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Incze Mózes – Mito e modernità
Il lavoro di Mozes, è indirizzato verso la figurazione, non deve però far pensare ad una maniera pittorica tradizionale
perché la caratteristica principale sta nello sfasamento delle situazioni,
nella capacità di raccontare le “storie” e i personaggi che popolano le opere.
Comunicato stampa
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da una recente presentazione di Laura Gavioli /
Incze Mózes (Baróton 1975) proviene dalla Transilvania dove ha compiuto i primi studi nell'arte murale al Liceo Artistico conseguendo poi nel 2000 il diploma di laurea all'Università Magiara di Belle Arti. Chi ama la pittura può provare un inaspettato piacere visitando il suo studio, in campagna, poco fuori Budapest. Una notevole quantità di dipinti, accatastati e in lavorazione, sono la prova del fermento creativo di questo giovane artista, dotato di un forte talento che gli consente una prolifica produzione; colpisce per la sicurezza che manifesta nell'elaborare un ricco percorso creativo. Egli non esita ad impostare spesso tele di grandi dimensioni, o lavori più piccoli ma destinati ad essere accorpati in trittici, affermando così la complessità dei temi proposti che sembrano uscire da un mondo creativo esuberante di spunti e di idee. Mi sovviene una prima domanda urgente:“Si tratta di una figurazione onirica con implicazioni religiose, o meglio morali?” La risposta è pronta e precisa: C'è un rapporto con la religione, in senso generale; un modo con cui noi tentiamo di prendere contatto con una certa moralità. La parola giusta è appunto moralità. Sento la responsabilità di mostrare qualcosa che può affermare la via di cose buone.
Le figure avvolte in larghi mantelli con bordature di seta, erranti a cavallo e a piedi, in un ambiente vagamente mediterraneo, sembrano immerse in una condizione atemporale dove possono svolgersi azioni profetiche delle quali l'artista assume il ruolo primario di narratore.
Incze Mózes (Baróton 1975) proviene dalla Transilvania dove ha compiuto i primi studi nell'arte murale al Liceo Artistico conseguendo poi nel 2000 il diploma di laurea all'Università Magiara di Belle Arti. Chi ama la pittura può provare un inaspettato piacere visitando il suo studio, in campagna, poco fuori Budapest. Una notevole quantità di dipinti, accatastati e in lavorazione, sono la prova del fermento creativo di questo giovane artista, dotato di un forte talento che gli consente una prolifica produzione; colpisce per la sicurezza che manifesta nell'elaborare un ricco percorso creativo. Egli non esita ad impostare spesso tele di grandi dimensioni, o lavori più piccoli ma destinati ad essere accorpati in trittici, affermando così la complessità dei temi proposti che sembrano uscire da un mondo creativo esuberante di spunti e di idee. Mi sovviene una prima domanda urgente:“Si tratta di una figurazione onirica con implicazioni religiose, o meglio morali?” La risposta è pronta e precisa: C'è un rapporto con la religione, in senso generale; un modo con cui noi tentiamo di prendere contatto con una certa moralità. La parola giusta è appunto moralità. Sento la responsabilità di mostrare qualcosa che può affermare la via di cose buone.
Le figure avvolte in larghi mantelli con bordature di seta, erranti a cavallo e a piedi, in un ambiente vagamente mediterraneo, sembrano immerse in una condizione atemporale dove possono svolgersi azioni profetiche delle quali l'artista assume il ruolo primario di narratore.
21
aprile 2012
Incze Mózes – Mito e modernità
Dal 21 aprile al 06 maggio 2012
arte moderna e contemporanea
Location
GALLERIA DEL CARBONE
Ferrara, Via Del Carbone, 18, (Ferrara)
Ferrara, Via Del Carbone, 18, (Ferrara)
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì 17.00 – 20.00
sabato e festivi 11.00 – 12.30 e 17.00 – 20.00, chiuso al martedì
Vernissage
21 Aprile 2012, 18.00
Autore
Curatore