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Io lo so
mostra collettiva
Comunicato stampa
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E’ la filmografia per bambini che ispira l’ultimo evento della sezione dedicata all’arte e al cinema di Zerouno. E’ la nota citazione dell’incipit del film che dà il titolo all’evento, espressione pronunciata da Gioia, leader del cervello della piccola Riley.
Inside out non è un film di animazione per bambini, piuttosto sono proprio gli adulti a lasciarsi emozionare e a vivere l’esperienza fantastica che ha consentito alle emozioni umane di trasformarsi nei personaggi di una storia. Il film è un’avventura coraggiosa, geniale, dolce ed amara e l’esposizione è un percorso avvincente ed esuberante voluto dalla creatrice che ha appositamente selezionato quattro grandi esponenti dell’arte contemporanea Airin Col, Gianfranco Del Bove, Antonella Iacopozzi, Laura Torlone. Un mix di emozioni che affascinano il pubblico, un intrigo di ricordi, esperienza, sensazioni ed emozioni, un’avventura grandiosa, sarà questo evento, così come si presente il film agli spettatori.
Opere concettuali e figurative per nulla convenzionali in cui c’è solo da chiedersi cosa sia mai passato per la testa di chi le ha create. C’è poco da dire, c’è solo da ammirare in silenzio la grandiosità come solo con le opere d’arte si può fare.
Airin Col è un’artista poliedrica che si districa tra astrazione e figurazione. In questo evento sono state prescelte opere figurative ispirate dai più disparati eventi, può essere anche un sogno ad affascinare l’artista e lasciarla danzare con i colori per una costruzione della bellezza. Pare danzare la mano dell’artista sul supporto, ora lentamente ora animatamente e le mani, come punte di una ballerina, esibiscono tutta la grandezza in una prima irripetibile. Oggi tutto tende a rompere, rovinare piuttosto che costruire e per Airin Col sarà la bellezza come espressione simbolica della luce, elemento emotivo e simbolo di speranza a fornire una via d’uscita ad un mondo in cui si è persa la direzione. Sconfinando oltre lo spazio della tela,l ’artista consente all’osservatore di compiere un viaggio nel mondo rappresentato rendendo la sua arte sollevatrice ed incantatrice, quasi magica. Avvalendosi di differenti motivi ispiratori e soprattutto sfruttando l’abilità artistica che la caratterizza, Airin Col realizza un’arte in continuo cambiamento, per nulla statica e per questo destinata a perdurare.
Gianfranco De Bove dipinge da moltissimi anni, frutto di un desiderio intimo che scaturisce in opere di diverso formato ricolme di gesti e colore. Pur realizzando astrazione e figurazione preferisce soluzioni astratte che sono lo sfogo di una mente fervida e geniale che si avvale di emozioni, sensazioni del momento, ricordi, dando vita ad opere intense ed intriganti. Nessuna opera è progettata, nell’attimo del dipingere tutto nasce e si evolve individuando i colori solo con l’istinto. E’ soprattutto uno sfogo l’arte per Del Bove, uno sfogo grandioso e spontaneo che alla fine identifica un mondo colorato, aggraziato che pare onirico in cui potersi abbandonare. C’è una mano talentuosa che si muove sul supporto che non può abbandonare la passione di sempre e che riesce grandemente ad affascinare e sorprendere.
Antonella Iacopozzi realizza opere diverse tra loro frutto di periodo differenti e di una mano che è libera a seconda delle circostanze. Una grandiosa ambivalenza artistica è l’elemento distintivo di un’arte frutto di diversi elementi che si combinano per dar vita alla creazione finale. Tutto può essere elemento ispiratore, una poesia, la natura, un temporale ed è così che si identificando sagome di volti e mondi quasi onirici in cui un leggero strato lucido identifica realtà in cui immergersi, lasciarsi andare e perdersi.
