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Interno Sole
Inaugura l’8 dicembre alla Galleria Susanna Orlando Interno Sole – la mostra dedicata alla potenza ristoratrice dell’Arte. In sintonia con le tradizioni ancestrali e religiose Susanna Orlando porta, proprio alle soglie dell’inverno, il calore avvolgente del giallo.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
INTERNO SOLE
Mostra collettiva
Inaugurazione giovedì 8 dicembre 2022, ore 18:00
Galleria Susanna Orlando Via Stagio Stagi, 12, Pietrasanta (LU)
Dall’ 8 dicembre 2022 al 9 gennaio 2023
Orari Galleria: 11-13.30 / 16-20 tutti i giorni
Inaugura l’8 dicembre alla Galleria Susanna Orlando Interno Sole - la mostra dedicata alla potenza ristoratrice dell’Arte. In sintonia con le tradizioni ancestrali e religiose Susanna Orlando porta, proprio alle soglie dell’inverno, il calore avvolgente del giallo, colore istintivamente associato al Sole e alle sue caratteristiche, violento e accecante, ma al contempo fonte di vita e felicità. Nella sede centrale della sua galleria, a Pietrasanta, saranno presentate opere e capolavori del design, la cui funzione è quella di risvegliare la sensazione del calore del sole, di un fascio di luce totalizzante. Il celebrare la luce, bisogno atavico dell’essere umano, si allinea perfettamente al susseguirsi delle stagioni, al calendario solare: l’8 dicembre infatti, una data importante per la tradizione cristiana, veniva già celebrato dall’VIII secolo con falò e feste riti propiziatori per l’inverno. La fine dell’anno e il mese di dicembre così ricco di feste, è un periodo intriso di magia e spiritualità che sin dai tempi più remoti celebra il trionfo della luce sulle tenebre, il momento in cui essa si oppone finalmente alla notte nel solstizio d'inverno, come, ad esempio, la celebrazione del Sol Invictus degli antichi romani.
Il mito del sole, rubato al primitivo e interpretato mediante influenze classiche, viene in questa occasione presentato dalla Galleria Susanna Orlando attraverso oggetti sacri come il prezioso tabernacolo in oro zecchino del XVII secolo; reinterpretazioni in chiave Interno Sole di opere di artisti contemporanei come Roberta Busato, Pino Deodato e Lorenzo Lazzeri; passando per un Sole Araldico (1979) in bronzo del grande maestro Giò Pomodoro che, con la sua poetica, ha sempre testimoniato il potenziale vitale e simbolico dell'immagine dell’astro. Per Pomodoro (1930 - 2002), una delle figure centrali della scultura internazionale tra la fine degli anni ’50 e l’inizio degli anni ’60, il sole è un tema sviluppato nel periodo della sua maturità artistica e che rimarrà centrale fino alla fine della sua carriera. Contaminati dalla mitologia classica e dal dinamismo di Boccioni, i suoi soli sono composti da cerchi, quadrati e triangoli che emergono da una forma circolare spezzata, ricerca di un’armonia perduta.
Sarà presente Quarzo n. 6, litografia originale di Giuseppe Capogrossi (1900-1972), artista del segno e tra i padri della pittura informale italiana, che con contrasti di colori vivaci presenta il grafema enigmatico e caratteristico dell’artista che dà vita ad un ritmo percepibile alla vista, i cui valori rievocano alfabeti indecifrabili di lingue sconosciute. Un ritmo che si ritrova anche nell’opera di Giuseppe Chiari (1926 - 2007), musicista, pianista ed artista del gruppo Fluxus, che, con il ritrovamento di un piccolo pianoforte a 6 tasti, inizia la serie I sei scalini sono la musica, trasformando così l’oggetto in opera firmandolo e fotografandolo in varie situazioni. Con interventi scritti a penna feltro su cartoncino e fotocopie a colori virate, Chiari afferma che la musica è il senso, l’inizio e la fine, di ogni atto creativo.
