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Intemporanea. Dialoghi d’arte tra passato e presente
Una mostra nata dal desiderio di nove artisti attuali di dialogare con la collezione permanente del Museo di Santa Giulia.
Comunicato stampa
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Un esclusivo progetto espositivo dedicato al panorama degli artisti contemporanei, si inaugura Sabato 2 Ottobre, nell’ambito della Notte Bianca dell’Arte di Brescia. INTEMPORANEA_dialoghi d’arte tra passato e presente: questo il titolo della mostra, nata dal desiderio di nove artisti attuali di dialogare con la collezione permanente del Museo di Santa Giulia.
Come suggerisce il titolo, infatti, l’esposizione ideata da Fabio Bix e a cura di Ilaria Bignotti, pur dedicata ai linguaggi attuali non intende dimenticare il passato, ma considerarlo fucina creativa per la ricerca artistica della attuali generazioni.
Gli artisti coinvolti, i cui linguaggi spaziano dalla pittura alla scultura, dalla fotografia alla light-art, dall’installazione alle contaminazioni audio-video, si sono così lasciati coinvolgere e suggestionare dai tesori custoditi nel Museo Santa Giulia, siano essi motivi ornamentali, resti di affreschi e mosaici, statue e vestigia dell’età romana e del periodo veneto, respirando il valore del tempo e la sua stratificazione iconografica lungo le sale e i percorsi museali, per giungere infine ad un’operazione creativa consapevole che vuole e riesce, in modo originale e innovativo, a dialogare con il Museo stesso.
Il risultato?
Opere e installazioni site specific a forte contenuto semantico, di grande valore culturale e liricamente suggestive.
Il progetto INTEMPORANEA intende inoltre riconoscere e omaggiare il valore del Museo Santa Giulia, contribuendo ad attivare l’interesse anche delle giovani generazioni verso un luogo nel quale la Città stessa si rispecchia e racconta nel corso del tempo.
Il pubblico sarà accolto dalla grande opera fotografica di Alberto Petrò: una “Giulietta degli Spiriti”, complesso collage fotografico che mostra una (Santa) Giulia tesa tra sacro e profano, tra elevazione dello spirito e libertà della carne. Una figura mitica, e fortemente simbolica come allude il titolo di sapore felliniano, che oggi il giovane artista ripropone al pubblico, rivivificando la presenza silenziosa di chi dà il nome al Museo stesso.
Una volta entrati, a far da “sottofondo narrativo” sono gli interventi diffusi di Fabio Bix che attraverso il suo sguardo ironico e la sua capacità di riattivare il senso delle cose con pratiche creative memori dell’objet trouvé e del ready made dada-surrealista, riscrive la storia del Museo in un percorso caustico e ribelle alle regole, che parte dall’età romana e arriva a quella veneta, invadendo sculture e mosaici, capitelli e cripte: “la storia è di chi la scrive”, infatti, suggerisce l’artista.
Il motivo dell’ascolto, come parola evocata e come silenzio visualizzato, è centrale nell’opera di light art di Filippo Minelli, “Listen” che campeggia in alto, sulla parete situata fra il Coro delle Monache e la Chiesa di San Salvatore, collocata nel punto in cui il fruitore religioso si trovava al massimo dell’esperienza spirituale, per antonomasia incentrata sul valore dell’ascolto.
Sgargianti monache appartenenti ad un Ordine fantasioso sono invece i soggetti ritratti dal fotografo Alberto Mancini nell’installazione fotografica che costituisce il suo moderno “Cromochorus”, nello spazio prezioso del Coro delle Monache.
Realizzate con una tecnica raffinata che unisce la resina di vetro alle gocce di silicone, le sculture di Marcello Gobbi campeggiano al centro della navata della Chiesa di San Salvatore, realizzando l’installazione: “La Scelta. I sette vizi capitali” che suggerisce al pubblico il tema dell’eterna scelta tra il cedere o l’elevarsi, il bene e il male, il sacro e il terreno, l’amore e la morte.
Il valore del tempo, inteso come meditazione su ciò che esisteva e ora non è più, è racchiuso negli interventi di Enrico Ranzanici, “Water Roots - le radici nel passato” video-installazione site-specific nelle Domus, fiore all’occhiello del Museo Santa Giulia, e di Alessandro Mombelli, con l’installazione visuale “Emersioni” collocata nella Sala dei Mosaici, un altro punto nodale del Museo.
Il tempo torna nell’installazione fotografica di Lionel Abrial, Angeli Furori che con delicata poesia instaura un dialogo diretto con la Vittoria Alata, simbolo fondamentale della storia della Città di Brescia, restituendole, oltre al valore di monumento, la bellezza della forma mutevole.
Se la storia è di chi la scrive, come ci suggerisce Fabio Bix, Camilla Rossi la ri-scrive, applicando il suo linguaggio astratto-segnico in grandi opere scultoree, in Libri sovradimensionati con pagine decifrabili: spazi della memoria collettiva, ri-costruita sulla base di antichi racconti, vicende e leggende del Museo Santa Giulia reinterpretati dall’artista in libri da sfogliare, leggere, toccare, sentire.
Bastano questi pochi dati per riconoscere la validità del progetto espositivo INTEMPORANEA: dialoghi di artisti contemporanei con il passato culturale della Città di Brescia, con la sua storia e i suoi simboli, con lo spazio del Museo e con il pubblico che lo attraversa, quotidianamente: conversazioni a più voci, in forma di opere e installazioni, capaci di riattivare il senso del tempo e il valore di un luogo denso d’arte e di storia che le generazioni creative di oggi, con questa mostra, dimostrano di sapere ancora leggere, vivere e attraversare con occhi nuovi e consapevoli.
