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Inedita
La Ceramica Umbra nelle collezioni private tra 1900–1950
Comunicato stampa
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L’Umbria, definita il Cuore Verde d’Italia, potrebbe essere chiamata anche Cuore Ceramico d’Italia.
Infatti sono ben sette i centri di produzione ceramica che arricchiscono questa piccola regione di espressioni artistiche che rappresentano in tutto il mondo la storia e la cultura di questa terra.
Nei cinquanta anni presi in considerazione dalla Mostra si evidenzia la dicotomia tra arte funzionale e arte decorativa; tale “conflitto” è stato particolarmente significativo per gli eventi culturali e politici che l’hanno caratterizzato. Basti pensare, per rimanere nell’ambito dell’evoluzione sociale, che nei primi anni del Novecento l’uomo viveva in condizioni simili a quelle del Settecento mentre alla fine degli anni Cinquanta la vita era molto simile a quella odierna.
In Umbria la presenza di artisti nei sette centri ceramici è stata rilevante. Basti pensare a personaggi quali Corrado Cagli e Dante Baldelli presso le Ceramiche Rometti di Umbertide ovvero di Aldo Pascucci, Zulimo Aretini, Ruffo Giuntini, Gaetano Magazù, Alfredo Santarelli, Lorenzo e Alberto Rubboli, Ezio Cocchioni, Gabriele Bicchioni, Alberto Stolz, Lety Loi, Enrico Ciuti e Settimio Rometti alla CIMA (Consorzio Italiano Maioliche Artistiche), Alpinolo Magnini, Angelo Micheletti, Ubaldo Grazia, Gennaro Strino, David Zipirovic e Nino Strada a Deruta, Aldo Ajò a Gubbio.
La presenza della cultura ceramica romana si riscontra alla Salamandra di Perugia con le figure plastiche e i disegni innovativi di Davide Fabbri, ma non vanno trascurati i contributi artistici dati alla manifattura da personaggi quali Francesco Nonni, Francesco Molaroni, Marcello Fantoni, Emma Bonazzi e finanche Guido Andlovitz e Giò Ponti.
Va evidenziata altresì l’esperienza del letterato e archeologo Pericle Perali ad Orvieto che, insieme a Ilario Ciaurro e ad altri, aprì nel 1920 la manifattura Arte de Vascellari con lo scopo di fabbricare maioliche che rappresentassero la cultura e lo stile della terra umbra.
Un’annotazione particolare va riservata alla figura di Zulimo Aretini, nato a Monte San Savino ma figlio adottivo dell’Umbria, per i suoi “graffiti” e le esperienze futuriste con Giacomo Balla. Anche Germano Belletti, nato a Faenza ma perugino di adozione, va menzionato fra i grandi artisti presenti in mostra.
Con questa iniziativa l’Associazione Deruta Immagine intende sottoporre agli amanti ed agli appassionati di ceramica circa 200 opere inedite di pregevole qualità tratte da collezioni private.
Antonio Perelli
Presidente Deruta Immagine
Infatti sono ben sette i centri di produzione ceramica che arricchiscono questa piccola regione di espressioni artistiche che rappresentano in tutto il mondo la storia e la cultura di questa terra.
Nei cinquanta anni presi in considerazione dalla Mostra si evidenzia la dicotomia tra arte funzionale e arte decorativa; tale “conflitto” è stato particolarmente significativo per gli eventi culturali e politici che l’hanno caratterizzato. Basti pensare, per rimanere nell’ambito dell’evoluzione sociale, che nei primi anni del Novecento l’uomo viveva in condizioni simili a quelle del Settecento mentre alla fine degli anni Cinquanta la vita era molto simile a quella odierna.
In Umbria la presenza di artisti nei sette centri ceramici è stata rilevante. Basti pensare a personaggi quali Corrado Cagli e Dante Baldelli presso le Ceramiche Rometti di Umbertide ovvero di Aldo Pascucci, Zulimo Aretini, Ruffo Giuntini, Gaetano Magazù, Alfredo Santarelli, Lorenzo e Alberto Rubboli, Ezio Cocchioni, Gabriele Bicchioni, Alberto Stolz, Lety Loi, Enrico Ciuti e Settimio Rometti alla CIMA (Consorzio Italiano Maioliche Artistiche), Alpinolo Magnini, Angelo Micheletti, Ubaldo Grazia, Gennaro Strino, David Zipirovic e Nino Strada a Deruta, Aldo Ajò a Gubbio.
La presenza della cultura ceramica romana si riscontra alla Salamandra di Perugia con le figure plastiche e i disegni innovativi di Davide Fabbri, ma non vanno trascurati i contributi artistici dati alla manifattura da personaggi quali Francesco Nonni, Francesco Molaroni, Marcello Fantoni, Emma Bonazzi e finanche Guido Andlovitz e Giò Ponti.
Va evidenziata altresì l’esperienza del letterato e archeologo Pericle Perali ad Orvieto che, insieme a Ilario Ciaurro e ad altri, aprì nel 1920 la manifattura Arte de Vascellari con lo scopo di fabbricare maioliche che rappresentassero la cultura e lo stile della terra umbra.
Un’annotazione particolare va riservata alla figura di Zulimo Aretini, nato a Monte San Savino ma figlio adottivo dell’Umbria, per i suoi “graffiti” e le esperienze futuriste con Giacomo Balla. Anche Germano Belletti, nato a Faenza ma perugino di adozione, va menzionato fra i grandi artisti presenti in mostra.
Con questa iniziativa l’Associazione Deruta Immagine intende sottoporre agli amanti ed agli appassionati di ceramica circa 200 opere inedite di pregevole qualità tratte da collezioni private.
Antonio Perelli
Presidente Deruta Immagine
22
settembre 2007
Inedita
Dal 22 settembre al 30 dicembre 2007
arte contemporanea
arti decorative e industriali
arti decorative e industriali
Location
MUSEO REGIONALE DELLA CERAMICA
Deruta, Largo San Francesco, (Perugia)
Deruta, Largo San Francesco, (Perugia)