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Interferenze Costruttive. Artisti in Residenza in Azienda
La Fondazione Malvina Menegaz con Interferenze Costruttive sperimenta una nuova formula, quella della interferenza della creatività con la produzione aziendale. Pur essendo un’esperienza limitata a nove artisti e altrettante aziende, essa sarà senz’altro significativa, in termini di risultati, dell’interazione possibile tra l’arte e la produzione di beni.
Comunicato stampa
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Sabato 2 luglio 2011 sarà inaugurata la mostra Interferenze Costruttive - Artisti in Residenza in Azienda, sintesi di un progetto ideato dalla Fondazione Malvina Menegaz per le Arti e le Culture, curata da Giacinto Di Pietrantonio e Francesca Referza. La mostra, che sarà ospitata a Palazzo De Sanctis, in Castelbasso (TE), dal 2 luglio al 31 agosto 2011, vedrà coinvolti gli artisti Mario Airò, Emilio Isgrò, Cesare Pietroiusti, Paolo Parisi, Paola Pivi, Arcangelo Sassolino, Ettore Spalletti, Giuseppe Stampone, Sabrina Torelli, e le seguenti aziende: D.G.&D.F. Metalli, D’Auria Media Group,Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università di Teramo, Falone Costruzioni, Frantoio Montecchia, Gelo, Il Centro, MD’E, Parallelo42 Contemporay art
La Fondazione Malvina Menegaz con Interferenze Costruttive sperimenta una nuova formula, quella della interferenza della creatività con la produzione aziendale. Pur essendo un’esperienza limitata a nove artisti e altrettante aziende, essa sarà senz’altro significativa, in termini di risultati, dell’interazione possibile tra l’arte e la produzione di beni. Questa sperimentazione, del resto, è resa possibile dal fatto che la Fondazione Malvina Menegaz è portatrice di un modello “creativo” di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale, fondato su un sistema integrato capace di coinvolgere orizzontalmente gli operatori pubblici e privati presenti nel territorio. La scelta culturale esigente e il contesto particolare in cui opera, infatti, hanno permesso alla Fondazione di affermarsi come mediatore efficace e competente e di ottenere una finestra di visibilità ragguardevole nel panorama di riferimento nazionale. E questo background ha consentito, di conseguenza, alla Fondazione di avviare un progetto di rete tra imprese, cultura e territorio, e di mettere a sistema un modello di promozione nel quale l’azienda, considerata come comunità di
riferimento con valori propri capaci di influenzare il territorio, è portata a considerare il finanziamento alla cultura non più come semplice sponsorizzazione, ma come investimento strategico utile a rendere fattiva la sua responsabilità sociale nei confronti del territorio medesimo.
Numerosi sono i modi di fare l’arte e di fruirne, ma essenzialmente sono due i modi principali: quello dell'arte che si rifà all'arte, in un processo di evoluzione autoreferenziale, e quello dell'arte che si fa per e nella vita, che attinge, cioè, al quotidiano e ad esso è destinata, senza avere una finalità di pura fruizione estetica. Dopo le tante mostre in cui a Castelbasso è stata esposta “l'arte per l'arte”, la Fondazione Malvina Menegaz insieme con i curatori ha deciso, per il 2011, di lavorare a un progetto di mostra che avesse per tema, e come opere esposte, lavori nati, in tutto o in parte, dalla relazione arte-vita. Di qui l’ideazione di Interferenze Costruttive, un progetto di mostra in cui le opere saranno pensate e realizzate dagli artisti in collaborazione con diverse aziende del territorio, le quali, pur non avendo normalmente finalità artistiche, in questa circostanza diventeranno motivo di ispirazione e i loro prodotti possibili oggetti d’arte. Le opere, infatti, saranno il risultato dell'interazione che ogni artista invitato, uno per ogni azienda, instaurerà con quest’ultima. Gli artisti “residenti in azienda”, pertanto, si interfacceranno con esse e, dopo averne conosciuto i processi produttivi, daranno vita a processi creativi da cui nasceranno le opere da esporre in mostra a Castelbasso.
Il titolo del progetto della mostra ideata dalla Fondazione, Interferenze Costruttive, è ispirato essenzialmente a un fenomeno fisico. Se in senso figurato l’interferenza, intesa come intromissione o ingerenza, ha una connotazione negativa, in fisica la negatività non è scontata. Due o più onde, infatti, incontrandosi in un punto dello spazio, possono sommare o annullare la loro intensità di partenza, dando origine rispettivamente all’interferenza costruttiva o a quella distruttiva. La Fondazione Malvina Menegaz è sicura che dall’incontro tra l’onda dell’intraprendenza economica e quella della creazione artistica si otterranno delle Interferenze Costruttive. Queste, infatti, rappresenteranno l’esito positivo della somma degli elementi di partenza (azienda + artista), che produrranno senz’altro un risultato maggiore della loro somma, dato dalla valore aggiunto dell’arte. Se nel 2010 con la mostra Au Pair. Coppie di fatto nell’arte contemporanea, il dialogo tra i curatori Giacinto Di Pietrantonio e Francesca Referza tendeva a dimostrare che 1+1=1, in Interferenze Costruttive si vuol dimostrare che 1+1=3. L’incontro tra azienda ed artista, infatti, produce un incremento delle energie creatrici iniziali. La mostra ospitata a Palazzo De Santis a Castelbasso è dunque la documentazione di una serie di Interferenze Costruttive. Quelle prodotte dal dialogo tra artista e azienda condotto, con tempi diversi a seconda del progetto, grazie al lavoro di mediazione dei due curatori.
