Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Incontro con Carla Accardi
Per la conferenza romana, all’interno della serie di incontri “Art Highlights: Multiple Horizons”, l’artista percorre alcune tra le tappe più importanti della sua pluridecennale creatività, sempre vitale e pronta a rinnovarsi, in una conversazione con il giovane critico e curatore Lorenzo Benedetti .
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La prima edizione della serie di conferenze ART HIGHLIGHTS si era proposta di mettere a fuoco le più attuali problematiche e riflessioni sul sistema dell’arte contemporanea e i profondi cambiamenti che lo hanno segnato negli ultimi anni, attraverso interventi di alcuni tra i curatori più importanti, come Harald Szeemann, Achille Bonito Oliva, Jan Hoet, David Elliott e quelli appartenenti alla generazione più giovane, come Daniel Birnbaum e Nicolas Bourriaud.
Per la seconda edizione, ART HIGHLIGHTS coinvolgerà prevalentemente artisti internazionali, con l’intento di approfondire, attraverso un incontro o una conversazione con un curatore, gli aspetti più significativi e più inediti del loro lavoro. Allo stesso tempo - c ome indica il titolo "Multiple Horizons / Molteplici orizzonti " - questa serie d'incontri proporrà sguardi e punti di vista diversi sull'arte e sul mondo contemporaneo in un momento pervaso da un senso di crisi e d’incertezza che accompagna l'attuale processo di trasformazione globale.
In un momento così, appare essenziale rivolgersi a quegli artisti che hanno contribuito con il loro lavoro a cambiare lo stato delle cose e che hanno saputo prendere parte alle battaglie culturali correnti, come è stato certamente nel caso di CARLA ACCARDI , una tra le maggiori artiste Italiane tuttora attive.
Carla Accardi fa parte di quella generazione di donne nell’arte che hanno contribuito a mettere fine all’emarginazione della creatività femminile, aprendo definitivamente la possibilità di riconoscimento alle artiste di oggi. La sua attività inizia a Roma, dove si stabilisce alla metà degli anni Quaranta e dove incontra e frequenta, tra gli altri protagonisti della scena culturale, gli artisti Piero Consagra, Piero Dorazio, Antonio Sanfilippo, Giulio Turcato ed Achille Perrilli con i quali dà vita al gruppo “Forma 1”, uno dei movimenti più impegnati nella difesa e nell’ affermazione dell’arte astratta in Italia.
Nel corso del decennio successivo l’artista matura una personale elaborazione della tematica del segno, in corrispondenza con il clima creativo dell’Informale europeo, articolata per insiemi di segmenti pittorici bianchi stesi su fondi neri. La sua ricerca basata sul segno-colore, che si sviluppa e approfondisce a partire dagli anni Sessanta attraverso una grande molteplicità di soluzioni espressive – dalla pittura su plastiche trasparenti all’interesse per le relazioni tra opera e l’ambiente, dal sicofoil arrotolato e dipinto alle tele grezze degli anni Ottanta e Novanta – colloca Carla Accardi fra le più importanti artiste Italiane e la inserisce nel panorama artistico internazionale.
Per la conferenza romana, all’interno della serie di incontri “Art Highlights: Multiple Horizons”, l’artista percorre alcune tra le tappe più importanti della sua pluridecennale creatività, sempre vitale e pronta a rinnovarsi, in una conversazione con il giovane critico e curatore Lorenzo Benedetti .
CARLA ACCARDI
Nasce a Trapani nel 1924, vive e lavora a Roma. Dopo aver seguito i corsi all’Accademia di Belle Arti a Palermo e a Firenze, si trasferisce a Roma, dove conosce Antonio Sanfilippo, Consagra e Turcato con i quali aderirà al manifesto editoriale "Forma 1", dedicato all’arte astratta ed intriso d’impegno ideologico. Giunge alla prima mostra personale presso la Galleria Numero (Firenze) per proseguire nel 1950 con una mostra alla Galleria Age d’Or (Roma). La sua ricerca si avvicina nel ’54 agli artisti dell’informale e sviluppa una serie di opere costruite attraverso la disposizione di una serie di segmenti, prediligendo un’esplorazione incamminata verso la poetica dei segni. Michel Tapié, critico e profeta dell’informale, l’invita alle mostre da lui organizzate, sia in Italia che all’estero tra il 1954 ed il 1959. Agli inizi degli anni Sessanta le sue mutevoli necessità stilistiche la portano verso un linguaggio dell’arte costruito sul rapporto segno-colore, mentre comincia ad accentuare il valore cromatico in bicromie luminescenti. Nel 1964 le viene data una sala personale alla Biennale di Venezia. Tra il ’69 ed il ’71 realizza il capolavoro "Triplice Tenda" dove il rapporto tra opera ed ambiente raggiunge un inespresso traguardo, allestendo una struttura abitabile e percorribile dall’osservatore stesso. Nel 1976, nel 1978 e nel 1988 è ancora a Venezia. Lungo tutti gli anni Ottanta e sino ad oggi, la sua esperienza artistica conosce nuove prospettive mediante un esercizio attraverso cui la tela grezza lascia filtrare intrecci di segni colorati, dove si abbinano distinte tracce cromatiche per dar vita a campi energetici di diversa intensità. Nel 1996 è nominata membro dell’Accademia di Brera e nel 1997, fa parte della Commissione per la Biennale di Venezia, nel ruolo di consigliere.
