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Inner Vision
Il nuovo spazio napoletano dedicato alla fotografia inaugura con la collettiva di tre giovani fotografi italiani
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Inner Vision link
tre artisti emergenti italiani per conoscerne le attuali ricerche e visioni
Francesca Parità / Marco Rizzo / Vitriol13 (Gabriele Adami)
26 ottobre – 18 novembre 2013
opening sabato 26 ottobre 2013 ore 19,00
curatore: Gianni Nappa
John M. Wilding nel suo saggio La Percezione, scriveva….”E’ la persona nella sua totalità che percepisce e interpreta la realtà, elaborando l’informazione ricevuta attraverso i sensi e valendosi dell’esperienza passata specialmente nel caso dell’identificazione di un oggetto”; e questo oggetto nel nostro caso è l’uomo, che nella sua ricerca di esperienza, deve fare i conti con un “tempo storico” che risulta dalla differenza tra passato e futuro, e quindi, antropologicamente , tra “esperienza” e ” aspettativa”, a maggior ragione in un epoca in cui le aspettative si trasformano, con rapidissima accelerazione, in esperienza e il futuro in passato, ben espresso nel pensiero che R. Racinaro offre nel suo saggio Il Futuro della Memoria. Tre giovani artisti interagiscono con un mondo in sopportato, greve, mal digerito, ed espongono quell’idea del mondo che corre parallela alle singole proposizioni
e ne seduce il fare senza trovare resistenza, nell’atto creativo, che non è catarsi ma un
obiettivo da raggiungere, per il cambiamento auspicato, in una condizione dell’essere che
trova difficile condivisione nei modelli non accettati, ma parte sovrastrutturale delle società
occidentali, con cui si confronta giorno per giorno. Francesca Parità, giovane artista
napoletana, nella sua scienza dello spirito (teoria filosofica rivolta all’individuale),dove la conoscenza si rifiuta di agire a favore dell’estasi dell’anima, incontra Marco Rizzo e la sua Venezia sott’acqua, che sonda la scienza della natura, (teoria filosofica, più generalizzata) in rapporto con le proprie aspettative future, già passate nel cuore prima che nella mente, ed entrambi incontreranno la visione della scienza della rappresentazione di
Gabriele Adami in arte Vitriol13, con il penetrare nella struttura della realtà, in quel regno intermedio, delle forme simboliche che si pongono tra sé e la realtà; tutti e tre gli artisti determinano nell’atto stesso dell’esporre nuovi termini di confronto e Inner Vision è solo il contesto nel quale si sviluppa l’incontro di apparenze lontane, e nell’amalgama della forza e dell’energia si sommano nel sentire che il “tempo storico” ci indica di perseguire.
Gianni Nappa
Visioni interiori
John M. Wilding in his essay The Perception , wrote …. ” It ‘s the whole person who perceives and interprets reality , processing the information received through the senses and making use of past experience especially in the case of the identification of an object “and this object in our case is the man, who in his quest for experience , has to deal with a” historical time ” resulting from the difference between past and future, and therefore , anthropologically , between” experience “and” expectation ” , even more so at a time when expectations are transformed, with rapid acceleration, experience and the future in the past, well expressed in the thought that R. Racinaro offers in his essay The Future of Memory. Three young artists interact with a world endured , heavy, poorly digested , and expose the idea of the world that runs parallel to the individual propositions and seduces them to do without any resistance , in the creative act , which is not catharsis but a goal to be reach to the desired change in a condition of being that finds it difficult to share in the
models not allowed, but the superstructure of Western societies, it is facing day by day.
Parity Francesca , a young Neapolitan artist , in his spiritual science ( philosophical theory
addressed to the individual ) , where knowledge is refusing to act on behalf of the ecstasy
of the soul , he meets Marco Rizzo and his Venice under water , which probe the science of nature ( philosophical theory , more generalized ) in relation to their future expectations, already passed in the heart before the mind , and both meet the vision of the science of representation in art of Gabriele Adami Vitriol13 , with penetrate the structure of reality, in that intermediate realm , of symbolic forms that arise between himself and reality , all three
artists in the very act of exhibiting determine new terms of comparison and Inner Vision is
the only context in which it develops the ‘ meeting of distant appearances , which in the
amalgam of force and energy add up to hear that the ” historical time ” tells us .