La Fondazione Malvina Menegaz con Interferenze Costruttive sperimenta una nuova formula, quella della interferenza della creatività con la produzione aziendale. Pur essendo un’esperienza limitata a nove artisti e altrettante aziende, essa sarà senz’altro significativa, in termini di risultati, dell’interazione possibile tra l’arte e la produzione di beni. Questa sperimentazione, del resto, è resa possibile dal fatto che la Fondazione Malvina Menegaz è portatrice di un modello “creativo” di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale, fondato su un sistema integrato capace di coinvolgere orizzontalmente gli operatori pubblici e privati presenti nel territorio. La scelta culturale esigente e il contesto particolare in cui opera, infatti, hanno permesso alla Fondazione di affermarsi come mediatore efficace e competente e di ottenere una finestra di visibilità ragguardevole nel panorama di riferimento nazionale. E questo background ha consentito, di conseguenza, alla Fondazione di avviare un progetto di rete tra imprese, cultura e territorio, e di mettere a sistema un modello di promozione nel quale l’azienda, considerata come comunità di
riferimento con valori propri capaci di influenzare il territorio, è portata a considerare il finanziamento alla cultura non più come semplice sponsorizzazione, ma come investimento strategico utile a rendere fattiva la sua responsabilità sociale nei confronti del territorio medesimo.
Numerosi sono i modi di fare l’arte e di fruirne, ma essenzialmente sono due i modi principali: quello dell'arte che si rifà all'arte, in un processo di evoluzione autoreferenziale, e quello dell'arte che si fa per e nella vita, che attinge, cioè, al quotidiano e ad esso è destinata, senza avere una finalità di pura fruizione estetica. Dopo le tante mostre in cui a Castelbasso è stata esposta “l'arte per l'arte”, la Fondazione Malvina Menegaz insieme con i curatori ha deciso, per il 2011, di lavorare a un progetto di mostra che avesse per tema, e come opere esposte, lavori nati, in tutto o in parte, dalla relazione arte-vita. Di qui l’ideazione di Interferenze Costruttive, un progetto di mostra in cui le opere saranno pensate e realizzate dagli artisti in collaborazione con diverse aziende del territorio, le quali, pur non avendo normalmente finalità artistiche, in questa circostanza diventeranno motivo di ispirazione e i loro prodotti possibili oggetti d’arte. Le opere, infatti, saranno il risultato dell'interazione che ogni artista invitato, uno per ogni azienda, instaurerà con quest’ultima. Gli artisti “residenti in azienda”, pertanto, si interfacceranno con esse e, dopo averne conosciuto i processi produttivi, daranno vita a processi creativi da cui nasceranno le opere da esporre in mostra a Castelbasso.
Il titolo del progetto della mostra ideata dalla Fondazione, Interferenze Costruttive, è ispirato essenzialmente a un fenomeno fisico. Se in senso figurato l’interferenza, intesa come intromissione o ingerenza, ha una connotazione negativa, in fisica la negatività non è scontata. Due o più onde, infatti, incontrandosi in un punto dello spazio, possono sommare o annullare la loro intensità di partenza, dando origine rispettivamente all’interferenza costruttiva o a quella distruttiva. La Fondazione Malvina Menegaz è sicura che dall’incontro tra l’onda dell’intraprendenza economica e quella della creazione artistica si otterranno delle Interferenze Costruttive. Queste, infatti, rappresenteranno l’esito positivo della somma degli elementi di partenza (azienda + artista), che produrranno senz’altro un risultato maggiore della loro somma, dato dalla valore aggiunto dell’arte. Se nel 2010 con la mostra Au Pair. Coppie di fatto nell’arte contemporanea, il dialogo tra i curatori Giacinto Di Pietrantonio e Francesca Referza tendeva a dimostrare che 1+1=1, in Interferenze Costruttive si vuol dimostrare che 1+1=3. L’incontro tra azienda ed artista, infatti, produce un incremento delle energie creatrici iniziali. La mostra ospitata a Palazzo De Santis a Castelbasso è dunque la documentazione di una serie di Interferenze Costruttive. Quelle prodotte dal dialogo tra artista e azienda condotto, con tempi diversi a seconda del progetto, grazie al lavoro di mediazione dei due curatori.
02
luglio 2011
Interferenze Costruttive. Artisti in Residenza in Azienda
Dal 02 luglio al 31 agosto 2011
arte contemporanea
Location
PALAZZO DE SANCTIS
Castelbasso, (Teramo)
Castelbasso, (Teramo)
Orario di apertura
tutti i giorni dalle 19:00 alle 24:00, escluso il lunedì
Vernissage
2 Luglio 2011, h 18.30
Sito web
www.fondazionemenegaz.it
Autore
Curatore