Il concetto di riproducibilità dell’arte ritorna anche con Maurizio Nannucci (1939) per ricercare la relazione tra cultura, società e nuovi modelli di comunicazione. Proteso verso la creazione di un nuovo ordine estetico, Nannucci riflette sull’oggetto d’arte e NOMOREEXCUSES, frase che appariva nel 2013 come installazione monumentale, si trasforma dal 2016 in libro d’artista con un’incisione laser su carta oro.
Ad arricchire la mostra, anche le opere di Bruno Ceccobelli (1952) e Piero Pizzi Cannella (1955), due grandi esponenti della Nuova Scuola Romana, o Scuola di San Lorenzo, che nei primi anni ’80, nell’ex Pastificio Cerere, edificio di archeologia industriale nella Roma proletaria, hanno dato vita ad un nucleo creativo. Di Ceccobelli un lavoro intriso di religione e misticismo, intima emanazione di felicità ove centrale è sia il doppio senso delle parole e il chicco di riso, antico simbolo religioso e minuscola traccia del trascendente, mentre di Pizzi Cannella si presenterà L’orientale, opera del 2015. Un abito color seppia che si staglia su un tramonto cinese.
Con una pratica artistica rivolta alla pittura segnica, Giuliano Tomaino (1945) lavora a rendere autentica e essenziale l’immagine: ogni sua opera è infatti il risultato di un’azione volta a levare il superfluo. Analogamente al Fanciullino di Giovanni Pascoli, anche Tomaino propone una visione artistica che richiama al periodo dell’infanzia in cui i bambini scoprono le cose per la prima volta in totale assenza di preconcetti o sovrastrutture. Ecco che quindi nascono i cavalli a dondolo, potenti simboli iconici che caratterizzano lo stile dell’artista. La sacralità del simbolo ritorna anche nell’opera di Girolamo Ciulla (1952), Spighe dorate. Siciliano di origine e pietrasantino di adozione dal 1986, l’artista spazia dalla carta alla pietra esaltando la spiga di grano, simbolo connesso alla mitologia classica e, in particolare, al mito di Cerere, la madre di Persefone. Il richiamo alla tradizione ancestrale è quindi un segno distintivo delle sue opere che si ritrova nei simboli che punteggiano le sue rappresentazioni.
Traggono ispirazione dall’osservazione della natura le due artiste internazionali presenti in mostra: Cynthia Sah (1952) e Patricia Fraser (1969). Sah, nata a Hong Kong e cresciuta tra Taiwan e Giappone, grazie alla sua eleganza, intrisa di estetica orientale, dà luce ad opere minimaliste fortemente armoniche. Pur lavorando elementi fortemente materici come il marmo ed il bronzo, questa artista trasmette appieno la sensazione di equilibrio, di leggerezza e di fluidità. Fraser, poliedrica artista nata a Portorico, incentra la sua arte sul concetto di analisi e ricerca. È infatti grazie alla tensione continua tra passato e presente che l’artista ritrova la sua identità, riconciliandosi con la natura ed esprimendo così il proprio amore verso di essa.
Maurizio Godot Villani, guidato dal suo ”terzo occhio”, come ama definire la macchina fotografica che lo accompagna in tutta la sua sperimentazione artistica, con le sue foto riassume esperienze di vita e viaggi, i molteplici scatti raccontano la sua necessità di essere testimone del qui ed ora, di imprimere sulla pellicola i suoi ricordi.
Oltre all’importanza delle opere e all’emozione che gli artisti già menzionati sono in grado di provocare, Interno Sole racconta anche un percorso di crescita e di confronto con la Galleria. Tramite progetti espositivi audaci e stimolanti, con occhio attento alla poetica di ognuno, Susanna Orlando promuove infatti la realizzazione di nuove opere e sincronie, valorizzandone i creatori. Roberta Busato (1976), artista eclettica che affonda le sue radici nel teatro per poi sbocciare con l’arte scultorea, presenta per l’occasione una creazione inedita di terra cruda, paglia oro. Materie primordiali e altamente simboliche vengono da lei unite con un procedimento tecnico perfetto che dà vita ad una scultura di un’intimità e di un’introspezione commoventi.
