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International Art in Villa Orsini
Numerosi artisti attivi tra Stati Uniti d’America, America del Sud e Europa, messi in relazione tra loro e con gli spazi del palazzo settecentesco, per dar vita al primo capitolo di un progetto di scambi culturali che si svilupperà nel tempo e si declinerà in episodi espositivi.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Si inaugura sabato 4 giugno 2016, alle ore 18, presso gli spazi di Villa Orsini di Scorzè (via Roma, 53; vedi scheda evento allegata) il progetto espositivo INTERNATIONAL ART IN VILLA ORSINI, a cura di Bruno Francisci e Gaetano Salerno.
La mostra, visitabile fino a domenica 26 giugno 2016, nasce dalla collaborazione tra il Comune di Scorzè, il Circolo Culturale Scorzè, Porto d’Arti, Segnoperenne e il Museum of the Americas, prestigiosa realtà culturale con sede a Miami (Florida) e Houston (Texas).
Verranno ospitati per l’occasione numerosi artisti attivi tra Stati Uniti d’America, America del Sud e Europa, messi in relazione tra loro e con lo spazio espositivo di Villa Orsini per dar vita al primo capitolo di un progetto di scambi culturali che si svilupperà nel tempo e si declinerà in episodi espositivi futuri.
Il progetto sviluppa tre differenti eventi in contemporanea: le mostre personali dell’artista colombiana Gloria Llano (ENERGIA DELLA MENTE E DELL’UNIVERSO) e dell’artista tedesco Walter Schöne (LA CONSUNZIONE DEL REALE), ospitati rispettivamente nelle grandi sale laterali di Villa Orsini mentre nella grande sala centrale sarà esposto UN MURO PER LA PACE, articolata installazione composta da quaranta quadri di piccoli dimensioni realizzati da altrettanti artisti ispirata al tema della pace, al simbolico punto d’incontro tra le molte anime, le molte culture e le differenti nazionalità degli artisti presenti in questa collettiva, metafora di ciò che vuole rappresentare l’evento, favorire cioè lo scambio di idee e punti di vista attraverso la produzione artistica.
Scrive Bruno Francisci a proposito del Muro della Pace: “ […] La folgorante, splendida idea di innalzare un muro che unisce egli l’ha brillantemente attuata “costruendo” con le opere dei molti artisti che hanno subito accolto la sua proposta uno straordinario “Muro per la Pace”. Questo muro ideale è stato allestito con piccole opere (cm. 30 x 30) di identico formato che artisti di ogni provenienza e stile realizzano e mettono a disposizione quasi fossero mattoni del muro che, per la natura stessa dell’arte e per l’intento del progetto, diventa così strumento di incontro e non di divisione. L’idea di pace va quindi a incarnarsi nelle energie delicate e potenti dell’arte, traendone forza e capacità di persuasione dentro il consorzio dell’umanità […]”.
Gloria Llano è un’artista colombiana. Si forma artisticamente nel suo paese d’origine ma grazie alle numerose esperienze vissute all’estero ha modo di entrare in contatto con differenti culture, differenti linguaggi, differenti visioni e di creare un archivio di ricordi che oggi si fondono in una forma espressiva caleidoscopica e plurilinguistica. Inizia così a tradurre in pittura questa conoscenza acquisita nel tempo realizzando opere che parlano sia di realtà terrene sia di spiritualità, attraverso le quali l’artista si interroga (e cerca risposte) sui grandi misteri dell’umanità quali l’origine e il significato dell’Universo, della nostra specie e della vita, dei conflitti sociali, delle analogie e differenze tra le molte culture che popolano il nostro pianeta giungendo, in ultima analisi, ad affrontare anche i concetti di Dio e Fede.
