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indivisa interezza
La mostra di Chiara Arturo e Cristina Cusani, a cura di Giovanna Gammarota, è composta da 14 dittici e un’installazione site specific e racconta il cammino che ha condotto le due autrici lungo un tragitto divenuto testimonianza del crescente saldarsi del loro connubio artistico.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Red Lab Gallery Lecce è lieta di annunciare la mostra indivisa interezza di Chiara Arturo e Cristina Cusani, curata da Giovanna Gammarota, presso il proprio spazio salentino.
Nel 2018 Chiara Arturo e Cristina Cusani, in seguito all’ennesima crisi migratoria scaturita dal “decreto sicurezza”, sentono l’esigenza di iniziare a interrogarsi - insieme - su quello in cui il Mediterraneo si sta trasformando e sui concetti di confine e attraversamento.
Attraverso 14 dittici e un’installazione site specific, la mostra racconta il cammino che ha condotto le due autrici lungo un tragitto divenuto testimonianza del crescente saldarsi di un connubio artistico che ha impresso via via alle opere realizzate nuovi orizzonti e nuovi significati. Lungi, infatti, dall’essere semplicemente la raffigurazione di una serie di similitudini formali, le immagini di Arturo e Cusani si affermano, invece, come testimonianza di una conversazione reale.
Limite, confine, vicinanza, pericolo, salvezza, bene, sofferenza sono alcune delle parole evocate dall’osservazione delle immagini che si mostrano al pubblico racchiuse in uno spazio cornice - parte integrante dell’opera stessa - realizzato in ferro dipinto di bianco «quasi a ricordare lo
scafo di un’imbarcazione che contiene il suo ‘carico’», scrive la curatrice Giovanna Gammarota nel testo che accompagna la mostra; sono termini che registrano l’accadere ma al contempo parlano di un profondo sacro e spirituale che riverbera nella profondità di quel mare nostrum, il Mediterraneo, elemento tanto presente concettualmente ed emotivamente nel lavoro delle due autrici.
Ed è proprio il ‘profondo’ ad emergere in questa nuova edizione che Red Lab Gallery Lecce ospita della mostra, un profondo che possiamo intuire solo se prestiamo ascolto all’energia cosmica che muove un ordine implicito collocato in un luogo che non si manifesta.
La mostra indivisa interezza introdurrà le due artiste e contestualizzerà la nascita di CONTAINER, un progetto condiviso da Red Lab Gallery Lecce e Progetto Vicinanze, curato da Chiara Arturo e Cristina Cusani, che si svilupperà lungo tutta l’estate attraverso una serie di eventi – in presenza e non – che vedranno protagonisti altri autori e intellettuali impegnati in talk e residenze d’artista. La scelta di Lecce come sede della collaborazione tra Progetto Vicinanze e Red Lab Gallery non è casuale, ma ha una valenza simbolica che ne esalta l’importanza storica e culturale. Il capoluogo salentino rappresenta, infatti, una città per diversi aspetti “fuori rotta” rispetto ai circuiti artistici tradizionali, ma che ha vissuto e vive innumerevoli attraversamenti.
*****
Red Lab Gallery, fondata da Lucia Pezzulla nel 2018 a Milano, nasce come laboratorio di sperimentazione. Intende indagare tutte le discipline della cultura visiva contemporanea, in particolare la fotografia, ma è altrettanto aperta a contaminazioni multidisciplinari capaci di avvicinare l’arte alla vita e di promuovere una partecipazione interattiva. All’inizio del 2021 è nata Red Lab Gallery Lecce, un nuovo spazio operativo destinato a ospitare residenze di artisti italiani e stranieri, ai quali verranno affidati progetti che permettano il dialogo a distanza con la sede madre e allo stesso tempo con il territorio salentino.
