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Inside the Crystal Cube
La Galleria Artepassante di Repubblica si inserisce nel contesto milanese e propone artisti emergenti in uno spazio espositivo che si rinnova e che ha la particolarità di essere un “Crystal Cube”, un cubo di vetro in cui le opere sono costantemente visibili.
Comunicato stampa
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Nel 1999 lo scrittore e artista Irlandese Brian O’Doherty pubblicava il libro Inside the Withe Cube, una raccolta di alcuni suoi scritti in cui storicizzava la nascita di uno spazio espositivo come un contenitore capace di accogliere, trasformare e valorizzare gli oggetti al suo interno. Oggi, a distanza di decenni, la Galleria Artepassante di Repubblica si inserisce nel contesto milanese e propone artisti emergenti in uno spazio espositivo che si rinnova e che ha la particolarità di essere un “Crystal Cube”, un cubo di vetro in cui le opere sono costantemente visibili.
A tale fine, tre artisti ci introducono all’interno di questo luogo esponendo le loro opere pittoriche: Stefano Giavoni, Guglielmo Zalukar e Cristiano Rizzo, tutti e tre studenti del biennio specialistico dell’Accademia di Belle Arti di Brera, rispettivamente della Scuola di Pittura i primi due e della Scuola di Grafica d’Arte il terzo. I loro stili, linguaggi e le loro poetiche sono completamente differenti gli uni dagli altri, essi si approccio alla realtà attraverso un processo intimo e personale. In ognuno di questi artisti c’è comunque un proprio linguaggio visivo descritto tramite una linea e un gesto che accompagna le storie raccontate.
I dipinti di Stefano Giavoni sono costruiti attorno al concetto di silenzio: le nebulose dai colori contrastanti sono il frutto di una ricerca materica, le zone più chiare emergono dalle zone in ombra e non viceversa. Tutta la poetica dell’artista si raccoglie attorno la sospensione di un attimo (permanente e non fuggente, separato dalla quotidianità) in cui il gesto pittorico vibra attraverso il groviglio sfumato dei toni. Lo spazio non è unico, ma si sdoppia e la natura non è molteplice, bensì bivalente, come se fosse uno specchio della realtà.
I disegni di Guglielmo Zalukar fanno parte di una serie legata allo studio del corpo: dai fogli con i bordi indefiniti e spezzati (proprio come fossero degli appunti) emergono i grovigli di una linea continua. La volontà di scoprire la parte sconosciuta di un’anatomia umana si accompagna all’indagine formale della figura, ripresa più volte da un gesto insistentemente circolare, quasi a scavare dentro la sua stessa psicologia.
Cristiano Rizzo ci introduce nel suo mondo ludico in cui le forme e le linee sono libere e slegate dalla realtà. Questo “giardino recintato” è uno spazio segreto, intimo ed intimistico, dentro cui gli oggetti si animano e diventano protagonisti di una favola a colori. Le opere sono composte come un cruciverba dell’immagine (forse senza soluzioni) realizzate attraverso un linguaggio quasi naïf, nel segno e nei toni.
A tale fine, tre artisti ci introducono all’interno di questo luogo esponendo le loro opere pittoriche: Stefano Giavoni, Guglielmo Zalukar e Cristiano Rizzo, tutti e tre studenti del biennio specialistico dell’Accademia di Belle Arti di Brera, rispettivamente della Scuola di Pittura i primi due e della Scuola di Grafica d’Arte il terzo. I loro stili, linguaggi e le loro poetiche sono completamente differenti gli uni dagli altri, essi si approccio alla realtà attraverso un processo intimo e personale. In ognuno di questi artisti c’è comunque un proprio linguaggio visivo descritto tramite una linea e un gesto che accompagna le storie raccontate.
I dipinti di Stefano Giavoni sono costruiti attorno al concetto di silenzio: le nebulose dai colori contrastanti sono il frutto di una ricerca materica, le zone più chiare emergono dalle zone in ombra e non viceversa. Tutta la poetica dell’artista si raccoglie attorno la sospensione di un attimo (permanente e non fuggente, separato dalla quotidianità) in cui il gesto pittorico vibra attraverso il groviglio sfumato dei toni. Lo spazio non è unico, ma si sdoppia e la natura non è molteplice, bensì bivalente, come se fosse uno specchio della realtà.
I disegni di Guglielmo Zalukar fanno parte di una serie legata allo studio del corpo: dai fogli con i bordi indefiniti e spezzati (proprio come fossero degli appunti) emergono i grovigli di una linea continua. La volontà di scoprire la parte sconosciuta di un’anatomia umana si accompagna all’indagine formale della figura, ripresa più volte da un gesto insistentemente circolare, quasi a scavare dentro la sua stessa psicologia.
Cristiano Rizzo ci introduce nel suo mondo ludico in cui le forme e le linee sono libere e slegate dalla realtà. Questo “giardino recintato” è uno spazio segreto, intimo ed intimistico, dentro cui gli oggetti si animano e diventano protagonisti di una favola a colori. Le opere sono composte come un cruciverba dell’immagine (forse senza soluzioni) realizzate attraverso un linguaggio quasi naïf, nel segno e nei toni.
16
novembre 2016
Inside the Crystal Cube
Dal 16 novembre al 03 dicembre 2016
arte contemporanea
Location
GALLERIE PASSANTE FERROVIARIO REPUBBLICA
Milano, Piazza Della Repubblica, (Milano)
Milano, Piazza Della Repubblica, (Milano)
Orario di apertura
Su appuntamento
Vernissage
16 Novembre 2016, 18.30
Autore
Curatore