Gianni Nappa
Vitriol13 (Gabriele Adami)
Affascinato dalle arti visive incontra l’immagine e grazie all’aiuto del fotografo professionista Max Ferrero sviluppa una grossa passione per la fotografia diventando cosi un visionario del genere. Scrive su magazines, effettua servizi live e artworks per band , scrive articoli sulla manipolazione digitale, presente in diverse mostre in Italia ed Europa e tra i finalisti del Premio Francesco Fabbri (sez.Fotografia Contemporanea). La sua ricerca fotografica è un continuo evolversi ma come denominatore comune nelle sue opere si trova l’inconscio e l’onirico.Attratto fin da subito sulla possibilità di intervenire in postproduzione sulla fotografia ha sviluppato una personale attitudine allo scatto, partendo da esso come un pittore parte da uno schizzo in matita arrivando cosi ad immagini eteree e senza tempo. Attualmente vive e lavora a Milano. Espone in questa collettiva alcune opere tratte dalla serie “Helpness”
Marco Rizzo
Dopo aver conseguito la Maturità Artistica si è diplomato all’Accademia di Belle Arti di Venezia col massimo dei voti e lode in Arti Visive e Discipline dello Spettacolo, indirizzo Scenografia; nel 2007 realizza la sua opera prima: NERO PECE; un documentario sperimentale che indaga una Venezia notturna filtrata dalle emozioni. Nel luglio 2007 il film Nero Pece vince alla seconda edizione del Festival Libero di Roma, come miglior film, miglior soggetto, miglior fotografia, menzione per l’etica, menzione per l’estetica. Alla 10° edizione del Mestre Film Fest – Centro culturale Candiani – vince con Nero Pece il primo
premio – Premio Speciale del Lions Club di Mestre 2007. Varie le collaborazioni tra le quali quella con Palazzo Grassi per cui realizza “Roma e i Barbari”, un documentario sulla mostra (26/01/2008-20/07/2008)con il commento di Jean-Jacques Aillagon. Gira “Italics”, video per la mostra di Palazzo Grassi, curata da Francesco Bonani. Punta della Dogana, il restauro; un corto – dopo 75 ore di riprese – che presenta il reatauro di “Punta della Dogana” il nuovo centro d’arte contemporanea di Francois Pinault. Collabora con Furla per cui realizza due video; “Mona Hatoum”, sulla mostra dedicata alla nota artista per la Biennale 2009, e su Alberto Tadiello, vincitore del Premio Furla. Nel 2009 realizza “Inspirations”, video di presentazione della collezione donna/uomo della Furla e nel 2010: “Via Condotti” , video di presentazione del nuovo negozio di via via Condotti a Roma della Furla. Nel 2011 realizza “Ando for Venini”, collaborazione con la Venini spa di Murano e Tadao Ando per la realizzazione di un vaso in vetro disegnato dall’architetto; e nel 2012 “The White Collection – Veliero Tadao Ando” con Tadao Ando per Venini. Collabora con l’Autorità Portuale di Venezia, come fotografo ufficiale. Attualmente vive e lavora a Mestre, Venezia. Presenta in questa collettiva alcune opere tratte da “Città sommersa/Underwater City”
Francesca Parità
Francesca Parità nasce a Napoli nel 1984. Da sempre avvezza alle arti visive, intraprende un percorso pittorico e si avvicina alla fotografia attraverso gli insegnamenti del fotografo Libero De Cunzo. Intende la fotografia come ricerca, un
mezzo per esprimere la sua arte tramite un linguaggio teso a trasferire in immagine la ricerca e la devozione volte alla propria esistenza. Nella serie “La Musa malata” ne presenta il senso e le visioni: è la sua fragilità
che rende possibile la bellezza. “Ahi, mia povera musa, che cos’hai stamane? Nei tuoi occhi infossati fan ressa le visioni notturne, a freddi lampi sul tuo viso passano taciturni l’orrore e la follia.”
