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Isabell Heimerdinger / Jonathan Monk
Quartz Studio è lieto di presentare un progetto speciale, concepito come un dialogo tra Isabell Heimerdinger (Stoccarda, Germania, 1963) e Jonathan Monk (Leicester, UK, 1969). Coppia anche nella vita Heimerdinger e Monk riflettono sull’Italia, partendo dalla loro esperienza romana di alcuni anni fa.
Comunicato stampa
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Quartz Studio è lieto di presentare un progetto speciale, concepito come un dialogo tra Isabell Heimerdinger (Stoccarda, Germania, 1963) e Jonathan Monk (Leicester, UK, 1969). Coppia anche nella vita, Heimerdinger e Monk riflettono sull’Italia, partendo dalla loro esperienza romana di alcuni anni fa, in una mostra in cui i ricordi si mescolano all’immaginario dei viaggiatori del grand tour. Suggestioni e tecniche diverse si affastellano nello spazio, dal neon Le silence al dittico di mosaici di Isabell Heimerdinger, dalla collezione di magneti al tavolo in legno a forma di stivale après Luciano Fabro di Jonathan Monk (a sua volta base per opere ceramiche della Heimerdinger). Sacralità e irriverenza, gioco e morte sono i temi scaturiti dal cortocircuito generato dall’incontro tra Heimerdinger e Monk, in occasione della bipersonale da Quartz a Torino.
Isabell Heimerdinger (Stoccarda, Germania, 1963) vive e lavora a Berlino. Il tema centrale del suo lavoro è il cinema e le condizioni della sua produzione. Nelle opere fotografiche, scultoree e cinematografiche l’artista indaga le sottili differenze tra interpretazione e autenticità, tra ruolo e identità. Se le ambientazioni dei suoi film sono sempre reali, i diversi personaggi sanno nascondere bene i propri segreti. Nel 2020 Heimerdinger è stata premiata per il corto sperimentale SOON IT WILL BE DARK al FIDMarseille, il Festival internazionale di cinema di Marsiglia. Dal 2016 ha anche uno studio di ceramica in cui esplora il delicato confine tra ceramica funzionale e arte. Le sue opere sono state esposte in personali alla Berlinische Galerie di Berlino (2016), al MNK Museum für Neue Kunst di Karlsruhe (2008), al centro Western Front di Vancouver (2007), allo Swiss Institute di New York (2003) e al FRAC Fonds régional d’art contemporain Pays de la Loire di Nantes (2000). I suoi film sono stati proiettati al Videoart at Midnight (un progetto di Olaf Stüber e Ivo Wessel) #59: Isabell Heimerdinger, Kino Babylon (2014), all’Art Film/Art Basel, Stadtkino Basel di Basilea (2012), all’Experimental Shorts, Short Experiments, Kino Arsenal di Berlino (2011), al Centre Pompidou di Parigi (2010), al Rencontres Internationales Paris/Berlin, Louvre Auditorium & Haus der Kulturen der Welt (2021) e Soon It Will Be Dark al Belvedere 21 di Vienna (2021). L’artista ha inoltre partecipato a numerose mostre collettive esposte alla Daimler Collection di Berlino (2021), alla Kunsthalle Erfurt (2017), al Kunstmuseum St. Gallen (2013), al MNK Museum für Neue Kunst di Francoforte (2012), alla Malmö Konsthall (2005) e al Bergen Kunsthall (2003). L’artista è rappresentata dalla galleria Mehdi Chouakri di Berlino.
Jonathan Monk (Leicester, UK, 1969) vive e lavora a Berlino. Monk spesso si appropria di idee, opere e strategie di artisti concettuali e minimalisti degli anni Sessanta e Settanta. Con fotografie, sculture, video installazioni e performances le sue opere rielaborano e ricontestualizzano queste citazioni, spesso mescolando la storia personale di Monk e la cultura di una famiglia della working-class. Le reinterpretazioni da parte di Monk di opere di John Baldessari, Ed Ruscha e Sol LeWitt, tra gli altri, contestano il concetto di autenticità, paternità e valore nell’arte con umorismo ed arguzia. Numerose le mostre personali di Jonathan Monk, tra le tante segnaliamo: W139, Amsterdam; ArtPace, San Antonio; Palais de Tokyo, Parigi; CCA - Centre for Contemporary Arts, Glasgow; Centre d'Art Contemporain, Neuchatel; Museum Kunst Palast, Dusseldorf; Institute of Contemporary Art, Londra e Kunstverein, Hannover. Le mostre collettive sono altrettanto numerose e comprendono la Biennale di Taipei, la Biennale di Berlino, la Biennale di Venezia, la Whitney Biennal, la Biennale di Praga e la Biennale di Panama. Nel 2012 Monk è stato premiato con il Prix du Quartier des Bains a Ginevra. Le sue opere sono esposte in numerosi musei e collezioni internazionali tra cui: Los Angeles County Museum of Art, LACMA, Los Angeles, CA; Moderna Museet, Stockholm, Sweden; MMK Museum für Moderne Kunst, Frankfurt am Main, Germany; Museum of Modern Art, New York, NY; Norton Collection, Santa Monica, CA; Solomon R. Guggenheim Museum, New York, NY; Statens Museum für Kunst, Copenhagen, Denmark; Tate Modern, London, England.