Red Lab Edizioni costituisce la naturale evoluzione dell’attività espositiva della galleria, della quale condivide la filosofia e gli obiettivi. La promozione della cultura dell’arte visiva viene così estesa anche alla pubblicazione di libri e cataloghi, oltre che all’edizione del magazine online tuttequellecose. (www.tuttequellecose.com)
Progetto Vicinanze nasce nella primavera 2018. Chiara Arturo e Cristina Cusani iniziano un lavoro strutturato in dittici, composti da fotografie di entrambe, in cui ogni dittico contiene l’atto di condividere lo spazio cornice, creando un’unica opera formata da due diversi punti di vista. Successivamente, dall’esigenza di estendere questo processo di condivisione non più dello spazio cornice ma dello spazio di pensiero, nasce l'idea di una residenza d'artista condivisa con un archivio in costruzione. Lavorando sulle vicinanze, le due artiste riportano nella loro pratica e nel loro progetto quello che vorrebbero accadesse intorno a loro, in tutti i livelli che compongono la società (culturale, sociale, politico). Un modo per confrontarsi su un tema attuale e urgente, proponendo un punto di vista plurale sulla questione. Così il lavoro a quattro mani si amplia e vede il coinvolgimento di altri artisti, antropologi, poeti, critici, cartografi, che affrontano queste stesse tematiche nel loro lavoro, invitando tutti loro a confrontarsi sull’argomento per attivare una riflessione e una rete condivisa, in modo che il Mediterraneo torni ad essere quel luogo di scambio che favorisce la nascita di nuove visioni.
Immagini ad alta risoluzione
https://drive.google.com/drive/folders/1KSlH47vzgHvA588dGoFaV0kOiVEd0iqe
Ingresso libero.
Green pass richiesto all’ingresso
Orari di apertura mostra
da mercoledì a domenica 17.30-20.30
Informazioni al pubblico | info@redlabgallery.com
Chiara Arturo (Ischia - NA, 1984)
Durante gli anni dell’università, in parallelo con gli studi in Architettura alla Federico II di Napoli, si concentra sulla fotografia come mezzo espressivo, con un particolare interesse per il paesaggio e lo spazio. Integra la sua formazione nel campo delle arti visive e inizia a partecipare ad alcune esposizioni collettive. Nel 2012 entra in LAB, il Laboratorio Irregolare di Antonio Biasiucci, una masterclass biennale focalizzata sulla ricerca personale che cambia radicalmente il suo approccio alla fotografia. La sua ricerca è incentrata su insularità, elemento acqua, confine, Mediterraneo, vulnerabilità, materia e percezione spaziale in relazione alla costruzione dell’immaginario. Partendo da un’indagine introspettiva, con metodo cartografico, lavora per accumulo e per molti anni sugli stessi soggetti; esplora temi e condizioni della vita come il transito e la sosta, la superficie e la distanza, la grandiosità dei paesaggi materiali e la loro fragilità. Le sue opere fanno parte di alcune collezioni di arte contemporanea (tra cui Imago Mundi Art, Fondo Malerba, Biblioteca Vallicelliana di Roma) e i suoi lavori sono stati esposti in mostre personali e collettive in gallerie, festival di fotografia, musei e fiere del settore in Italia e all’estero. È stata selezionata per varie residenze d’artista (tra cui BoCs Art, The Photo Solstice, Falìa, MACRO Asilo) e dal 2018 con Cristina Cusani cura Progetto Vicinanze, sul Mediterraneo come luogo dell’attraversamento e la condivisione come pratica artistica. Nel 2021 è stata inserita tra i 222 artisti emergenti su cui investire dalla rivista Exibart ed è risultata finalista al Premio Francesco Fabbri - sezione Fotografia Contemporanea. Attualmente vive tra l’isola d’Ischia e la Toscana.
