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Indoor Outdoor – Arte urbana a Pisa
1989, Keith Haring è a Pisa per realizzare il murale Tuttomondo sulla parete posteriore del convento dei frati “Servi di Maria” della chiesa di S.Antonio. Il 19 giugno scrive sui suoi Diari “È davvero una realizzazione. Sarà qui per molto, molto tempo e la città sembra amarlo. Sto seduto sul balcone a guardare la cima della Torre Pendente. È davvero molto bello qui. Se c’è un paradiso, spero che assomigli a questo” (Oscar Mondadori, 2001). A 25 anni da quell’evento a Pisa torna protagonista l’arte urbana con “Indoor Outdoor. Arte urbana a Pisa”, un progetto che si articola in due diversi momenti.
Comunicato stampa
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1989, Keith Haring è a Pisa per realizzare il murale Tuttomondo sulla parete posteriore del
convento dei frati “Servi di Maria” della chiesa di S.Antonio. Il 19 giugno scrive sui suoi Diari "È
davvero una realizzazione. Sarà qui per molto, molto tempo e la città sembra amarlo. Sto seduto
sul balcone a guardare la cima della Torre Pendente. È davvero molto bello qui. Se c'è un
paradiso, spero che assomigli a questo" (Oscar Mondadori, 2001).
A 25 anni da quell'evento a Pisa torna protagonista l'arte urbana con "Indoor Outdoor. Arte
urbana a Pisa", un progetto che si articola in due diversi momenti.
Il primo, il 24 e il 25 maggio, vedrà la realizzazione di interventi su quattro muri della città per
mano di sette writers: ogni artista avrà il proprio muro e creerà un’opera sitespecific per quello
spazio, che rimarrà come dono permanente alla città.
Francesco Barbieri alla residenza studentesca I Praticelli (Ghezzano, San Giuliano Terme),
Lineapiatta che riunisce i due artisti Daniele Tozzi e Massimo Sospetto alle scuole Zerboglio,
vicolo Scaramucci (Pisa); Aris ed Etnik al cavalcavia dell'Aeroporto di Pisa, Soap The Wizard e
Giorgio Bartocci ai Pannelli Frangisuono di Cisanello (Pisa).
Indoor Outdoor arriverà per la seconda tappa del progetto al centro espositivo SMS di Pisa dove il
13 giugno si inaugurerà una mostra collettiva dei sette writers, che resterà aperta fino al 13 luglio.
Qui gli artisti, interagendo fra loro nell'allestimento e confrontandosi sull'idea globale di questa
esposizione, esporranno il meglio della loro produzione più recente, tra cui alcune opere
realizzate appositamente per l'occasione.
Non a caso Indoor Outdoor ha Pisa come origine e svolgimento. La città negli anni ha sviluppato
una propria cultura dei graffiti che si è concretizzata con una decisa scelta del Comune di Pisa di
dedicare in modo ufficiale degli spazi all'arte urbana. Con una delibera la Giunta ha infatti
"affidato" ai writers 610 metri lineari e oltre 1700 metri quadri di superfici.
Una scelta nata dalla volontà di valorizzare questa arte e di riqualificare gli spazi urbani,
fortemente voluta dall'assessore alla cultura del Comune di Pisa Dario Danti: "Questa iniziativa fa
di Pisa una città all’avanguardia, a livello nazionale e non solo, nell’aprire le porte alle forme di
espressione d’arte più nuove, legate alla cultura giovanile".
Pisa è diventata, pur essendo una città di dimensioni modeste, un punto fermo nella mappa
internazionale del writing, grazie a varie occasioni importanti. Come l’ormai leggendario evento
cult “Panico Totale” negli anni ’90, l’assegnazione dei muri legali in città (il cui rinnovo è uno dei
punti cardine di questo progetto), il ciclo di mostre “MateriaEsposizione di Segni Non Tipografici”
al Cantiere San Bernardo, e molti altri microeventi. Non è un caso infatti se importanti nomi della
scena mondiale (tra cui Phase2, uno dei padri newyorkesi del movimento) siano passati sui nostri
muri con lo scopo di lasciare una traccia e di interagire con i writers locali.
Il progetto Indoor Outdoor Arte Urbana a Pisa prevede un coinvolgimento di artisti significativi
del panorama italiano, ma anche, tramite la convenzione per i muri legali, la partecipazione
dell’intera comunità dei writers.
Gli artisti scelti per gli interventi e per la mostra saranno in parte legati al territorio (Pisa e realtà
limitrofe) e in parte provenienti da città come Bari e Milano, con cui i writers locali hanno già
collaborato in passato, in modo da inserire questo progetto in un più ampio percorso di scambi
con realtà importanti nel movimento: Francesco Barbieri (Pisa), Linea Piatta (PisaRoma), Aris
(Viareggio), Etnik (Vinci), Soap The Wizard (Bari), Giorgio Bartocci (Milano).