Si assiste a linee arrotondate e ricurve e sagome, ma è proprio la diversità della sua creazione che le consente di creare opere dai giganteschi fiori affiancate a ricercate soluzioni minuziosamente curate. E’ grandioso assistere a creazioni grandi che sono mondi in cui volersi immergere, spazi ristretti eppure giganti, lucidi, che invitano l’osservatore ad entrare per ritrovarsi tra volti e forme che hanno il sapore del vissuto, dell’esperienza e della maturità perché solo una mano esperta riesce a creare soluzioni talmente grandiose.
Laura Torlone crea opere materiche utilizzando cromie ricolme di carica ed intensità. Ispirata dalla natura, dalla Terra e da tutto ciò che la circonda emergono soluzioni originali ed avvincenti, spesso diverse, che individuano un intrigo grandioso in cui lo sguardo dell’osservatore diviene complice per districarsi tra materia e colore e godere con distacco della soluzione finale. Una materia riposta con cura e grazia, esito di una mano matura ed è maestoso notare come non si percepisca assolutamente la pesantezza, piuttosto ci si compiaccia della sapienza di saper creare opere eleganti ed originali. Prediligendo il blu che è come il filo rosso di tutta la sua arte, Torlone si avvale di suggestioni intime che poi vengono trasmesse sul supporto con una grazia ed equilibrio. Opere di diversa impostazione accolgono l’osservatore in questo evento per soluzioni che sono piccole preziose creazioni in cui si concentra l’abilità della mente creatrice. Animali plastificati o caffe’ si adagiano sulla superficie colorata per dire, comunicare fuori dalla convenzionalità; una mente giovane ed originale che come un tarlo buca la contemporaneità con il suo essere poliedrico, frizzante e geniale.
[…]
Vi capita mai di guardare qualcuno e chiedervi che cosa gli passa per la testa?
Be', io lo so.
So cosa passa nella testa di Riley. (Gioia)
Inside out, USA, 2015
Inside out non è un film di animazione per bambini, piuttosto sono proprio gli adulti a lasciarsi emozionare e a vivere l’esperienza fantastica che ha consentito alle emozioni umane di trasformarsi nei personaggi di una storia. Il film è un’avventura coraggiosa, geniale, dolce ed amara e l’esposizione è un percorso avvincente ed esuberante voluto dalla creatrice che ha appositamente selezionato quattro grandi esponenti dell’arte contemporanea Airin Col, Gianfranco Del Bove, Antonella Iacopozzi, Laura Torlone. Un mix di emozioni che affascinano il pubblico, un intrigo di ricordi, esperienza, sensazioni ed emozioni, un’avventura grandiosa, sarà questo evento, così come si presente il film agli spettatori.
Opere concettuali e figurative per nulla convenzionali in cui c’è solo da chiedersi cosa sia mai passato per la testa di chi le ha create. C’è poco da dire, c’è solo da ammirare in silenzio la grandiosità come solo con le opere d’arte si può fare.
Airin Col è un’artista poliedrica che si districa tra astrazione e figurazione. In questo evento sono state prescelte opere figurative ispirate dai più disparati eventi, può essere anche un sogno ad affascinare l’artista e lasciarla danzare con i colori per una costruzione della bellezza. Pare danzare la mano dell’artista sul supporto, ora lentamente ora animatamente e le mani, come punte di una ballerina, esibiscono tutta la grandezza in una prima irripetibile. Oggi tutto tende a rompere, rovinare piuttosto che costruire e per Airin Col sarà la bellezza come espressione simbolica della luce, elemento emotivo e simbolo di speranza a fornire una via d’uscita ad un mondo in cui si è persa la direzione. Sconfinando oltre lo spazio della tela,l ’artista consente all’osservatore di compiere un viaggio nel mondo rappresentato rendendo la sua arte sollevatrice ed incantatrice, quasi magica. Avvalendosi di differenti motivi ispiratori e soprattutto sfruttando l’abilità artistica che la caratterizza, Airin Col realizza un’arte in continuo cambiamento, per nulla statica e per questo destinata a perdurare.
