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Inner code. Conversazioni: un editing improbabile
Questa serie di Conversazioni inizia ripercorrendo la storia di Dryphoto attraverso le immagini degli artisti con i quali, negli anni, ha scelto di lavorare. Lo faremo in modo non convenzionale, attraverso quello che abbiamo definito “un editing improbabile”, da realizzare insieme al pubblico.
Comunicato stampa
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UN EDITING IMPROBABILE
La storia di Dryphoto arte contemporanea inizia nel 1977 e nel 1981 si inaugura lo spazio espositivo di via Pugliesi 23 con due mostre di Luigi Ghirri. Da quel momento in poi Dryphoto ha presentato il lavoro di artisti giovani e affermati, da Olivo Barbieri a Guido Guidi, Vittore Fossati e Andrea Abati, da Francesca Woodman a Michael Schmidt e Thomas Ruff, da Robert Pettena, Gea Casolaro a Giovanni Ozzola, Tancredi Mangano e molti altri. Le esperienze e le riflessioni che hanno animato la storia trentennale di Dryphoto sono parte fondamentale del bagaglio con il quale inner code intraprende il suo viaggio. Ci piace perciò cominciare questa serie di Conversazioni ripercorrendo la storia di Dryphoto attraverso le immagini degli artisti che negli anni ha scelto di proporre e con i quali ha scelto di lavorare. E farlo in un modo non convenzionale, attraverso quello che abbiamo definito “un editing improbabile”, da realizzare insieme.
Dopo quasi quaranta anni di attività, Dryphoto arte contemporanea offre uno spazio a due giovani curatori per dare loro una concreta possibilità di sperimentarsi nella progettazione e nell'organizzazione di una programmazione di eventi. In una pratica che, negli ultimi anni, ha spesso privilegiato l’azione nello spazio pubblico o in spazi altri anche non deputati all’arte, inner code è un progetto di Luca Carradori e Chiara Ruberti che sceglie di agire nella sede di via delle Segherie. In coerenza con la storia dello spazio, nasce un contenitore per discutere e approfondire le diverse specificità della fotografia contemporanea. La programmazione di inner code si sviluppa in completa autonomia, ma anche in continuità con la progettualità e le modalità che Dryphoto arte contemporanea porta avanti da oltre trent’anni. A giugno 4 conversazioni sulla fotografia ospitate nello spazio di Giardino Melampo. Un momento conviviale con aperitivo cena dà avvio alle serate, pensate come momenti di discussione e occasioni di confronto e relazione che, a partire da singoli progetti, lavori e pubblicazioni, permettano di discutere e approfondire direzioni e istanze della fotografia italiana, con particolare attenzione ai giovani autori.
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ALIQUAL CON MASSIMO MASTORILLO | giovedì 16 giugno 2016
RAPIDO 904. LA STRAGE DI NATALE CON MARTINO LOMBEZZI | giovedì 23 giugno 2016
GENERAZIONE CRITICA #3. CON LUCA PANARO E MARCELLA MANNI | mercoledì 29 giugno 2016
NOTE BIOGRAFICHE CURATORI
Luca Carradori (Firenze, 1981) si laurea in Ingegneria e studia fotografia presso l'istituto CFP Bauer di Milano. Come fotografo si è inizialmente concentrato sulle trasformazioni urbane per poi proseguire in una ricerca più intima e personale attraverso la realizzazione di video. Dal 2015 collabora con Dryphoto arte contemporanea.
Chiara Ruberti (Pisa, 1981) dopo la laurea in Storia dell'Arte, ha lavorato sei anni per la Fondazione Alinari (Firenze). Dal 2014 è coordinatore del Photolux Festival di Lucca e collabora stabilmente con Dryphoto arte contemporanea. Come curatore ha lavorato in contesti indipendenti e collaborato con istituzioni come Fondazione Fotografia (Modena) e il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci (Prato).
La storia di Dryphoto arte contemporanea inizia nel 1977 e nel 1981 si inaugura lo spazio espositivo di via Pugliesi 23 con due mostre di Luigi Ghirri. Da quel momento in poi Dryphoto ha presentato il lavoro di artisti giovani e affermati, da Olivo Barbieri a Guido Guidi, Vittore Fossati e Andrea Abati, da Francesca Woodman a Michael Schmidt e Thomas Ruff, da Robert Pettena, Gea Casolaro a Giovanni Ozzola, Tancredi Mangano e molti altri. Le esperienze e le riflessioni che hanno animato la storia trentennale di Dryphoto sono parte fondamentale del bagaglio con il quale inner code intraprende il suo viaggio. Ci piace perciò cominciare questa serie di Conversazioni ripercorrendo la storia di Dryphoto attraverso le immagini degli artisti che negli anni ha scelto di proporre e con i quali ha scelto di lavorare. E farlo in un modo non convenzionale, attraverso quello che abbiamo definito “un editing improbabile”, da realizzare insieme.
Dopo quasi quaranta anni di attività, Dryphoto arte contemporanea offre uno spazio a due giovani curatori per dare loro una concreta possibilità di sperimentarsi nella progettazione e nell'organizzazione di una programmazione di eventi. In una pratica che, negli ultimi anni, ha spesso privilegiato l’azione nello spazio pubblico o in spazi altri anche non deputati all’arte, inner code è un progetto di Luca Carradori e Chiara Ruberti che sceglie di agire nella sede di via delle Segherie. In coerenza con la storia dello spazio, nasce un contenitore per discutere e approfondire le diverse specificità della fotografia contemporanea. La programmazione di inner code si sviluppa in completa autonomia, ma anche in continuità con la progettualità e le modalità che Dryphoto arte contemporanea porta avanti da oltre trent’anni. A giugno 4 conversazioni sulla fotografia ospitate nello spazio di Giardino Melampo. Un momento conviviale con aperitivo cena dà avvio alle serate, pensate come momenti di discussione e occasioni di confronto e relazione che, a partire da singoli progetti, lavori e pubblicazioni, permettano di discutere e approfondire direzioni e istanze della fotografia italiana, con particolare attenzione ai giovani autori.
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ALIQUAL CON MASSIMO MASTORILLO | giovedì 16 giugno 2016
RAPIDO 904. LA STRAGE DI NATALE CON MARTINO LOMBEZZI | giovedì 23 giugno 2016
GENERAZIONE CRITICA #3. CON LUCA PANARO E MARCELLA MANNI | mercoledì 29 giugno 2016
NOTE BIOGRAFICHE CURATORI
Luca Carradori (Firenze, 1981) si laurea in Ingegneria e studia fotografia presso l'istituto CFP Bauer di Milano. Come fotografo si è inizialmente concentrato sulle trasformazioni urbane per poi proseguire in una ricerca più intima e personale attraverso la realizzazione di video. Dal 2015 collabora con Dryphoto arte contemporanea.
Chiara Ruberti (Pisa, 1981) dopo la laurea in Storia dell'Arte, ha lavorato sei anni per la Fondazione Alinari (Firenze). Dal 2014 è coordinatore del Photolux Festival di Lucca e collabora stabilmente con Dryphoto arte contemporanea. Come curatore ha lavorato in contesti indipendenti e collaborato con istituzioni come Fondazione Fotografia (Modena) e il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci (Prato).
09
giugno 2016
Inner code. Conversazioni: un editing improbabile
09 giugno 2016
arte contemporanea
serata - evento
serata - evento
Location
DRYPHOTO
Prato, Via Delle Segherie, 33/a, (Prato)
Prato, Via Delle Segherie, 33/a, (Prato)
Vernissage
9 Giugno 2016, h 19
Curatore