Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Irradiance
Un nuovo spazio e un nuovo format di progetti per l’arte contemporanea che dopo Firenze approda a Torino, scegliendo quale base operativa il Quartiere di San Salvario
Comunicato stampa
Segnala l'evento
A Torino, in occasione di Artissima 2006, Quarter inaugura relocatedquarter, un nuovo spazio nel quartiere di San Salvario; uno dei quartieri forti perchè critici e futuribili della città. Contemporaneamente, quarter sarà presente con un proprio stand all'interno di quello che ormai è il più importante appuntamento fieristico sul territorio nazionale, Artissima, la kermesse annuale di arte contemporanea che riunisce le migliori gallerie d'arte italiane e non, oltre a istituzioni museali, collezioni, case editrici, fondazioni d'arte.
Irradiance è il primo progetto di Quarter realizzato nella nuova sede torinese. Irradiance indica traiettorie, epifanie, miraggi, fulgori, apparizioni luminose, intense e brevi come accadimenti cosmici. Il titolo evidenzia la capacità degli artisti di riflettere la naturale inclinazione dell'arte all'irraggiamento e all'emanazione.
L'arte in questo senso ci appare come una stella lontana che è troppo grande, immensa, per avvicinarla materialisticamente. Il nostro desiderio d'arte sta in questa distanza, nel vuoto che si produce tra la forma e significato, tra il medium e la reazione. Si nutre di quella luce che da quella lontananza emana, ci raggiunge, e tuttavia ci sfugge. Irradiance parla di opere che passano attraverso il corpo emozionato dello spettatore. Come messaggeri alati che adombrano folgorando col loro annuncio le opere d'arte, accendono un interesse strano ed estraniante nell'attimo buio della conoscenza.
L'utopia è, alla lettera, il luogo che non c'è, la realtà mancante sulla geografia del pianeta. Assente e desiderato - desiderabile per la visione che racchiude, per le città e le strade possibili da percorrere in questa proiezione, né ideale né perfetta, ma semplicemente alternativa alla realtà. Utopia è pensare che esista un luogo ancora vuoto, un interstizio, una frattura, dove possa nascere dell'imprevedibile e del diverso. Questo cerca Quarter dislocandosi, spostandosi, re-inventandosi, ricollocandosi altrove.
L'arte dunque si irradia per soddisfare, e allo stesso tempo alimentare con scorci di visioni, questo desiderio. Irradiance, irraggiamento, traduce perfettamente la capacità dell'arte di essere essa stessa fonte di energia che si trasmette e si diffonde creando ancora utopia, desideri, sogni, immaginazioni e quindi energia.
La mostra mette in gioco tre nomi del panorama artistico internazionale, tre personalità emergenti che esprimono emblematicamente le trasformazioni in corso nella cultura planetaria: Paolo Chiasera, Luca Stoppini e Yi Zhou.
Paolo Chiasera è uno dei giovani artisti più determinati e promettenti della scena italiana e non solo. Per Chiasera, che ha già partecipato a mostre prestigiose in Italia e all'Estero, l'arte è una ricognizione continua della realtà, una revisione incessante dello spirito e della materia.
Luca Stoppini vive quotidianamente il confronto, e lo scontro, tra il fasto del mondo patinato della moda e le sue stesse artificiosità. Dall'esperienza di direttore artistico di Vogue e di fotografo, Stoppini estrae un linguaggio nuovo, un proprio alfabeto artistico fatto di maniera e classicismo.
Yi Zhou sintetizza nel suo lavoro la pluralità di linguaggi e sensibilità che caratterizza il multicultiralismo contemporaneo: artista cinese, giovanissima, è cresciuta a Roma e risiede a Parigi. Nel mese di Giugno è stata protagonista di uno spettacolare appuntamento dedicato alla Divina Commedia; per la prima volta, dal tempo dei Medici, il fiorentino Palazzo Vecchio ha accolto l'arte contemporanea.
La mostra sarà corredata di un catalogo con foto in b-n e a colori con apparati e testi critici.
Irradiance è il primo progetto di Quarter realizzato nella nuova sede torinese. Irradiance indica traiettorie, epifanie, miraggi, fulgori, apparizioni luminose, intense e brevi come accadimenti cosmici. Il titolo evidenzia la capacità degli artisti di riflettere la naturale inclinazione dell'arte all'irraggiamento e all'emanazione.
L'arte in questo senso ci appare come una stella lontana che è troppo grande, immensa, per avvicinarla materialisticamente. Il nostro desiderio d'arte sta in questa distanza, nel vuoto che si produce tra la forma e significato, tra il medium e la reazione. Si nutre di quella luce che da quella lontananza emana, ci raggiunge, e tuttavia ci sfugge. Irradiance parla di opere che passano attraverso il corpo emozionato dello spettatore. Come messaggeri alati che adombrano folgorando col loro annuncio le opere d'arte, accendono un interesse strano ed estraniante nell'attimo buio della conoscenza.
L'utopia è, alla lettera, il luogo che non c'è, la realtà mancante sulla geografia del pianeta. Assente e desiderato - desiderabile per la visione che racchiude, per le città e le strade possibili da percorrere in questa proiezione, né ideale né perfetta, ma semplicemente alternativa alla realtà. Utopia è pensare che esista un luogo ancora vuoto, un interstizio, una frattura, dove possa nascere dell'imprevedibile e del diverso. Questo cerca Quarter dislocandosi, spostandosi, re-inventandosi, ricollocandosi altrove.
L'arte dunque si irradia per soddisfare, e allo stesso tempo alimentare con scorci di visioni, questo desiderio. Irradiance, irraggiamento, traduce perfettamente la capacità dell'arte di essere essa stessa fonte di energia che si trasmette e si diffonde creando ancora utopia, desideri, sogni, immaginazioni e quindi energia.
La mostra mette in gioco tre nomi del panorama artistico internazionale, tre personalità emergenti che esprimono emblematicamente le trasformazioni in corso nella cultura planetaria: Paolo Chiasera, Luca Stoppini e Yi Zhou.
Paolo Chiasera è uno dei giovani artisti più determinati e promettenti della scena italiana e non solo. Per Chiasera, che ha già partecipato a mostre prestigiose in Italia e all'Estero, l'arte è una ricognizione continua della realtà, una revisione incessante dello spirito e della materia.
Luca Stoppini vive quotidianamente il confronto, e lo scontro, tra il fasto del mondo patinato della moda e le sue stesse artificiosità. Dall'esperienza di direttore artistico di Vogue e di fotografo, Stoppini estrae un linguaggio nuovo, un proprio alfabeto artistico fatto di maniera e classicismo.
Yi Zhou sintetizza nel suo lavoro la pluralità di linguaggi e sensibilità che caratterizza il multicultiralismo contemporaneo: artista cinese, giovanissima, è cresciuta a Roma e risiede a Parigi. Nel mese di Giugno è stata protagonista di uno spettacolare appuntamento dedicato alla Divina Commedia; per la prima volta, dal tempo dei Medici, il fiorentino Palazzo Vecchio ha accolto l'arte contemporanea.
La mostra sarà corredata di un catalogo con foto in b-n e a colori con apparati e testi critici.
11
novembre 2006
Irradiance
Dall'undici novembre al 10 dicembre 2006
arte contemporanea
Location
QUARTER RELOCATED
Torino, Largo Saluzzo, 35, (Torino)
Torino, Largo Saluzzo, 35, (Torino)
Vernissage
11 Novembre 2006, ore 19
Autore
Curatore