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Interrupted Landscapes#1
Interrupted landscapes#1 riflette sulla trasformazione del video, non per le sue specificità formali, quanto per le numerose declinazioni espressive come dispositivo linguistico e temporale – tra pratiche autobiografiche, performative e documentarie
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Screening video curated by Elvira Vannini
Rossella Biscotti, Stefano Boccalini, Gruppo Estraneo Permanente, Alessandro Nassiri Tabibzadeh, Jani Ruscica, Richard T.Walker, Zimmer Frei
Interrupted landscapes#1 riflette sulla trasformazione del video, non per le sue specificità formali, quanto per le numerose declinazioni espressive come dispositivo linguistico e temporale - tra pratiche autobiografiche, performative e documentarie.
Interrupted landscapes#1 tenta di mettere a fuoco, attraverso un primo cut up, l'idea di paesaggio umano, sociale e naturale con una serie di derive, dalla storia alla memoria, al concetto di comunità sperimentale e ai processi collaborativi che attiva fino alla dimensione più solipsistica, individuale o collettiva.
Frammenti per una fenomenologia del paesaggio.
Jacques Leenhardt sostiene che in seguito all'ampia urbanizzazione delle nostre società "la natura sia apparsa sempre più come un residuo, qualcosa da conquistare o integrare nella modernità urbana", o ancora Gilles Clément racconta di aree residuali, spazi di risulta come rifugio per la diversità. Una geografia interstiziale, quella tracciata dagli artisti invitati, che non è una struttura da misurare e progettare in modo neutro, ma un insieme sociale che si carica di istanze comportamentali e antropologiche. Il paesaggio come luogo eccentrico, diasporico, che riflette la "geometria della natura". Dal paesaggio lenticolare di derivazione nordica a quello frattalico metafora del disordine delle relazioni che normalmente ci sfuggono, al viaggio che attraversa il paesaggio, a rifletterne le complessità. Dalla libera ricostruzione del quotidiano dei Situazionisti e Fluxus, alla "soziale plastik" di Beuys, alla Land Art, l'Arte Povera, il "senso" di un mondo naturale è stato sempre al centro delle pratiche artistiche. Oggi si ripropone nella sua dimensione storica, urbana, politica e sociale, in una pluralità eterogenea di linguaggi e come attitudine critica nello spazio dell'arte.
Il primo passagenwerk, in senso benjaminiano, parte dalla storia e dall'incursione nel deposito della memoria, nella ricostruzione dei fatti in Rossella Biscotti, che insinua il dubbio nell'attendibilità delle fonti investigative, nel paesaggio umano come accumulazione di indizi, sguardi e narrazioni, lacerti documentari nello scarto tra ossessione tassonomica e impossibilità di stabilire la verità nella costruzione del racconto, anche se nelle forme del documentario giornalistico. Nel percorso di Stefano Boccalini c'è un ripensamento in termini sociali della natura e del paesaggio: la realizzazione di un orto-giardino comunitario, attraverso la riappropriazione dello spazio pubblico, sviluppa il senso di appartenenza a un gruppo, un quartiere, instaurando un processo di negoziazione e di scambio. Il paesaggio raccontato dalle storie dei suoi abitanti.
Negli altri video invece il racconto è ridotto al minimo, sostenuto da un gioco di sguardi, luci e direzioni. Non c'è storia, le strategie narrative e il sonoro lasciano il posto allo scorrere muto e inavvertibile dei personaggi, costretti a una inesorabile e simbolica fuga dalla realtà. Un loop continuo avvolge ogni coordinata temporale e si dilata in un ritorno ciclico: quello della vita e della natura. Jani Ruscica gioca con l'iconografia finlandese, la foresta come immersione rassicurante, vitale, ma anche minacciosa (l'umido e impenetrabile sottobosco di Bierce). Luogo di proiezioni e sostanza dell'immaginario, simbolo - anche perturbante - dell'intreccio col mondo fino a confondersi con la morfologia del luogo. Richard T.Walker assume un approccio contemplativo, nel tentativo di un dialogo immaginario, l'artista è assorbito da un paesaggio nordico, lenticolare, cristallino. Gruppo Estraneo Permanente mette in scena un racconto dialogico, apparentemente sconnesso, affabulatorio. Cos'è l'odio, Cos'è l'intolleranza e come si radicano nella scena globale? I conflitti e le reiterazioni di stati emotivi assumono però la forma incongrua di flussi di parole, ritmi compulsivi e paesaggi adolescenziali per esperire le relazioni, i contatti che normalmente ci sfuggono. La dimensione on the road di attraversamento del paesaggio, può essere iniziatica oppure trasformasi in una moderna odissea. Se la cultura della riparazione può diventare una strategia di sopravvivenza urbana, Alessandro Nassiri Tabibzadeh, racconta il viaggio di ritorno di una Volkswagen Golf, tra l'Albania e l'Italia, e il destino degli oggetti al termine del proprio ciclo produttivo fino alla rottamazione, mentre Zimmer Frei tracciano una sorta di Landscape Portrait nelle forme linguistiche di un road movie adolescenziale, incentrato sulla visione del paesaggio, lisergico, eccessivo, ellittico che fagocita il racconto filmico in una dilatazione spazio-temporale alterata. Il paesaggio come atlante flessibile dei comportamenti, urbani e sociali, individuali e collettivi, o citando il pensiero del sociologo Erwin Goffman "un sistema di interazione sociale non-focalizzata".
