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Interessi Personali
L’artista invita altri artisti con una motivazione precisa: interessi personali. Per ogni autore una o più opere scelte direttamente da Simone. Il tutto sotto la supervisione continua e “architettonica” di Gianluca.
Comunicato stampa
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Un artista, Simone Bergantini, che utilizza lo strumento fotografico
Un curatore, Gianluca Marziani, che conosce Simone da molti anni
Una mostra con cui l’artista, figlio del gallerista, si congeda da Romberg
L’artista invita altri artisti con una motivazione precisa: interessi personali
Per ogni autore una o più opere scelte direttamente da Simone
Il tutto sotto la supervisione continua e “architettonica” di Gianluca
Il curatore viene fotografato dall’artista
Un ritratto che aggiunge l’impronta di colui che osserva, analizza, cura
La prima motivazione è teorica: dare circolarità concettuale al progetto
L’altra motivazione è narcisistica: avere un bel ritratto in regalo
Un invito che si ramifica tra autori di varia ma indubbia qualità
Artisti con storie e posizionamenti diversi, uniti da uno sguardo denso
Una mostra dove il legame personale diventa il tema progettuale
Una mostra dove la chiave teorica si rispecchia nella chiave pratica
Perché…. gli interessi migliori hanno sempre qualcosa di personale
Perché… le motivazioni si diversificano e danno forma agli interessi
Perché… conta la forma etica degli interessi
Perché… conta il modo con cui si creano motivazioni
S.B. Non sono un curatore di mostre d’arte, né tanto meno un abile scrittore di fatti.
Qui, oggi, faccio fatica a capire se mi è stata concessa un’opportunità o se mi sono preso il diritto, con arroganza, di curare un’esposizione di fotografie.
G.M. Sono un curatore di mostre, un abile scrittore di fatti. Non faccio fatica a capire il potenziale di questa tua opportunità e il valore trasversale dello spunto. Nessuna arroganza, caro Simone. Stai lavorando con rigore, pazienza, controllo, autonomia, visionarietà. Puoi permetterti di giocare in forma intelligente, dichiarata e stimolante.
G.M. Simone Bergantini ha invitato alcuni artisti che in vario modo toccano la sua vita. Di seguito ci spiega il senso dei suoi interessi personali, l’onestà di un’affermazione utilitaristica ma non solo.
S.B. Ho invitato Emilio Cafiero perché a lui devo ancora dei soldi e spero quindi di ottenere un’agevolazione sulle rate. Ho invitato Luca Piovaccari perché ne possiedo un lavoro e vorrei venderlo per pagare i debiti. Ho invitato Nicola Vinci perché a Natale mi ha messo in contatto con la rivista Mood per scattare la copertina del mese di gennaio.
Ho invitato Renato D’Agostin perché vive a New York e ho in previsione di chiedergli di ospitarmi una settimana. Ho invitato Alessandro Zuek Simonetti perché dopo una settimana a casa di Renato spero di passare la seconda a casa sua. Ho invitato Barbara la Ragione perché lavora con Sabrina Raffaghello, curatrice della Biennale di Fotografia di Alessandria, sperando che l’anno prossimo mi dia due pagine in catalogo. Ho invitato Alessia De Montis perché l’anno scorso a cena da lei, oltre aver mangiato le patate al forno più buone di sempre, mi ha presentato un giovanissimo collezionista illuminato. Ho invitato Guido Guidi perché senza le sue immagini la fotografia in Italia avrebbe meno senso. Ho invitato Marcello Scopelliti perché sono 5 anni che mi presta le luci quando mi servono. Ho invitato Svetlana Ostapovici perché insieme a lei spero di riuscire a conoscere le persone giuste per un lavoro sulla Moldova che ho in mente da tempo. Ho invitato Silvia Camporesi perchè me l’ha presentata Paolo Brazzoli che ha mille contatti nel settore immobiliare e si sta sbattendo per trovarmi uno studio a Milano ad una cifra onesta. Ho invitato Gea Casolaro per mantenere rapporti di buon vicinato con i miei amici Armando e Fabrizio. Ho invitato Marco Delogu perché è uno di quelli che riescono a fare di Roma una città viva, con Fotografia Festival Internazionale di Roma, e mi farebbe molto piacere conoscerlo e presentargli tutti gli altri. Avrei voluto invitare Matteo Cremonesi giovane e abile fotografo, ma dopo una lunga chiacchierata abbiamo dovuto arrenderci all’idea che non muove ancora nessun interesse.
S.B. Desidero ringraziare per la collaborazione le gallerie Cà Di Frà, Jarach Gallery, Bonelli Arte, Kgallery, The Gallery Apart, Sabrina Raffaghello, Studio Stefania Miscetti, MC2 Gallery.
G.M. Desidero invitare tutti i titubanti, coloro che piegano le labbra in segno di dubbio, coloro che privilegiano in eccesso gli interessi personali. Invito soprattutto loro e non coloro che già credono nelle idee rivelatorie: questi ultimi non ho dubbi che verranno comunque in galleria.
