Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Inés de Borbón – Acquamarina
A circa un anno di distanza Inés de Borbón torna ad esporre a Venezia, presentando in anteprima, il suo preludio alle infinite tonalità dell’acquamarina, ispirato al paesaggio della laguna veneta
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Inés de Borbón
ACQUAMARINA
A cura di Roberta Semeraro
Magazzino Gallery
Palazzo Contarini Polignac
06.11 – 20.11.2018
Opening 06.11 h.18.00
“Quando, attraversando la laguna nel fulgore del sole … vidi il più bello, più vivo quadro di scuola
veneziana. La luce solare abbagliante, esaltava le macchie colorate, e le parti in ombra erano così
luminose che a loro volta potevano valere quasi come luci. Lo stesso era a dirsi dei riflessi dell’acqua
color verde mare. Tutto era dipinto chiaro su chiaro, e l’onda schiumosa e gli scintillii che vi
balenavano erano gl’indispensabili tocchi di finitura.” J.W.von Goethe, 1786
A circa un anno di distanza Inés de Borbón torna ad esporre a Venezia, presentando in anteprima, il suo
preludio alle infinite tonalità dell'acquamarina, ispirato al paesaggio della laguna veneta.
Acquamarina è il titolo della Mostra dell’artista spagnola che si terrà al Magazzino Gallery di Palazzo
Contarini Polignac, affacciato sul Canal Grande accanto al Ponte dell'Accademia, con opening il 6 novembre e
fino al 20 novembre 2018.
La Mostra è realizzata con il Patrocinio de Instituto Cervantes di Milano *
Come la chiave musicale segna l'altezza dei suoni nello spartito, così l'artista individua nella bricola, il suo
segno per misurare le sue composizioni pittoriche.
La bricola ha un'origine antichissima nell'ambiente lagunare indicando alle imbarcazioni le possibili vie da
percorrere senza arenarsi sui fondali meno profondi.
Formata da uno o più grossi pali di legno legati fra loro e conficcati nel fondo, la bricola è, a livello visivo,
elemento statico e verticale rispetto alla linea fluttuante e orizzontale del livello dell'acqua.
La pennellata restituisce persino nella sua consistenza, la liquidità dell'acqua, l'ariosità del cielo e la
sensazione ruvida del legno bagnato – scrive nel saggio critico, la curatrice Roberta Semeraro - dopo aver ricreato
il paesaggio reale suscitandone la viva sensazione, Borbón prosegue il suo meta-viaggio nella laguna
trasfigurandola. Destruttura così la bricola, dividendola in più sezioni di diverse forme e dimensioni
trasformandola da elemento statico in elemento dinamico e introducendo nella sua pittura, l'idea del tempo
quindi del divenire. La bricola diviene così il punto d'incontro tra la visione dell'artista e l'osservatore.
Seguendo l'evoluzione di questa sagoma, l'osservatore riesce a cogliere lo spettacolo dell'acquamarina che la
pittrice mette in atto nel palcoscenico della laguna.
Abitare uno spazio liquido è come essere immersi totalmente nel colore, lasciandosi trasportare dai suoi
riflessi che sono ovunque. Il colore è un rischio che molti pittori devono correre; è seducente, commuove e li
tiene in ostaggio dei loro sentimenti e delle loro emozioni. Tutto questo Inés de Borbón ha saputo
rappresentarlo bene con la sua pittura; ha guardato la laguna e per non perdersi nell'immensità
dell'acquamarina, si è appoggiata con l'immaginazione ad un semplice ma solido, bastone di legno.
La mia pittura – si racconta Ines de Borbon – credo sia molto più emotiva che narrativa, ma le tematiche e le
suggestioni legate a la Laguna, le sue meraviglie naturali, mi hanno fortemente influenzata. La mia idea per
questa esposizione è armonizzare il “perdersi” nell’emotività dei toni verde acquamarina e al contempo,
attraverso questa presenza concreta e tangibile della bricola, eludere qualsiasi smarrimento nella fluidità del
colore.
