Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Irene Kung – Monumenti
A partire dalla giustapposizione di immagini appartenenti a due serie fotografiche precedenti, Le città invisibili (2012) e Trees (2014), Kung compie una selezione visiva che ricompone un’indagine al tempo stesso introspettiva e sociale sul paesaggio, sia esso urbano, archeologico o naturale
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Nella Project Room di CAMERA - Centro Italiano per la Fotografia, verrà inaugurata giovedì 30 maggio, alle ore 18.00, la mostra personale di Irene Kung (Berna, 1958) intitolata Monumenti, curata dal direttore dellistituto torinese, Walter Guadagnini.
A partire dalla giustapposizione di immagini appartenenti a due serie fotografiche precedenti, Le città invisibili (2012) e Trees (2014), Kung compie una selezione visiva che ricompone unindagine al tempo stesso introspettiva e sociale sul paesaggio, sia esso urbano, archeologico o naturale. Tali elementi sono per lautrice svizzera come fondamenti puri della visione che, spogliati dal disturbo visivo generato dalle forme di progresso e dallincuria umana, si presentano allo spettatore come ritratti aulici che emergono dalloscurità. Nelle diciotto opere di grande formato esposte in questa occasione, alberi, antiche rovine e architetture contemporanee assumono un carattere salvifico, diventano monumenti contemporanei che - grazie al potere dellestetica e alla forza dellimmagine - annullano il tempo e ordinano il caos con la loro armonia costruttiva.
Formatasi in ambito pittorico, Kung ha adottato la fotografia come medium privilegiato della propria produzione artistica da circa un decennio, sfruttando la sua formazione non solo per impreziosire la componente lirica ed emotiva della sua ricerca artistica, ma anche quella gestuale ed istintiva. Lessenzialità delle inquadrature e la capacità di far emergere i suoi soggetti dalloscurità, infatti, esprimono una vicinanza stilistica e concettuale al Rinascimento pittorico italiano: i suoi lavori evidenziano il desiderio razionale di individuare nuove strade possibili per un futuro sostenibile e la rinnovata attenzione allequilibrio tra umano e naturale. Allo stesso tempo le composizioni di Kung evidenziano per contrasto lambiguità dellurbanizzazione e della negligenza umana, facendo emergere dalla bellezza una sottile inquietudine. Descrivere la sofferenza attraverso una rappresentazione raffinata e onirica è dichiara la Kung un tentativo di generare un nuovo significato a partire dalle percezioni di unesperienza emotiva, è unastrazione che mi conduce dalle zone più in ombra alla dimensione meditativa, fino agli spazi inconsci dellanima.
Irene Kung è nata a Berna nel 1958, vive e lavora a Roma. Dopo aver studiato pittura in Svizzera, ha ampliato la sua ricerca includendo la fotografia nel suo repertorio artistico. Il suo lavoro è stato pubblicato su testate internazionali come AD, The Sunday Times Magazine e The New York Times Magazine ed è stato esposto nellambito di ParisPhoto nel 2010. È stata invitata dal comitato organizzativo di EXPO 2015 a partecipare con una mostra di fotografie di alberi da frutto al Cluster della Frutta e Verdura. Ha inoltre esposto al Ullens Center for Contemporary Art di Beijing (2019), a Forma - Centro Internazionale di Fotografia di Milano (2015, 2013, 2010), al BOZAR di Bruxelles e in altre importanti sedi espositive in Italia e all'estero. Il suo libro Le città invisibili (2012) è stato pubblicato da Contrasto, accompagnato dai testi di Francine Prose e di Ludovico Pratesi. Sempre con Contrasto ha pubblicato anche il libro Trees (2014).
A partire dalla giustapposizione di immagini appartenenti a due serie fotografiche precedenti, Le città invisibili (2012) e Trees (2014), Kung compie una selezione visiva che ricompone unindagine al tempo stesso introspettiva e sociale sul paesaggio, sia esso urbano, archeologico o naturale. Tali elementi sono per lautrice svizzera come fondamenti puri della visione che, spogliati dal disturbo visivo generato dalle forme di progresso e dallincuria umana, si presentano allo spettatore come ritratti aulici che emergono dalloscurità. Nelle diciotto opere di grande formato esposte in questa occasione, alberi, antiche rovine e architetture contemporanee assumono un carattere salvifico, diventano monumenti contemporanei che - grazie al potere dellestetica e alla forza dellimmagine - annullano il tempo e ordinano il caos con la loro armonia costruttiva.
Formatasi in ambito pittorico, Kung ha adottato la fotografia come medium privilegiato della propria produzione artistica da circa un decennio, sfruttando la sua formazione non solo per impreziosire la componente lirica ed emotiva della sua ricerca artistica, ma anche quella gestuale ed istintiva. Lessenzialità delle inquadrature e la capacità di far emergere i suoi soggetti dalloscurità, infatti, esprimono una vicinanza stilistica e concettuale al Rinascimento pittorico italiano: i suoi lavori evidenziano il desiderio razionale di individuare nuove strade possibili per un futuro sostenibile e la rinnovata attenzione allequilibrio tra umano e naturale. Allo stesso tempo le composizioni di Kung evidenziano per contrasto lambiguità dellurbanizzazione e della negligenza umana, facendo emergere dalla bellezza una sottile inquietudine. Descrivere la sofferenza attraverso una rappresentazione raffinata e onirica è dichiara la Kung un tentativo di generare un nuovo significato a partire dalle percezioni di unesperienza emotiva, è unastrazione che mi conduce dalle zone più in ombra alla dimensione meditativa, fino agli spazi inconsci dellanima.
Irene Kung è nata a Berna nel 1958, vive e lavora a Roma. Dopo aver studiato pittura in Svizzera, ha ampliato la sua ricerca includendo la fotografia nel suo repertorio artistico. Il suo lavoro è stato pubblicato su testate internazionali come AD, The Sunday Times Magazine e The New York Times Magazine ed è stato esposto nellambito di ParisPhoto nel 2010. È stata invitata dal comitato organizzativo di EXPO 2015 a partecipare con una mostra di fotografie di alberi da frutto al Cluster della Frutta e Verdura. Ha inoltre esposto al Ullens Center for Contemporary Art di Beijing (2019), a Forma - Centro Internazionale di Fotografia di Milano (2015, 2013, 2010), al BOZAR di Bruxelles e in altre importanti sedi espositive in Italia e all'estero. Il suo libro Le città invisibili (2012) è stato pubblicato da Contrasto, accompagnato dai testi di Francine Prose e di Ludovico Pratesi. Sempre con Contrasto ha pubblicato anche il libro Trees (2014).
30
maggio 2019
Irene Kung – Monumenti
Dal 30 maggio al 28 luglio 2019
fotografia
Location
CAMERA – CENTRO ITALIANO PER LA FOTOGRAFIA
Torino, Via Delle Rosine, 18, (Torino)
Torino, Via Delle Rosine, 18, (Torino)
Orario di apertura
Lunedì 11.00 - 19.00
Martedì Chiuso
Mercoledì 11.00 - 19.00
Giovedì 11.00 - 21.00
Venerdì 11.00 - 19.00
Sabato 11.00 - 19.00
Domenica 11.00 - 19.00
Vernissage
30 Maggio 2019, ore 18
Ufficio stampa
STUDIO ESSECI
Autore
Curatore