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Incontro Arte e azienda. Nuovi modelli di interazione tra mondi apparentemente distanti
La presentazione del prototipo del dispositivo nato dalla necessità di curatori, architetti e conservatori, che si trovano a gestire, movimentare e valorizzare importanti collezioni d’arte”, sarà ospitata oggi 27 aprile, alle 18.00, nel Centro culturale Casa “A.Zanussi” in Via Concordia, 7 a Porden
Comunicato stampa
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COMUNICATO STAMPA
BEAPART, IL SISTEMA GREEN PER ALLESTIMENTI SOSTENIBILI IN GALLERIE D'ARTE E MUSEI. NASCE IN FVG E PUNTA A FARE SCUOLA IN ITALIA E OLTRALPE.
Il prototipo della soluzione espositiva modulare realizzata da DFORM e CREAA sarà presentato oggi, 27 aprile alle 18.00 durante l’incontro “Arte e azienda. Nuovi modelli di interazione tra mondi apparentemente distanti”, che si terrà nel Centro culturale Casa Zanussi a Pordenone. Le nuove frontiere dell’innovazione aziendale e della sostenibilità conquistano anche il settore artistico.
Udine/Pordenone, 27 aprile 2022 – Una soluzione espositiva modulare “contemporanea” che ha l'obiettivo di rispondere alle esigenze di allestimento evidenziate da istituzioni museali, fondazioni e gallerie d'arte, ed è del tutto innovativa poiché versatile, sostenibile, smontabile e riutilizzabile, ideata nel segno dell'economia circolare e quindi del riciclo e del riuso. A progettarla è stato un team multidisciplinare di professionisti basato in Friuli, e composto da Michele Filippi, Elena Tammaro, Ludovico Bomben, Elena Cantori, Stefano Coletto, Rachele D’Osualdo, Giovanni Di Vito, Federica Ferrarin, Filippo Lorenzin, Federica Manaigo, Laura Petruso, Marco Pietrosante, Giannantonio Ros e Andrea Sut. Il progetto si chiama “BeAPart”, è finanziato dal Programma di cooperazione Interreg V-A Italia Slovenia 2014-2020, nell'ambito del progetto DIVA, ed è stato realizzato in una partnership 'strategica' dalla società hi-tech DFORM e dall'impresa culturale CREAA.
La presentazione del prototipo del dispositivo nato dalla necessità di curatori, architetti e conservatori, che si trovano a gestire, movimentare e valorizzare importanti collezioni d’arte”, sarà ospitata oggi 27 aprile, alle 18.00, nel Centro culturale Casa “A.Zanussi” in Via Concordia, 7 a Pordenone dopo essere stato illustrato in anteprima a Rimini, in occasione della mostra nella città romagnola degli artisti friulani Mara Fabbro e Alberto Pasqual, con la curatela di Matteo Sormani e quindi a Trieste presso la galleria Econtemopary. La nuova tappa, sarà oggi, 27 aprile a Pordenone durante l’incontro “Arte e azienda. Nuovi modelli di interazione tra mondi apparentemente distanti “, a cura dell’Associazione Amici del Parco, vedrà coinvolti l’artista Matteo Attruia, il critico d’arte Daniele capra, Michele Filippi fondatore di DForm, Elena Tammaro, Ad di Creaa. Sempre più spesso infatti, le imprese invitano artisti e curatori a collaborare e a interagire con i processi aziendali. Tanto nella ricerca o nella sperimentazione di un prodotto, quanto nello sviluppo di nuove modalità di raccontarsi all’esterno, l’artista è in grado di contribuire con una visione e una proposta non banalmente ordinarie. L’arte per sua stessa natura rifugge il consueto e mai come ora può essere un insuperabile modello per spingere le aziende a fare ciò che non era ancora stato immaginato, detto o capito.
