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IperMito
Una selezione di giovani artisti internazionali che attraverso dipinti, fotografie e video indagano sul mito del XXI secolo
Comunicato stampa
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Nei nuovi spazi in Via dell’Acqua 15/r angolo Via della Vigna Vecchia la galleria FYR ospita, con una spettacolare presentazione curata da Jason Waite, una selezione di artisti emergenti internazionali che, attraverso dipinti, fotografie e video, focalizzano la loro ricerca sul mito nel XXI secolo.
La mostra esplora l’incarnazione del mito ed il suo rapporto fra individuo e società nell’ epoca contemporanea. L’artista oggi può presentarsi come un ‘manufattore del mito’ simile al bardo nella Grecia antica. Egli rappresenta colui che fa da ricevente e da ‘ rispecchiatore’ della società contemporanea e, intrecciando esperienze personali, storia e fantasia, crea una narrazione nuova con implicazioni universali.
In alcuni casi, il punto di partenza è la vita stessa dell’artista come dimostrano le opere di Elvira Dorschke, Alberto Frigo e Jordanne Renner.
Il collage di Elvira Dorschke rappresenta un mondo di desiderio sessuale che deriva dalle sue frequentazioni nel mondo corrotto dei club parigini dove lavorava come ballerina erotica. Nella sua narrazione si mescolano fantasia e realtà imperturbate, che oggi appare più inquietante a seguito della sua misteriosa sparizione cinque anni fa.
Alberto Frigo documenta oggetti quotidiani e li trasforma, seguendo una metodica ricerca e documentazione scientifica, in un progetto di proporzioni epiche. Per più di un anno Frigo ha fatto fotografie di ogni oggetto che ha preso con la mano destra (mano dominante) ed ha così accumulato una collezione di più di 300.000 fotografie organizzate rigorosamente, fino a trasformare la banalità in sublimità.
Jordanne Renner si focalizza sulla memoria soggettiva con cui crea il mito. Manipolando manualmente lo sguardo oggettivo di fotografie ed usando località urbane forma un paesaggio di sogno creando così un diario surreale che mescola tempo e spazio.
Joseph Kim e Jason Waite usano il mito in contesto classico per ricerche personali e sociali. Joseph Kim inserisce simboli orientali nella tecnica pittorica tradizionale occidentale, rispecchiando così una nuova cultura ibrida. Questo assalto alla storia rivisita il mito in un mondo-nuovo, definito dalla confluenza di diverse etnicità. Il video etereo di Jason Waite, filmato in Tailandia, racconta il mito antico di Orfeo e Euridice. Intrecciando il mito occidentale con la pratica mistica orientale esprime la lotta spirituale del protagonista.
Mayuko Tsubaki, Paola Marinelli e James Keogh coinvolgono il visitatore nel processo di ‘manufatturare il mito’. L’ambiente fantastico dei dipinti di Mayuko Tsubaki forma un palcoscenico su cui danzano favole e immaginazione. I boschi di colore di Paola Marinelli nascondono personaggi che appaiono e scompaiono formando un narrativo di movimento continuo. I paesaggi temporali di James Keogh indagano il presente fra lo srotolarsi del passato e del futuro.
Attraverso questa selezione di otto artisti provenienti da tre continenti, il curatore della mostra tenta di definire il mito moderno fra verità e finzione, esperienza e simulacro, emozione e ragione.
La mostra esplora l’incarnazione del mito ed il suo rapporto fra individuo e società nell’ epoca contemporanea. L’artista oggi può presentarsi come un ‘manufattore del mito’ simile al bardo nella Grecia antica. Egli rappresenta colui che fa da ricevente e da ‘ rispecchiatore’ della società contemporanea e, intrecciando esperienze personali, storia e fantasia, crea una narrazione nuova con implicazioni universali.
In alcuni casi, il punto di partenza è la vita stessa dell’artista come dimostrano le opere di Elvira Dorschke, Alberto Frigo e Jordanne Renner.
Il collage di Elvira Dorschke rappresenta un mondo di desiderio sessuale che deriva dalle sue frequentazioni nel mondo corrotto dei club parigini dove lavorava come ballerina erotica. Nella sua narrazione si mescolano fantasia e realtà imperturbate, che oggi appare più inquietante a seguito della sua misteriosa sparizione cinque anni fa.
Alberto Frigo documenta oggetti quotidiani e li trasforma, seguendo una metodica ricerca e documentazione scientifica, in un progetto di proporzioni epiche. Per più di un anno Frigo ha fatto fotografie di ogni oggetto che ha preso con la mano destra (mano dominante) ed ha così accumulato una collezione di più di 300.000 fotografie organizzate rigorosamente, fino a trasformare la banalità in sublimità.
Jordanne Renner si focalizza sulla memoria soggettiva con cui crea il mito. Manipolando manualmente lo sguardo oggettivo di fotografie ed usando località urbane forma un paesaggio di sogno creando così un diario surreale che mescola tempo e spazio.
Joseph Kim e Jason Waite usano il mito in contesto classico per ricerche personali e sociali. Joseph Kim inserisce simboli orientali nella tecnica pittorica tradizionale occidentale, rispecchiando così una nuova cultura ibrida. Questo assalto alla storia rivisita il mito in un mondo-nuovo, definito dalla confluenza di diverse etnicità. Il video etereo di Jason Waite, filmato in Tailandia, racconta il mito antico di Orfeo e Euridice. Intrecciando il mito occidentale con la pratica mistica orientale esprime la lotta spirituale del protagonista.
Mayuko Tsubaki, Paola Marinelli e James Keogh coinvolgono il visitatore nel processo di ‘manufatturare il mito’. L’ambiente fantastico dei dipinti di Mayuko Tsubaki forma un palcoscenico su cui danzano favole e immaginazione. I boschi di colore di Paola Marinelli nascondono personaggi che appaiono e scompaiono formando un narrativo di movimento continuo. I paesaggi temporali di James Keogh indagano il presente fra lo srotolarsi del passato e del futuro.
Attraverso questa selezione di otto artisti provenienti da tre continenti, il curatore della mostra tenta di definire il mito moderno fra verità e finzione, esperienza e simulacro, emozione e ragione.
07
luglio 2005
IperMito
Dal 07 al 31 luglio 2005
performance - happening
giovane arte
giovane arte
Location
FYR VIA DELL’ACQUA
Firenze, Via Dell'acqua, 15R, (Firenze)
Firenze, Via Dell'acqua, 15R, (Firenze)
Orario di apertura
11-19 tutti i giorni escluso lunedì
Vernissage
7 Luglio 2005, ore 18-22
Autore
Curatore