Dalle file del writing pisano è venuta fuori una generazione di artisti in grado di confrontarsi con
gallerie, musei e altre istituzioni artistiche a livello nazionale e internazionale, andando oltre la
pratica di scrivere il proprio pseudonimo, ma riuscendo comunque a portare lo spirito del writing
nelle proprie opere.
convento dei frati “Servi di Maria” della chiesa di S.Antonio. Il 19 giugno scrive sui suoi Diari "È
davvero una realizzazione. Sarà qui per molto, molto tempo e la città sembra amarlo. Sto seduto
sul balcone a guardare la cima della Torre Pendente. È davvero molto bello qui. Se c'è un
paradiso, spero che assomigli a questo" (Oscar Mondadori, 2001).
A 25 anni da quell'evento a Pisa torna protagonista l'arte urbana con "Indoor Outdoor. Arte
urbana a Pisa", un progetto che si articola in due diversi momenti.
Il primo, il 24 e il 25 maggio, vedrà la realizzazione di interventi su quattro muri della città per
mano di sette writers: ogni artista avrà il proprio muro e creerà un’opera sitespecific per quello
spazio, che rimarrà come dono permanente alla città.
Francesco Barbieri alla residenza studentesca I Praticelli (Ghezzano, San Giuliano Terme),
Lineapiatta che riunisce i due artisti Daniele Tozzi e Massimo Sospetto alle scuole Zerboglio,
vicolo Scaramucci (Pisa); Aris ed Etnik al cavalcavia dell'Aeroporto di Pisa, Soap The Wizard e
Giorgio Bartocci ai Pannelli Frangisuono di Cisanello (Pisa).
Indoor Outdoor arriverà per la seconda tappa del progetto al centro espositivo SMS di Pisa dove il
13 giugno si inaugurerà una mostra collettiva dei sette writers, che resterà aperta fino al 13 luglio.
Qui gli artisti, interagendo fra loro nell'allestimento e confrontandosi sull'idea globale di questa
esposizione, esporranno il meglio della loro produzione più recente, tra cui alcune opere
realizzate appositamente per l'occasione.
Non a caso Indoor Outdoor ha Pisa come origine e svolgimento. La città negli anni ha sviluppato
una propria cultura dei graffiti che si è concretizzata con una decisa scelta del Comune di Pisa di
dedicare in modo ufficiale degli spazi all'arte urbana. Con una delibera la Giunta ha infatti
"affidato" ai writers 610 metri lineari e oltre 1700 metri quadri di superfici.
Una scelta nata dalla volontà di valorizzare questa arte e di riqualificare gli spazi urbani,
fortemente voluta dall'assessore alla cultura del Comune di Pisa Dario Danti: "Questa iniziativa fa
di Pisa una città all’avanguardia, a livello nazionale e non solo, nell’aprire le porte alle forme di
espressione d’arte più nuove, legate alla cultura giovanile".
Pisa è diventata, pur essendo una città di dimensioni modeste, un punto fermo nella mappa
internazionale del writing, grazie a varie occasioni importanti. Come l’ormai leggendario evento
cult “Panico Totale” negli anni ’90, l’assegnazione dei muri legali in città (il cui rinnovo è uno dei
punti cardine di questo progetto), il ciclo di mostre “MateriaEsposizione di Segni Non Tipografici”
al Cantiere San Bernardo, e molti altri microeventi. Non è un caso infatti se importanti nomi della
scena mondiale (tra cui Phase2, uno dei padri newyorkesi del movimento) siano passati sui nostri
muri con lo scopo di lasciare una traccia e di interagire con i writers locali.
Il progetto Indoor Outdoor Arte Urbana a Pisa prevede un coinvolgimento di artisti significativi
del panorama italiano, ma anche, tramite la convenzione per i muri legali, la partecipazione
dell’intera comunità dei writers.
Gli artisti scelti per gli interventi e per la mostra saranno in parte legati al territorio (Pisa e realtà
limitrofe) e in parte provenienti da città come Bari e Milano, con cui i writers locali hanno già
collaborato in passato, in modo da inserire questo progetto in un più ampio percorso di scambi
con realtà importanti nel movimento: Francesco Barbieri (Pisa), Linea Piatta (PisaRoma), Aris
(Viareggio), Etnik (Vinci), Soap The Wizard (Bari), Giorgio Bartocci (Milano).
Dalle file del writing pisano è venuta fuori una generazione di artisti in grado di confrontarsi con
gallerie, musei e altre istituzioni artistiche a livello nazionale e internazionale, andando oltre la
pratica di scrivere il proprio pseudonimo, ma riuscendo comunque a portare lo spirito del writing
nelle proprie opere.
24
maggio 2014
Indoor Outdoor – Arte urbana a Pisa
Dal 24 al 25 maggio 2014
arte contemporanea
Location
SEDI VARIE – Pisa
Pisa, (Pisa)
Pisa, (Pisa)
Sito web
www.indooroutdoor.it