La sua pittura, vicina ai linguaggi dell’espressionismo astratto e dell’informale, sovrappone vari elementi e tecniche (colori acrilici, inchiostri, acqua, colle) e sfrutta naturali processi chimici dei materiali, disposti con attenzione sui supporti secondo le regole matematiche della sezione aurea, al fine di ottenere suggestivi effetti narranti indotti dal colore materico, per tracciare suggestive forme che rievocano il Cosmo, l’ambiente naturale, i fenomeni naturali, l’acqua, visioni ravvicinate e colorate di strutture che coinvolgono empaticamente lo spettatore per suscitare emozioni e suggerire relazioni attive - oltre il puro dato estetico - e dinamiche con l’opera.
Scrive Gaetano Salerno a proposito del suo lavoro nel catalogo della mostra: “ […]La pittura di Gloria Llano fornisce un punto di vista inatteso e ravvicinato sui processi formativi di un Universo ancora indefinito; una visione mistica, sorretta da un laicismo scientista che per un attimo sembra ignorare i dogmi della Fede, riconduce questi intensi fotogrammi e queste iperboli cromatiche all’attimo decretante il tutto, al momento che dallo stato di quiete inerziale della materia ha originato la vita. Sono paesaggi primordiali in espansione, realtà fenomeniche scomposte in procinto di formazione in cui ogni possibile sviluppo è ancora contemplabile, determinato dalla materia che arbitrariamente si dispone lungo tutti gli orizzonti possibili per accogliere nuove idee evolutive, pronta a inverarsi in forme già pensate da qualche entità superiore ma non ancora realizzate.
Big Bang, Energia, Esplosione Azzurra, Esplosione Rossa, Nascita, Evoluzione, Orizzonte diventano così gli eloquenti titoli di una trasposizione onirica di storie antiche qui narrate per immagini - immediate ed eloquenti - che la scienza ha solo saputo descrivere a parole e la fisica ricondurre a complesse formule teoriche. Si percepisce nei quadri dell’artista l’energia latente di un Universo appena esploso, la concretizzazione di un progetto che, accettando una metafora non dichiarata ma intuibile in queste pitture, trasferisce la stessa forza imposta alla materia alla coscienza umana come Idea imposta da un atto divino superiore finalizzata allo sviluppo di entità senzienti, il simbolico passaggio dal buio alla luce della conoscenza […]”.
Walter Schöne nasce nell’antica città tedesca di Ratisbona e dopo gli studi tecnici culminati nel conseguimento di una laurea in ingegneria elettrica inizia a operare nel settore in qualità di libero professionista. In parallelo agli studi accademici e alla professione di ingegnere sviluppa il proprio naturale talento artistico mediante l’apprendimento delle diverse tecniche pittoriche che ben presto gli consentono di dedicarsi a una intensa attività di creazione artistica. Attualmente vive e lavora come pittore professionista vicino alla città Sankt Pölten, capitale dello stato federale austriaco della Bassa Austria. “La mia pittura può essere tanto realistica quanto astratta: quello che determina il risultato della mia attività artistica è unicamente l’ispirazione che mi guida”, dichiara l’artista. E soggiunge: “I miei dipinti raccontano sempre qualcosa e la loro realizzazione nasce da un intreccio dello sguardo sul mondo con le emozioni che esse suscita in me”. Tra gli artisti che Walter Schöne dichiara di apprezzare in modo particolare indica i nomi di Edward Hopper, Jack Vettriano e Gerhard Richter, grandi protagonisti dell’arte novecentesca e oltre, fornendo con ciò una esplicita e interessante chiave di lettura della sua pittura che nasce da una personale rivisitazione dei territori dell’astrazione e della figurazione. Ha esposto in diversi Paesi, tra cui Germania, Austria, Stati Uniti e Italia.
