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IoOltre. Viaggio dentro lo sguardo inventore. Quando l’acqua ispira l’arte
La mostra è la seconda tappa del progetto “IoOltre. Viaggio dentro lo sguardo inventore” ideato da Arte Oltre. L’intento che caratterizza l’ampia programmazione di ArteOltre è quello di dare visibilità a talenti emergenti, contribuendo allo sviluppo del territorio e delle sue risorse, così da renderlo attraente verso l’esterno e creare occasioni di crescita e confronto, in un’ottica di internazionalizzazione.
Comunicato stampa
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La mostra è la seconda tappa del progetto “IoOltre. Viaggio dentro lo sguardo inventore” ideato da Arte Oltre. L’intento che caratterizza l’ampia programmazione di ArteOltre è quello di dare visibilità a talenti emergenti, contribuendo allo sviluppo del territorio e delle sue risorse, così da renderlo attraente verso l’esterno e creare occasioni di crescita e confronto, in un’ottica di internazionalizzazione.
Serata evento in cui gli artisti sono stati coinvolti e invitati a riflettere su un tema di grande attualità: l’Acqua. Linfa vitale che tutto muove, fonte di vita e ispirazione per le forme artistiche: dalle arti visive, alla musica, alla poesia, che fin dai tempi più remoti si sono mosse sul flusso delle acque. Le opere presentate sono un passo importante nella storia dei nostri artisti, foriere di nuovi esiti e, al tempo stesso documento di un’estetica sempre più matura e personale, ben al di là della pura storia del mezzo fotografico. L’invito è a scoprire nuovi territori dell’immagine fissa e dell’immagine in movimento, attraverso le tensioni che le animano, rinnovando il nostro sguardo sul mondo.
Aniello Intartaglia riproduce spaccati di paesaggi immersi in un universo concreto, dove la potenza immaginifica dell’acqua incontra l’uomo e il paesaggio antropizzato. L’artista riesce a catturare con estrema forza espressiva l’impatto dirompente e la violenza dell’elemento vitale, restituendoci opere con un’intensa carica emotiva e segnate da un furore dionisiaco.
Le opere di Imagineazione Photo (Emanuela Martolò, Simona Riccio) ci conducono in un quotidiano ludico, talvolta con un carattere riflessivo o con un accento venato di malinconia, in cui l’acqua è protagonista: non un mero fondale in cui si sviluppa la scena, ma sostanza pienamente partecipe del processo creativo e vitalistico.
Laura De Leonardis con le sue fotografie ci offre una visione rarefatta, dove l’acqua dialoga con gli altri elementi della natura, creando immagini che si dissolvono l’una nell’altra, immerse in una dimensione estatica e contemplativa.
Nella ricerca di Lorenzo Palombini l’acqua diviene sia principio di trasformazione, sia scenario per una processo di cambiamento. Oggetti e figure umane si impongono all’obbiettivo con un aspetto realistico e quasi scientifico; altre volte le immagini fotografate sembrano sul punto di svanire o in un lento apparire, i loro contorni reclamano forme e fisicità che si costituiscono fulminee davanti ai nostri occhi per poi tornare a uno stato onirico e impalpabile.
Nicola Caiazza ci fa penetrare nelle sue immagini con slancio emotivo, rendendoci partecipi di quel lento fondersi di universi paralleli, che proprio attraverso l’elemento acquatico, trovano una rinnovata dimensione congiunta.
Le fotografie di Federico Losito catturano a pieno l’armonia dell’acqua, in un gioco di forme e suggestioni fortemente iconiche, creando gioco di contaminazioni materiche e sensoriali.
Alessio Tagnani, fotografo di origine, si cimenta per la prima volta nella videoinstallazione ricreando un'atmosfera sospesa di attesa costante e perpetua, che lascia lo spettatore nel dubbio di un futuro prossimo incerto e sconosciuto.
Fabio Scacchioli lavora sulle immagini in un processo personale di elaborazione mentale che lo porta a scomporre la pellicola in un numero illimitato di sequenze. L’immagine, riflessa nel liquido, subisce un trattamento di deformazione, instaurando un nuovo regime dell’immagine e della percezione, spingendo il video oltre il campo che sembrava essergli stato assegnato.
La mostra vedrà la partecipazione straordinaria di Luca Scornaienchi, una delle figure più interessanti e innovative nel panorama contemporaneo italiano, che presenterà un’installazione, frutto di sinestetiche visioni di mondi che entrano in collisione con il senso stesso della realtà. La sua spiccata sensibilità, con l’accostamento di forme e stili dissimili, genera un inedito paradigma visivo, che quando viene fruito lascia il posto a una sublime dimensione intimista.