Inés stimola la fantasia degli spettatori e, come in un gioco a due vie, ricorda loro che - proprio in
quell’attimo, nel momento della fruizione artistica - i loro piedi poggiano su un bosco alla rovescia, sui pali
che sostengono le costruzioni cittadine e che segnano le vie d’acqua in laguna.
Il rapporto della Città con l’acqua è simbiotico e la sua laguna rappresenta un habitat meraviglioso che la
pittrice spagnola ci descrive con la sua opera al contempo la quasi concomitanza della Mostra con l'alluvione di Venezia del 4 novembre 1966, l’aqua granda che travolse Venezia con un'alta marea senza precedenti, è un piccolo contributo affinché tutti tengano conto della fragilità pari alla bellezza di questo contesto unico al Mondo.
Inés de Borbón
È nata a Madrid, vive e lavora a Roma dal 2001 e si dedica alla pittura da sempre, ma in modo professionale
da un decennio. I suoi dipinti oltre che in collezioni private italiane e straniere sono esposte in diversi Musei
di Spagna, Argentina, Bulgaria. Fra gli altri:
Museum of Contemporary Art in Salta, Argentina;
Museum of Contemporary Art Azuaya, Badajoz, Spain;
Museum of Modern Art in Sofia, Bulgaria;
Municipal Museum of Contemporary Art Marmolejo, Jaen, Spain
*Instituto Cervantes è l'istituzione creata in Spagna nel 1991 per promuovere e diffondere la cultura della
Spagna e dei paesi di lingua ispanica. La sede centrale dell'istituzione si trova a Madrid e ad Alcalá de
Henares (Madrid), luogo di nascita dello scrittore Miguel de Cervantes. Instituto Cervantes è
presente nei cinque continenti con oltre 70 centri.
ACQUAMARINA
A cura di Roberta Semeraro
Magazzino Gallery
Palazzo Contarini Polignac
06.11 – 20.11.2018
Opening 06.11 h.18.00
“Quando, attraversando la laguna nel fulgore del sole … vidi il più bello, più vivo quadro di scuola
veneziana. La luce solare abbagliante, esaltava le macchie colorate, e le parti in ombra erano così
luminose che a loro volta potevano valere quasi come luci. Lo stesso era a dirsi dei riflessi dell’acqua
color verde mare. Tutto era dipinto chiaro su chiaro, e l’onda schiumosa e gli scintillii che vi
balenavano erano gl’indispensabili tocchi di finitura.” J.W.von Goethe, 1786
A circa un anno di distanza Inés de Borbón torna ad esporre a Venezia, presentando in anteprima, il suo
preludio alle infinite tonalità dell'acquamarina, ispirato al paesaggio della laguna veneta.
Acquamarina è il titolo della Mostra dell’artista spagnola che si terrà al Magazzino Gallery di Palazzo
Contarini Polignac, affacciato sul Canal Grande accanto al Ponte dell'Accademia, con opening il 6 novembre e
fino al 20 novembre 2018.
La Mostra è realizzata con il Patrocinio de Instituto Cervantes di Milano *
Come la chiave musicale segna l'altezza dei suoni nello spartito, così l'artista individua nella bricola, il suo
segno per misurare le sue composizioni pittoriche.
La bricola ha un'origine antichissima nell'ambiente lagunare indicando alle imbarcazioni le possibili vie da
percorrere senza arenarsi sui fondali meno profondi.
Formata da uno o più grossi pali di legno legati fra loro e conficcati nel fondo, la bricola è, a livello visivo,
elemento statico e verticale rispetto alla linea fluttuante e orizzontale del livello dell'acqua.
