Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Irene Balia / Chiara Paderi – Storie incredibili di persone normali
Irene Balia, pittrice, e Chiara Paderi, fotografa e video artista, raccontano una situazione globale attraverso la rappresentazione del ritratto e dell’autoritratto. Nei lavori di entrambe la totalità è scomposta in singoli episodi, nei quali la figura ritratta diventa un tramite per raccontare non la propria storia, ma le storie di tanti
Comunicato stampa
Segnala l'evento
STORIE INCREDIBILI DI PERSONE NORMALI
Mi colpisce il fatto che nella nostra società l’arte sia diventata qualcosa in relazione con gli oggetti e non con gli individui o con la vita. Ma non potrebbe essere la vita di ognuno di noi un’opera d’arte?
(Michel Foucault)
Quali sono le storie che vale la pena raccontare?
Sono le imprese eccezionali e i fatti sconvolgenti, tutto ciò che colpisce le menti modificando il pensiero e le vite di intere comunità. Ma dietro ogni storia incredibile, c’è un uomo. Per giunta, un uomo qualsiasi.
Allora, se ogni storia è fatta di persone normali, tutte le storie e le storie di tutti, acquistano l’urgenza di essere narrate.
La mostra vuole raccontare la quotidianità che si cela dietro ogni fatto straordinario, il ripetersi di gesti e azioni che costruiscono, una volta sommati, le vite di ognuno.
Se il momento storico attuale non ha bisogno di eroi solitari, sono la creatività quotidiana, il banale che si ripete uguale a se stesso, a fornire lo scheletro portante per costruirsi, ricominciando ogni mattina, la propria
incredibile storia.
Irene Balia, pittrice, e Chiara Paderi, fotografa e video artista, raccontano una situazione globale attraverso la rappresentazione del ritratto e dell’autoritratto. Nei lavori di entrambe la totalità è scomposta in singoli episodi, nei quali la figura ritratta diventa un tramite
per raccontare non la propria storia, ma le storie di tanti. Irene Balia dipinge ritratti di familiari o persone a lei molto care, spesso anche autoritratti, immersi in un paesaggio naturale, nel quale la ripetizione di elementi geometrici si contrappone alle campiture piatte e alle
aree non dipinte. Nelle sue opere, la relazione tra soggetto e sfondo diventa il pretesto per indagare il nulla, il sentimento del
vuoto in cui il confine tra interiorità ed esteriorità si spezza e lo stato di assenza che sopraggiunge diventa un mezzo di conoscenza.
In questi attimi, che Irene traspone sulla tela dilatandone il tempo all’infinito, tutto è immobile quasi l’opera stesse trattenendo il respiro. Soggetti e sfondi presentano una distanza fisica e mentale palpabile: le persone ritratte sono colte in momenti di intimità e riflessione, accentuati dalla posizione statica; gli spazi,
quelli aperti dei campi e del mare così come i boschi claustrofobici, rappresentano il vuoto tangibile che ci circonda, la perdita del contatto con la realtà.
L’equilibrio dell’opera si ritrova ad un ultimo sguardo, nella ricomposizione finale dei particolari sospesi all’interno di un’atmosfera di calma e inquietudine insieme.
Chiara Paderi sviluppa, attraverso l’uso del video e della fotografia, una riflessione sul tema dell’identità ponendo se stessa come soggetto-oggetto delle proprie opere. La sua ricerca non è incentrata sul personaggio ritratto, ma sul personaggio inserito nell’ambiente, costruendosi sul rapporto che si crea fra sé e il contesto, tra corpo e luoghi. Proprio il luogo esercita un’importante influenza sull’artista e sul suo sentire, tanto da definirne l’identità.
La scelta e la documentazione del contesto diventano per Chiara un modo per riflettere su se stessa, tanto da dedicare una parte di analisi ai rapporti familiari nei luoghi vissuti quotidianamente. Lungo la successione di immagini fotografiche, strettamente collegate tra loro, si srotola una storia, quella familiare, fatta di persone reali fermate in attimi e spazi vissuti realmente. L’arte di Chiara vuole superare i limiti della sua natura soggettiva e personale, rappresentando le dinamiche dei rapporti tra gli individui in senso più ampio.
STORIE INCREDIBILI DI PERSONE NORMALI
bipersonale di Irene Balia e Chiara Paderi
a cura di Annalisa Bergo
inaugurazione mercoledì 30 maggio ore 18:30
dal 31 maggio al 26 giugno dalle ore 15.30 alle ore 17.30
c/o Oldoni Grafica Editoriale
via Pezzotti 8, Milano.
