Io, la poesia e l’acquaforte
Un’inventività sorprendente ha sempre contrassegnato le mostre di fine anno del
Centro dell’Incisione, in genere stimolanti rassegne a tema, aperte a tecniche artistiche
non solo incisorie. Quella di quest’anno segna un ritorno al rigore, in ossequio
alla ragione sociale e oltre, limitandosi all’acquaforte, al più integrata marginalmente
da puntasecca ed acquatinta, con una novità originalissima, all’insegna dell’invito a
conoscersi reciprocamente. Agli artisti partecipanti è stato proposto di esporre, accanto
ad un foglio di loro produzione, una fotografia personale ed una poesia di proprio
gradimento, in sintonia con il proprio animo, che pertanto ne viene rivelato,
almeno in piccola parte. È un’idea felice che, procedendo contro corrente, in
un’epoca di crescente offuscamento dei rapporti interpersonali, è di portata rilevante,
non solo strettamente artistica.