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InsideOut Videoarte
Alla sua 14° edizione il festival Asiatica Film Mediale – Incontri con il cinema asiatico si apre alla videoarte accogliendo, dal 12 al 20 ottobre presso il MACRO Pelanda, la III fase del progetto InsideOut Videoarte – “Audiovisioni d’oriente”, nato dalla collaborazione di C.A.R.M.A.- Centro d’Arti e Ricerche Multimediali Applicate e ITACI Art&Cult.
Comunicato stampa
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Alla sua 14° edizione il festival Asiatica Film Mediale - Incontri con il cinema asiatico si apre alla videoarte accogliendo, dal 12 al 20 ottobre presso il MACRO Pelanda, la III fase del progetto InsideOut Videoarte - “Audiovisioni d’oriente”, nato dalla collaborazione di C.A.R.M.A.- Centro d'Arti e Ricerche Multimediali Applicate e ITACI Art&Cult.
La selezione proposta, a cura di Veronica D'Auria e Lino Strangis, sviluppatasi come occasione di incontro e confronto tra artisti intermediali italiani e cinesi, focalizza in primo luogo la sua attenzione sul continente cinese percepito dall'esterno, attraverso lo sguardo di artisti italiani oltre che di artisti cinesi non residenti in Cina, ma anche dall'interno, grazie alle opere di alcuni tra i più importanti artisti audiovisivi cinesi.
Un piccolo gruppo di artisti italiani ha rivolto la propria attenzione poetica verso il tema Cina nelle sue infinite sfaccettature, ponendo in dialogo la loro ricerca espressiva e questa complessa realtà. A queste opere vanno ad aggiungersi quelle di alcuni artisti cinesi che, forse proprio in quanto fuoriusciti dalla nazione d'origine o divisi tra Europa e Cina, di questa tendono ad interrogare le caratteristiche essenziali. Accanto agli sguardi a distanza si è voluto inserire anche una visuale interna, valorizzando gli spunti auto-riflessivi ma anche quelli "centrifughi" che sono apparsi come particolarmente significativi per una comprensione dello spirito portante della rinascita cinese di questi anni. Nelle opere di questi autori emergono gli interessi e i riferimenti culturali della nuova Cina, che guarda con attenzione all'occidente e ne fa suoi molti simboli così come le simbologie cinesi sono rientrate nell'immaginario e nel bagaglio culturale occidentale e italiano. Quindi, nel tentativo di scoprire una Cina ulteriore, in queste audiovisioni troviamo anche un occidente ulteriore, quello interpretato dagli artisti cinesi in questa fase storica in cui le distanze si riducono ed i due mondi per molto tempo lontanissimi convivono ora a stretto contatto.
La videoarte, in quanto disciplina in cui vanno a confluire i più avanzati linguaggi non verbali odiernamente esistenti, si offre come strumento di reciproca comprensione e sinergia vitale tra le culture, materia ideale per intessere relazioni che superino i limiti che i confini e le lingue nazionali spesso pongono. La mostra, anima audiovisuale della piattaforma di scambio InsideOut, volta a costruire relazioni tra due realtà attualmente ancora poco connesse e per molti versi agli antipodi per ragioni geo-politiche e quindi anche storico-artistiche, espone una pluralità di tecniche, soluzioni formali, approcci e punti di vista, nel tentativo di costruire una drammaturgia di differenze tale da disegnare uno spazio mentale che possa disporsi a contribuire attivamente alla formazione di una nuova globalità caratterizzata dal dialogo tra le culture.
Prossimo appuntamento della piattaforma sarà la conferenza "Nüshu: il segreto dell'interpretazione. Comunicazione, genere e cultura", un incontro per comprendere e discutere di quella che è stata definita "la lingua segreta delle donne" e che si terrà il 28 ottobre dalle 17:00 alle 20:00 presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università “Sapienza” di Roma, Istituto italiano di Studi orientali, (ex Caserma Sani, Via Principe Amedeo 184, Roma). Un comunicato stampa apposito sarà diffuso a breve da ITACI Art&Cult (uff. stampa Valeria Noli, valerianoli@gmail.com, +39 339 3417256).