“BeAPart è il risultato della ricerca di una soluzione pensata per progetti molto diversi per dimensione, contenuto ed estetica, con lo sguardo rivolto alla sostenibilità e all’economia circolare, ma anche all'esigenza di risolvere l'annosa questione degli sprechi, cioè gli allestimenti usa e getta delle mostre”, puntualizzano Michele Filippi (DFORM) ed Elena Tammaro (CREAA), titolari d'impresa.
Se da un lato la sostenibilità ambientale è ormai di casa anche nelle mostre italiane, tanto che negli ultimi anni, dalla Biennale ai Musei pubblici, molti hanno ospitato artisti e iniziative in ambito green, è altrettanto vero che finora è raramente perseguita nelle esposizioni stesse.
“Questo sistema – spiegano i progettisti – essendo composto da una struttura modulare in alluminio e da una “pelle” che la riveste, che può essere Corian, pannello luminoso, o MDF, offre caratteristiche innovative come l’interscambiabilità delle pelli e una struttura fisica che diventa materia riutilizzabile quante più volte possibile”.
Caratteristiche importanti a garanzia, appunto, della sostenibilità, poiché si evita, ad esempio, l'utilizzo di plastiche, materie poco costose, malleabili, utili ed esteticamente pregevoli, che però diventano molto dannose nel momento in cui vengono disperse nell'ambiente. “Il modulo è infatti concepito affinché, alla fine di una mostra – continuano Filippi e Tammaro – la pelle possa essere sostituita o rigenerata on site, ovvero possa dar vita ad un altro allestimento diverso per idee, forme e contenuti. Parliamo di circolarità – aggiungono - perché i materiali utilizzati sono rigenerabili dall’azienda stessa o riciclabili alla fine del loro ciclo di vita, inoltre il sistema modulare è smontabile in singoli elementi e quindi consente un trasporto agile con risparmio di mezzi e risorse”.
Il progetto di open innovation BeAPart è nato grazie a un finanziamento internazionale (progetto DIVA) che sostiene la “cross-fertilization”, cioè le collaborazioni fra le imprese e il settore culturale e creativo a livello europeo. Il partenariato è composto da DFORM, impresa hi-tech che lavora solid surface, metacrilati e laminati HPL, e CREAA, impresa culturale e creativa specializzata in comunicazione strategica e art thinking. “Entrambe le realtà – concludono i rappresentanti – si stanno già affacciando ai mercati internazionali e presenteranno BeAPart anche alle istituzioni museali d'Oltralpe”.
FOCUS SUL MODULO BEAPART
Il modulo è versatile e può essere utilizzato sia come superficie orizzontale (base), sia verticale (supporto informativo) o come elemento tridimensionale (teca). È espansibile, in quanto permette il riallestimento con il riuso degli stessi pezzi, con meno pezzi o addirittura con l'implementazione dei pezzi a disposizione. È personalizzabile, poiché composto da due parti: struttura (in alluminio) e pelle. La pelle può essere: superficie in Corian, pannello luminoso, legno.
Inoltre è rigenerabile, dato che il modulo permette la sostituzione o la rigenerazione del pannello. È anche circolare: una volta finito il ciclo di vita del prodotto, i materiali vengono riciclati o inseriti in un processo di riutilizzo circolare. Grazie alle sue qualità funzionali e alle proprietà dei materiali, il modulo permette un risparmio nel medio lungo periodo. L’acquisto della struttura e il noleggio delle pelli, ad esempio, consentono un costante rinnovo dell’allestimento.
Il modulo è sostenibile: l’alluminio prodotto in Italia proviene dal riciclo, e una volta finito il periodo di vita, la struttura in alluminio rientra nel ciclo produttivo dell’alluminio; Corian® è un materiale inerte e, quando non è conveniente rigenerarlo, viene utilizzato come polvere di pietra per il fondo stradale; il legno è completamente riciclabile. Infine è stoccabile, in quanto il sistema è smontabile in singoli elementi, e dunque permette di ottimizzare spazi e costi di trasporto.