Scrive Bruno Francisci a proposito dell’artista nel catalogo della mostra: “ […] Le serene figurazioni di Walter Schöne rappresentano una translucida rarefazione della vita che viene come sospesa nell’istante della visione in quel frammento del reale che l’artista ritaglia nel fluire dalla vita stessa (o addirittura una finzione di essa) e quindi ricompone nella fissità dell’opera che ce lo restituisce purificato dalla passioni e dalla precarietà dell’esistere. Agisce nelle opere del pittore tedesco una sorta di metabolismo del reale che parifica panorami, oggetti e persone a entità stilistiche che, pur tra loro omologhe ed omogenee tanto concettualmente quanto visivamente, vengono a confluire dentro un universo che assegna a ciascuna di esse una identità nuova e specifica.
Così procedendo, l’artista attua nelle sue opere una severa e armoniosa semplificazione di ogni dettaglio inessenziale e di qualsiasi spazialità intesa come quinta teatrale scontata, interviene sull’immagine diciamo così fotografica per trarne la sola quintessenza necessaria […]”.
Musica, danza e canto arricchiranno inoltre la serata di inaugurazione.
Verrà infatti proposto al pubblico negli spazi interni di Villa Orsini un primo intervento di arte e musica al quale seguirà, nel suggestivo giardino concluso sul quale si affaccia la costruzione settecentesca, Abitare la musica, cantare l’architettura, progetto di danza moderna e classica realizzato in collaborazione con la compagnia Murmure Trinsant, media-partner Radio Ca’ Foscari e GlamingArt, che presenterà al pubblico ARGIA^2, fusione tra la voce nuda del soprano Lisa La Pietra e il corpo danzante della coreografa Alexandra Foffano (accompagnata dalle danzatrici Sofia Fiume e Valentina Ceccato).
Appuntamento dunque sabato 4 giugno 2016 (inizio presentazione ore 18) con il muro della pace, multicolore barriera dell’arte che si contrappone agli orrori della guerra con le opere di artisti provenienti da ogni parte del mondo, con le fantastiche e lampeggianti opere di Gloria Llano e le figurazioni serene di Walter Schöne, introdotti al pubblico dagli interventi critici di Bruno Francisci, Raul Oyuela, Gaetano Salerno. In occasione della vernice verranno inoltre presentati i cataloghi della mostra, con immagini dei lavori esposti e testi critici.
La mostra, visitabile fino a domenica 26 giugno 2016, nasce dalla collaborazione tra il Comune di Scorzè, il Circolo Culturale Scorzè, Porto d’Arti, Segnoperenne e il Museum of the Americas, prestigiosa realtà culturale con sede a Miami (Florida) e Houston (Texas).
Verranno ospitati per l’occasione numerosi artisti attivi tra Stati Uniti d’America, America del Sud e Europa, messi in relazione tra loro e con lo spazio espositivo di Villa Orsini per dar vita al primo capitolo di un progetto di scambi culturali che si svilupperà nel tempo e si declinerà in episodi espositivi futuri.
Il progetto sviluppa tre differenti eventi in contemporanea: le mostre personali dell’artista colombiana Gloria Llano (ENERGIA DELLA MENTE E DELL’UNIVERSO) e dell’artista tedesco Walter Schöne (LA CONSUNZIONE DEL REALE), ospitati rispettivamente nelle grandi sale laterali di Villa Orsini mentre nella grande sala centrale sarà esposto UN MURO PER LA PACE, articolata installazione composta da quaranta quadri di piccoli dimensioni realizzati da altrettanti artisti ispirata al tema della pace, al simbolico punto d’incontro tra le molte anime, le molte culture e le differenti nazionalità degli artisti presenti in questa collettiva, metafora di ciò che vuole rappresentare l’evento, favorire cioè lo scambio di idee e punti di vista attraverso la produzione artistica.
Scrive Bruno Francisci a proposito del Muro della Pace: “ […] La folgorante, splendida idea di innalzare un muro che unisce egli l’ha brillantemente attuata “costruendo” con le opere dei molti artisti che hanno subito accolto la sua proposta uno straordinario “Muro per la Pace”. Questo muro ideale è stato allestito con piccole opere (cm. 30 x 30) di identico formato che artisti di ogni provenienza e stile realizzano e mettono a disposizione quasi fossero mattoni del muro che, per la natura stessa dell’arte e per l’intento del progetto, diventa così strumento di incontro e non di divisione. L’idea di pace va quindi a incarnarsi nelle energie delicate e potenti dell’arte, traendone forza e capacità di persuasione dentro il consorzio dell’umanità […]”.