La pennellata restituisce persino nella sua consistenza, la liquidità dell'acqua, l'ariosità del cielo e la
sensazione ruvida del legno bagnato – scrive nel saggio critico, la curatrice Roberta Semeraro - dopo aver ricreato
il paesaggio reale suscitandone la viva sensazione, Borbón prosegue il suo meta-viaggio nella laguna
trasfigurandola. Destruttura così la bricola, dividendola in più sezioni di diverse forme e dimensioni
trasformandola da elemento statico in elemento dinamico e introducendo nella sua pittura, l'idea del tempo
quindi del divenire. La bricola diviene così il punto d'incontro tra la visione dell'artista e l'osservatore.
Seguendo l'evoluzione di questa sagoma, l'osservatore riesce a cogliere lo spettacolo dell'acquamarina che la
pittrice mette in atto nel palcoscenico della laguna.
Abitare uno spazio liquido è come essere immersi totalmente nel colore, lasciandosi trasportare dai suoi
riflessi che sono ovunque. Il colore è un rischio che molti pittori devono correre; è seducente, commuove e li
tiene in ostaggio dei loro sentimenti e delle loro emozioni. Tutto questo Inés de Borbón ha saputo
rappresentarlo bene con la sua pittura; ha guardato la laguna e per non perdersi nell'immensità
dell'acquamarina, si è appoggiata con l'immaginazione ad un semplice ma solido, bastone di legno.
La mia pittura – si racconta Ines de Borbon – credo sia molto più emotiva che narrativa, ma le tematiche e le
suggestioni legate a la Laguna, le sue meraviglie naturali, mi hanno fortemente influenzata. La mia idea per
questa esposizione è armonizzare il “perdersi” nell’emotività dei toni verde acquamarina e al contempo,
attraverso questa presenza concreta e tangibile della bricola, eludere qualsiasi smarrimento nella fluidità del
colore.
Inés stimola la fantasia degli spettatori e, come in un gioco a due vie, ricorda loro che - proprio in
quell’attimo, nel momento della fruizione artistica - i loro piedi poggiano su un bosco alla rovescia, sui pali
che sostengono le costruzioni cittadine e che segnano le vie d’acqua in laguna.
Il rapporto della Città con l’acqua è simbiotico e la sua laguna rappresenta un habitat meraviglioso che la
pittrice spagnola ci descrive con la sua opera al contempo la quasi concomitanza della Mostra con l'alluvione di Venezia del 4 novembre 1966, l’aqua granda che travolse Venezia con un'alta marea senza precedenti, è un piccolo contributo affinché tutti tengano conto della fragilità pari alla bellezza di questo contesto unico al Mondo.
Inés de Borbón
È nata a Madrid, vive e lavora a Roma dal 2001 e si dedica alla pittura da sempre, ma in modo professionale
da un decennio. I suoi dipinti oltre che in collezioni private italiane e straniere sono esposte in diversi Musei
di Spagna, Argentina, Bulgaria. Fra gli altri:
Museum of Contemporary Art in Salta, Argentina;
Museum of Contemporary Art Azuaya, Badajoz, Spain;
Museum of Modern Art in Sofia, Bulgaria;
Municipal Museum of Contemporary Art Marmolejo, Jaen, Spain
*Instituto Cervantes è l'istituzione creata in Spagna nel 1991 per promuovere e diffondere la cultura della
Spagna e dei paesi di lingua ispanica. La sede centrale dell'istituzione si trova a Madrid e ad Alcalá de
Henares (Madrid), luogo di nascita dello scrittore Miguel de Cervantes. Instituto Cervantes è
presente nei cinque continenti con oltre 70 centri.
06
novembre 2018
Inés de Borbón – Acquamarina
Dal 06 al 20 novembre 2018
arte contemporanea
Location
MAGAZZINO GALLERY – PALAZZO CONTARINI POLIGNAC
Venezia, Dorsoduro, 874, (Venezia)
Venezia, Dorsoduro, 874, (Venezia)
Vernissage
6 Novembre 2018, ore 18
Autore
Curatore