Il percorso espositivo, magnificamente scandito all’interno del Filatoio, sarà articolato in otto sezioni, ciascuna dedicata ad una zona e ad un periodo storico dell’India. Ed è questa la prima mostra in Italia che raccoglie tutta la storia dell’arte indiana.
L’India ha assolto per millenni una funzione culturalmente egemone e civilizzatrice, scrivendo uno dei grandi capitoli della storia dell’umanità, pari in importanza a quello scritto nel Mediterraneo dall’Ellade, con la quale gli stessi popoli dell’India intrattennero rapporti diretti, documentati in questa mostra da alcune sculture realizzate nel regno del Gandhara. La mostra India: la Grecia dell’Asia si propone di testimoniare l’antichità e lo sviluppo plurimillenario della civiltà indiana, illustrandone alcune delle espressioni religiose e artistiche sia nel subcontinente indiano sia al di là della catena himalayana: dalle statuette di dee madri rinvenute nell’attuale Pakistan sino all’arte buddhista trasmessa dall’India nell’Asia Centrale.
Le opere esposte, in totale 116, saranno distribuite in sezioni corrispondenti ad altrettanti aspetti significativi della storia della civiltà indiana: la produzione di immagini religiose nell’ambito delle civiltà della Valle dell’Indo (III-II millennio a. C.) e sotto la dinastia dei Shunga (II-I sec. a. C.); la scultura buddhista di ispirazione ellenistica realizzata sotto la dinastia dei Kushana (I-III sec. d. C.); gli sviluppi artistici sotto la dinastia dei Gupta (IV-VI sec.); la scultura buddhista e induista fiorita sotto le dinastie dei Pala e dei Sena (VIII-XII sec.); il culto di Krishna e quello dei profeti jaina attraverso le loro espressioni pittoriche; l’arte alle corti dei maharaja; le miniature; i gioielli; e, infine, le manifestazioni artistiche di origine indiana nel mondo himalayano e in Tibet.