Per la seconda edizione, ART HIGHLIGHTS coinvolgerà prevalentemente artisti internazionali, con l’intento di approfondire, attraverso un incontro o una conversazione con un curatore, gli aspetti più significativi e più inediti del loro lavoro. Allo stesso tempo - c ome indica il titolo "Multiple Horizons / Molteplici orizzonti " - questa serie d'incontri proporrà sguardi e punti di vista diversi sull'arte e sul mondo contemporaneo in un momento pervaso da un senso di crisi e d’incertezza che accompagna l'attuale processo di trasformazione globale.
In un momento così, appare essenziale rivolgersi a quegli artisti che hanno contribuito con il loro lavoro a cambiare lo stato delle cose e che hanno saputo prendere parte alle battaglie culturali correnti, come è stato certamente nel caso di CARLA ACCARDI , una tra le maggiori artiste Italiane tuttora attive.
Carla Accardi fa parte di quella generazione di donne nell’arte che hanno contribuito a mettere fine all’emarginazione della creatività femminile, aprendo definitivamente la possibilità di riconoscimento alle artiste di oggi. La sua attività inizia a Roma, dove si stabilisce alla metà degli anni Quaranta e dove incontra e frequenta, tra gli altri protagonisti della scena culturale, gli artisti Piero Consagra, Piero Dorazio, Antonio Sanfilippo, Giulio Turcato ed Achille Perrilli con i quali dà vita al gruppo “Forma 1”, uno dei movimenti più impegnati nella difesa e nell’ affermazione dell’arte astratta in Italia.
Nel corso del decennio successivo l’artista matura una personale elaborazione della tematica del segno, in corrispondenza con il clima creativo dell’Informale europeo, articolata per insiemi di segmenti pittorici bianchi stesi su fondi neri. La sua ricerca basata sul segno-colore, che si sviluppa e approfondisce a partire dagli anni Sessanta attraverso una grande molteplicità di soluzioni espressive – dalla pittura su plastiche trasparenti all’interesse per le relazioni tra opera e l’ambiente, dal sicofoil arrotolato e dipinto alle tele grezze degli anni Ottanta e Novanta – colloca Carla Accardi fra le più importanti artiste Italiane e la inserisce nel panorama artistico internazionale.
Per la conferenza romana, all’interno della serie di incontri “Art Highlights: Multiple Horizons”, l’artista percorre alcune tra le tappe più importanti della sua pluridecennale creatività, sempre vitale e pronta a rinnovarsi, in una conversazione con il giovane critico e curatore Lorenzo Benedetti .
CARLA ACCARDI
Nasce a Trapani nel 1924, vive e lavora a Roma. Dopo aver seguito i corsi all’Accademia di Belle Arti a Palermo e a Firenze, si trasferisce a Roma, dove conosce Antonio Sanfilippo, Consagra e Turcato con i quali aderirà al manifesto editoriale "Forma 1", dedicato all’arte astratta ed intriso d’impegno ideologico. Giunge alla prima mostra personale presso la Galleria Numero (Firenze) per proseguire nel 1950 con una mostra alla Galleria Age d’Or (Roma). La sua ricerca si avvicina nel ’54 agli artisti dell’informale e sviluppa una serie di opere costruite attraverso la disposizione di una serie di segmenti, prediligendo un’esplorazione incamminata verso la poetica dei segni. Michel Tapié, critico e profeta dell’informale, l’invita alle mostre da lui organizzate, sia in Italia che all’estero tra il 1954 ed il 1959. Agli inizi degli anni Sessanta le sue mutevoli necessità stilistiche la portano verso un linguaggio dell’arte costruito sul rapporto segno-colore, mentre comincia ad accentuare il valore cromatico in bicromie luminescenti. Nel 1964 le viene data una sala personale alla Biennale di Venezia. Tra il ’69 ed il ’71 realizza il capolavoro "Triplice Tenda" dove il rapporto tra opera ed ambiente raggiunge un inespresso traguardo, allestendo una struttura abitabile e percorribile dall’osservatore stesso. Nel 1976, nel 1978 e nel 1988 è ancora a Venezia. Lungo tutti gli anni Ottanta e sino ad oggi, la sua esperienza artistica conosce nuove prospettive mediante un esercizio attraverso cui la tela grezza lascia filtrare intrecci di segni colorati, dove si abbinano distinte tracce cromatiche per dar vita a campi energetici di diversa intensità. Nel 1996 è nominata membro dell’Accademia di Brera e nel 1997, fa parte della Commissione per la Biennale di Venezia, nel ruolo di consigliere.
05
febbraio 2004
Incontro con Carla Accardi
05 febbraio 2004
incontro - conferenza
Location
MACRO – MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA DI ROMA
Roma, Via Nizza, 138, (Roma)
Roma, Via Nizza, 138, (Roma)
Orario di apertura
ore 18.30