Screening video realizzato nell'ambito delle Lezioni di paesaggio
Lezioni di paesaggio è un evento che prevede una serie di incontri, happening, mostre e installazioni temporanee da collocarsi nella Colonia montana di Renesso, edificio del primo razionalismo italiano progettato dall'ingegnere Camillo Nardi Greco nel 1933. La Colonia è situata nel territorio del Comune di Savignone (Ge), nell'entroterra ligure, noto centro di villeggiatura fin dall'inizio del Novecento.
24 maggio_ "L'arte contemporanea e il paesaggio"
ore 10:00
Chiara Parisi, direttrice del Centre d'Art et du Paysage de l'Ile de Vassiviere, presenta il progetto del Centre
Carla Subrizi, direttrice Fondazione Baruchello, presenta il progetto della Fondazione
Anna Daneri, curatrice alla Fondazione Ratti, presenta il progetto della Fondazione
Federico Nicolao, filosofo e curatore, presenta il suo ultimo lavoro sul paesaggio
ore 16:00
Elvira Vannini, curatrice indipendente, conversa con Chiara Parisi, Carla Subrizi, Anna Daneri, Sandra Solimano, Federico Nicolao sul tema "Costruire una cultura contemporanea"
- 25 maggio_ Dialoghi nel Parco
Emanuele Piccardo dialoga con gli architetti, artisti e i fotografi passeggiando nel parco della Colonia
Partecipano: Fabrizio Basso, Silvia Cini, Guido Guidi, Emilio Fantin, Vittore Fossati, Federico Nicolao, Chiara Parisi, Carla Subrizi, Elvira Vannini, Zerozoone…
Lezioni di Paesaggio è un Event Off Congress Calendar del XXIII UIA World Congress Torino 2008 e ospita la presentazione del UPC-ACMA Master Internazionale di Architettura del Paesaggio [Barcelona/Milano]
Rossella Biscotti, Stefano Boccalini, Gruppo Estraneo Permanente, Alessandro Nassiri Tabibzadeh, Jani Ruscica, Richard T.Walker, Zimmer Frei
Interrupted landscapes#1 riflette sulla trasformazione del video, non per le sue specificità formali, quanto per le numerose declinazioni espressive come dispositivo linguistico e temporale - tra pratiche autobiografiche, performative e documentarie.
Interrupted landscapes#1 tenta di mettere a fuoco, attraverso un primo cut up, l'idea di paesaggio umano, sociale e naturale con una serie di derive, dalla storia alla memoria, al concetto di comunità sperimentale e ai processi collaborativi che attiva fino alla dimensione più solipsistica, individuale o collettiva.
Frammenti per una fenomenologia del paesaggio.
Jacques Leenhardt sostiene che in seguito all'ampia urbanizzazione delle nostre società "la natura sia apparsa sempre più come un residuo, qualcosa da conquistare o integrare nella modernità urbana", o ancora Gilles Clément racconta di aree residuali, spazi di risulta come rifugio per la diversità. Una geografia interstiziale, quella tracciata dagli artisti invitati, che non è una struttura da misurare e progettare in modo neutro, ma un insieme sociale che si carica di istanze comportamentali e antropologiche. Il paesaggio come luogo eccentrico, diasporico, che riflette la "geometria della natura". Dal paesaggio lenticolare di derivazione nordica a quello frattalico metafora del disordine delle relazioni che normalmente ci sfuggono, al viaggio che attraversa il paesaggio, a rifletterne le complessità. Dalla libera ricostruzione del quotidiano dei Situazionisti e Fluxus, alla "soziale plastik" di Beuys, alla Land Art, l'Arte Povera, il "senso" di un mondo naturale è stato sempre al centro delle pratiche artistiche. Oggi si ripropone nella sua dimensione storica, urbana, politica e sociale, in una pluralità eterogenea di linguaggi e come attitudine critica nello spazio dell'arte.
Il primo passagenwerk, in senso benjaminiano, parte dalla storia e dall'incursione nel deposito della memoria, nella ricostruzione dei fatti in Rossella Biscotti, che insinua il dubbio nell'attendibilità delle fonti investigative, nel paesaggio umano come accumulazione di indizi, sguardi e narrazioni, lacerti documentari nello scarto tra ossessione tassonomica e impossibilità di stabilire la verità nella costruzione del racconto, anche se nelle forme del documentario giornalistico. Nel percorso di Stefano Boccalini c'è un ripensamento in termini sociali della natura e del paesaggio: la realizzazione di un orto-giardino comunitario, attraverso la riappropriazione dello spazio pubblico, sviluppa il senso di appartenenza a un gruppo, un quartiere, instaurando un processo di negoziazione e di scambio. Il paesaggio raccontato dalle storie dei suoi abitanti.
