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Inventario 2007
closing happening per salutare il pubblico della gallery, che durante la scorsa stagione ha proposto mostre fotografiche, di pittura, decorazione e oggetti d’arte, così come sfilate di abiti, gioielli e accessori
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Giovedì 28 giugno alle 20:00, presso l’EMPORIO DI PARMA (vico Vasto a Chiaja n. 52/53 - NAPOLI), SABINA ALBANO presenta “INVENTARIO 2007”, closing happening per salutare il pubblico della gallery, che durante la scorsa stagione ha proposto mostre fotografiche, di pittura, decorazione e oggetti d’arte, così come sfilate di abiti, gioielli e accessori.
Non è un caso che per quest’incontro prima della pausa estiva SABINA ALBANO abbia scelto una felice commistione tra arte e moda. MODARTE, oppure ARTEMODA, due linguaggi artistico-comunicativi che s’integrano alla perfezione nella location essenziale e minimalista nel cuore della city partenopea, dando spazio tanto alle realizzazioni di moda dell’ALBANO, quanto alla pittura di CARLA SELLER e agli originali gioielli di LUCIA GANGHERI. Tre diverse espressioni creative tenute insieme dal sodalizio di cultura occidentale e orientale e dal ricorrere di alcuni colori: uno su tutti il rosso, simbolo indiscusso della passionalità muliebre, che tanta parte ha in tutt’e tre le vene artistiche a confronto.
A cominciare dai circa 25 abiti di SABINA ALBANO, frutto di un’inedita reinterpretazione di modelli già esistenti, secondo l’ottica tipica della pop art di Andy Warhol e della factory anni ’60, da cui tanto la stilista napoletana mutua, con un occhio attento, però, anche al trend anni ’40 e ’50 e, in special modo, al noir hitchcockiano, proprio partendo dal famoso ‘rosa Hitchcock’. Gli altri colori predominanti nei pezzi dell’ALBANO sono il rosso, che insieme al rosa è coniugato con acconciature e accessori (scarpe, borse, cinture) provocatoriamente viola, e l’optical del bianco e nero, impreziosito solo dal niveo bagliore di coordinati bianchi. Per l’abito di punta la fashion designer ha pensato a un riadattamento di un antico sari indiano, così come per l’unico uomo in passerella ci sarà una camicia originale dipinta dall’ALBANO. I tessuti adoperati sono in massima parte jersey, e shantung di seta per alcuni abiti dalle linee più minimal-jap. Il tutto impreziosito da turbanti che citano e ricordano l’irresistibile divismo della Garbo. Le ragazze e il ragazzo che indosseranno i modelli sono giovani allievi del corso di portamento e comportamento di GAYLORD JENKINS.
A ornare gli abiti sarà la preziosità dei ‘gioielli-pitture’ di LUCIA GANGHERI, veri e propri oggetti d’arte da indossare. Pezzi unici o tirature molto limitate che nella loro ideazione e realizzazione sposano il gusto del bello e della decorazione tipicamente orientale con tecnologie e composti della società occidentale, nonché materiali antichi (oro, argento, vetro) con quelli più avveniristici (pvc, plexiglas, tessuti, pietre dure). Una riuscita alternanza tra forme piene e vuote, più morbide o più definite e geometriche, tra toni più chiari e altri più scuri per circa 40 collane abbinate a orecchini e anelli. Le nuance dominanti sono rosso, bianco e nero. Ricorrono motivi mediorientali, egiziani e messicani con simboli e segni trasfusi in piccole tele da portare sul corpo, a volte realizzate con polveri cromatiche o con diversi materiali immessi in vetro trasparente durante la fase di fusione.
A completare questo percorso attraverso il gusto estetico 4 opere di CARLA SELLER. Tre (50x70) sono realizzate con tecnica mista su carta intelata: su di un letto di pittura a olio monocromatico in posizione asimmetrica è posta una banda narrativo-decorativa di diversa sfumatura (fatta con chine e colori per affresco), che racconta memorie e suggestioni floreali, di sapore orientaleggiante, o figure arcaiche stilizzate. L’altra (24x34) è stata concepita con tecnica mista su tela. Oltre ai colori tipici della pittura della SELLER, ossia rossi, ori e bruni, qui compaiono anche il blu e l’azzurro. I temi raffigurati sono fiori tratteggiati e appena definiti, un’immagine di donna nata da un accorto studio dell’ ODALISCA CON LA SCHIAVA, bozzetto preparatorio dell’opera di JEAN AUGUSTE DOMINIQUE INGRES (1839, ora LOUVRE di Parigi), o ancora la rielaborazione pittorica della trama e stoffa dell’abito di un personaggio del PISANELLO.