La fotografia, come forma d’arte e strumento di indagine, indaga un argomento cogente e si pone come un atto di sospensione e di riflessione su un periodo drammatico, in cui l’inquinamento e un uso sconsiderato delle risorse stanno provocando la diminuzione dell’acqua potabile e l’aumento dell’acqua distruttiva che corrode la crosta terrestre.
Serata evento in cui gli artisti sono stati coinvolti e invitati a riflettere su un tema di grande attualità: l’Acqua. Linfa vitale che tutto muove, fonte di vita e ispirazione per le forme artistiche: dalle arti visive, alla musica, alla poesia, che fin dai tempi più remoti si sono mosse sul flusso delle acque. Le opere presentate sono un passo importante nella storia dei nostri artisti, foriere di nuovi esiti e, al tempo stesso documento di un’estetica sempre più matura e personale, ben al di là della pura storia del mezzo fotografico. L’invito è a scoprire nuovi territori dell’immagine fissa e dell’immagine in movimento, attraverso le tensioni che le animano, rinnovando il nostro sguardo sul mondo.
Aniello Intartaglia riproduce spaccati di paesaggi immersi in un universo concreto, dove la potenza immaginifica dell’acqua incontra l’uomo e il paesaggio antropizzato. L’artista riesce a catturare con estrema forza espressiva l’impatto dirompente e la violenza dell’elemento vitale, restituendoci opere con un’intensa carica emotiva e segnate da un furore dionisiaco.
Le opere di Imagineazione Photo (Emanuela Martolò, Simona Riccio) ci conducono in un quotidiano ludico, talvolta con un carattere riflessivo o con un accento venato di malinconia, in cui l’acqua è protagonista: non un mero fondale in cui si sviluppa la scena, ma sostanza pienamente partecipe del processo creativo e vitalistico.
Laura De Leonardis con le sue fotografie ci offre una visione rarefatta, dove l’acqua dialoga con gli altri elementi della natura, creando immagini che si dissolvono l’una nell’altra, immerse in una dimensione estatica e contemplativa.
Nella ricerca di Lorenzo Palombini l’acqua diviene sia principio di trasformazione, sia scenario per una processo di cambiamento. Oggetti e figure umane si impongono all’obbiettivo con un aspetto realistico e quasi scientifico; altre volte le immagini fotografate sembrano sul punto di svanire o in un lento apparire, i loro contorni reclamano forme e fisicità che si costituiscono fulminee davanti ai nostri occhi per poi tornare a uno stato onirico e impalpabile.
Nicola Caiazza ci fa penetrare nelle sue immagini con slancio emotivo, rendendoci partecipi di quel lento fondersi di universi paralleli, che proprio attraverso l’elemento acquatico, trovano una rinnovata dimensione congiunta.
Le fotografie di Federico Losito catturano a pieno l’armonia dell’acqua, in un gioco di forme e suggestioni fortemente iconiche, creando gioco di contaminazioni materiche e sensoriali.
Alessio Tagnani, fotografo di origine, si cimenta per la prima volta nella videoinstallazione ricreando un'atmosfera sospesa di attesa costante e perpetua, che lascia lo spettatore nel dubbio di un futuro prossimo incerto e sconosciuto.
Fabio Scacchioli lavora sulle immagini in un processo personale di elaborazione mentale che lo porta a scomporre la pellicola in un numero illimitato di sequenze. L’immagine, riflessa nel liquido, subisce un trattamento di deformazione, instaurando un nuovo regime dell’immagine e della percezione, spingendo il video oltre il campo che sembrava essergli stato assegnato.
La mostra vedrà la partecipazione straordinaria di Luca Scornaienchi, una delle figure più interessanti e innovative nel panorama contemporaneo italiano, che presenterà un’installazione, frutto di sinestetiche visioni di mondi che entrano in collisione con il senso stesso della realtà. La sua spiccata sensibilità, con l’accostamento di forme e stili dissimili, genera un inedito paradigma visivo, che quando viene fruito lascia il posto a una sublime dimensione intimista.
La fotografia, come forma d’arte e strumento di indagine, indaga un argomento cogente e si pone come un atto di sospensione e di riflessione su un periodo drammatico, in cui l’inquinamento e un uso sconsiderato delle risorse stanno provocando la diminuzione dell’acqua potabile e l’aumento dell’acqua distruttiva che corrode la crosta terrestre.
18
ottobre 2009
IoOltre. Viaggio dentro lo sguardo inventore. Quando l’acqua ispira l’arte
Dal 18 ottobre al 18 novembre 2009
arte contemporanea
Location
CIRCOLO DEGLI ARTISTI
Roma, Via Casilina Vecchia, 42, (Roma)
Roma, Via Casilina Vecchia, 42, (Roma)
Vernissage
18 Ottobre 2009, ore 19
Autore
Curatore