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Inge Morath – La vita. La fotografia
Prima retrospettiva italiana dedicata a Inge Morath (1923-2002), prima fotoreporter donna entrata a far parte della famosa agenzia fotografica Magnus Photos
Comunicato stampa
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Il lavoro di Inge Morath, prima di ogni cosa, è la testimonianza di un rapporto, di una passione, di una necessità con la fotografia. Un rapporto maturato negli anni attraverso esperienze ed incontri, nonché parte integrante della vita di una donna che è riuscita, con coraggio e determinazione, ad affermarsi in una disciplina all’epoca prettamente maschile.
Nel corso della sua carriera ha realizzato reportage fotografici in Spagna, Italia, Medioriente, America, Russia e Cina.
Non ha affrontato mai questi viaggi con superficialità, bensì con serietà, studiando la lingua, le tradizioni e la cultura di ogni regione dove si recava. Era capace di parlare correntemente tedesco, inglese, francese, spagnolo, rumeno, russo e mandarino. Che si trattasse di persone comuni o personaggi pubblici il suo interesse era identico e s’indirizzava sempre verso l’intimità di ciascuno.
Inge Morath ha imparato molto da Henri Cartier-Bresson a Ernst Haas e con cui ha collaborato in importanti reportage. Il suo stile fotografico affonda le sue radici negli ideali umanistici conseguenti alla Seconda Guerra Mondiale, ma anche nella fotografia del “momento decisivo”, così come l’aveva definita Cartier-Bresson.
Le fotografie di Inge Morath riflettono la sua sensibilità, ma al contempo sono come pagine del suo privato diario di vita, come lei stessa scrive: “La fotografia è essenzialmente una questione personale: la ricerca di una verità interiore”.
Nel corso della sua carriera ha realizzato reportage fotografici in Spagna, Italia, Medioriente, America, Russia e Cina.
Non ha affrontato mai questi viaggi con superficialità, bensì con serietà, studiando la lingua, le tradizioni e la cultura di ogni regione dove si recava. Era capace di parlare correntemente tedesco, inglese, francese, spagnolo, rumeno, russo e mandarino. Che si trattasse di persone comuni o personaggi pubblici il suo interesse era identico e s’indirizzava sempre verso l’intimità di ciascuno.
Inge Morath ha imparato molto da Henri Cartier-Bresson a Ernst Haas e con cui ha collaborato in importanti reportage. Il suo stile fotografico affonda le sue radici negli ideali umanistici conseguenti alla Seconda Guerra Mondiale, ma anche nella fotografia del “momento decisivo”, così come l’aveva definita Cartier-Bresson.
Le fotografie di Inge Morath riflettono la sua sensibilità, ma al contempo sono come pagine del suo privato diario di vita, come lei stessa scrive: “La fotografia è essenzialmente una questione personale: la ricerca di una verità interiore”.
29
novembre 2019
Inge Morath – La vita. La fotografia
Dal 29 novembre 2019 al 19 gennaio 2020
fotografia
Location
MUSEO DI ROMA IN TRASTEVERE
Roma, Piazza Di Sant'egidio, 1B, (Roma)
Roma, Piazza Di Sant'egidio, 1B, (Roma)
Biglietti
Biglietto integrato Museo + mostre Inge Morath e Taccuini romani
Tariffe non residenti:
Intero: € 9,50
Ridotto: € 8,50
Tariffe residenti:
Intero: € 8,50
Ridotto: € 7,50
Gratuito e ridotto per le categorie previste dalla tariffazione vigente. Non sarà attivato un biglietto solo Mostra
Orario di apertura
da martedì a domenica ore 10.00 - 20.00, la biglietteria chiude alle ore 19.00
Chiuso lunedì
Vernissage
29 Novembre 2019, ore 18.30 su invito
Ufficio stampa
Esseci
Ufficio stampa
Zetema
Curatore