Non è un caso che per quest’incontro prima della pausa estiva SABINA ALBANO abbia scelto una felice commistione tra arte e moda. MODARTE, oppure ARTEMODA, due linguaggi artistico-comunicativi che s’integrano alla perfezione nella location essenziale e minimalista nel cuore della city partenopea, dando spazio tanto alle realizzazioni di moda dell’ALBANO, quanto alla pittura di CARLA SELLER e agli originali gioielli di LUCIA GANGHERI. Tre diverse espressioni creative tenute insieme dal sodalizio di cultura occidentale e orientale e dal ricorrere di alcuni colori: uno su tutti il rosso, simbolo indiscusso della passionalità muliebre, che tanta parte ha in tutt’e tre le vene artistiche a confronto.
A cominciare dai circa 25 abiti di SABINA ALBANO, frutto di un’inedita reinterpretazione di modelli già esistenti, secondo l’ottica tipica della pop art di Andy Warhol e della factory anni ’60, da cui tanto la stilista napoletana mutua, con un occhio attento, però, anche al trend anni ’40 e ’50 e, in special modo, al noir hitchcockiano, proprio partendo dal famoso ‘rosa Hitchcock’. Gli altri colori predominanti nei pezzi dell’ALBANO sono il rosso, che insieme al rosa è coniugato con acconciature e accessori (scarpe, borse, cinture) provocatoriamente viola, e l’optical del bianco e nero, impreziosito solo dal niveo bagliore di coordinati bianchi. Per l’abito di punta la fashion designer ha pensato a un riadattamento di un antico sari indiano, così come per l’unico uomo in passerella ci sarà una camicia originale dipinta dall’ALBANO. I tessuti adoperati sono in massima parte jersey, e shantung di seta per alcuni abiti dalle linee più minimal-jap. Il tutto impreziosito da turbanti che citano e ricordano l’irresistibile divismo della Garbo. Le ragazze e il ragazzo che indosseranno i modelli sono giovani allievi del corso di portamento e comportamento di GAYLORD JENKINS.
A ornare gli abiti sarà la preziosità dei ‘gioielli-pitture’ di LUCIA GANGHERI, veri e propri oggetti d’arte da indossare. Pezzi unici o tirature molto limitate che nella loro ideazione e realizzazione sposano il gusto del bello e della decorazione tipicamente orientale con tecnologie e composti della società occidentale, nonché materiali antichi (oro, argento, vetro) con quelli più avveniristici (pvc, plexiglas, tessuti, pietre dure). Una riuscita alternanza tra forme piene e vuote, più morbide o più definite e geometriche, tra toni più chiari e altri più scuri per circa 40 collane abbinate a orecchini e anelli. Le nuance dominanti sono rosso, bianco e nero. Ricorrono motivi mediorientali, egiziani e messicani con simboli e segni trasfusi in piccole tele da portare sul corpo, a volte realizzate con polveri cromatiche o con diversi materiali immessi in vetro trasparente durante la fase di fusione.
A completare questo percorso attraverso il gusto estetico 4 opere di CARLA SELLER. Tre (50x70) sono realizzate con tecnica mista su carta intelata: su di un letto di pittura a olio monocromatico in posizione asimmetrica è posta una banda narrativo-decorativa di diversa sfumatura (fatta con chine e colori per affresco), che racconta memorie e suggestioni floreali, di sapore orientaleggiante, o figure arcaiche stilizzate. L’altra (24x34) è stata concepita con tecnica mista su tela. Oltre ai colori tipici della pittura della SELLER, ossia rossi, ori e bruni, qui compaiono anche il blu e l’azzurro. I temi raffigurati sono fiori tratteggiati e appena definiti, un’immagine di donna nata da un accorto studio dell’ ODALISCA CON LA SCHIAVA, bozzetto preparatorio dell’opera di JEAN AUGUSTE DOMINIQUE INGRES (1839, ora LOUVRE di Parigi), o ancora la rielaborazione pittorica della trama e stoffa dell’abito di un personaggio del PISANELLO.
28
giugno 2007
Inventario 2007
28 giugno 2007
serata - evento
Location
EMPORIO DI PARMA DI SABINA ALBANO
Napoli, Vico Del Vasto A Chiaia, 52, (Napoli)
Napoli, Vico Del Vasto A Chiaia, 52, (Napoli)
Vernissage
28 Giugno 2007, ore 20