Alchimista dell’immagine, Pino Deodato (1950) spazia dalla pittura alla scultura raccontando metafore di vita con uno sguardo umanistico e, più propriamente, umano. Protagonista delle sue sculture è una figura maschile in miniatura, il cui abito formale è in piena antitesi con la gestualità e gli scenari onirici e fantastici in cui l’artista la colloca. Chi guarda, inevitabilmente attratto dalla contraddizione, viene accompagnato in una narrazione allegorica, in un mosaico di esistenze. Commissionato anche un Fresco d’autore in esclusiva: Lorenzo Lazzeri (1956), avvolge la propria opera di alluminio con foglie di oro zecchino. Rimanendo fedele alla ricerca della bellezza e dell’essenziale, colti nella delicatezza degli elementi marini da lui raffigurati, Lazzeri intreccia visione e realtà, donando alla sua creazione, per Interno Sole, un soffio vitale simbolico.
Durante la mostra, i visitatori saranno accolti, oltre che dalle opere, da Sponge, poltrona dorata disegnata da Peter Traag per Edra, dove sarà possibile sedersi in pieno sole. Si ringrazia Edra per il prestito della poltrona.
Interno Sole è in collaborazione con Silvia Vannacci, curatrice e ideatrice del progetto artistico e curatoriale Contemporary Matters.
EDRA, azienda di arredamento, è nata nel 1987 in Toscana ed è oggi conosciuta in tutto il mondo per l’assoluta qualità dei suoi prodotti, che uniscono tradizione artistica, ricerca tecnologica, alta sapienza manuale e materiali di elevatissimo pregio.
Silvia Vannacci, curatrice e sinologa, nel 2019 fonda a Shanghai Contemporary Matters, un progetto di curatela, consulenza e produzione artistica tra l’Italia e la Cina.
Galleria Susanna Orlando
Via Stagi 12 e Via Garibaldi 30
55045, Pietrasanta, Lucca
+ 39 0584/70214
info@galleriasusannaorlando.it
ww.galleriasusannaorlando.it
Mostra collettiva
Inaugurazione giovedì 8 dicembre 2022, ore 18:00
Galleria Susanna Orlando Via Stagio Stagi, 12, Pietrasanta (LU)
Dall’ 8 dicembre 2022 al 9 gennaio 2023
Orari Galleria: 11-13.30 / 16-20 tutti i giorni
Inaugura l’8 dicembre alla Galleria Susanna Orlando Interno Sole - la mostra dedicata alla potenza ristoratrice dell’Arte. In sintonia con le tradizioni ancestrali e religiose Susanna Orlando porta, proprio alle soglie dell’inverno, il calore avvolgente del giallo, colore istintivamente associato al Sole e alle sue caratteristiche, violento e accecante, ma al contempo fonte di vita e felicità. Nella sede centrale della sua galleria, a Pietrasanta, saranno presentate opere e capolavori del design, la cui funzione è quella di risvegliare la sensazione del calore del sole, di un fascio di luce totalizzante. Il celebrare la luce, bisogno atavico dell’essere umano, si allinea perfettamente al susseguirsi delle stagioni, al calendario solare: l’8 dicembre infatti, una data importante per la tradizione cristiana, veniva già celebrato dall’VIII secolo con falò e feste riti propiziatori per l’inverno. La fine dell’anno e il mese di dicembre così ricco di feste, è un periodo intriso di magia e spiritualità che sin dai tempi più remoti celebra il trionfo della luce sulle tenebre, il momento in cui essa si oppone finalmente alla notte nel solstizio d'inverno, come, ad esempio, la celebrazione del Sol Invictus degli antichi romani.
