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Insolite Parentele. Unusual Affinities
La Sala Dogana ospita “Insolite Parentele/Unusual Affinities” mostra di artisti contemporanei che indagano il rapporto tra narrazione e relazione, invitando il visitatore all’ascolto di storie personali e collettive, legate al territorio italiano o ad altri paesi, per suggerire insolite relazioni di parentela
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La Sala Dogana ospita Insolite Parentele/Unusual Affinities mostra di artisti contemporanei che indagano il rapporto tra narrazione e relazione, invitando il visitatore all’ascolto di storie personali e collettive, legate al territorio italiano o ad altri paesi, per suggerire insolite relazioni di parentela.
InsoliteParentele/Unusual Affinities è uno spazio d’ascolto: dall’ascolto nascono le opere in mostra che rielaborano storie, memorie, tradizioni e pensieri che aprono a “nuovi ulteriori ascolti”.
Gli artisti coinvolti lavorano all’emissione di un racconto e innescano meccanismi di decodificazione della realtà e di svelamento offerti all’osservatore come spunti di riflessione.
La mostra presenta i lavori di Alessandro Biggio, Stefania Bona e Paola Monasterolo, Ivan Catalano e Andrea D'Agostino, Andrea Caretto e Raffaella Spagna, Valeria Cozzarini con Estevan Bruno ed Elisa Pantano, Alessandro Quaranta, Alessandra Senso Odoni, Secil Yaylali.
Il titolo Insolite Parentele/Unusual Affinities prende spunto da una riflessione dello scrittore Maurizio Maggiani secondo cui la trasmissione di un racconto è oggi più che mai urgente nella costruzione di relazioni umane. La narrazione, che è strumento fondamentale alla conoscenza ed è funzionale al vivere in un qualsiasi contesto socio-culturale, rielabora accadimenti ed eventi che potrebbero essere apparentemente senza relazioni, privi di senso e di significato sul piano culturale, personale, sociale e li sottrae così all'oblio.
Percorrendo il pensiero di Maggiani, rivolto alla narrazione orale e al testo scritto, emerge come il racconto sia la forma necessaria alla dignità della vita, in quanto bellezza, parentela con l’universo, elettività, vastità. Il gusto dell’incontrare e dello stabilire relazioni garantisce la sopravvivenza.
Non è necessariamente la parola l’unico mezzo per veicolare un racconto, ma si incontrano forme dell’arte contemporanea capaci di trasportare la storia soggettiva in un piano di lettura dove questa perde d’autorialità e acquista un senso “universale”, condiviso.
Insolite Parentele/Unusual Affinities intreccia gli artisti coinvolti: pur sviluppando ciascuno ricerche differenti (afferenti alla Scienza, alla Natura, alla Storia, alla storia personale, alla storia di qualcun altro, al territorio italiano o ad altri paesi etc.), sono accomunati dalla curiosità d’osservazione e dal desiderio della scoperta di ciò che è altro da sè, dell’ “esterno”, desiderio spinto nel racconto rivolto allo spettatore, depositario di una potenziale e ulteriore trasformazione.
Gli spettatori diventano anch’essi parte di questa insolita relazione di parentela laddove il racconto si svincola dalla storia personale per diventare collettivo, fonte di arricchimento e crescita.
Alcune delle opere in mostra saranno il risultato di un processo partecipativo con il pubblico.
L’intento della mostra è quindi proporre delle opere capaci di colmare quel passaggio che c’è tra un individuo e l’altro, facendo emergere quell’impalpabile senso di empatia che a volte si sente condividendo una storia.
L’opera d’arte, che è sintesi di un processo, apre così lo spazio alla creazione di relazioni privilegiate con il suo pubblico, ad incontri intimi, particolari, ad Insolite Parentele.
Artisti in mostra:
Alessandro Biggio (Cagliari, 1974. Vive a Cagliari)
Stefania Bona (Rovereto, Trento, 1978. Vive a Torino) e Paola Monasterolo (Savigliano, Cuneo, 1981. Vive a Torino)
Ivan Catalano (Enna, 1977. Vive a Torino) e Andrea D’Agostino (Enna, 1977. Vive a Torino)
Caretto e Spagna (Andrea Caretto, Torino, 1970 e Raffaella Spagna, Rivoli, 1967. Vivono a Cambiano, Torino)
Valeria Cozzarini (Maniago, Pordenone,1981. Vive a Venezia), Estevan Bruno (Agropoli, Salerno,1976. Vive a Venezia) ed Elisa Pantano (Montecchio Maggiore, Vicenza, 1980. Vive a Venezia)
Alessandro Quaranta (Torino, 1975. Vive a Torino)
Alessandra Senso Odoni (Bergamo, 1977. Vive a Milano)
Secil Yaylali (Instanbul, 1972. Vive tra Torino, Berlino e Istanbul)
La sera dell’inaugurazione alle ore 19.30 reading Mi Mangiassero i Grilli di Andrea D’Agostino, accompagnato dai musicisti Luca Giachero e Santino Laudari, legato al lavoro fotografico di Ivan Catalano Dieci fotografie per i Grilli.
Il 28 maggio dalle 15.30 alle 17.30: laboratorio Layers of Love aperto al pubblico e gratuito condotto dall'artista turca Secil Yaylali. (Il laboratorio è aperto a tutte le età)
InsoliteParentele/Unusual Affinities è uno spazio d’ascolto: dall’ascolto nascono le opere in mostra che rielaborano storie, memorie, tradizioni e pensieri che aprono a “nuovi ulteriori ascolti”.