Finalista al Premio Celeste 2012 con l’opera “vanità e decadenza” Le ultime mostre sono THE DARK SIDE OF THE SOUL - Collettiva a Caserta , 3 marzo 2012 – 28 aprile 2012 e VELE D’ARTE per l’America’s Cup – Collettiva a Castel dell’Ovo –
Aprile 2012
Attualmente vive e lavora a Napoli
Presenta in questa collettiva alcune opere della serie “La Musa malata”
tre artisti emergenti italiani per conoscerne le attuali ricerche e visioni
Francesca Parità / Marco Rizzo / Vitriol13 (Gabriele Adami)
26 ottobre – 18 novembre 2013
opening sabato 26 ottobre 2013 ore 19,00
curatore: Gianni Nappa
John M. Wilding nel suo saggio La Percezione, scriveva….”E’ la persona nella sua totalità che percepisce e interpreta la realtà, elaborando l’informazione ricevuta attraverso i sensi e valendosi dell’esperienza passata specialmente nel caso dell’identificazione di un oggetto”; e questo oggetto nel nostro caso è l’uomo, che nella sua ricerca di esperienza, deve fare i conti con un “tempo storico” che risulta dalla differenza tra passato e futuro, e quindi, antropologicamente , tra “esperienza” e ” aspettativa”, a maggior ragione in un epoca in cui le aspettative si trasformano, con rapidissima accelerazione, in esperienza e il futuro in passato, ben espresso nel pensiero che R. Racinaro offre nel suo saggio Il Futuro della Memoria. Tre giovani artisti interagiscono con un mondo in sopportato, greve, mal digerito, ed espongono quell’idea del mondo che corre parallela alle singole proposizioni
e ne seduce il fare senza trovare resistenza, nell’atto creativo, che non è catarsi ma un
obiettivo da raggiungere, per il cambiamento auspicato, in una condizione dell’essere che
trova difficile condivisione nei modelli non accettati, ma parte sovrastrutturale delle società
occidentali, con cui si confronta giorno per giorno. Francesca Parità, giovane artista
napoletana, nella sua scienza dello spirito (teoria filosofica rivolta all’individuale),dove la conoscenza si rifiuta di agire a favore dell’estasi dell’anima, incontra Marco Rizzo e la sua Venezia sott’acqua, che sonda la scienza della natura, (teoria filosofica, più generalizzata) in rapporto con le proprie aspettative future, già passate nel cuore prima che nella mente, ed entrambi incontreranno la visione della scienza della rappresentazione di
Gabriele Adami in arte Vitriol13, con il penetrare nella struttura della realtà, in quel regno intermedio, delle forme simboliche che si pongono tra sé e la realtà; tutti e tre gli artisti determinano nell’atto stesso dell’esporre nuovi termini di confronto e Inner Vision è solo il contesto nel quale si sviluppa l’incontro di apparenze lontane, e nell’amalgama della forza e dell’energia si sommano nel sentire che il “tempo storico” ci indica di perseguire.
Gianni Nappa
Visioni interiori
John M. Wilding in his essay The Perception , wrote …. ” It ‘s the whole person who perceives and interprets reality , processing the information received through the senses and making use of past experience especially in the case of the identification of an object “and this object in our case is the man, who in his quest for experience , has to deal with a” historical time ” resulting from the difference between past and future, and therefore , anthropologically , between” experience “and” expectation ” , even more so at a time when expectations are transformed, with rapid acceleration, experience and the future in the past, well expressed in the thought that R. Racinaro offers in his essay The Future of Memory. Three young artists interact with a world endured , heavy, poorly digested , and expose the idea of the world that runs parallel to the individual propositions and seduces them to do without any resistance , in the creative act , which is not catharsis but a goal to be reach to the desired change in a condition of being that finds it difficult to share in the
models not allowed, but the superstructure of Western societies, it is facing day by day.
Parity Francesca , a young Neapolitan artist , in his spiritual science ( philosophical theory
addressed to the individual ) , where knowledge is refusing to act on behalf of the ecstasy
of the soul , he meets Marco Rizzo and his Venice under water , which probe the science of nature ( philosophical theory , more generalized ) in relation to their future expectations, already passed in the heart before the mind , and both meet the vision of the science of representation in art of Gabriele Adami Vitriol13 , with penetrate the structure of reality, in that intermediate realm , of symbolic forms that arise between himself and reality , all three
artists in the very act of exhibiting determine new terms of comparison and Inner Vision is
the only context in which it develops the ‘ meeting of distant appearances , which in the
amalgam of force and energy add up to hear that the ” historical time ” tells us .