L’evento è realizzato con il sostegno dall’Istituto Confucio dell’Università “Sapienza” di Roma, con il patrocinio dell’Accademia di Belle Arti di Roma e con il supporto tecnico di Jimmy Jazz Studio e Cristiano Ramunno.
La selezione proposta, a cura di Veronica D'Auria e Lino Strangis, sviluppatasi come occasione di incontro e confronto tra artisti intermediali italiani e cinesi, focalizza in primo luogo la sua attenzione sul continente cinese percepito dall'esterno, attraverso lo sguardo di artisti italiani oltre che di artisti cinesi non residenti in Cina, ma anche dall'interno, grazie alle opere di alcuni tra i più importanti artisti audiovisivi cinesi.
Un piccolo gruppo di artisti italiani ha rivolto la propria attenzione poetica verso il tema Cina nelle sue infinite sfaccettature, ponendo in dialogo la loro ricerca espressiva e questa complessa realtà. A queste opere vanno ad aggiungersi quelle di alcuni artisti cinesi che, forse proprio in quanto fuoriusciti dalla nazione d'origine o divisi tra Europa e Cina, di questa tendono ad interrogare le caratteristiche essenziali. Accanto agli sguardi a distanza si è voluto inserire anche una visuale interna, valorizzando gli spunti auto-riflessivi ma anche quelli "centrifughi" che sono apparsi come particolarmente significativi per una comprensione dello spirito portante della rinascita cinese di questi anni. Nelle opere di questi autori emergono gli interessi e i riferimenti culturali della nuova Cina, che guarda con attenzione all'occidente e ne fa suoi molti simboli così come le simbologie cinesi sono rientrate nell'immaginario e nel bagaglio culturale occidentale e italiano. Quindi, nel tentativo di scoprire una Cina ulteriore, in queste audiovisioni troviamo anche un occidente ulteriore, quello interpretato dagli artisti cinesi in questa fase storica in cui le distanze si riducono ed i due mondi per molto tempo lontanissimi convivono ora a stretto contatto.
La videoarte, in quanto disciplina in cui vanno a confluire i più avanzati linguaggi non verbali odiernamente esistenti, si offre come strumento di reciproca comprensione e sinergia vitale tra le culture, materia ideale per intessere relazioni che superino i limiti che i confini e le lingue nazionali spesso pongono. La mostra, anima audiovisuale della piattaforma di scambio InsideOut, volta a costruire relazioni tra due realtà attualmente ancora poco connesse e per molti versi agli antipodi per ragioni geo-politiche e quindi anche storico-artistiche, espone una pluralità di tecniche, soluzioni formali, approcci e punti di vista, nel tentativo di costruire una drammaturgia di differenze tale da disegnare uno spazio mentale che possa disporsi a contribuire attivamente alla formazione di una nuova globalità caratterizzata dal dialogo tra le culture.
Prossimo appuntamento della piattaforma sarà la conferenza "Nüshu: il segreto dell'interpretazione. Comunicazione, genere e cultura", un incontro per comprendere e discutere di quella che è stata definita "la lingua segreta delle donne" e che si terrà il 28 ottobre dalle 17:00 alle 20:00 presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università “Sapienza” di Roma, Istituto italiano di Studi orientali, (ex Caserma Sani, Via Principe Amedeo 184, Roma). Un comunicato stampa apposito sarà diffuso a breve da ITACI Art&Cult (uff. stampa Valeria Noli, valerianoli@gmail.com, +39 339 3417256).
L’evento è realizzato con il sostegno dall’Istituto Confucio dell’Università “Sapienza” di Roma, con il patrocinio dell’Accademia di Belle Arti di Roma e con il supporto tecnico di Jimmy Jazz Studio e Cristiano Ramunno.
12
ottobre 2013
InsideOut Videoarte
Dal 12 al 20 ottobre 2013
arte contemporanea
Location
MACRO TESTACCIO
Roma, Piazza Orazio Giustiniani, (Roma)
Roma, Piazza Orazio Giustiniani, (Roma)
Vernissage
12 Ottobre 2013, dalle 17:00 alle 23:00
Autore
Curatore