Il mito del sole, rubato al primitivo e interpretato mediante influenze classiche, viene in questa occasione presentato dalla Galleria Susanna Orlando attraverso oggetti sacri come il prezioso tabernacolo in oro zecchino del XVII secolo; reinterpretazioni in chiave Interno Sole di opere di artisti contemporanei come Roberta Busato, Pino Deodato e Lorenzo Lazzeri; passando per un Sole Araldico (1979) in bronzo del grande maestro Giò Pomodoro che, con la sua poetica, ha sempre testimoniato il potenziale vitale e simbolico dell'immagine dell’astro. Per Pomodoro (1930 - 2002), una delle figure centrali della scultura internazionale tra la fine degli anni ’50 e l’inizio degli anni ’60, il sole è un tema sviluppato nel periodo della sua maturità artistica e che rimarrà centrale fino alla fine della sua carriera. Contaminati dalla mitologia classica e dal dinamismo di Boccioni, i suoi soli sono composti da cerchi, quadrati e triangoli che emergono da una forma circolare spezzata, ricerca di un’armonia perduta.
Sarà presente Quarzo n. 6, litografia originale di Giuseppe Capogrossi (1900-1972), artista del segno e tra i padri della pittura informale italiana, che con contrasti di colori vivaci presenta il grafema enigmatico e caratteristico dell’artista che dà vita ad un ritmo percepibile alla vista, i cui valori rievocano alfabeti indecifrabili di lingue sconosciute. Un ritmo che si ritrova anche nell’opera di Giuseppe Chiari (1926 - 2007), musicista, pianista ed artista del gruppo Fluxus, che, con il ritrovamento di un piccolo pianoforte a 6 tasti, inizia la serie I sei scalini sono la musica, trasformando così l’oggetto in opera firmandolo e fotografandolo in varie situazioni. Con interventi scritti a penna feltro su cartoncino e fotocopie a colori virate, Chiari afferma che la musica è il senso, l’inizio e la fine, di ogni atto creativo.
Il concetto di riproducibilità dell’arte ritorna anche con Maurizio Nannucci (1939) per ricercare la relazione tra cultura, società e nuovi modelli di comunicazione. Proteso verso la creazione di un nuovo ordine estetico, Nannucci riflette sull’oggetto d’arte e NOMOREEXCUSES, frase che appariva nel 2013 come installazione monumentale, si trasforma dal 2016 in libro d’artista con un’incisione laser su carta oro.
Ad arricchire la mostra, anche le opere di Bruno Ceccobelli (1952) e Piero Pizzi Cannella (1955), due grandi esponenti della Nuova Scuola Romana, o Scuola di San Lorenzo, che nei primi anni ’80, nell’ex Pastificio Cerere, edificio di archeologia industriale nella Roma proletaria, hanno dato vita ad un nucleo creativo. Di Ceccobelli un lavoro intriso di religione e misticismo, intima emanazione di felicità ove centrale è sia il doppio senso delle parole e il chicco di riso, antico simbolo religioso e minuscola traccia del trascendente, mentre di Pizzi Cannella si presenterà L’orientale, opera del 2015. Un abito color seppia che si staglia su un tramonto cinese.
Con una pratica artistica rivolta alla pittura segnica, Giuliano Tomaino (1945) lavora a rendere autentica e essenziale l’immagine: ogni sua opera è infatti il risultato di un’azione volta a levare il superfluo. Analogamente al Fanciullino di Giovanni Pascoli, anche Tomaino propone una visione artistica che richiama al periodo dell’infanzia in cui i bambini scoprono le cose per la prima volta in totale assenza di preconcetti o sovrastrutture. Ecco che quindi nascono i cavalli a dondolo, potenti simboli iconici che caratterizzano lo stile dell’artista. La sacralità del simbolo ritorna anche nell’opera di Girolamo Ciulla (1952), Spighe dorate. Siciliano di origine e pietrasantino di adozione dal 1986, l’artista spazia dalla carta alla pietra esaltando la spiga di grano, simbolo connesso alla mitologia classica e, in particolare, al mito di Cerere, la madre di Persefone. Il richiamo alla tradizione ancestrale è quindi un segno distintivo delle sue opere che si ritrova nei simboli che punteggiano le sue rappresentazioni.
