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IntEssere – Dialoghi d’arte
La mostra vede le opere di cinque studenti dell’Accademia di Belle Arti di Firenze dare vita ad un percorso che dall’indagine della propria interiorità, necessaria per abbracciare l’altro, affronta le connessioni che interessano gli individui e il panorama circostante.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il 21 novembre 2023 alle ore 18.00 inaugura IntEssere - Dialoghi d’arte, mostra promossa dal collettivo Cu.rare.
Presso lo spazio Ecada (Eurasia Culture and Art Development Association) in Borgo Allegri 14 R (FI), fino al 21 dicembre 2023, saranno esposte le opere di Bianca Belluzzo, Chiara Nencioni, Francesco Bonacchi, Francesco Martini e Sebastiano Branca.
Il collettivo Cu.rare nasce grazie all’omonimo workshop tenutosi all’interno dell’Accademia di Belle Arti di Firenze, ideato e diretto dalla storica dell’arte e curatrice Federica Forti. L’approfondimento teso a gettare le basi per un progetto partecipato e partecipativo ha invogliato gli aspiranti curatori a mettere in pratica un’iniziativa volta ad instaurare una cooperazione tra i diversi Dipartimenti dell’Accademia, di cui loro stessi fanno parte. Gli studenti sono stati invitati a partecipare attraverso una open call aperta a tutti i linguaggi espressivi.
“L’interazione è il primo presupposto per intessere legami; è però necessario avere consapevolezza di sé per abbracciare l’altro” dichiara il collettivo Cu.rare, composto da Benedetta Baini, Silvia Bonetti, Clelia Cresti, Maya Celeste d’India, Camilla Giacomini, Giulia Liserre, Anna Rippa, Francesca Scalfaro, Alessia Steri, Changbei Wu.
Le opere in mostra nascono dalla volontà di indagare la propria interiorità, gettando le basi di quella coscienza di sé necessaria per interfacciarsi con scenari estranei.
“Intenti a definire i risvolti della loro nascente ricerca, gli artisti colgono l’importanza di rivolgersi al mondo esterno, confrontandosi con esso e scoprendo che talvolta questo ci somiglia più di quanto pensiamo” continua il collettivo.
Esplorare la sfera emozionale è l’assunto del percorso tracciato da Bianca Belluzzo, che plasma una geografia intima volta ad autodeterminarsi, destreggiandosi tra la propria interiorità e l’incontro con l’esterno; se le sue impronte di colore avanzano dall’esigenza di orientarsi nel paesaggio interiore, i segni liberatori di Francesco Martini mirano a scombinare i riferimenti visivi attraverso una prorompente gestualità. Concependo le sue tele come processi diagnostici, l’artista esorcizza gli eventi traumatici sulla sua seconda pelle. La capacità di cogliere le sfumature emotive altrui è racchiusa nell’opera di Chiara Nencioni; il suo lavoro materializza quel luogo in cui si affievolisce il confine con l’altro, restituendo una corporeità inedita all’empatia.
Un rinnovato rapporto di comunione nei confronti del mondo viene proposto da Francesco Bonacchi; i suoi scatti portano alla luce il contatto primordiale tra uomo e natura mediante un processo dialettico in cui le parti si imitano fino a riscoprirsi parte di un’unica entità.
La connessione perpetua tra elementi permea l’opera di Sebastiano Branca; servendosi di diversi medium, l’artista avanza ipotesi tese a sperimentare la scambievolezza dei corpi, avvalendosi dei materiali scelti e dell’interazione con il fruitore.
L’evento, promosso e organizzato da Cu.rare in collaborazione con l’Associazione Culturale Ecada, realizzato grazie al sostegno e al contributo di Vasari Culture Media, si avvale del patrocinio dell’Accademia di Belle Arti di Firenze.
Presso lo spazio Ecada (Eurasia Culture and Art Development Association) in Borgo Allegri 14 R (FI), fino al 21 dicembre 2023, saranno esposte le opere di Bianca Belluzzo, Chiara Nencioni, Francesco Bonacchi, Francesco Martini e Sebastiano Branca.
Il collettivo Cu.rare nasce grazie all’omonimo workshop tenutosi all’interno dell’Accademia di Belle Arti di Firenze, ideato e diretto dalla storica dell’arte e curatrice Federica Forti. L’approfondimento teso a gettare le basi per un progetto partecipato e partecipativo ha invogliato gli aspiranti curatori a mettere in pratica un’iniziativa volta ad instaurare una cooperazione tra i diversi Dipartimenti dell’Accademia, di cui loro stessi fanno parte. Gli studenti sono stati invitati a partecipare attraverso una open call aperta a tutti i linguaggi espressivi.
“L’interazione è il primo presupposto per intessere legami; è però necessario avere consapevolezza di sé per abbracciare l’altro” dichiara il collettivo Cu.rare, composto da Benedetta Baini, Silvia Bonetti, Clelia Cresti, Maya Celeste d’India, Camilla Giacomini, Giulia Liserre, Anna Rippa, Francesca Scalfaro, Alessia Steri, Changbei Wu.
Le opere in mostra nascono dalla volontà di indagare la propria interiorità, gettando le basi di quella coscienza di sé necessaria per interfacciarsi con scenari estranei.
“Intenti a definire i risvolti della loro nascente ricerca, gli artisti colgono l’importanza di rivolgersi al mondo esterno, confrontandosi con esso e scoprendo che talvolta questo ci somiglia più di quanto pensiamo” continua il collettivo.
Esplorare la sfera emozionale è l’assunto del percorso tracciato da Bianca Belluzzo, che plasma una geografia intima volta ad autodeterminarsi, destreggiandosi tra la propria interiorità e l’incontro con l’esterno; se le sue impronte di colore avanzano dall’esigenza di orientarsi nel paesaggio interiore, i segni liberatori di Francesco Martini mirano a scombinare i riferimenti visivi attraverso una prorompente gestualità. Concependo le sue tele come processi diagnostici, l’artista esorcizza gli eventi traumatici sulla sua seconda pelle. La capacità di cogliere le sfumature emotive altrui è racchiusa nell’opera di Chiara Nencioni; il suo lavoro materializza quel luogo in cui si affievolisce il confine con l’altro, restituendo una corporeità inedita all’empatia.
Un rinnovato rapporto di comunione nei confronti del mondo viene proposto da Francesco Bonacchi; i suoi scatti portano alla luce il contatto primordiale tra uomo e natura mediante un processo dialettico in cui le parti si imitano fino a riscoprirsi parte di un’unica entità.
La connessione perpetua tra elementi permea l’opera di Sebastiano Branca; servendosi di diversi medium, l’artista avanza ipotesi tese a sperimentare la scambievolezza dei corpi, avvalendosi dei materiali scelti e dell’interazione con il fruitore.
L’evento, promosso e organizzato da Cu.rare in collaborazione con l’Associazione Culturale Ecada, realizzato grazie al sostegno e al contributo di Vasari Culture Media, si avvale del patrocinio dell’Accademia di Belle Arti di Firenze.
21
novembre 2023
IntEssere – Dialoghi d’arte
Dal 21 novembre al 21 dicembre 2023
arte contemporanea
Location
Eurasia Culture and Art Development Association
Firenze, Borgo Allegri, 14 R, (FI)
Firenze, Borgo Allegri, 14 R, (FI)
Orario di apertura
da lunedì a giovedì ore 13-20 su prenotazione, venerdì ore 13-21, sabato e domenica ore 13-20
Vernissage
21 Novembre 2023, ore 18
Sito web
Autore
Curatore
Sponsor
Patrocini