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Iniziazioni e camminamenti
La Galleria Studio Legale, dal 18 dicembre al 18 gennaio 2005, presenta iniziazioni e camminamenti, una collettiva di artisti casertani, articolata in due sezioni
Comunicato stampa
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La Galleria Studio Legale, dal 18 dicembre al 18 gennaio 2005, presenta iniziazioni e camminamenti, una collettiva di artisti casertani, articolata in due sezioni: la prima ospita esperienze artistiche appena venute alla luce, non ancora esperite in situazioni di confronto; l’altra rappresenta, in certo senso, un indicatore dei possibili approcci con cui disporsi al fare artistico e, includendo opere di artisti già messi alla prova dal proprio percorso, intende segnare per loro una prima stazione dell’attesa e della verifica.
iniziazioni
La immagini di Antonello Segretario sono ricalcate su realtà quotidiane, spesso rintracciate nelle vibrazioni di una foto datata. L’attenzione sull’hic et nunc di un piatto di cibarie, sullo stralcio di un dipinto celebre o sull’a-sé di una fotoricordo, genera una poetica del déjà vu, rapida, istintiva, che addensa significati in accostamenti inediti, sebbene a portata di mano.
Federico Vacca Massaro scatta le sue fotografie all’interno di un mattatoio. Nudi femminili, abbandonati sulle bilance, recano sul corpo l’onta delle prese, del cordame e dei ganci, i medesimi segni delle ferite visibili sugli arti degli animali da macello. L’immagine, però, è presentata con orientamento capovolto: il peso morto del corpo senza vita si sublima in un corpo senza peso, in caduta libera. Il ribaltamento del punto di vista nel diniego palesa il senso del precipizio nell’immobile insignificanza della morte.
Altrettanto emblematiche, le linee armoniche delle figure femminili di Luca Lubello che costruisce una visione dell’universale nel particolare, attraverso una precisione ossessiva in cui il pixel è l’elemento primitivo atto a pervenire a una sostanza più dolce e più espressiva
camminamenti
Damiano Errico approfondisce e procede, per lente e coerenti evoluzioni, un lavoro di scavo che si rende visibile nella fisicità della materia pittorica, in essa schiudendo i principi di vitalità e di spegnimento, le ciclicità e la singolarità. La vita organica e metaforica racchiusa nel viaggio di una particella, l’incontro con la materia, nell’eterogeneità delle tecniche adoperate dall’artista, recuperano alla pittura la dinamica dell’invisibile.
Riccardo Battaglia sviluppa progetti artistici a “tempo determinato”, creando microcosmi, specchi alteranti e alterati di realtà già date, sottratte e al contempo restituite all’immaginario collettivo. La Space-age bachelor pad music, genere musicale degli anni Cinquanta e Sessanta, è la piccola Atlantide riportata a galla con sguardo disincantato e ironico. Il campionario di sonorità, atmosfere e miti che essa mette a disposizione dell’artista, è tradotto pittoricamente nella tecnica coloristica e nella scelta dei soggetti, copie delle copertine dei dischi di quel tempo e di quel genere musicale.
Le fotografie di Alfonso Chianese, precedenti alla sua attuale ricerca, ritraevano architetture e persone, lette in un sistema di incidenze e snodi, tale da perfezionare e rendere palesi gli elementi di equilibrio dell’immagine, la cui organizzazione visiva assimilava le leggi strutturali dello spazio. Mentre questi lavori consegnavano immagini, e insieme il meccanismo del vedere, il percorso ora imboccato dall’artista porta ad un’accentuazione dell’identità immagine-oggetto: oggetti e non immagini è, appunto, quanto Chianese cerca di produrre attraverso le fotografie di quadri di Klee o di vecchi giornali di guerra.
iniziazioni
La immagini di Antonello Segretario sono ricalcate su realtà quotidiane, spesso rintracciate nelle vibrazioni di una foto datata. L’attenzione sull’hic et nunc di un piatto di cibarie, sullo stralcio di un dipinto celebre o sull’a-sé di una fotoricordo, genera una poetica del déjà vu, rapida, istintiva, che addensa significati in accostamenti inediti, sebbene a portata di mano.
Federico Vacca Massaro scatta le sue fotografie all’interno di un mattatoio. Nudi femminili, abbandonati sulle bilance, recano sul corpo l’onta delle prese, del cordame e dei ganci, i medesimi segni delle ferite visibili sugli arti degli animali da macello. L’immagine, però, è presentata con orientamento capovolto: il peso morto del corpo senza vita si sublima in un corpo senza peso, in caduta libera. Il ribaltamento del punto di vista nel diniego palesa il senso del precipizio nell’immobile insignificanza della morte.
Altrettanto emblematiche, le linee armoniche delle figure femminili di Luca Lubello che costruisce una visione dell’universale nel particolare, attraverso una precisione ossessiva in cui il pixel è l’elemento primitivo atto a pervenire a una sostanza più dolce e più espressiva
camminamenti
Damiano Errico approfondisce e procede, per lente e coerenti evoluzioni, un lavoro di scavo che si rende visibile nella fisicità della materia pittorica, in essa schiudendo i principi di vitalità e di spegnimento, le ciclicità e la singolarità. La vita organica e metaforica racchiusa nel viaggio di una particella, l’incontro con la materia, nell’eterogeneità delle tecniche adoperate dall’artista, recuperano alla pittura la dinamica dell’invisibile.
Riccardo Battaglia sviluppa progetti artistici a “tempo determinato”, creando microcosmi, specchi alteranti e alterati di realtà già date, sottratte e al contempo restituite all’immaginario collettivo. La Space-age bachelor pad music, genere musicale degli anni Cinquanta e Sessanta, è la piccola Atlantide riportata a galla con sguardo disincantato e ironico. Il campionario di sonorità, atmosfere e miti che essa mette a disposizione dell’artista, è tradotto pittoricamente nella tecnica coloristica e nella scelta dei soggetti, copie delle copertine dei dischi di quel tempo e di quel genere musicale.
Le fotografie di Alfonso Chianese, precedenti alla sua attuale ricerca, ritraevano architetture e persone, lette in un sistema di incidenze e snodi, tale da perfezionare e rendere palesi gli elementi di equilibrio dell’immagine, la cui organizzazione visiva assimilava le leggi strutturali dello spazio. Mentre questi lavori consegnavano immagini, e insieme il meccanismo del vedere, il percorso ora imboccato dall’artista porta ad un’accentuazione dell’identità immagine-oggetto: oggetti e non immagini è, appunto, quanto Chianese cerca di produrre attraverso le fotografie di quadri di Klee o di vecchi giornali di guerra.
18
dicembre 2004
Iniziazioni e camminamenti
Dal 18 dicembre 2004 al 18 gennaio 2005
arte contemporanea
Location
GALLERIA STUDIO LEGALE
Caserta, Via Raffaele Leonetti, 35, (Caserta)
Caserta, Via Raffaele Leonetti, 35, (Caserta)
Orario di apertura
10-13 e 17-20
Vernissage
18 Dicembre 2004, ore 19
Autore