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Irukandji
L’evento si sviluppa attorno all’idea del cambiamento impercettibile inteso come microcambiamento in grado di innescare fenomeni dalle conseguenze radicali.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
In collaborazione con il Senato degli Studenti dell'Università IUAV e l'Assessorato alle Politiche Giovanili di Venezia, lunedi' 18 ottobre 2010 alle ore 19.00 presso il Collegio Armeno Moorat Raphael di Venezia viene presentato al pubblico il progetto Irukandji che si svolgerà durante l'intera settimana dal 18 al 25 ottobre 2010.
L'evento si sviluppa attorno all'idea del cambiamento impercettibile inteso come microcambiamento in grado di innescare fenomeni dalle conseguenze radicali. Costantemente infatti assistiamo a una grande quantità di eventi macroscopici e significativi senza tuttavia averne la percezione. Dalla proliferazione delle città, al succedersi delle mode, dall'azione di un enzima alla lenta crescita delle ossa, al progressivo degrado di un edificio, molti cambiamenti che si svolgono quotidianamente sotto i nostri occhi rimangono inevitabilmente esclusi dalla nostra percezione.
Sebbene i limiti della percezione siano del tutto evidenti, in molti casi e' proprio grazie alla consapevolezza di questi limiti che si impone l'esigenza di una maggiore attenzione rispetto a quello che ci circonda: e' attraverso il continuo succedersi di impercettibili interventi che si verificano fenomeni piu' grandi e complessi.
Giovedi' 21 ottobre alle ore 19.00 durante l'inaugurazione della mostra Irukandji, uno spazio all'apparenza vuoto metterà alla prova la soglia di attenzione del pubblico. Il visitatore sarà invitato a prendere parte a un processo di riconoscimento dell'impercettibile tramite gli effetti che le opere site specific hanno sulla percezione dello spazio espositivo.
Attraverso interventi minimi gli artisti Claudio Beorchia, Andrea Fabbro, Riccardo Giacconi, Iacopo Seri e un collettivo anonimo aggiungeranno nuovi e piu' profondi significati al luogo e all'esperienza di questo spazio.
Le opere saranno in mostra per tutta la durata dell'evento, fino a lunedi' 25 ottobre 2010.
Se da un lato l'accesso all'impercettibile e' garantito da una maggiore attenzione rispetto alla realtà che ci circonda, dall'altro e' necessario adottare un approccio multidisciplinare in grado di garantire la dinamicità del punto di vista. Solo in questo modo e' possibile elaborare nuove capacità di conoscenza. Grazie a una costante apertura a diverse prospettive e' infatti possibile sviluppare gli strumenti necessari per venire a contatto con realtà ed esperienze altrimenti inaccessibili.
All'esposizione delle opere si affiancano momenti di dialogo e confronto attraverso una serie di incontri con professionisti di varie discipline, dalla musica alla politica, dalla fisica alla danza, dall'urbanistica alla curatela, alle arti visive, creando un'occasione in cui il pubblico potrà contribuire alla discussione attraverso la propria esperienza dell'impercettibile.
Lunedi' 18 ottobre alle ore 19.00 verrà presentato pubblicamente il progetto e lo spazio verrà inaugurato dagli interventi degli artisti Giovanni Oberti, Paolo Paggi, Cesare Pietroiusti e dal gruppo Stalker.
Sabato 23 ottobre alle ore 19.00 in collaborazione con Mario Gorni (DOCVA, Milano) e Marco Segato, il tema sarà indagato attraverso una selezione video e una playlist a cura di Filipa Ramos.
A seguire due performance sonore:
Johann Merrich feat. Belinda Frank, visual di +DadaVS+Vincent Lagan
Domenica 24 ottobre alle ore 13.00 un pranzo finale e la performance di danza contemporanea di Sentirei Inversi concluderanno l'evento.
L'atmosfera conviviale sarà lo sfondo di una discussione libera e informale sul tema, con Equal Rights Forli', Barbara Faessler, Bruno Giorgini, Emanuel Lancerini, Elisa Omodei, Matteo Efrem Rossi, Hinrich Sachs, Irene Visani.