Con cortese preghiera di pubblicazione/diffusione
BEAPART, IL SISTEMA GREEN PER ALLESTIMENTI SOSTENIBILI IN GALLERIE D'ARTE E MUSEI. NASCE IN FVG E PUNTA A FARE SCUOLA IN ITALIA E OLTRALPE.
Il prototipo della soluzione espositiva modulare realizzata da DFORM e CREAA sarà presentato oggi, 27 aprile alle 18.00 durante l’incontro “Arte e azienda. Nuovi modelli di interazione tra mondi apparentemente distanti”, che si terrà nel Centro culturale Casa Zanussi a Pordenone. Le nuove frontiere dell’innovazione aziendale e della sostenibilità conquistano anche il settore artistico.
Udine/Pordenone, 27 aprile 2022 – Una soluzione espositiva modulare “contemporanea” che ha l'obiettivo di rispondere alle esigenze di allestimento evidenziate da istituzioni museali, fondazioni e gallerie d'arte, ed è del tutto innovativa poiché versatile, sostenibile, smontabile e riutilizzabile, ideata nel segno dell'economia circolare e quindi del riciclo e del riuso. A progettarla è stato un team multidisciplinare di professionisti basato in Friuli, e composto da Michele Filippi, Elena Tammaro, Ludovico Bomben, Elena Cantori, Stefano Coletto, Rachele D’Osualdo, Giovanni Di Vito, Federica Ferrarin, Filippo Lorenzin, Federica Manaigo, Laura Petruso, Marco Pietrosante, Giannantonio Ros e Andrea Sut. Il progetto si chiama “BeAPart”, è finanziato dal Programma di cooperazione Interreg V-A Italia Slovenia 2014-2020, nell'ambito del progetto DIVA, ed è stato realizzato in una partnership 'strategica' dalla società hi-tech DFORM e dall'impresa culturale CREAA.
La presentazione del prototipo del dispositivo nato dalla necessità di curatori, architetti e conservatori, che si trovano a gestire, movimentare e valorizzare importanti collezioni d’arte”, sarà ospitata oggi 27 aprile, alle 18.00, nel Centro culturale Casa “A.Zanussi” in Via Concordia, 7 a Pordenone dopo essere stato illustrato in anteprima a Rimini, in occasione della mostra nella città romagnola degli artisti friulani Mara Fabbro e Alberto Pasqual, con la curatela di Matteo Sormani e quindi a Trieste presso la galleria Econtemopary. La nuova tappa, sarà oggi, 27 aprile a Pordenone durante l’incontro “Arte e azienda. Nuovi modelli di interazione tra mondi apparentemente distanti “, a cura dell’Associazione Amici del Parco, vedrà coinvolti l’artista Matteo Attruia, il critico d’arte Daniele capra, Michele Filippi fondatore di DForm, Elena Tammaro, Ad di Creaa. Sempre più spesso infatti, le imprese invitano artisti e curatori a collaborare e a interagire con i processi aziendali. Tanto nella ricerca o nella sperimentazione di un prodotto, quanto nello sviluppo di nuove modalità di raccontarsi all’esterno, l’artista è in grado di contribuire con una visione e una proposta non banalmente ordinarie. L’arte per sua stessa natura rifugge il consueto e mai come ora può essere un insuperabile modello per spingere le aziende a fare ciò che non era ancora stato immaginato, detto o capito.
“BeAPart è il risultato della ricerca di una soluzione pensata per progetti molto diversi per dimensione, contenuto ed estetica, con lo sguardo rivolto alla sostenibilità e all’economia circolare, ma anche all'esigenza di risolvere l'annosa questione degli sprechi, cioè gli allestimenti usa e getta delle mostre”, puntualizzano Michele Filippi (DFORM) ed Elena Tammaro (CREAA), titolari d'impresa.
Se da un lato la sostenibilità ambientale è ormai di casa anche nelle mostre italiane, tanto che negli ultimi anni, dalla Biennale ai Musei pubblici, molti hanno ospitato artisti e iniziative in ambito green, è altrettanto vero che finora è raramente perseguita nelle esposizioni stesse.