Quartz Studio ringrazia gli artisti e Marco Scotti. La mostra resterà aperta dall’8 febbraio al 20 aprile 2024, su appuntamento.
Isabell Heimerdinger (Stoccarda, Germania, 1963) vive e lavora a Berlino. Il tema centrale del suo lavoro è il cinema e le condizioni della sua produzione. Nelle opere fotografiche, scultoree e cinematografiche l’artista indaga le sottili differenze tra interpretazione e autenticità, tra ruolo e identità. Se le ambientazioni dei suoi film sono sempre reali, i diversi personaggi sanno nascondere bene i propri segreti. Nel 2020 Heimerdinger è stata premiata per il corto sperimentale SOON IT WILL BE DARK al FIDMarseille, il Festival internazionale di cinema di Marsiglia. Dal 2016 ha anche uno studio di ceramica in cui esplora il delicato confine tra ceramica funzionale e arte. Le sue opere sono state esposte in personali alla Berlinische Galerie di Berlino (2016), al MNK Museum für Neue Kunst di Karlsruhe (2008), al centro Western Front di Vancouver (2007), allo Swiss Institute di New York (2003) e al FRAC Fonds régional d’art contemporain Pays de la Loire di Nantes (2000). I suoi film sono stati proiettati al Videoart at Midnight (un progetto di Olaf Stüber e Ivo Wessel) #59: Isabell Heimerdinger, Kino Babylon (2014), all’Art Film/Art Basel, Stadtkino Basel di Basilea (2012), all’Experimental Shorts, Short Experiments, Kino Arsenal di Berlino (2011), al Centre Pompidou di Parigi (2010), al Rencontres Internationales Paris/Berlin, Louvre Auditorium & Haus der Kulturen der Welt (2021) e Soon It Will Be Dark al Belvedere 21 di Vienna (2021). L’artista ha inoltre partecipato a numerose mostre collettive esposte alla Daimler Collection di Berlino (2021), alla Kunsthalle Erfurt (2017), al Kunstmuseum St. Gallen (2013), al MNK Museum für Neue Kunst di Francoforte (2012), alla Malmö Konsthall (2005) e al Bergen Kunsthall (2003). L’artista è rappresentata dalla galleria Mehdi Chouakri di Berlino.
Jonathan Monk (Leicester, UK, 1969) vive e lavora a Berlino. Monk spesso si appropria di idee, opere e strategie di artisti concettuali e minimalisti degli anni Sessanta e Settanta. Con fotografie, sculture, video installazioni e performances le sue opere rielaborano e ricontestualizzano queste citazioni, spesso mescolando la storia personale di Monk e la cultura di una famiglia della working-class. Le reinterpretazioni da parte di Monk di opere di John Baldessari, Ed Ruscha e Sol LeWitt, tra gli altri, contestano il concetto di autenticità, paternità e valore nell’arte con umorismo ed arguzia. Numerose le mostre personali di Jonathan Monk, tra le tante segnaliamo: W139, Amsterdam; ArtPace, San Antonio; Palais de Tokyo, Parigi; CCA - Centre for Contemporary Arts, Glasgow; Centre d'Art Contemporain, Neuchatel; Museum Kunst Palast, Dusseldorf; Institute of Contemporary Art, Londra e Kunstverein, Hannover. Le mostre collettive sono altrettanto numerose e comprendono la Biennale di Taipei, la Biennale di Berlino, la Biennale di Venezia, la Whitney Biennal, la Biennale di Praga e la Biennale di Panama. Nel 2012 Monk è stato premiato con il Prix du Quartier des Bains a Ginevra. Le sue opere sono esposte in numerosi musei e collezioni internazionali tra cui: Los Angeles County Museum of Art, LACMA, Los Angeles, CA; Moderna Museet, Stockholm, Sweden; MMK Museum für Moderne Kunst, Frankfurt am Main, Germany; Museum of Modern Art, New York, NY; Norton Collection, Santa Monica, CA; Solomon R. Guggenheim Museum, New York, NY; Statens Museum für Kunst, Copenhagen, Denmark; Tate Modern, London, England.
Quartz Studio ringrazia gli artisti e Marco Scotti. La mostra resterà aperta dall’8 febbraio al 20 aprile 2024, su appuntamento.
08
febbraio 2024
Isabell Heimerdinger / Jonathan Monk
Dall'otto febbraio al 20 aprile 2024
arte contemporanea
Location
QUARTZ STUDIO
Torino, Via Giulia Di Barolo, 18d, (Torino)
Torino, Via Giulia Di Barolo, 18d, (Torino)
Orario di apertura
su appuntamento
Vernissage
8 Febbraio 2024, h 19:00
Sito web
Autore
Curatore
Trasporti