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Isabel Munoz
la mostra esposta a Milano nel mese di maggio, prosegue in Sicilia con una seconda tappa
Comunicato stampa
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Una luce scolpita e seppiata, dettagli pittorici e iperbolici, pose frontali, tecnica e stampa al platino e ai sali d'argento, dall'ineccepibile equilibrio.
Isabel Muñoz, figura di spicco della fotografia spagnola, ha cercato da Cuba all'Africa, per vent'anni, dentro ad alcuni "temi" salienti, la propria filosofia del corpo. Dal Tango al Flamenco, dalla Danza Orientale al Balletto Khmer, dai grandi maestri delle arti marziali cinesi ai lottatori turchi, prendendo a pretesto le pratiche originali della danza anche quando il soggetto è ritratto in posa immobile: eppure una sorta di intimo movimento lo percorre come un filo elettrico, così la registrazione del dato puramente analitico travasa nel tocco estetizzante, nel bilanciamento tra forma ed espressione.
"E' ovvio che la fotografia, nel momento in cui si emancipa dai suoi ambiti di riferimento - tra cui quello pittorico - mentre sta per festeggiare il bicentenario della sua invenzione - rivendica la propria autonomia e la propria peculiarità, si fa carico della propria natura, dei propri limiti, delle proprie possibilità e delle proprie contraddizioni.
La fotografia illustra - letteralmente - meglio di ogni altra modalità di rappresentazione, la volontà di potenza dell'uomo che cerca di sostituirsi ad un eventuale Creatore e diventare un vero e proprio deus ex machina.[...]"(Estratto dal testo di Christian Caujolle, direttore artistico dell'agenzia e della galleria Vu' di Parigi)
L'allestimento all'interno delle sale del Credito Siciliano di Acireale, con testi in catalogo a cura di Dominique Stella, è la quarta iniziativa della Fondazione Gruppo Credito Valtellinese nella sede siciliana. Qui la neo direttrice della Fondazione Tiziana Colombelli, insieme al suo staff, ha presenziato il vernissage del 9 settembre, introducendo la poetica della fotografa spagnola.Corpo atlante dello spirito, raffinato senso estetico memore della lezione classica di Avedon come di Man Ray, inseriscono a pieno titolo la Muñoz nel reame di quei grandi "collezionisti di mondo" che hanno mantenuto una sapiente equidistanza dalla presunta obiettività del reportage e dalla curiosità nomenclatoria delle discipline antropologiche.
Oscillazione di forme, tagli intimi e morbidi; dai ritratti dei giovani Masa alle suggestive decorazioni corporee della tribù dei Surma, ancora ai giochi di alternanza e pura giustapposizione tra bianco e nero nella serie del Balletto Nazionale Cubano: dove il close up sui genitali fasciati negli attillatissimi costumi di scena perde ogni connotozazione sensuale - ma anche l'identità, vista l'assenza del viso - per addivenire ad una astrazione di linee curve e spezzate, ad una sequenza plastica di pieni e vuoti.
Una pratica di ricerca misurata e sobria lascia trasparire in filigrana una semplicità millantata. Dietro l'assoluta naturalezza dello scatto l'affannoso cammino verso la perfezione. Nulla è casuale, l'attimo nella sua unicità permea lo spettatore e lo conduce a rinvenire quel "quid", quel punctum caro al R. Barthes della Camera chiara. Isabel Muñoz, membro dell'agenzia VU', è rappresentata da Grazia Neri in esclusiva per l'Italia, la mostra sarà visibile fino al 30 ottobre nella sede del Credito Siciliano di Acireale.
Tania Giuga
Isabel Muñoz, figura di spicco della fotografia spagnola, ha cercato da Cuba all'Africa, per vent'anni, dentro ad alcuni "temi" salienti, la propria filosofia del corpo. Dal Tango al Flamenco, dalla Danza Orientale al Balletto Khmer, dai grandi maestri delle arti marziali cinesi ai lottatori turchi, prendendo a pretesto le pratiche originali della danza anche quando il soggetto è ritratto in posa immobile: eppure una sorta di intimo movimento lo percorre come un filo elettrico, così la registrazione del dato puramente analitico travasa nel tocco estetizzante, nel bilanciamento tra forma ed espressione.
"E' ovvio che la fotografia, nel momento in cui si emancipa dai suoi ambiti di riferimento - tra cui quello pittorico - mentre sta per festeggiare il bicentenario della sua invenzione - rivendica la propria autonomia e la propria peculiarità, si fa carico della propria natura, dei propri limiti, delle proprie possibilità e delle proprie contraddizioni.
La fotografia illustra - letteralmente - meglio di ogni altra modalità di rappresentazione, la volontà di potenza dell'uomo che cerca di sostituirsi ad un eventuale Creatore e diventare un vero e proprio deus ex machina.[...]"(Estratto dal testo di Christian Caujolle, direttore artistico dell'agenzia e della galleria Vu' di Parigi)
L'allestimento all'interno delle sale del Credito Siciliano di Acireale, con testi in catalogo a cura di Dominique Stella, è la quarta iniziativa della Fondazione Gruppo Credito Valtellinese nella sede siciliana. Qui la neo direttrice della Fondazione Tiziana Colombelli, insieme al suo staff, ha presenziato il vernissage del 9 settembre, introducendo la poetica della fotografa spagnola.Corpo atlante dello spirito, raffinato senso estetico memore della lezione classica di Avedon come di Man Ray, inseriscono a pieno titolo la Muñoz nel reame di quei grandi "collezionisti di mondo" che hanno mantenuto una sapiente equidistanza dalla presunta obiettività del reportage e dalla curiosità nomenclatoria delle discipline antropologiche.
Oscillazione di forme, tagli intimi e morbidi; dai ritratti dei giovani Masa alle suggestive decorazioni corporee della tribù dei Surma, ancora ai giochi di alternanza e pura giustapposizione tra bianco e nero nella serie del Balletto Nazionale Cubano: dove il close up sui genitali fasciati negli attillatissimi costumi di scena perde ogni connotozazione sensuale - ma anche l'identità, vista l'assenza del viso - per addivenire ad una astrazione di linee curve e spezzate, ad una sequenza plastica di pieni e vuoti.
Una pratica di ricerca misurata e sobria lascia trasparire in filigrana una semplicità millantata. Dietro l'assoluta naturalezza dello scatto l'affannoso cammino verso la perfezione. Nulla è casuale, l'attimo nella sua unicità permea lo spettatore e lo conduce a rinvenire quel "quid", quel punctum caro al R. Barthes della Camera chiara. Isabel Muñoz, membro dell'agenzia VU', è rappresentata da Grazia Neri in esclusiva per l'Italia, la mostra sarà visibile fino al 30 ottobre nella sede del Credito Siciliano di Acireale.
Tania Giuga
09
settembre 2005
Isabel Munoz
Dal 09 al 30 settembre 2005
fotografia
Location
GALLERIA CREDITO SICILIANO
Acireale, Piazza Duomo, 12, (Catania)
Acireale, Piazza Duomo, 12, (Catania)
Orario di apertura
da mercoledì a sabato 10 - 19; martedì 15 - 19; chiuso festivi, lunedì e martedì
Vernissage
9 Settembre 2005, ore 18.30
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