Gianni Nappa
Vitriol13 (Gabriele Adami)
Affascinato dalle arti visive incontra l’immagine e grazie all’aiuto del fotografo professionista Max Ferrero sviluppa una grossa passione per la fotografia diventando cosi un visionario del genere. Scrive su magazines, effettua servizi live e artworks per band , scrive articoli sulla manipolazione digitale, presente in diverse mostre in Italia ed Europa e tra i finalisti del Premio Francesco Fabbri (sez.Fotografia Contemporanea). La sua ricerca fotografica è un continuo evolversi ma come denominatore comune nelle sue opere si trova l’inconscio e l’onirico.Attratto fin da subito sulla possibilità di intervenire in postproduzione sulla fotografia ha sviluppato una personale attitudine allo scatto, partendo da esso come un pittore parte da uno schizzo in matita arrivando cosi ad immagini eteree e senza tempo. Attualmente vive e lavora a Milano. Espone in questa collettiva alcune opere tratte dalla serie “Helpness”
Marco Rizzo
Dopo aver conseguito la Maturità Artistica si è diplomato all’Accademia di Belle Arti di Venezia col massimo dei voti e lode in Arti Visive e Discipline dello Spettacolo, indirizzo Scenografia; nel 2007 realizza la sua opera prima: NERO PECE; un documentario sperimentale che indaga una Venezia notturna filtrata dalle emozioni. Nel luglio 2007 il film Nero Pece vince alla seconda edizione del Festival Libero di Roma, come miglior film, miglior soggetto, miglior fotografia, menzione per l’etica, menzione per l’estetica. Alla 10° edizione del Mestre Film Fest – Centro culturale Candiani – vince con Nero Pece il primo
premio – Premio Speciale del Lions Club di Mestre 2007. Varie le collaborazioni tra le quali quella con Palazzo Grassi per cui realizza “Roma e i Barbari”, un documentario sulla mostra (26/01/2008-20/07/2008)con il commento di Jean-Jacques Aillagon. Gira “Italics”, video per la mostra di Palazzo Grassi, curata da Francesco Bonani. Punta della Dogana, il restauro; un corto – dopo 75 ore di riprese – che presenta il reatauro di “Punta della Dogana” il nuovo centro d’arte contemporanea di Francois Pinault. Collabora con Furla per cui realizza due video; “Mona Hatoum”, sulla mostra dedicata alla nota artista per la Biennale 2009, e su Alberto Tadiello, vincitore del Premio Furla. Nel 2009 realizza “Inspirations”, video di presentazione della collezione donna/uomo della Furla e nel 2010: “Via Condotti” , video di presentazione del nuovo negozio di via via Condotti a Roma della Furla. Nel 2011 realizza “Ando for Venini”, collaborazione con la Venini spa di Murano e Tadao Ando per la realizzazione di un vaso in vetro disegnato dall’architetto; e nel 2012 “The White Collection – Veliero Tadao Ando” con Tadao Ando per Venini. Collabora con l’Autorità Portuale di Venezia, come fotografo ufficiale. Attualmente vive e lavora a Mestre, Venezia. Presenta in questa collettiva alcune opere tratte da “Città sommersa/Underwater City”
Francesca Parità
Francesca Parità nasce a Napoli nel 1984. Da sempre avvezza alle arti visive, intraprende un percorso pittorico e si avvicina alla fotografia attraverso gli insegnamenti del fotografo Libero De Cunzo. Intende la fotografia come ricerca, un
mezzo per esprimere la sua arte tramite un linguaggio teso a trasferire in immagine la ricerca e la devozione volte alla propria esistenza. Nella serie “La Musa malata” ne presenta il senso e le visioni: è la sua fragilità
che rende possibile la bellezza. “Ahi, mia povera musa, che cos’hai stamane? Nei tuoi occhi infossati fan ressa le visioni notturne, a freddi lampi sul tuo viso passano taciturni l’orrore e la follia.”
Finalista al Premio Celeste 2012 con l’opera “vanità e decadenza” Le ultime mostre sono THE DARK SIDE OF THE SOUL - Collettiva a Caserta , 3 marzo 2012 – 28 aprile 2012 e VELE D’ARTE per l’America’s Cup – Collettiva a Castel dell’Ovo –
Aprile 2012
Attualmente vive e lavora a Napoli
Presenta in questa collettiva alcune opere della serie “La Musa malata”
26
ottobre 2013
Inner Vision
Dal 26 ottobre al 18 novembre 2013
fotografia
Location
BACKLIGHT STUDIO
Napoli, Via Medina, 5, (Napoli)
Napoli, Via Medina, 5, (Napoli)
Vernissage
26 Ottobre 2013, ore 19
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