Gloria Llano è un’artista colombiana. Si forma artisticamente nel suo paese d’origine ma grazie alle numerose esperienze vissute all’estero ha modo di entrare in contatto con differenti culture, differenti linguaggi, differenti visioni e di creare un archivio di ricordi che oggi si fondono in una forma espressiva caleidoscopica e plurilinguistica. Inizia così a tradurre in pittura questa conoscenza acquisita nel tempo realizzando opere che parlano sia di realtà terrene sia di spiritualità, attraverso le quali l’artista si interroga (e cerca risposte) sui grandi misteri dell’umanità quali l’origine e il significato dell’Universo, della nostra specie e della vita, dei conflitti sociali, delle analogie e differenze tra le molte culture che popolano il nostro pianeta giungendo, in ultima analisi, ad affrontare anche i concetti di Dio e Fede.
La sua pittura, vicina ai linguaggi dell’espressionismo astratto e dell’informale, sovrappone vari elementi e tecniche (colori acrilici, inchiostri, acqua, colle) e sfrutta naturali processi chimici dei materiali, disposti con attenzione sui supporti secondo le regole matematiche della sezione aurea, al fine di ottenere suggestivi effetti narranti indotti dal colore materico, per tracciare suggestive forme che rievocano il Cosmo, l’ambiente naturale, i fenomeni naturali, l’acqua, visioni ravvicinate e colorate di strutture che coinvolgono empaticamente lo spettatore per suscitare emozioni e suggerire relazioni attive - oltre il puro dato estetico - e dinamiche con l’opera.
Scrive Gaetano Salerno a proposito del suo lavoro nel catalogo della mostra: “ […]La pittura di Gloria Llano fornisce un punto di vista inatteso e ravvicinato sui processi formativi di un Universo ancora indefinito; una visione mistica, sorretta da un laicismo scientista che per un attimo sembra ignorare i dogmi della Fede, riconduce questi intensi fotogrammi e queste iperboli cromatiche all’attimo decretante il tutto, al momento che dallo stato di quiete inerziale della materia ha originato la vita. Sono paesaggi primordiali in espansione, realtà fenomeniche scomposte in procinto di formazione in cui ogni possibile sviluppo è ancora contemplabile, determinato dalla materia che arbitrariamente si dispone lungo tutti gli orizzonti possibili per accogliere nuove idee evolutive, pronta a inverarsi in forme già pensate da qualche entità superiore ma non ancora realizzate.
Big Bang, Energia, Esplosione Azzurra, Esplosione Rossa, Nascita, Evoluzione, Orizzonte diventano così gli eloquenti titoli di una trasposizione onirica di storie antiche qui narrate per immagini - immediate ed eloquenti - che la scienza ha solo saputo descrivere a parole e la fisica ricondurre a complesse formule teoriche. Si percepisce nei quadri dell’artista l’energia latente di un Universo appena esploso, la concretizzazione di un progetto che, accettando una metafora non dichiarata ma intuibile in queste pitture, trasferisce la stessa forza imposta alla materia alla coscienza umana come Idea imposta da un atto divino superiore finalizzata allo sviluppo di entità senzienti, il simbolico passaggio dal buio alla luce della conoscenza […]”.