Traggono ispirazione dall’osservazione della natura le due artiste internazionali presenti in mostra: Cynthia Sah (1952) e Patricia Fraser (1969). Sah, nata a Hong Kong e cresciuta tra Taiwan e Giappone, grazie alla sua eleganza, intrisa di estetica orientale, dà luce ad opere minimaliste fortemente armoniche. Pur lavorando elementi fortemente materici come il marmo ed il bronzo, questa artista trasmette appieno la sensazione di equilibrio, di leggerezza e di fluidità. Fraser, poliedrica artista nata a Portorico, incentra la sua arte sul concetto di analisi e ricerca. È infatti grazie alla tensione continua tra passato e presente che l’artista ritrova la sua identità, riconciliandosi con la natura ed esprimendo così il proprio amore verso di essa.
Maurizio Godot Villani, guidato dal suo ”terzo occhio”, come ama definire la macchina fotografica che lo accompagna in tutta la sua sperimentazione artistica, con le sue foto riassume esperienze di vita e viaggi, i molteplici scatti raccontano la sua necessità di essere testimone del qui ed ora, di imprimere sulla pellicola i suoi ricordi.
Oltre all’importanza delle opere e all’emozione che gli artisti già menzionati sono in grado di provocare, Interno Sole racconta anche un percorso di crescita e di confronto con la Galleria. Tramite progetti espositivi audaci e stimolanti, con occhio attento alla poetica di ognuno, Susanna Orlando promuove infatti la realizzazione di nuove opere e sincronie, valorizzandone i creatori. Roberta Busato (1976), artista eclettica che affonda le sue radici nel teatro per poi sbocciare con l’arte scultorea, presenta per l’occasione una creazione inedita di terra cruda, paglia oro. Materie primordiali e altamente simboliche vengono da lei unite con un procedimento tecnico perfetto che dà vita ad una scultura di un’intimità e di un’introspezione commoventi.
Alchimista dell’immagine, Pino Deodato (1950) spazia dalla pittura alla scultura raccontando metafore di vita con uno sguardo umanistico e, più propriamente, umano. Protagonista delle sue sculture è una figura maschile in miniatura, il cui abito formale è in piena antitesi con la gestualità e gli scenari onirici e fantastici in cui l’artista la colloca. Chi guarda, inevitabilmente attratto dalla contraddizione, viene accompagnato in una narrazione allegorica, in un mosaico di esistenze. Commissionato anche un Fresco d’autore in esclusiva: Lorenzo Lazzeri (1956), avvolge la propria opera di alluminio con foglie di oro zecchino. Rimanendo fedele alla ricerca della bellezza e dell’essenziale, colti nella delicatezza degli elementi marini da lui raffigurati, Lazzeri intreccia visione e realtà, donando alla sua creazione, per Interno Sole, un soffio vitale simbolico.
Durante la mostra, i visitatori saranno accolti, oltre che dalle opere, da Sponge, poltrona dorata disegnata da Peter Traag per Edra, dove sarà possibile sedersi in pieno sole. Si ringrazia Edra per il prestito della poltrona.
Interno Sole è in collaborazione con Silvia Vannacci, curatrice e ideatrice del progetto artistico e curatoriale Contemporary Matters.
EDRA, azienda di arredamento, è nata nel 1987 in Toscana ed è oggi conosciuta in tutto il mondo per l’assoluta qualità dei suoi prodotti, che uniscono tradizione artistica, ricerca tecnologica, alta sapienza manuale e materiali di elevatissimo pregio.
Silvia Vannacci, curatrice e sinologa, nel 2019 fonda a Shanghai Contemporary Matters, un progetto di curatela, consulenza e produzione artistica tra l’Italia e la Cina.
Galleria Susanna Orlando
Via Stagi 12 e Via Garibaldi 30
55045, Pietrasanta, Lucca
+ 39 0584/70214
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08
dicembre 2022
Interno Sole
Dall'otto dicembre 2022 al 09 gennaio 2023
arte contemporanea
arte moderna
design
arte moderna
design
Location
GALLERIA SUSANNA ORLANDO
Pietrasanta, Via Stagio Stagi, 12, (Lucca)
Pietrasanta, Via Stagio Stagi, 12, (Lucca)
Orario di apertura
da mercoledì a domenica 10.30-13.30 e 15.30-20.00
Vernissage
8 Dicembre 2022, 18.00
Autore
Curatore