Cristina Cusani (Napoli, 1984)
Dopo la laurea in Scienze della Comunicazione all’Università “La Sapienza” di Roma si diploma in Fotografia come linguaggio artistico all’Accademia di Belle Arti di Napoli e segue il “Laboratorio Irregolare”, due anni di masterclass con Antonio Biasiucci, un’esperienza grazie alla quale impara l’importanza del confronto e acquisisce un metodo di ricerca. È finalista di importanti premi (Premio Cairo, Premio Francesco Fabbri per le Arti Contemporanee, Un’Opera per il Castello, Premio Cramum), Il suo lavoro è parte di alcune collezioni di arte contemporanea (Imago Mundi Art, Dimensione Fragile, Collezione Scudieri). Viene invitata a partecipare a diverse residenze (BoCs Art, Fondazione Bevilacqua la Masa, Macro Asilo) e il suo lavoro è stato esposto in diverse mostre collettive e personali sia in Italia che all’estero. Nel 2017 vince il “Premio Sidicini per l’Arte Contemporanea e nel 2021 è stata segnalata da Exibart tra gli artisti emergenti su cui investire. Dal 2018 con Chiara Arturo porta avanti un progetto sul Mediterraneo come luogo dell’attraversamento e la condivisione come pratica artistica. Nella sua ricerca artistica utilizza le esperienze quotidiane come punto di partenza per analizzare il significato dell’essere umani. Questa strada ha due direzioni: una che indaga la dimensione intima e riguarda l'identità e una che invece cerca di porre interrogativi su temi attuali in una chiave non documentaria ma analitica. In entrambi i casi lavora sul residuo, su quello che resta, la traccia, la memoria, la storia. La sua ricerca va oltre il mezzo utilizzato, infatti non utilizza la fotografia in maniera pura, la sperimenta in tutto il suo potenziale. Vive e lavora a Napoli.
Giovanna Gammarota
Curatrice e critica indipendente, si occupa di arti visive e in particolare di fotografia da oltre trent’anni. Tra le mostre curate: “Momenti di essere”, di Carla Cerati; “Una pazienza selvaggia” di Arianna Sanesi. Nel 2019 è stata curatrice delle mostre del Festival SPM – Street Photo Milano, in collaborazione con The Miami Street Photography Festival, cui hanno preso parte Gueorgui Pinkhassov, Matt Stuart, Jacob Aue Sobol, Fulvio Bugani, Observe Collective. Ha curato la prima mostra svoltasi in Europa Occidentale dei fratelli Evgeny e Yakov Henkin dal titolo “Dall’oscurità alla luce”.
Ha scritto per Doppiozero, Gente di Fotografia e FOTOGRAFIA E [È] CULTURA. Dall’aprile 2021 dirigere la testata giornalistica online “Tutte quelle cose – Cultura visiva contemporanea”.
Nel 2018 Chiara Arturo e Cristina Cusani, in seguito all’ennesima crisi migratoria scaturita dal “decreto sicurezza”, sentono l’esigenza di iniziare a interrogarsi - insieme - su quello in cui il Mediterraneo si sta trasformando e sui concetti di confine e attraversamento.
Attraverso 14 dittici e un’installazione site specific, la mostra racconta il cammino che ha condotto le due autrici lungo un tragitto divenuto testimonianza del crescente saldarsi di un connubio artistico che ha impresso via via alle opere realizzate nuovi orizzonti e nuovi significati. Lungi, infatti, dall’essere semplicemente la raffigurazione di una serie di similitudini formali, le immagini di Arturo e Cusani si affermano, invece, come testimonianza di una conversazione reale.
Limite, confine, vicinanza, pericolo, salvezza, bene, sofferenza sono alcune delle parole evocate dall’osservazione delle immagini che si mostrano al pubblico racchiuse in uno spazio cornice - parte integrante dell’opera stessa - realizzato in ferro dipinto di bianco «quasi a ricordare lo
scafo di un’imbarcazione che contiene il suo ‘carico’», scrive la curatrice Giovanna Gammarota nel testo che accompagna la mostra; sono termini che registrano l’accadere ma al contempo parlano di un profondo sacro e spirituale che riverbera nella profondità di quel mare nostrum, il Mediterraneo, elemento tanto presente concettualmente ed emotivamente nel lavoro delle due autrici.
Ed è proprio il ‘profondo’ ad emergere in questa nuova edizione che Red Lab Gallery Lecce ospita della mostra, un profondo che possiamo intuire solo se prestiamo ascolto all’energia cosmica che muove un ordine implicito collocato in un luogo che non si manifesta.
