Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Iros Marpicati – Paesaggi Inospiti
Paesaggi inospiti presenta alcune tra le opere appartenenti al ciclo pittorico più recente dell’artista, costituito da geometrie astratte e campiture piatte, colori primari e una presenza umana che appare quasi soffocata.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Sabato 30 novembre a Gare82 inaugura la mostra personale dell’artista bresciano Iros Marpicati Paesaggi inospiti.
Fin dagli esordi, tra gli anni ’50 e ‘60, la ricerca artistica di Marpicati si è imposta sul territorio lombardo con la forte lucidità di una pittura intesa come grido soffocato verso il mondo e concentrata sul senso dello svuotamento esistenziale. Dal ciclo di opere a tema contadino a quello dedicato alla tragedia del Vajont, da quello degli “Incidenti” fino agli ultimi “Paesaggi”, Marpicati segue una costante evoluzione della tecnica espressiva ma la condizione dell’uomo contemporaneo e il suo male di vivere costituiscono quel fil rouge che accompagnerà tutta la sua ricerca.
Paesaggi inospiti presenta alcune tra le opere appartenenti al ciclo pittorico più recente dell’artista, costituito da geometrie astratte e campiture piatte, colori primari e una presenza umana che appare quasi soffocata. Le figure sono ridotte a linee essenziali, pure forme primarie che compongono scenari spietati, freddi, inospitali o, come li definisce l’artista, inospiti. L’uomo è una sagoma nera, minuscola, privo di un’identità definita, immobile e disorientato, solitario in una spazialità nevrotica e ostile in cui l’alienazione del contemporaneo diviene percettibile.
Iros Marpicati (Ghedi, 1933), si forma alla Carrara di Bergamo con Achille Funi e, in seguito, all’Accademia di Brera, Milano. Intraprende studi d’architettura al Politecnico di Milano che interrompe per dedicarsi alla pittura. La sua prima mostra risale al 1957 alla galleria Spotorno di Milano e, ad oggi, ha esposto in spazi importanti come Fondazione Stelline, Milano; Chiostro del Bramante, Roma; Casa del Mantegna, Mantova; Museo MIIT, Torino. È stato inserito da Vittorio Sgarbi tra gli artisti del Padiglione Italia alla Biennale di Venezia del 2011 ed è stato scelto da Daniele Radini Tedeschi nel Padiglione del Guatemala alla Biennale di Venezia del 2015. Di lui hanno scritto nomi della critica nazionale da Valsecchi a De Micheli, da Elena Pontiggia a Luca Beatrice.
In occasione dell’inaugurazione sarà presentato il volume Iros Marpicati - Excursus artistico a cura di Gianito Pellarini. L’artista sarà presente.
Fin dagli esordi, tra gli anni ’50 e ‘60, la ricerca artistica di Marpicati si è imposta sul territorio lombardo con la forte lucidità di una pittura intesa come grido soffocato verso il mondo e concentrata sul senso dello svuotamento esistenziale. Dal ciclo di opere a tema contadino a quello dedicato alla tragedia del Vajont, da quello degli “Incidenti” fino agli ultimi “Paesaggi”, Marpicati segue una costante evoluzione della tecnica espressiva ma la condizione dell’uomo contemporaneo e il suo male di vivere costituiscono quel fil rouge che accompagnerà tutta la sua ricerca.
Paesaggi inospiti presenta alcune tra le opere appartenenti al ciclo pittorico più recente dell’artista, costituito da geometrie astratte e campiture piatte, colori primari e una presenza umana che appare quasi soffocata. Le figure sono ridotte a linee essenziali, pure forme primarie che compongono scenari spietati, freddi, inospitali o, come li definisce l’artista, inospiti. L’uomo è una sagoma nera, minuscola, privo di un’identità definita, immobile e disorientato, solitario in una spazialità nevrotica e ostile in cui l’alienazione del contemporaneo diviene percettibile.
Iros Marpicati (Ghedi, 1933), si forma alla Carrara di Bergamo con Achille Funi e, in seguito, all’Accademia di Brera, Milano. Intraprende studi d’architettura al Politecnico di Milano che interrompe per dedicarsi alla pittura. La sua prima mostra risale al 1957 alla galleria Spotorno di Milano e, ad oggi, ha esposto in spazi importanti come Fondazione Stelline, Milano; Chiostro del Bramante, Roma; Casa del Mantegna, Mantova; Museo MIIT, Torino. È stato inserito da Vittorio Sgarbi tra gli artisti del Padiglione Italia alla Biennale di Venezia del 2011 ed è stato scelto da Daniele Radini Tedeschi nel Padiglione del Guatemala alla Biennale di Venezia del 2015. Di lui hanno scritto nomi della critica nazionale da Valsecchi a De Micheli, da Elena Pontiggia a Luca Beatrice.
In occasione dell’inaugurazione sarà presentato il volume Iros Marpicati - Excursus artistico a cura di Gianito Pellarini. L’artista sarà presente.
30
novembre 2019
Iros Marpicati – Paesaggi Inospiti
Dal 30 novembre al 28 dicembre 2019
arte contemporanea
Location
GARE 82
Brescia, Via Villa Glori, 5, (Brescia)
Brescia, Via Villa Glori, 5, (Brescia)
Orario di apertura
da lunedì a sabato ore 15-19
Vernissage
30 Novembre 2019, h 18
Sito web
Autore