“Questo sistema – spiegano i progettisti – essendo composto da una struttura modulare in alluminio e da una “pelle” che la riveste, che può essere Corian, pannello luminoso, o MDF, offre caratteristiche innovative come l’interscambiabilità delle pelli e una struttura fisica che diventa materia riutilizzabile quante più volte possibile”.
Caratteristiche importanti a garanzia, appunto, della sostenibilità, poiché si evita, ad esempio, l'utilizzo di plastiche, materie poco costose, malleabili, utili ed esteticamente pregevoli, che però diventano molto dannose nel momento in cui vengono disperse nell'ambiente. “Il modulo è infatti concepito affinché, alla fine di una mostra – continuano Filippi e Tammaro – la pelle possa essere sostituita o rigenerata on site, ovvero possa dar vita ad un altro allestimento diverso per idee, forme e contenuti. Parliamo di circolarità – aggiungono - perché i materiali utilizzati sono rigenerabili dall’azienda stessa o riciclabili alla fine del loro ciclo di vita, inoltre il sistema modulare è smontabile in singoli elementi e quindi consente un trasporto agile con risparmio di mezzi e risorse”.
Il progetto di open innovation BeAPart è nato grazie a un finanziamento internazionale (progetto DIVA) che sostiene la “cross-fertilization”, cioè le collaborazioni fra le imprese e il settore culturale e creativo a livello europeo. Il partenariato è composto da DFORM, impresa hi-tech che lavora solid surface, metacrilati e laminati HPL, e CREAA, impresa culturale e creativa specializzata in comunicazione strategica e art thinking. “Entrambe le realtà – concludono i rappresentanti – si stanno già affacciando ai mercati internazionali e presenteranno BeAPart anche alle istituzioni museali d'Oltralpe”.
FOCUS SUL MODULO BEAPART
Il modulo è versatile e può essere utilizzato sia come superficie orizzontale (base), sia verticale (supporto informativo) o come elemento tridimensionale (teca). È espansibile, in quanto permette il riallestimento con il riuso degli stessi pezzi, con meno pezzi o addirittura con l'implementazione dei pezzi a disposizione. È personalizzabile, poiché composto da due parti: struttura (in alluminio) e pelle. La pelle può essere: superficie in Corian, pannello luminoso, legno.
Inoltre è rigenerabile, dato che il modulo permette la sostituzione o la rigenerazione del pannello. È anche circolare: una volta finito il ciclo di vita del prodotto, i materiali vengono riciclati o inseriti in un processo di riutilizzo circolare. Grazie alle sue qualità funzionali e alle proprietà dei materiali, il modulo permette un risparmio nel medio lungo periodo. L’acquisto della struttura e il noleggio delle pelli, ad esempio, consentono un costante rinnovo dell’allestimento.
Il modulo è sostenibile: l’alluminio prodotto in Italia proviene dal riciclo, e una volta finito il periodo di vita, la struttura in alluminio rientra nel ciclo produttivo dell’alluminio; Corian® è un materiale inerte e, quando non è conveniente rigenerarlo, viene utilizzato come polvere di pietra per il fondo stradale; il legno è completamente riciclabile. Infine è stoccabile, in quanto il sistema è smontabile in singoli elementi, e dunque permette di ottimizzare spazi e costi di trasporto.
Con cortese preghiera di pubblicazione/diffusione
27
aprile 2022
Incontro Arte e azienda. Nuovi modelli di interazione tra mondi apparentemente distanti
27 aprile 2022
incontri e conferenze
Location
CENTRO CULTURALE CASA ANTONIO ZANUSSI PORDENONE
Pordenone, Via Concordia Sagittaria, 7, (Pordenone)
Pordenone, Via Concordia Sagittaria, 7, (Pordenone)
Orario di apertura
18,00
Ufficio stampa
Studio Patrizia Novajra
Autore
Progetto grafico
Produzione organizzazione