Negli altri video invece il racconto è ridotto al minimo, sostenuto da un gioco di sguardi, luci e direzioni. Non c'è storia, le strategie narrative e il sonoro lasciano il posto allo scorrere muto e inavvertibile dei personaggi, costretti a una inesorabile e simbolica fuga dalla realtà. Un loop continuo avvolge ogni coordinata temporale e si dilata in un ritorno ciclico: quello della vita e della natura. Jani Ruscica gioca con l'iconografia finlandese, la foresta come immersione rassicurante, vitale, ma anche minacciosa (l'umido e impenetrabile sottobosco di Bierce). Luogo di proiezioni e sostanza dell'immaginario, simbolo - anche perturbante - dell'intreccio col mondo fino a confondersi con la morfologia del luogo. Richard T.Walker assume un approccio contemplativo, nel tentativo di un dialogo immaginario, l'artista è assorbito da un paesaggio nordico, lenticolare, cristallino. Gruppo Estraneo Permanente mette in scena un racconto dialogico, apparentemente sconnesso, affabulatorio. Cos'è l'odio, Cos'è l'intolleranza e come si radicano nella scena globale? I conflitti e le reiterazioni di stati emotivi assumono però la forma incongrua di flussi di parole, ritmi compulsivi e paesaggi adolescenziali per esperire le relazioni, i contatti che normalmente ci sfuggono. La dimensione on the road di attraversamento del paesaggio, può essere iniziatica oppure trasformasi in una moderna odissea. Se la cultura della riparazione può diventare una strategia di sopravvivenza urbana, Alessandro Nassiri Tabibzadeh, racconta il viaggio di ritorno di una Volkswagen Golf, tra l'Albania e l'Italia, e il destino degli oggetti al termine del proprio ciclo produttivo fino alla rottamazione, mentre Zimmer Frei tracciano una sorta di Landscape Portrait nelle forme linguistiche di un road movie adolescenziale, incentrato sulla visione del paesaggio, lisergico, eccessivo, ellittico che fagocita il racconto filmico in una dilatazione spazio-temporale alterata. Il paesaggio come atlante flessibile dei comportamenti, urbani e sociali, individuali e collettivi, o citando il pensiero del sociologo Erwin Goffman "un sistema di interazione sociale non-focalizzata".
Screening video realizzato nell'ambito delle Lezioni di paesaggio
Lezioni di paesaggio è un evento che prevede una serie di incontri, happening, mostre e installazioni temporanee da collocarsi nella Colonia montana di Renesso, edificio del primo razionalismo italiano progettato dall'ingegnere Camillo Nardi Greco nel 1933. La Colonia è situata nel territorio del Comune di Savignone (Ge), nell'entroterra ligure, noto centro di villeggiatura fin dall'inizio del Novecento.
24 maggio_ "L'arte contemporanea e il paesaggio"
ore 10:00
Chiara Parisi, direttrice del Centre d'Art et du Paysage de l'Ile de Vassiviere, presenta il progetto del Centre
Carla Subrizi, direttrice Fondazione Baruchello, presenta il progetto della Fondazione
Anna Daneri, curatrice alla Fondazione Ratti, presenta il progetto della Fondazione
Federico Nicolao, filosofo e curatore, presenta il suo ultimo lavoro sul paesaggio
ore 16:00
Elvira Vannini, curatrice indipendente, conversa con Chiara Parisi, Carla Subrizi, Anna Daneri, Sandra Solimano, Federico Nicolao sul tema "Costruire una cultura contemporanea"
- 25 maggio_ Dialoghi nel Parco
Emanuele Piccardo dialoga con gli architetti, artisti e i fotografi passeggiando nel parco della Colonia
Partecipano: Fabrizio Basso, Silvia Cini, Guido Guidi, Emilio Fantin, Vittore Fossati, Federico Nicolao, Chiara Parisi, Carla Subrizi, Elvira Vannini, Zerozoone…
Lezioni di Paesaggio è un Event Off Congress Calendar del XXIII UIA World Congress Torino 2008 e ospita la presentazione del UPC-ACMA Master Internazionale di Architettura del Paesaggio [Barcelona/Milano]
24
maggio 2008
Interrupted Landscapes#1
24 maggio 2008
arte contemporanea
Location
COLONIA DI RENESSO
Savignone, Località Colonia Montemaggio, (Genova)
Savignone, Località Colonia Montemaggio, (Genova)
Vernissage
24 Maggio 2008, ore 10
Autore
Curatore