La mostra indivisa interezza introdurrà le due artiste e contestualizzerà la nascita di CONTAINER, un progetto condiviso da Red Lab Gallery Lecce e Progetto Vicinanze, curato da Chiara Arturo e Cristina Cusani, che si svilupperà lungo tutta l’estate attraverso una serie di eventi – in presenza e non – che vedranno protagonisti altri autori e intellettuali impegnati in talk e residenze d’artista. La scelta di Lecce come sede della collaborazione tra Progetto Vicinanze e Red Lab Gallery non è casuale, ma ha una valenza simbolica che ne esalta l’importanza storica e culturale. Il capoluogo salentino rappresenta, infatti, una città per diversi aspetti “fuori rotta” rispetto ai circuiti artistici tradizionali, ma che ha vissuto e vive innumerevoli attraversamenti.
*****
Red Lab Gallery, fondata da Lucia Pezzulla nel 2018 a Milano, nasce come laboratorio di sperimentazione. Intende indagare tutte le discipline della cultura visiva contemporanea, in particolare la fotografia, ma è altrettanto aperta a contaminazioni multidisciplinari capaci di avvicinare l’arte alla vita e di promuovere una partecipazione interattiva. All’inizio del 2021 è nata Red Lab Gallery Lecce, un nuovo spazio operativo destinato a ospitare residenze di artisti italiani e stranieri, ai quali verranno affidati progetti che permettano il dialogo a distanza con la sede madre e allo stesso tempo con il territorio salentino.
Red Lab Edizioni costituisce la naturale evoluzione dell’attività espositiva della galleria, della quale condivide la filosofia e gli obiettivi. La promozione della cultura dell’arte visiva viene così estesa anche alla pubblicazione di libri e cataloghi, oltre che all’edizione del magazine online tuttequellecose. (www.tuttequellecose.com)
Progetto Vicinanze nasce nella primavera 2018. Chiara Arturo e Cristina Cusani iniziano un lavoro strutturato in dittici, composti da fotografie di entrambe, in cui ogni dittico contiene l’atto di condividere lo spazio cornice, creando un’unica opera formata da due diversi punti di vista. Successivamente, dall’esigenza di estendere questo processo di condivisione non più dello spazio cornice ma dello spazio di pensiero, nasce l'idea di una residenza d'artista condivisa con un archivio in costruzione. Lavorando sulle vicinanze, le due artiste riportano nella loro pratica e nel loro progetto quello che vorrebbero accadesse intorno a loro, in tutti i livelli che compongono la società (culturale, sociale, politico). Un modo per confrontarsi su un tema attuale e urgente, proponendo un punto di vista plurale sulla questione. Così il lavoro a quattro mani si amplia e vede il coinvolgimento di altri artisti, antropologi, poeti, critici, cartografi, che affrontano queste stesse tematiche nel loro lavoro, invitando tutti loro a confrontarsi sull’argomento per attivare una riflessione e una rete condivisa, in modo che il Mediterraneo torni ad essere quel luogo di scambio che favorisce la nascita di nuove visioni.
Immagini ad alta risoluzione
https://drive.google.com/drive/folders/1KSlH47vzgHvA588dGoFaV0kOiVEd0iqe
Ingresso libero.
Green pass richiesto all’ingresso
Orari di apertura mostra
da mercoledì a domenica 17.30-20.30
Informazioni al pubblico | info@redlabgallery.com
Chiara Arturo (Ischia - NA, 1984)
Durante gli anni dell’università, in parallelo con gli studi in Architettura alla Federico II di Napoli, si concentra sulla fotografia come mezzo espressivo, con un particolare interesse per il paesaggio e lo spazio. Integra la sua formazione nel campo delle arti visive e inizia a partecipare ad alcune esposizioni collettive. Nel 2012 entra in LAB, il Laboratorio Irregolare di Antonio Biasiucci, una masterclass biennale focalizzata sulla ricerca personale che cambia radicalmente il suo approccio alla fotografia. La sua ricerca è incentrata su insularità, elemento acqua, confine, Mediterraneo, vulnerabilità, materia e percezione spaziale in relazione alla costruzione dell’immaginario. Partendo da un’indagine introspettiva, con metodo cartografico, lavora per accumulo e per molti anni sugli stessi soggetti; esplora temi e condizioni della vita come il transito e la sosta, la superficie e la distanza, la grandiosità dei paesaggi materiali e la loro fragilità. Le sue opere fanno parte di alcune collezioni di arte contemporanea (tra cui Imago Mundi Art, Fondo Malerba, Biblioteca Vallicelliana di Roma) e i suoi lavori sono stati esposti in mostre personali e collettive in gallerie, festival di fotografia, musei e fiere del settore in Italia e all’estero. È stata selezionata per varie residenze d’artista (tra cui BoCs Art, The Photo Solstice, Falìa, MACRO Asilo) e dal 2018 con Cristina Cusani cura Progetto Vicinanze, sul Mediterraneo come luogo dell’attraversamento e la condivisione come pratica artistica. Nel 2021 è stata inserita tra i 222 artisti emergenti su cui investire dalla rivista Exibart ed è risultata finalista al Premio Francesco Fabbri - sezione Fotografia Contemporanea. Attualmente vive tra l’isola d’Ischia e la Toscana.
