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interscambio culturale: genova – san gallo
Il tre marzo di quest’anno quattro artisti orbitanti attorno a Galleria Studio44 hanno esposto nella Macelleria d’Arte di San Gallo, in Svizzera: si trattava della prima fase dell’interscambio culturale promosso dalle due gallerie
Comunicato stampa
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Il tre marzo di quest’anno quattro artisti orbitanti attorno a Galleria Studio44 hanno esposto nella Macelleria d’Arte di San Gallo, in Svizzera: si trattava della prima fase dell’interscambio culturale promosso dalle due gallerie.
Francesca Bellati, Albert Coers, Oscar Colombo, Jihane Soua e Alfredo Zamorica hanno allestito opere appositamente create per lo spazio della ex macelleria di Francesco Bonanno, e per quello della Stiftsbibliotek. Ora, la seconda fase dell’interscambio prevede l’esposizione in Galleria Studio44 di diciassette artisti sponsorizzati dalla Macelleria d’Arte: Fritz Baack, Euruk Sonschein, Götz Friedwald, Francesco Bonanno, Christophe Lambert, Hansjürg Bachman, Francois Bonjour, Giovanna Salvioni, Rik Beermstboer, Marcel Winter, Hannes Gamper, Stefan Schwald, Steff Iühti, Pekka Krpan, Martin Stoll, Karin Krajnc, Giulia Fonti. Il numero delle presenze lascia presagire un intervento di ampia portata, che, probabilmente, non si limiterà alla galleria vera e propria, sconfinando nel cortile e forse nel vicolo adiacente. Si può soltanto immaginare: il gallerista Bonanno, svizzero d’adozione, non concede anticipazioni sulle caratteristiche della mostra. Un solo elemento è trapelato dalle intenzioni degli artisti: in vico Colalanza, sopra al portone che introduce nella corte medievale ora 44, si trova una delle centinaia di edicole votive lasciate vuote dal tempo e dalla pubblica incuria. Nonostante questa generale indifferenza, le edicole genovesi sono considerate intoccabili e inavvicinabili a chiunque desideri dar loro rilievo attraverso un intervento artistico. Da questo interscambio culturale è lecito aspettarsi, visto l’interesse dimostrato da alcuni artisti svizzeri, un intervento nella nicchia vuota, abbandonata, oltre che dai cittadini, anche dalla Madonetta? Il quesito ben rappresenta la natura degli scambi avviati da Galleria44: non solo circolazione di opere ma viaggio degli artisti in altre culture; tempo e lavoro dedicati alla comprensione e all’avvicinamento reciproco. La traccia di questo interscambio culturale resta nell’esposizione che, una volta inaugurata, figura quale simulacro del processo avvenuto precedentemente. Se è vero che Galleria Studio44 ha un rapporto privilegiato con la cultura svizzera (molti dei suoi soci sostenitori sono artisti di quella nazione residenti a Genova e lo stesso Consolato Generale Svizzero genovese patrocina la sua attività), gli scambi e i contatti avviati da Michele Fiore (presidente e fondatore dell’associazione) comprendono persone di qualsiasi nazionalità; basta assistere ad un’inaugurazione o ad un qualsiasi evento promosso da Studio44, per accorgersi di quante lingue e origini diverse caratterizzino l’ambiente affollato. Mentre Genova mostra il suo volto ufficiale alle migliaia di turisti che attira a sé ogni anno, il suo ventre pulsante raccoglie coaguli di storie e vite d’ogni parte del mondo, compattandole in un movimento unico, incessante, violento e armonioso (la vita che ha ispirato le opere dell’equadoriano Wilfred Jugacho e dello svizzero Hans Schwendener). Dopo l’intervento dei diciassette da San Gallo, un altro importante scambio interesserà dieci artisti e architetti genovesi e berlinesi, coinvolti nel progetto pilota Linkinart [F1] in agosto e settembre.
Francesca Bellati, Albert Coers, Oscar Colombo, Jihane Soua e Alfredo Zamorica hanno allestito opere appositamente create per lo spazio della ex macelleria di Francesco Bonanno, e per quello della Stiftsbibliotek. Ora, la seconda fase dell’interscambio prevede l’esposizione in Galleria Studio44 di diciassette artisti sponsorizzati dalla Macelleria d’Arte: Fritz Baack, Euruk Sonschein, Götz Friedwald, Francesco Bonanno, Christophe Lambert, Hansjürg Bachman, Francois Bonjour, Giovanna Salvioni, Rik Beermstboer, Marcel Winter, Hannes Gamper, Stefan Schwald, Steff Iühti, Pekka Krpan, Martin Stoll, Karin Krajnc, Giulia Fonti. Il numero delle presenze lascia presagire un intervento di ampia portata, che, probabilmente, non si limiterà alla galleria vera e propria, sconfinando nel cortile e forse nel vicolo adiacente. Si può soltanto immaginare: il gallerista Bonanno, svizzero d’adozione, non concede anticipazioni sulle caratteristiche della mostra. Un solo elemento è trapelato dalle intenzioni degli artisti: in vico Colalanza, sopra al portone che introduce nella corte medievale ora 44, si trova una delle centinaia di edicole votive lasciate vuote dal tempo e dalla pubblica incuria. Nonostante questa generale indifferenza, le edicole genovesi sono considerate intoccabili e inavvicinabili a chiunque desideri dar loro rilievo attraverso un intervento artistico. Da questo interscambio culturale è lecito aspettarsi, visto l’interesse dimostrato da alcuni artisti svizzeri, un intervento nella nicchia vuota, abbandonata, oltre che dai cittadini, anche dalla Madonetta? Il quesito ben rappresenta la natura degli scambi avviati da Galleria44: non solo circolazione di opere ma viaggio degli artisti in altre culture; tempo e lavoro dedicati alla comprensione e all’avvicinamento reciproco. La traccia di questo interscambio culturale resta nell’esposizione che, una volta inaugurata, figura quale simulacro del processo avvenuto precedentemente. Se è vero che Galleria Studio44 ha un rapporto privilegiato con la cultura svizzera (molti dei suoi soci sostenitori sono artisti di quella nazione residenti a Genova e lo stesso Consolato Generale Svizzero genovese patrocina la sua attività), gli scambi e i contatti avviati da Michele Fiore (presidente e fondatore dell’associazione) comprendono persone di qualsiasi nazionalità; basta assistere ad un’inaugurazione o ad un qualsiasi evento promosso da Studio44, per accorgersi di quante lingue e origini diverse caratterizzino l’ambiente affollato. Mentre Genova mostra il suo volto ufficiale alle migliaia di turisti che attira a sé ogni anno, il suo ventre pulsante raccoglie coaguli di storie e vite d’ogni parte del mondo, compattandole in un movimento unico, incessante, violento e armonioso (la vita che ha ispirato le opere dell’equadoriano Wilfred Jugacho e dello svizzero Hans Schwendener). Dopo l’intervento dei diciassette da San Gallo, un altro importante scambio interesserà dieci artisti e architetti genovesi e berlinesi, coinvolti nel progetto pilota Linkinart [F1] in agosto e settembre.
14
aprile 2007
interscambio culturale: genova – san gallo
Dal 14 al 29 aprile 2007
arte contemporanea
Location
GALLERIA STUDIO 44
Genova, Vico Colalanza, 12R, (Genova)
Genova, Vico Colalanza, 12R, (Genova)
Orario di apertura
da mercoledì a domenica 16-19
Vernissage
14 Aprile 2007, ore 18
Sito web
www.macelleria-darte.ch
Autore
Curatore