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Isaac Abrams – The shape of the mind
mostra interamente dedicata a Isaac Abrams, artista poliedrico fra i maggiori esponenti dell’arte psichedelica
Comunicato stampa
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La psichedelia è uno dei fenomeni culturali del ventesimo secolo più affascinanti ma anche il più negletto. Spesso relegata nell’ambito delle arti applicate e oscurata da movimenti più ufficiali dello stesso periodo quali la Pop Art, l’arte minimale e concettuale, l’arte psichedelica, nata alla fine degli anni Sessanta, ha creato una commistione fra arte contemporanea, cultura popolare e protesta politica.
Le droghe psichedeliche inducono a stati di coscienza profondamente diversi da quelli usuali, espandendosi in contesti così profondi, ordinariamente inaccessibili alle regioni della psiche. L’artista psichedelico è un artista che lavora influenzato significativamente dalle esperienze psichedeliche e che ammette l’impatto di queste esperienze nel suo lavoro.
L’arte prodotta sotto l’influenza delle droghe del resto non è un fenomeno nuovo: specialmente nel diciannovesimo secolo, pittori e scrittori associati al simbolismo avevano fatto esperienze di droghe e le rendevano oggetto dei loro lavori. Il disorientamento, l’ipersensibilità erano vissute come evocatrici di forti percezioni: colori nuovi, luci strane e abbaglianti, forme sconosciute, line che diventano vive attraverso il movimento. E così anche l’arte psichedelica nasce e si sviluppa sotto l’influsso o quanto meno la riflessione sulle droghe: un’arte generalmente fortemente figurativa, caratterizzata da linee ondulate, colori brillanti e acidi, esplosioni di linee luminose e piccole decorazioni; lo spazio rappresentato è uno spazio ambiguo, contraddittorio, amorfo che nasce dal contrasto fra tonalità e colori piuttosto che dalla prospettiva convenzionale.
L’arte psichedelica si è evoluta in tutto il mondo ma sembra aver avuto la sua maggior pratica negli Stati Uniti. Isaac Abrams ne è uno dei massimi esponenti.
Le droghe psichedeliche inducono a stati di coscienza profondamente diversi da quelli usuali, espandendosi in contesti così profondi, ordinariamente inaccessibili alle regioni della psiche. L’artista psichedelico è un artista che lavora influenzato significativamente dalle esperienze psichedeliche e che ammette l’impatto di queste esperienze nel suo lavoro.
L’arte prodotta sotto l’influenza delle droghe del resto non è un fenomeno nuovo: specialmente nel diciannovesimo secolo, pittori e scrittori associati al simbolismo avevano fatto esperienze di droghe e le rendevano oggetto dei loro lavori. Il disorientamento, l’ipersensibilità erano vissute come evocatrici di forti percezioni: colori nuovi, luci strane e abbaglianti, forme sconosciute, line che diventano vive attraverso il movimento. E così anche l’arte psichedelica nasce e si sviluppa sotto l’influsso o quanto meno la riflessione sulle droghe: un’arte generalmente fortemente figurativa, caratterizzata da linee ondulate, colori brillanti e acidi, esplosioni di linee luminose e piccole decorazioni; lo spazio rappresentato è uno spazio ambiguo, contraddittorio, amorfo che nasce dal contrasto fra tonalità e colori piuttosto che dalla prospettiva convenzionale.
L’arte psichedelica si è evoluta in tutto il mondo ma sembra aver avuto la sua maggior pratica negli Stati Uniti. Isaac Abrams ne è uno dei massimi esponenti.
20
aprile 2006
Isaac Abrams – The shape of the mind
Dal 20 aprile al 30 maggio 2006
arte contemporanea
Location
FYR ARTE CONTEMPORANEA
Firenze, Borgo Degli Albizi, 23, (Firenze)
Firenze, Borgo Degli Albizi, 23, (Firenze)
Orario di apertura
16-19,30 tutti i giorni escluso lunedì
Vernissage
20 Aprile 2006, ore 19-22
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