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inUTILI – Esposta
A 10 anni dalla loro nascita gli inUTILI si riuniscono per una nuova opera collettiva, un video immersivo, che indaghi il tema del cambiamento, attraverso l’osservazione degli effetti del tempo sulla pelle.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La nuova mostra degli inUTILI, Movimento d’arte e di pensiero, si svolge dal 23 al 26 gennaio 2020
a ZonaZago7, la Bottega d’arte che si trova sotto il Ponte di Via Stalingrado, a Bologna, di
fianco ai Magazzini Romagnoli già sede di Paratissima Art Fair.
Il gruppo degli inUTILI, composto da “artisti e persone altre”, è un fenomeno sociale che si è
espresso in ambito artistico, per un periodo di cinque anni. A dieci anni dall’inaugurazione della
prima mostra si riunisce per sperimentare, dopo questa lunga pausa, una nuova opera
collettiva che indaghi il tema del cambiamento, attraverso l’osservazione degli effetti del
tempo sulla pelle. La pelle è vista come involucro, contenitore, confine tra il nostro essere e il
mondo esterno, strumento di percezione, misurazione e sensazione.
La pelle è il focus intorno al quale si muovono le esperienze e la sensibilità dei singoli al fine di
scrivere una partitura performativa condivisa documentata attraverso un video immersivo.
Il “documento” colpisce per la sua disarmante autenticità dove ognuno, in una sorta di non
spazio universale, espone nella sua assoluta verità il proprio corpo e gli effetti del tempo su
di esso.
Tutto nasceva da un seminario sull’Arte Pubblica all’Accademia di Belle Arti di Bologna,
organizzato da Roberto Daolio e Milli Romano, che metteva in luce l’importanza del concorrere di
diverse competenze e professionalità nella realizzazione di un’opera pubblica. È stato lo spunto
perfetto per Silla Guerrini, fondatrice del gruppo insieme a Luca Guenzi, per dare vita a una nuova
esperienza di condivisione e impegno comune, di appartenenza profonda e di aggregazione
sociale attraverso il linguaggio artistico. L’ironia è stata il codice espressivo del gruppo e il tema
dell‘inutilità diventava un interessante concetto sul quale riflettere. Giocando graficamente con la
parola scomposta attraverso le minuscole/maiuscole ecco che l‘inutilità diventava inUTILITÀ
(dentro l‘utilità), un gioco paradossale e un potenziale generatore di interessanti corti circuiti.
Da febbraio 2009 a gennaio 2015 il gruppo ha realizzato 9 mostre che hanno visto un’importante
affluenza di pubblico, dalla prima, a cura di Franco Basile, alla Galleria Pivarte a Bologna, fino a “I
care – Shock Therapy”, curata da Marco Testa, con il patrocinio di Arte Fiera OFF e ART WHITE
NIGHT, sino alla splendida location de Le Torri dell’Acqua di Budrio.
“Che cosa c’è di più serio e importante di un sorriso dettato dall’ironia?
L’interrogativo è una costante del gruppo che afferma di rifiutare le espressioni omologate dalla
categoricità accademica, che si allontana dalle sensazioni che portano alla convenzione estetica,
che dalla convergenza e dall’intreccio di molteplici fattori trae mezzi linguistici tra irrazionalità e
nonsenso; in definitiva, un fare che provoca e irride il gusto comune e dunque un esercizio diretto
ad una nuova forma del reale attraverso elementi del vero reinventati per stravolgere l’idea che
abbiamo di loro, di quei particolari che l’abitudine consumistica non consente di scoprire.
Vero e simbolico, espressioni basate sulla satira, la parodia che si prende gioco di se stessa, la
leggerezza che si confronta con l’attesa di non si sa cosa; e l’allusione, l’enigma, lo spirito lieve,
quasi ludico eppure consapevole di una vacuità studiata, scritture capaci di evitare le versioni
gratuite dell’essere grazie all’arresto allo “stop” dell’incrocio del semplice divertimento, a un irridere
fine a se stesso.”
Franco Basile, Catalogo inUTILI © Minerva Edizioni, 2010
a ZonaZago7, la Bottega d’arte che si trova sotto il Ponte di Via Stalingrado, a Bologna, di
fianco ai Magazzini Romagnoli già sede di Paratissima Art Fair.