Gli artisti coinvolti lavorano all’emissione di un racconto e innescano meccanismi di decodificazione della realtà e di svelamento offerti all’osservatore come spunti di riflessione.
La mostra presenta i lavori di Alessandro Biggio, Stefania Bona e Paola Monasterolo, Ivan Catalano e Andrea D'Agostino, Andrea Caretto e Raffaella Spagna, Valeria Cozzarini con Estevan Bruno ed Elisa Pantano, Alessandro Quaranta, Alessandra Senso Odoni, Secil Yaylali.
Il titolo Insolite Parentele/Unusual Affinities prende spunto da una riflessione dello scrittore Maurizio Maggiani secondo cui la trasmissione di un racconto è oggi più che mai urgente nella costruzione di relazioni umane. La narrazione, che è strumento fondamentale alla conoscenza ed è funzionale al vivere in un qualsiasi contesto socio-culturale, rielabora accadimenti ed eventi che potrebbero essere apparentemente senza relazioni, privi di senso e di significato sul piano culturale, personale, sociale e li sottrae così all'oblio.
Percorrendo il pensiero di Maggiani, rivolto alla narrazione orale e al testo scritto, emerge come il racconto sia la forma necessaria alla dignità della vita, in quanto bellezza, parentela con l’universo, elettività, vastità. Il gusto dell’incontrare e dello stabilire relazioni garantisce la sopravvivenza.
Non è necessariamente la parola l’unico mezzo per veicolare un racconto, ma si incontrano forme dell’arte contemporanea capaci di trasportare la storia soggettiva in un piano di lettura dove questa perde d’autorialità e acquista un senso “universale”, condiviso.
Insolite Parentele/Unusual Affinities intreccia gli artisti coinvolti: pur sviluppando ciascuno ricerche differenti (afferenti alla Scienza, alla Natura, alla Storia, alla storia personale, alla storia di qualcun altro, al territorio italiano o ad altri paesi etc.), sono accomunati dalla curiosità d’osservazione e dal desiderio della scoperta di ciò che è altro da sè, dell’ “esterno”, desiderio spinto nel racconto rivolto allo spettatore, depositario di una potenziale e ulteriore trasformazione.
Gli spettatori diventano anch’essi parte di questa insolita relazione di parentela laddove il racconto si svincola dalla storia personale per diventare collettivo, fonte di arricchimento e crescita.
Alcune delle opere in mostra saranno il risultato di un processo partecipativo con il pubblico.
L’intento della mostra è quindi proporre delle opere capaci di colmare quel passaggio che c’è tra un individuo e l’altro, facendo emergere quell’impalpabile senso di empatia che a volte si sente condividendo una storia.
L’opera d’arte, che è sintesi di un processo, apre così lo spazio alla creazione di relazioni privilegiate con il suo pubblico, ad incontri intimi, particolari, ad Insolite Parentele.
Artisti in mostra:
Alessandro Biggio (Cagliari, 1974. Vive a Cagliari)
Stefania Bona (Rovereto, Trento, 1978. Vive a Torino) e Paola Monasterolo (Savigliano, Cuneo, 1981. Vive a Torino)
Ivan Catalano (Enna, 1977. Vive a Torino) e Andrea D’Agostino (Enna, 1977. Vive a Torino)
Caretto e Spagna (Andrea Caretto, Torino, 1970 e Raffaella Spagna, Rivoli, 1967. Vivono a Cambiano, Torino)
Valeria Cozzarini (Maniago, Pordenone,1981. Vive a Venezia), Estevan Bruno (Agropoli, Salerno,1976. Vive a Venezia) ed Elisa Pantano (Montecchio Maggiore, Vicenza, 1980. Vive a Venezia)
Alessandro Quaranta (Torino, 1975. Vive a Torino)
Alessandra Senso Odoni (Bergamo, 1977. Vive a Milano)
Secil Yaylali (Instanbul, 1972. Vive tra Torino, Berlino e Istanbul)
La sera dell’inaugurazione alle ore 19.30 reading Mi Mangiassero i Grilli di Andrea D’Agostino, accompagnato dai musicisti Luca Giachero e Santino Laudari, legato al lavoro fotografico di Ivan Catalano Dieci fotografie per i Grilli.
Il 28 maggio dalle 15.30 alle 17.30: laboratorio Layers of Love aperto al pubblico e gratuito condotto dall'artista turca Secil Yaylali. (Il laboratorio è aperto a tutte le età)
20
maggio 2011
Insolite Parentele. Unusual Affinities
Dal 20 maggio al 05 giugno 2011
arte contemporanea
Location
PALAZZO DUCALE
Genova, Piazza Giacomo Matteotti, 9, (Genova)
Genova, Piazza Giacomo Matteotti, 9, (Genova)
Orario di apertura
mar-dom: 15-20
Vernissage
20 Maggio 2011, ore 18.30. Alle 19.30 reading "Mi Mangiassero i Grilli" di Andrea D’Agostino, accompagnato dai musicisti Luca Giachero e Santino Laudari, legato al lavoro fotografico di Ivan Catalano "Dieci fotografie per i Grilli"
Sito web
www.gg6.comune.genova.it/dogana
Autore
Curatore