Un curatore, Gianluca Marziani, che conosce Simone da molti anni
Una mostra con cui l’artista, figlio del gallerista, si congeda da Romberg
L’artista invita altri artisti con una motivazione precisa: interessi personali
Per ogni autore una o più opere scelte direttamente da Simone
Il tutto sotto la supervisione continua e “architettonica” di Gianluca
Il curatore viene fotografato dall’artista
Un ritratto che aggiunge l’impronta di colui che osserva, analizza, cura
La prima motivazione è teorica: dare circolarità concettuale al progetto
L’altra motivazione è narcisistica: avere un bel ritratto in regalo
Un invito che si ramifica tra autori di varia ma indubbia qualità
Artisti con storie e posizionamenti diversi, uniti da uno sguardo denso
Una mostra dove il legame personale diventa il tema progettuale
Una mostra dove la chiave teorica si rispecchia nella chiave pratica
Perché…. gli interessi migliori hanno sempre qualcosa di personale
Perché… le motivazioni si diversificano e danno forma agli interessi
Perché… conta la forma etica degli interessi
Perché… conta il modo con cui si creano motivazioni
S.B. Non sono un curatore di mostre d’arte, né tanto meno un abile scrittore di fatti.
Qui, oggi, faccio fatica a capire se mi è stata concessa un’opportunità o se mi sono preso il diritto, con arroganza, di curare un’esposizione di fotografie.
G.M. Sono un curatore di mostre, un abile scrittore di fatti. Non faccio fatica a capire il potenziale di questa tua opportunità e il valore trasversale dello spunto. Nessuna arroganza, caro Simone. Stai lavorando con rigore, pazienza, controllo, autonomia, visionarietà. Puoi permetterti di giocare in forma intelligente, dichiarata e stimolante.
G.M. Simone Bergantini ha invitato alcuni artisti che in vario modo toccano la sua vita. Di seguito ci spiega il senso dei suoi interessi personali, l’onestà di un’affermazione utilitaristica ma non solo.
S.B. Ho invitato Emilio Cafiero perché a lui devo ancora dei soldi e spero quindi di ottenere un’agevolazione sulle rate. Ho invitato Luca Piovaccari perché ne possiedo un lavoro e vorrei venderlo per pagare i debiti. Ho invitato Nicola Vinci perché a Natale mi ha messo in contatto con la rivista Mood per scattare la copertina del mese di gennaio.
Ho invitato Renato D’Agostin perché vive a New York e ho in previsione di chiedergli di ospitarmi una settimana. Ho invitato Alessandro Zuek Simonetti perché dopo una settimana a casa di Renato spero di passare la seconda a casa sua. Ho invitato Barbara la Ragione perché lavora con Sabrina Raffaghello, curatrice della Biennale di Fotografia di Alessandria, sperando che l’anno prossimo mi dia due pagine in catalogo. Ho invitato Alessia De Montis perché l’anno scorso a cena da lei, oltre aver mangiato le patate al forno più buone di sempre, mi ha presentato un giovanissimo collezionista illuminato. Ho invitato Guido Guidi perché senza le sue immagini la fotografia in Italia avrebbe meno senso. Ho invitato Marcello Scopelliti perché sono 5 anni che mi presta le luci quando mi servono. Ho invitato Svetlana Ostapovici perché insieme a lei spero di riuscire a conoscere le persone giuste per un lavoro sulla Moldova che ho in mente da tempo. Ho invitato Silvia Camporesi perchè me l’ha presentata Paolo Brazzoli che ha mille contatti nel settore immobiliare e si sta sbattendo per trovarmi uno studio a Milano ad una cifra onesta. Ho invitato Gea Casolaro per mantenere rapporti di buon vicinato con i miei amici Armando e Fabrizio. Ho invitato Marco Delogu perché è uno di quelli che riescono a fare di Roma una città viva, con Fotografia Festival Internazionale di Roma, e mi farebbe molto piacere conoscerlo e presentargli tutti gli altri. Avrei voluto invitare Matteo Cremonesi giovane e abile fotografo, ma dopo una lunga chiacchierata abbiamo dovuto arrenderci all’idea che non muove ancora nessun interesse.
S.B. Desidero ringraziare per la collaborazione le gallerie Cà Di Frà, Jarach Gallery, Bonelli Arte, Kgallery, The Gallery Apart, Sabrina Raffaghello, Studio Stefania Miscetti, MC2 Gallery.
G.M. Desidero invitare tutti i titubanti, coloro che piegano le labbra in segno di dubbio, coloro che privilegiano in eccesso gli interessi personali. Invito soprattutto loro e non coloro che già credono nelle idee rivelatorie: questi ultimi non ho dubbi che verranno comunque in galleria.
03
aprile 2009
Interessi Personali
Dal 03 aprile al 24 maggio 2009
fotografia
Location
ROMBERG ARTE CONTEMPORANEA
Latina, Viale Le Corbusier, (Latina)
Latina, Viale Le Corbusier, (Latina)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 15-20
Vernissage
3 Aprile 2009, h 18.30
Autore
Curatore