Il gruppo degli inUTILI, composto da “artisti e persone altre”, è un fenomeno sociale che si è
espresso in ambito artistico, per un periodo di cinque anni. A dieci anni dall’inaugurazione della
prima mostra si riunisce per sperimentare, dopo questa lunga pausa, una nuova opera
collettiva che indaghi il tema del cambiamento, attraverso l’osservazione degli effetti del
tempo sulla pelle. La pelle è vista come involucro, contenitore, confine tra il nostro essere e il
mondo esterno, strumento di percezione, misurazione e sensazione.
La pelle è il focus intorno al quale si muovono le esperienze e la sensibilità dei singoli al fine di
scrivere una partitura performativa condivisa documentata attraverso un video immersivo.
Il “documento” colpisce per la sua disarmante autenticità dove ognuno, in una sorta di non
spazio universale, espone nella sua assoluta verità il proprio corpo e gli effetti del tempo su
di esso.
Tutto nasceva da un seminario sull’Arte Pubblica all’Accademia di Belle Arti di Bologna,
organizzato da Roberto Daolio e Milli Romano, che metteva in luce l’importanza del concorrere di
diverse competenze e professionalità nella realizzazione di un’opera pubblica. È stato lo spunto
perfetto per Silla Guerrini, fondatrice del gruppo insieme a Luca Guenzi, per dare vita a una nuova
esperienza di condivisione e impegno comune, di appartenenza profonda e di aggregazione
sociale attraverso il linguaggio artistico. L’ironia è stata il codice espressivo del gruppo e il tema
dell‘inutilità diventava un interessante concetto sul quale riflettere. Giocando graficamente con la
parola scomposta attraverso le minuscole/maiuscole ecco che l‘inutilità diventava inUTILITÀ
(dentro l‘utilità), un gioco paradossale e un potenziale generatore di interessanti corti circuiti.
Da febbraio 2009 a gennaio 2015 il gruppo ha realizzato 9 mostre che hanno visto un’importante
affluenza di pubblico, dalla prima, a cura di Franco Basile, alla Galleria Pivarte a Bologna, fino a “I
care – Shock Therapy”, curata da Marco Testa, con il patrocinio di Arte Fiera OFF e ART WHITE
NIGHT, sino alla splendida location de Le Torri dell’Acqua di Budrio.
“Che cosa c’è di più serio e importante di un sorriso dettato dall’ironia?
L’interrogativo è una costante del gruppo che afferma di rifiutare le espressioni omologate dalla
categoricità accademica, che si allontana dalle sensazioni che portano alla convenzione estetica,
che dalla convergenza e dall’intreccio di molteplici fattori trae mezzi linguistici tra irrazionalità e
nonsenso; in definitiva, un fare che provoca e irride il gusto comune e dunque un esercizio diretto
ad una nuova forma del reale attraverso elementi del vero reinventati per stravolgere l’idea che
abbiamo di loro, di quei particolari che l’abitudine consumistica non consente di scoprire.
Vero e simbolico, espressioni basate sulla satira, la parodia che si prende gioco di se stessa, la
leggerezza che si confronta con l’attesa di non si sa cosa; e l’allusione, l’enigma, lo spirito lieve,
quasi ludico eppure consapevole di una vacuità studiata, scritture capaci di evitare le versioni
gratuite dell’essere grazie all’arresto allo “stop” dell’incrocio del semplice divertimento, a un irridere
fine a se stesso.”
Franco Basile, Catalogo inUTILI © Minerva Edizioni, 2010
23
gennaio 2020
inUTILI – Esposta
Dal 23 al 26 gennaio 2020
arte contemporanea
performance - happening
performance - happening
Location
ZONAZAGO7
Bologna, Via Emilio Zago, 7, (Bologna)
Bologna, Via Emilio Zago, 7, (Bologna)
Orario di apertura
giovedì 23 gennaio 18-22,
venerdì 24 gennaio 10-20 ,
sabato 25 gennaio 10-24. Sabato 25 gennaio ore 21,30 "Senza pelle", performance di Sciandra liberamente tratta dall’omonimo film di Alessandro D’Alatri.
domenica 26 gennaio 10-20
Vernissage
23 Gennaio 2020, ore 18
Sito web
Ufficio stampa
ZonaZago7
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Progetto grafico
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