Spesso sacrificata a vantaggio dei giovanissimi o dei maestri affermati, l’età di mezzo risulta invece uno dei momenti più interessanti nella carriera di un artista. Essenzialmente per due ragioni: la prima, che stile e linguaggio hanno raggiunto caratteri di solidità e maturità; la seconda, che la selezione è già avvenuta e dunque si può parlare con sicurezza di valori stabili e di certezze sia per la critica che per il mercato.
Per INTERMEDIA PAINTING il curatore Luca Beatrice ha scelto cinque artisti italiani, attivi ormai da diverse generazioni e particolarmente significativi nell’ambito pittorico. Punto di partenza la figurazione di Gian Marco Montesano (precede gli altri sul piano anagrafico ma ha raggiunto il successo nelle ultime decadi) in cui i fatti e i drammi della Grande Storia, come le guerre, le dittature, le epoche di corruzione e decadenza sono sottoposti a un processo di revisione critica anche attraverso l’uso della tipica gamma cromatica grigia e malinconica. Marco Cingolani, già protagonista dell’arte milanese di fine anni ’80, dopo aver lavorato con uno stile narrativo su temi come le Interviste, fatti di cronaca o racconti biblici, ha sviluppato negli ultimi anni una sempre più netta attenzione per il colore che diventa protagonista dei suoi quadri dai titoli enigmatici e allusivi.
Giovanni Frangi, Luca Pignatelli e Jonathan Guaitamacchi sono i più significativi esponenti della pittura milanese. Nel loro lavoro la capitale lombarda assume un ruolo primario, quasi indissolubile dalle scelte culturali ed esistenziali. Si va dall’eredità naturalista sviluppata da Giovanni Frangi anche in opere di grandi dimensioni che possono oggi aspirare al confronto con i grandi interpreti della pittura internazionale, all’importante rapporto dialettico con i materiali anomali che da sempre sottolinea Luca Pignatelli, a cavallo tra l’esperienza figurativa e soluzioni imprevedibili, da Burri all’Arte Povera. Le prospettive radenti e vertiginose delle metropoli di Jonathan Guaitamacchi hanno echi che vanno dal Futurismo metropolitano alla fotografia contemporanea, ma risultano altrettanto significativi per la formazione della poetica i soggiorni dell’artista a Londra e in Sud Africa.

Marco Cingolani
Como 1961. Vive e lavora a Milano.
Ha esordito alla metà degli anni ’80 nella generazione post Transavanguardia, ponendo l’accento sulla leggerezza senza mai prescindere dalla pittura. Presente alla mostra generazionale Una scena emergente (Museo Pecci, Prato 1991), animatore delle due edizioni di Documentario (Torino e Milano 1992-93), collabora con la Galleria Emilio Mazzoli di Modena




dove ha esposto per la prima volta nel 1994. Tra le sue ultime personali di rilievo:
2002–Palazzo Strozzi, Firenze, 2003-Galleria In Arco, Torino, Palazzo della Ragione, Mantova.

Giovanni Frangi
Milano 1959. Vive e lavora a Milano
Lavora dall’inizio degli anni ’80. Vince il premio alla XII Quadriennale di Roma (1996) e lo stesso anno presenta alla Sala del Cenacolo della Camera dei Deputati di Roma il ciclo La fuga di Renzo. Nel ’97 Palazzo Sarcinelli di Conegliano gli dedica un’importante antologica, del ‘99 è la personale al Palazzo delle Stelline di Milano. Nel 2004 alla Scuderia Grande di Villa Menafoglio Litta Panza a Biumo presenta l’installazione Nobu at Elba, composta da quattro grandissime tele per complessivi 40 metri di pittura e venti sculture in gomma piuma bruciata. La sua ultima personale, tuttora in corso, alla Galleria dello Scudo di Verona.

Jonathan Guaitamacchi
Londra 1961. Vive e lavora a Milano.
Attivo dalla metà degli anni ’90, ottiene particolari riconoscimenti negli ultimi cinque anni, partecipando ad esempio alla sezione Anteprima della Quadriennale (Torino 2004). Tra le personali recenti: Lawrence Rubin , Milano 2000, Cà di Frà, Milano 2003, 2000 & Novecento, Reggio Emilia. Tra le collettive: 2001 – Generazionale, Vicenza 2002 – Premio Cairo, Milano; Galleria Bagnai, Firenze. 2003 – Nuovo paesaggio, Udine, Impatto Ambientale, Chiostri di San Domenico, Reggio Emilia.

Gian Marco Montesano
Torino 1949. Vive tra Bologna, Parigi e Trento. Tra le mostre personali recenti: 2004 – Studio Raffaelli, Trento; 2003 – Galleria San Filippo, Regione Piemonte, Torino; 2002 – Fondazione Cassa di Risparmio, Bologna; 2001 – Galleria Mazzoli, Modena; 1998 – Chiostri di San Domenico, Reggio Emilia, Trevi Flash Art Museum, Trevi. Ha partecipato alla Biennale di Venezia (1993), Fuori Uso, Pescara (1993, 1995), Quadriennale di Roma (1999), Biennale di Praga (2003) e ad altre numerose rassegne internazionali. Dal 1979 è autore e regista di opere teatrali con la compagnia Florian.

Luca Pignatelli
Milano 1962. Vive e lavora a Milano
Espone dalla metà degli anni ’80. La sua prima personale di disegni da Antonia Jannone a Milano (1987), quindi varie personali da Poggiali & Forconi a Firenze (1998-2003-2004 con Carlo Maria Mariani), Fondazione Mudima (1999), Mudima 2 (Milano 2000 e Berlino 2002), Generous Miracles Gallery (New York 2000-2002-2004). Ha vinto il Premio Michetti, il Premio Vasto, il Premio Cairo, ha partecipato ad Italian Factory, Sui Generis e alla Quadriennale di Roma del 1996.