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Inventio
La Reale Accademia di Spagna a Roma presenta anche quest’anno i lavori più rappresentativi realizzati dai borsisti ospitati nell’antico convento di San Pietro in Montorio. Quella dei pensionados è ormai una lunga tradizione, un tratto distintivo dell’attività dell’Accademia che festeggia oggi i suoi centotrentacinque anni
Comunicato stampa
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La Reale Accademia di Spagna a Roma presenta anche quest'anno i lavori più rappresentativi realizzati dai borsisti ospitati nell'antico convento di San Pietro in Montorio. Quella dei pensionados è ormai una lunga tradizione, un tratto distintivo dell'attività dell'Accademia che festeggia oggi i suoi centotrentacinque anni.
In mostra dodici artisti già affermati, non solo in Spagna ma anche nel panorama internazionale: Angel Núñez, Juan Francisco Casas, Germán Gómez, Fran Herbello, Moisés Mahiques, Rosa Casado, Marta Lage de la Rosa, Federico Wulff Barreiro, José María Sánchez, Luis Javier Aguilar, Cristina Pascual, Guadalupe Grande. Ogni borsista ha interpretato, attraverso il proprio linguaggio, l'incontro con Roma. Sculture, fotografie, disegni, video, plastici, poesie e brani musicali riempiono le sale dell'Accademia.
Inventio, titolo scelto dagli artisti stessi, rimanda alla Retorica classica, nella sua prima fase di raccolta e scelta dei materiali. E al tempo stesso alla capacità inventiva, alla creatività.
Le suggestioni, gli sguardi e gli scenari di riflessione prodotti dal soggiorno romano sono stati rielaborati da ognuno dando vita a opere originali che offrono nuovi spunti sulla Città Eterna. Temi portanti di questo percorso sono la memoria - perduta ritrovata privata e collettiva, archivio di un passato che ritorna presente - e la corporeità, come dimensione sessuale, nudità, gesto.
Ad innescare la scintilla sono i luoghi di Roma. Gli architetti Federico Wulff Barreiro, José María Sánchez, Luis Javier Aguilar hanno indagato l'assetto urbanistico della città dalla sua fondazione coniugando funzionale e poetico nella loro riflessione sul senso del costruire e dell'abitare. Rosa Casado ha trasformato l'immobile grandiosità del Pantheon e del Colosseo in una molle scultura commestibile. E sempre il Pantheon con le sue proporzioni è stato fonte d'ispirazione per le composizioni musicali di Cristina Pascual. La memoria si è fatta, poi, finestra sfuocata sui luoghi nelle fotografie di Marta Lage de la Rosa.
Nei lavori di Germán Gómez si accentua, attraverso il montaggio fotografico, l'aspetto corporale e drammatico dei condannati del Giudizio Universale. Anche Juan Francisco Casas e Moisés Mahiques affrontano il tema del corpo e del nudo: il primo con provocanti ritratti femminili realizzati con perfezione maniacale con la penna biro, il secondo con grovigli violenti di linee e di figure. Il corpo si fa monumento nelle fotografie di un braccio ingessato di Fran Herbello e i volti emersi dal passato si fanno poesia nei versi di Guadalupe Grande.
Ma la memoria non è solo ricordo privato o storia della città antica. Angel Núñez, sulle note dell'Internazionale, sovverte l'affermazione di Joseph Beuys "la rivoluzione siamo noi" in una citazione ironica e disincantata su una sinistra ormai scomparsa o ridotta a feticcio.
L'Inventio, declinata nelle sue molteplici forme dai borsisti spagnoli, ha prodotto davvero una nuova topografia immaginaria di Roma.
In mostra dodici artisti già affermati, non solo in Spagna ma anche nel panorama internazionale: Angel Núñez, Juan Francisco Casas, Germán Gómez, Fran Herbello, Moisés Mahiques, Rosa Casado, Marta Lage de la Rosa, Federico Wulff Barreiro, José María Sánchez, Luis Javier Aguilar, Cristina Pascual, Guadalupe Grande. Ogni borsista ha interpretato, attraverso il proprio linguaggio, l'incontro con Roma. Sculture, fotografie, disegni, video, plastici, poesie e brani musicali riempiono le sale dell'Accademia.
Inventio, titolo scelto dagli artisti stessi, rimanda alla Retorica classica, nella sua prima fase di raccolta e scelta dei materiali. E al tempo stesso alla capacità inventiva, alla creatività.
Le suggestioni, gli sguardi e gli scenari di riflessione prodotti dal soggiorno romano sono stati rielaborati da ognuno dando vita a opere originali che offrono nuovi spunti sulla Città Eterna. Temi portanti di questo percorso sono la memoria - perduta ritrovata privata e collettiva, archivio di un passato che ritorna presente - e la corporeità, come dimensione sessuale, nudità, gesto.
Ad innescare la scintilla sono i luoghi di Roma. Gli architetti Federico Wulff Barreiro, José María Sánchez, Luis Javier Aguilar hanno indagato l'assetto urbanistico della città dalla sua fondazione coniugando funzionale e poetico nella loro riflessione sul senso del costruire e dell'abitare. Rosa Casado ha trasformato l'immobile grandiosità del Pantheon e del Colosseo in una molle scultura commestibile. E sempre il Pantheon con le sue proporzioni è stato fonte d'ispirazione per le composizioni musicali di Cristina Pascual. La memoria si è fatta, poi, finestra sfuocata sui luoghi nelle fotografie di Marta Lage de la Rosa.
Nei lavori di Germán Gómez si accentua, attraverso il montaggio fotografico, l'aspetto corporale e drammatico dei condannati del Giudizio Universale. Anche Juan Francisco Casas e Moisés Mahiques affrontano il tema del corpo e del nudo: il primo con provocanti ritratti femminili realizzati con perfezione maniacale con la penna biro, il secondo con grovigli violenti di linee e di figure. Il corpo si fa monumento nelle fotografie di un braccio ingessato di Fran Herbello e i volti emersi dal passato si fanno poesia nei versi di Guadalupe Grande.
Ma la memoria non è solo ricordo privato o storia della città antica. Angel Núñez, sulle note dell'Internazionale, sovverte l'affermazione di Joseph Beuys "la rivoluzione siamo noi" in una citazione ironica e disincantata su una sinistra ormai scomparsa o ridotta a feticcio.
L'Inventio, declinata nelle sue molteplici forme dai borsisti spagnoli, ha prodotto davvero una nuova topografia immaginaria di Roma.
04
giugno 2008
Inventio
Dal 04 giugno al 04 luglio 2008
arte contemporanea
Location
REAL ACADEMIA DE ESPANA – ACCADEMIA REALE DI SPAGNA
Roma, Via Di San Pietro In Montorio, 3, (Roma)
Roma, Via Di San Pietro In Montorio, 3, (Roma)
Orario di apertura
dal martedì alla domenica, ore 10.00-13.00 / 16.00-19.00. Lunedì chiuso
Vernissage
4 Giugno 2008, ore 20
Autore
Curatore