Cristina Cusani (Napoli, 1984)
Dopo la laurea in Scienze della Comunicazione all’Università “La Sapienza” di Roma si diploma in Fotografia come linguaggio artistico all’Accademia di Belle Arti di Napoli e segue il “Laboratorio Irregolare”, due anni di masterclass con Antonio Biasiucci, un’esperienza grazie alla quale impara l’importanza del confronto e acquisisce un metodo di ricerca. È finalista di importanti premi (Premio Cairo, Premio Francesco Fabbri per le Arti Contemporanee, Un’Opera per il Castello, Premio Cramum), Il suo lavoro è parte di alcune collezioni di arte contemporanea (Imago Mundi Art, Dimensione Fragile, Collezione Scudieri). Viene invitata a partecipare a diverse residenze (BoCs Art, Fondazione Bevilacqua la Masa, Macro Asilo) e il suo lavoro è stato esposto in diverse mostre collettive e personali sia in Italia che all’estero. Nel 2017 vince il “Premio Sidicini per l’Arte Contemporanea e nel 2021 è stata segnalata da Exibart tra gli artisti emergenti su cui investire. Dal 2018 con Chiara Arturo porta avanti un progetto sul Mediterraneo come luogo dell’attraversamento e la condivisione come pratica artistica. Nella sua ricerca artistica utilizza le esperienze quotidiane come punto di partenza per analizzare il significato dell’essere umani. Questa strada ha due direzioni: una che indaga la dimensione intima e riguarda l'identità e una che invece cerca di porre interrogativi su temi attuali in una chiave non documentaria ma analitica. In entrambi i casi lavora sul residuo, su quello che resta, la traccia, la memoria, la storia. La sua ricerca va oltre il mezzo utilizzato, infatti non utilizza la fotografia in maniera pura, la sperimenta in tutto il suo potenziale. Vive e lavora a Napoli.
Giovanna Gammarota
Curatrice e critica indipendente, si occupa di arti visive e in particolare di fotografia da oltre trent’anni. Tra le mostre curate: “Momenti di essere”, di Carla Cerati; “Una pazienza selvaggia” di Arianna Sanesi. Nel 2019 è stata curatrice delle mostre del Festival SPM – Street Photo Milano, in collaborazione con The Miami Street Photography Festival, cui hanno preso parte Gueorgui Pinkhassov, Matt Stuart, Jacob Aue Sobol, Fulvio Bugani, Observe Collective. Ha curato la prima mostra svoltasi in Europa Occidentale dei fratelli Evgeny e Yakov Henkin dal titolo “Dall’oscurità alla luce”.
Ha scritto per Doppiozero, Gente di Fotografia e FOTOGRAFIA E [È] CULTURA. Dall’aprile 2021 dirigere la testata giornalistica online “Tutte quelle cose – Cultura visiva contemporanea”.
26
marzo 2022
indivisa interezza
Dal 26 marzo al 30 aprile 2022
fotografia
Location
Red Lab Gallery
Lecce, Via Bonaventura Mazzarella, 18, (LE)
Lecce, Via Bonaventura Mazzarella, 18, (LE)
Orario di apertura
da mercoledì a domenica ore 17:30-20:30
Autore
Curatore
Autore testo critico