A cura di Ilaria Bignotti
Come suggerisce il titolo, infatti, l’esposizione ideata da Fabio Bix e a cura di Ilaria Bignotti, pur dedicata ai linguaggi attuali non intende dimenticare il passato, ma considerarlo fucina creativa per la ricerca artistica della attuali generazioni.
Gli artisti coinvolti, i cui linguaggi spaziano dalla pittura alla scultura, dalla fotografia alla light-art, dall’installazione alle contaminazioni audio-video, si sono così lasciati coinvolgere e suggestionare dai tesori custoditi nel Museo Santa Giulia, siano essi motivi ornamentali, resti di affreschi e mosaici, statue e vestigia dell’età romana e del periodo veneto, respirando il valore del tempo e la sua stratificazione iconografica lungo le sale e i percorsi museali, per giungere infine ad un’operazione creativa consapevole che vuole e riesce, in modo originale e innovativo, a dialogare con il Museo stesso.
Il risultato?
Opere e installazioni site specific a forte contenuto semantico, di grande valore culturale e liricamente suggestive.
Il progetto INTEMPORANEA intende inoltre riconoscere e omaggiare il valore del Museo Santa Giulia, contribuendo ad attivare l’interesse anche delle giovani generazioni verso un luogo nel quale la Città stessa si rispecchia e racconta nel corso del tempo.
Il pubblico sarà accolto dalla grande opera fotografica di Alberto Petrò: una “Giulietta degli Spiriti”, complesso collage fotografico che mostra una (Santa) Giulia tesa tra sacro e profano, tra elevazione dello spirito e libertà della carne. Una figura mitica, e fortemente simbolica come allude il titolo di sapore felliniano, che oggi il giovane artista ripropone al pubblico, rivivificando la presenza silenziosa di chi dà il nome al Museo stesso.
Una volta entrati, a far da “sottofondo narrativo” sono gli interventi diffusi di Fabio Bix che attraverso il suo sguardo ironico e la sua capacità di riattivare il senso delle cose con pratiche creative memori dell’objet trouvé e del ready made dada-surrealista, riscrive la storia del Museo in un percorso caustico e ribelle alle regole, che parte dall’età romana e arriva a quella veneta, invadendo sculture e mosaici, capitelli e cripte: “la storia è di chi la scrive”, infatti, suggerisce l’artista.
Il motivo dell’ascolto, come parola evocata e come silenzio visualizzato, è centrale nell’opera di light art di Filippo Minelli, “Listen” che campeggia in alto, sulla parete situata fra il Coro delle Monache e la Chiesa di San Salvatore, collocata nel punto in cui il fruitore religioso si trovava al massimo dell’esperienza spirituale, per antonomasia incentrata sul valore dell’ascolto.
Sgargianti monache appartenenti ad un Ordine fantasioso sono invece i soggetti ritratti dal fotografo Alberto Mancini nell’installazione fotografica che costituisce il suo moderno “Cromochorus”, nello spazio prezioso del Coro delle Monache.
Realizzate con una tecnica raffinata che unisce la resina di vetro alle gocce di silicone, le sculture di Marcello Gobbi campeggiano al centro della navata della Chiesa di San Salvatore, realizzando l’installazione: “La Scelta. I sette vizi capitali” che suggerisce al pubblico il tema dell’eterna scelta tra il cedere o l’elevarsi, il bene e il male, il sacro e il terreno, l’amore e la morte.
Il valore del tempo, inteso come meditazione su ciò che esisteva e ora non è più, è racchiuso negli interventi di Enrico Ranzanici, “Water Roots - le radici nel passato” video-installazione site-specific nelle Domus, fiore all’occhiello del Museo Santa Giulia, e di Alessandro Mombelli, con l’installazione visuale “Emersioni” collocata nella Sala dei Mosaici, un altro punto nodale del Museo.
Il tempo torna nell’installazione fotografica di Lionel Abrial, Angeli Furori che con delicata poesia instaura un dialogo diretto con la Vittoria Alata, simbolo fondamentale della storia della Città di Brescia, restituendole, oltre al valore di monumento, la bellezza della forma mutevole.
Se la storia è di chi la scrive, come ci suggerisce Fabio Bix, Camilla Rossi la ri-scrive, applicando il suo linguaggio astratto-segnico in grandi opere scultoree, in Libri sovradimensionati con pagine decifrabili: spazi della memoria collettiva, ri-costruita sulla base di antichi racconti, vicende e leggende del Museo Santa Giulia reinterpretati dall’artista in libri da sfogliare, leggere, toccare, sentire.
Bastano questi pochi dati per riconoscere la validità del progetto espositivo INTEMPORANEA: dialoghi di artisti contemporanei con il passato culturale della Città di Brescia, con la sua storia e i suoi simboli, con lo spazio del Museo e con il pubblico che lo attraversa, quotidianamente: conversazioni a più voci, in forma di opere e installazioni, capaci di riattivare il senso del tempo e il valore di un luogo denso d’arte e di storia che le generazioni creative di oggi, con questa mostra, dimostrano di sapere ancora leggere, vivere e attraversare con occhi nuovi e consapevoli.
A cura di Ilaria Bignotti
02
ottobre 2010
Intemporanea. Dialoghi d’arte tra passato e presente
Dal 02 ottobre al 07 novembre 2010
arte contemporanea
Location
MUSEO DI SANTA GIULIA
Brescia, Via Dei Musei, 81/B, (Brescia)
Brescia, Via Dei Musei, 81/B, (Brescia)
Autore
Curatore