Gianfranco De Bove dipinge da moltissimi anni, frutto di un desiderio intimo che scaturisce in opere di diverso formato ricolme di gesti e colore. Pur realizzando astrazione e figurazione preferisce soluzioni astratte che sono lo sfogo di una mente fervida e geniale che si avvale di emozioni, sensazioni del momento, ricordi, dando vita ad opere intense ed intriganti. Nessuna opera è progettata, nell’attimo del dipingere tutto nasce e si evolve individuando i colori solo con l’istinto. E’ soprattutto uno sfogo l’arte per Del Bove, uno sfogo grandioso e spontaneo che alla fine identifica un mondo colorato, aggraziato che pare onirico in cui potersi abbandonare. C’è una mano talentuosa che si muove sul supporto che non può abbandonare la passione di sempre e che riesce grandemente ad affascinare e sorprendere.
Antonella Iacopozzi realizza opere diverse tra loro frutto di periodo differenti e di una mano che è libera a seconda delle circostanze. Una grandiosa ambivalenza artistica è l’elemento distintivo di un’arte frutto di diversi elementi che si combinano per dar vita alla creazione finale. Tutto può essere elemento ispiratore, una poesia, la natura, un temporale ed è così che si identificando sagome di volti e mondi quasi onirici in cui un leggero strato lucido identifica realtà in cui immergersi, lasciarsi andare e perdersi.
Si assiste a linee arrotondate e ricurve e sagome, ma è proprio la diversità della sua creazione che le consente di creare opere dai giganteschi fiori affiancate a ricercate soluzioni minuziosamente curate. E’ grandioso assistere a creazioni grandi che sono mondi in cui volersi immergere, spazi ristretti eppure giganti, lucidi, che invitano l’osservatore ad entrare per ritrovarsi tra volti e forme che hanno il sapore del vissuto, dell’esperienza e della maturità perché solo una mano esperta riesce a creare soluzioni talmente grandiose.
Laura Torlone crea opere materiche utilizzando cromie ricolme di carica ed intensità. Ispirata dalla natura, dalla Terra e da tutto ciò che la circonda emergono soluzioni originali ed avvincenti, spesso diverse, che individuano un intrigo grandioso in cui lo sguardo dell’osservatore diviene complice per districarsi tra materia e colore e godere con distacco della soluzione finale. Una materia riposta con cura e grazia, esito di una mano matura ed è maestoso notare come non si percepisca assolutamente la pesantezza, piuttosto ci si compiaccia della sapienza di saper creare opere eleganti ed originali. Prediligendo il blu che è come il filo rosso di tutta la sua arte, Torlone si avvale di suggestioni intime che poi vengono trasmesse sul supporto con una grazia ed equilibrio. Opere di diversa impostazione accolgono l’osservatore in questo evento per soluzioni che sono piccole preziose creazioni in cui si concentra l’abilità della mente creatrice. Animali plastificati o caffe’ si adagiano sulla superficie colorata per dire, comunicare fuori dalla convenzionalità; una mente giovane ed originale che come un tarlo buca la contemporaneità con il suo essere poliedrico, frizzante e geniale.
[…]
Vi capita mai di guardare qualcuno e chiedervi che cosa gli passa per la testa?
Be', io lo so.
So cosa passa nella testa di Riley. (Gioia)
Inside out, USA, 2015
13
dicembre 2018
Io lo so
Dal 13 al 31 dicembre 2018
arte contemporanea
Location
CENTRO CULTURALE ZEROUNO
Barletta, Via Indipendenza, 1, (Barletta-andria-trani)
Barletta, Via Indipendenza, 1, (Barletta-andria-trani)
Orario di apertura
lun- ven. 17.00 - 20.00 sabato e tutte le mattine su appuntamento - dom. chiuso.
Vernissage
13 Dicembre 2018, ore 18.00
Autore
Curatore