Ufficio stampa:
Giovanni Velluto
g.velluto@route42studio.com
Mi colpisce il fatto che nella nostra società l’arte sia diventata qualcosa in relazione con gli oggetti e non con gli individui o con la vita. Ma non potrebbe essere la vita di ognuno di noi un’opera d’arte?
(Michel Foucault)
Quali sono le storie che vale la pena raccontare?
Sono le imprese eccezionali e i fatti sconvolgenti, tutto ciò che colpisce le menti modificando il pensiero e le vite di intere comunità. Ma dietro ogni storia incredibile, c’è un uomo. Per giunta, un uomo qualsiasi.
Allora, se ogni storia è fatta di persone normali, tutte le storie e le storie di tutti, acquistano l’urgenza di essere narrate.
La mostra vuole raccontare la quotidianità che si cela dietro ogni fatto straordinario, il ripetersi di gesti e azioni che costruiscono, una volta sommati, le vite di ognuno.
Se il momento storico attuale non ha bisogno di eroi solitari, sono la creatività quotidiana, il banale che si ripete uguale a se stesso, a fornire lo scheletro portante per costruirsi, ricominciando ogni mattina, la propria
incredibile storia.
Irene Balia, pittrice, e Chiara Paderi, fotografa e video artista, raccontano una situazione globale attraverso la rappresentazione del ritratto e dell’autoritratto. Nei lavori di entrambe la totalità è scomposta in singoli episodi, nei quali la figura ritratta diventa un tramite
per raccontare non la propria storia, ma le storie di tanti. Irene Balia dipinge ritratti di familiari o persone a lei molto care, spesso anche autoritratti, immersi in un paesaggio naturale, nel quale la ripetizione di elementi geometrici si contrappone alle campiture piatte e alle
aree non dipinte. Nelle sue opere, la relazione tra soggetto e sfondo diventa il pretesto per indagare il nulla, il sentimento del
vuoto in cui il confine tra interiorità ed esteriorità si spezza e lo stato di assenza che sopraggiunge diventa un mezzo di conoscenza.
In questi attimi, che Irene traspone sulla tela dilatandone il tempo all’infinito, tutto è immobile quasi l’opera stesse trattenendo il respiro. Soggetti e sfondi presentano una distanza fisica e mentale palpabile: le persone ritratte sono colte in momenti di intimità e riflessione, accentuati dalla posizione statica; gli spazi,
quelli aperti dei campi e del mare così come i boschi claustrofobici, rappresentano il vuoto tangibile che ci circonda, la perdita del contatto con la realtà.
L’equilibrio dell’opera si ritrova ad un ultimo sguardo, nella ricomposizione finale dei particolari sospesi all’interno di un’atmosfera di calma e inquietudine insieme.
Chiara Paderi sviluppa, attraverso l’uso del video e della fotografia, una riflessione sul tema dell’identità ponendo se stessa come soggetto-oggetto delle proprie opere. La sua ricerca non è incentrata sul personaggio ritratto, ma sul personaggio inserito nell’ambiente, costruendosi sul rapporto che si crea fra sé e il contesto, tra corpo e luoghi. Proprio il luogo esercita un’importante influenza sull’artista e sul suo sentire, tanto da definirne l’identità.
La scelta e la documentazione del contesto diventano per Chiara un modo per riflettere su se stessa, tanto da dedicare una parte di analisi ai rapporti familiari nei luoghi vissuti quotidianamente. Lungo la successione di immagini fotografiche, strettamente collegate tra loro, si srotola una storia, quella familiare, fatta di persone reali fermate in attimi e spazi vissuti realmente. L’arte di Chiara vuole superare i limiti della sua natura soggettiva e personale, rappresentando le dinamiche dei rapporti tra gli individui in senso più ampio.
STORIE INCREDIBILI DI PERSONE NORMALI
bipersonale di Irene Balia e Chiara Paderi
a cura di Annalisa Bergo
inaugurazione mercoledì 30 maggio ore 18:30
dal 31 maggio al 26 giugno dalle ore 15.30 alle ore 17.30
c/o Oldoni Grafica Editoriale
via Pezzotti 8, Milano.
Ufficio stampa:
Giovanni Velluto
g.velluto@route42studio.com
30
maggio 2012
Irene Balia / Chiara Paderi – Storie incredibili di persone normali
Dal 30 maggio al 26 giugno 2012
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
ARTIFICIO LAB ARTE CONTEMPORANEA – GRAFICHE OLDONI
Milano, Via Giovanni Pezzotti, 8, (Milano)
Milano, Via Giovanni Pezzotti, 8, (Milano)
Orario di apertura
dalle ore 15.30 alle ore 17.30
Vernissage
30 Maggio 2012, ore 18.30
Autore
Curatore