Walter Schöne nasce nell’antica città tedesca di Ratisbona e dopo gli studi tecnici culminati nel conseguimento di una laurea in ingegneria elettrica inizia a operare nel settore in qualità di libero professionista. In parallelo agli studi accademici e alla professione di ingegnere sviluppa il proprio naturale talento artistico mediante l’apprendimento delle diverse tecniche pittoriche che ben presto gli consentono di dedicarsi a una intensa attività di creazione artistica. Attualmente vive e lavora come pittore professionista vicino alla città Sankt Pölten, capitale dello stato federale austriaco della Bassa Austria. “La mia pittura può essere tanto realistica quanto astratta: quello che determina il risultato della mia attività artistica è unicamente l’ispirazione che mi guida”, dichiara l’artista. E soggiunge: “I miei dipinti raccontano sempre qualcosa e la loro realizzazione nasce da un intreccio dello sguardo sul mondo con le emozioni che esse suscita in me”. Tra gli artisti che Walter Schöne dichiara di apprezzare in modo particolare indica i nomi di Edward Hopper, Jack Vettriano e Gerhard Richter, grandi protagonisti dell’arte novecentesca e oltre, fornendo con ciò una esplicita e interessante chiave di lettura della sua pittura che nasce da una personale rivisitazione dei territori dell’astrazione e della figurazione. Ha esposto in diversi Paesi, tra cui Germania, Austria, Stati Uniti e Italia.
Scrive Bruno Francisci a proposito dell’artista nel catalogo della mostra: “ […] Le serene figurazioni di Walter Schöne rappresentano una translucida rarefazione della vita che viene come sospesa nell’istante della visione in quel frammento del reale che l’artista ritaglia nel fluire dalla vita stessa (o addirittura una finzione di essa) e quindi ricompone nella fissità dell’opera che ce lo restituisce purificato dalla passioni e dalla precarietà dell’esistere. Agisce nelle opere del pittore tedesco una sorta di metabolismo del reale che parifica panorami, oggetti e persone a entità stilistiche che, pur tra loro omologhe ed omogenee tanto concettualmente quanto visivamente, vengono a confluire dentro un universo che assegna a ciascuna di esse una identità nuova e specifica.
Così procedendo, l’artista attua nelle sue opere una severa e armoniosa semplificazione di ogni dettaglio inessenziale e di qualsiasi spazialità intesa come quinta teatrale scontata, interviene sull’immagine diciamo così fotografica per trarne la sola quintessenza necessaria […]”.
Musica, danza e canto arricchiranno inoltre la serata di inaugurazione.
Verrà infatti proposto al pubblico negli spazi interni di Villa Orsini un primo intervento di arte e musica al quale seguirà, nel suggestivo giardino concluso sul quale si affaccia la costruzione settecentesca, Abitare la musica, cantare l’architettura, progetto di danza moderna e classica realizzato in collaborazione con la compagnia Murmure Trinsant, media-partner Radio Ca’ Foscari e GlamingArt, che presenterà al pubblico ARGIA^2, fusione tra la voce nuda del soprano Lisa La Pietra e il corpo danzante della coreografa Alexandra Foffano (accompagnata dalle danzatrici Sofia Fiume e Valentina Ceccato).
Appuntamento dunque sabato 4 giugno 2016 (inizio presentazione ore 18) con il muro della pace, multicolore barriera dell’arte che si contrappone agli orrori della guerra con le opere di artisti provenienti da ogni parte del mondo, con le fantastiche e lampeggianti opere di Gloria Llano e le figurazioni serene di Walter Schöne, introdotti al pubblico dagli interventi critici di Bruno Francisci, Raul Oyuela, Gaetano Salerno. In occasione della vernice verranno inoltre presentati i cataloghi della mostra, con immagini dei lavori esposti e testi critici.
04
giugno 2016
International Art in Villa Orsini
Dal 04 al 26 giugno 2016
arte contemporanea
Location
VILLA ORSINI
Scorzè, Via Roma, 53, (Venezia)
Scorzè, Via Roma, 53, (Venezia)
Orario di apertura
martedì mercoledì venerdì sabato 16.00 - 19.30
domenica 10.30 - 12.30 e 16.00 - 19.30
Vernissage
4 Giugno 2016, h 18.00
Autore
Curatore