L'evento si sviluppa attorno all'idea del cambiamento impercettibile inteso come microcambiamento in grado di innescare fenomeni dalle conseguenze radicali. Costantemente infatti assistiamo a una grande quantità di eventi macroscopici e significativi senza tuttavia averne la percezione. Dalla proliferazione delle città, al succedersi delle mode, dall'azione di un enzima alla lenta crescita delle ossa, al progressivo degrado di un edificio, molti cambiamenti che si svolgono quotidianamente sotto i nostri occhi rimangono inevitabilmente esclusi dalla nostra percezione.
Sebbene i limiti della percezione siano del tutto evidenti, in molti casi e' proprio grazie alla consapevolezza di questi limiti che si impone l'esigenza di una maggiore attenzione rispetto a quello che ci circonda: e' attraverso il continuo succedersi di impercettibili interventi che si verificano fenomeni piu' grandi e complessi.
Giovedi' 21 ottobre alle ore 19.00 durante l'inaugurazione della mostra Irukandji, uno spazio all'apparenza vuoto metterà alla prova la soglia di attenzione del pubblico. Il visitatore sarà invitato a prendere parte a un processo di riconoscimento dell'impercettibile tramite gli effetti che le opere site specific hanno sulla percezione dello spazio espositivo.
Attraverso interventi minimi gli artisti Claudio Beorchia, Andrea Fabbro, Riccardo Giacconi, Iacopo Seri e un collettivo anonimo aggiungeranno nuovi e piu' profondi significati al luogo e all'esperienza di questo spazio.
Le opere saranno in mostra per tutta la durata dell'evento, fino a lunedi' 25 ottobre 2010.
Se da un lato l'accesso all'impercettibile e' garantito da una maggiore attenzione rispetto alla realtà che ci circonda, dall'altro e' necessario adottare un approccio multidisciplinare in grado di garantire la dinamicità del punto di vista. Solo in questo modo e' possibile elaborare nuove capacità di conoscenza. Grazie a una costante apertura a diverse prospettive e' infatti possibile sviluppare gli strumenti necessari per venire a contatto con realtà ed esperienze altrimenti inaccessibili.
All'esposizione delle opere si affiancano momenti di dialogo e confronto attraverso una serie di incontri con professionisti di varie discipline, dalla musica alla politica, dalla fisica alla danza, dall'urbanistica alla curatela, alle arti visive, creando un'occasione in cui il pubblico potrà contribuire alla discussione attraverso la propria esperienza dell'impercettibile.
Lunedi' 18 ottobre alle ore 19.00 verrà presentato pubblicamente il progetto e lo spazio verrà inaugurato dagli interventi degli artisti Giovanni Oberti, Paolo Paggi, Cesare Pietroiusti e dal gruppo Stalker.
Sabato 23 ottobre alle ore 19.00 in collaborazione con Mario Gorni (DOCVA, Milano) e Marco Segato, il tema sarà indagato attraverso una selezione video e una playlist a cura di Filipa Ramos.
A seguire due performance sonore:
Johann Merrich feat. Belinda Frank, visual di +DadaVS+Vincent Lagan
Domenica 24 ottobre alle ore 13.00 un pranzo finale e la performance di danza contemporanea di Sentirei Inversi concluderanno l'evento.
L'atmosfera conviviale sarà lo sfondo di una discussione libera e informale sul tema, con Equal Rights Forli', Barbara Faessler, Bruno Giorgini, Emanuel Lancerini, Elisa Omodei, Matteo Efrem Rossi, Hinrich Sachs, Irene Visani.
21
ottobre 2010
Irukandji
Dal 21 al 25 ottobre 2010
arte contemporanea
incontro - conferenza
incontro - conferenza
Location
PALAZZO ZENOBIO – COLLEGIO ARMENO
Venezia, Dorsoduro, 2596, (Venezia)
Venezia, Dorsoduro, 2596, (Venezia)
Orario di apertura
Tutti gli incontri avverranno presso il magazzino in fondo al giardino interno del Collegio
Collegio Armeno Moorat Raphael
Dorsoduro 2596 (Ca' Zenobio) Venezia
orario
lunedi' 18, giovedi' 21, sabato 23 ottobre 19.00 – 23.00
domenica 24 ottobre dalle 13.00 in poi
lunedi' 25 ottobre 10.00 – 18.00
Vernissage
21 Ottobre 2010, ore 19
Sito web
irukandjiproject.tumblr.com
Autore
Curatore