rischi di contagio da parte di batteri extraterrestri particolarmente aggressivi: una minaccia fortunatamente remota, dato che eventuali batteri o virus alieni avrebbero quasi certamente caratteristiche biochimiche talmente diverse dalle nostre da risultare innocui.
La distorsione della luce causata dalla turbolenza dell'aria può indurre i corpi celesti a muoversi più lentamente, così come è in grado di provocare un effetto percettivo visivo denominato "effetto autocinetico": si tratta di piccoli e involontari movimenti dell'occhio, che si originano dopo aver fissato lo sguardo su una fonte di luce puntiforme (simile a quella emanata da una stella) contro un sfondo nero, senza una struttura di riferimento. In alcuni soggetti, tali spostamenti oculari possono indurre una sorta di illusione ottica per effetto della quale stelle e pianeti sembrano ad un certo punto cominciare a muoversi e poi arrestarsi, modificare il loro senso di rotazione oppure l'alone luminoso che li circonda.
Molti scettici spesso attribuiscono le forme geometriche dei cherchi nel grano come "le figure a otto", "le linee serpeggianti" o "il movimento di caduta del foglio" a questi meccanismi e respingono l'ipotesi di un avvistamento UFO, ma non esiste alcuna certezza scientifica in merito. I movimenti e gli effetti causati dai fenomeni atmosferici e dall'autocinesi possiedono una gamma molto limitata; di conseguenza, in linea di principio, tali manifestazioni non potrebbero creare un vero movimento geometrico naturale quali un modello o figura a quadrato o a otto, anche se forse alcuni studiosi vogliono attribuire simili configurazioni a movimenti casuali. Nel caso dell'autocinesi, ad esempio, l'effetto è temporaneo e si annulla spostando lo sguardo per fissarlo nuovamente su un altro punto; essa inoltre può verificarsi soltanto in assenza di oggetti vicini. Così, in chi osserva un oggetto luminoso nei pressi di un orizzonte visibile o all'interno di un campo di stelle fra loro molto vicine, è assai improbabile che il fenomeno dell'autocinesi possa causare un'illusione ottica di movimento.
La distorsione atmosferica inoltre tende a provocare un movimento limitato soltanto a pochi secondi, e di 1 grado di ampiezza (è lo stesso effetto che ci fa percepire il tipico scintillio delle stelle), mentre l'autocinesi è ancora più ristretta. Si è pure notato che escursioni molto grandi e prolungate di movimento escluderebbero, come possibili spiegazioni, entrambi i fenomeni.
Nubi particolarmente suggestive possono poi a volte confondere l'osservatore generando un movimento indotto: si ritiene inoltre che ciò inciti occasionalmente i soggetti coinvolti a credere che un oggetto possa improvvisamente sparire o addirittura effettuare una partenza a velocità supersonica.
Un altro tipo di movimento percepito erroneamente coinvolge spesso chi si trova alla guida di un veicolo: quest'ultimo può così arrivare a convincersi di essere stato inseguito da un UFO anche se in realtà si trattava della luce di un corpo celeste fisso. Anche agenti di polizia ed altri testimoni normalmente attendibili possono essere ingannati occasionalmente da avvistamenti di stelle e pianeti luminosi.
Gli artisti hanno sempre narrato e interpretato la storia contemporanea attraverso i loro dipinti: già nel 1700 Aet de Gelder, pittore fiammingo, rappresentò nel suo "Battesimo di Cristo" un UFO con quattro raggi luminosi proiettantisi sul terreno attorno alle figure di Giovanni Battista e di Gesù. Oggi, all'inizio del XXI secolo, gli artisti continuano a dipingere questi "incontri ravvicinati del terzo tipo".
20
febbraio 2009
Incontri ravvicinati del terzo tipo
Dal 20 febbraio al 10 marzo 2009
arte contemporanea
Location
TORRE ENNAGONALE
Santo Stefano Al Mare, Piazza Baden-Powell, (Imperia)
Santo Stefano Al Mare, Piazza Baden-Powell, (Imperia)
Orario di apertura
Tutti giorni dalle 15:30 fino alle 19:30
Vernissage
20 Febbraio 2009, ore 18
Sito web
terzotipo.tripod.com
Autore
Curatore