Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Isabella Bona / Alessandra Guolla – Contaminazioni
La rassegna, promossa dall’Assessorato alla Cultura, presenta la più recente produzione di due artiste i cui lavori presentano una notevole diversità sotto il profilo estetico e poetico, anche se trattano dello stesso soggetto, la natura.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Nelle fotografie di Alessandra Guolla, si assiste alla rappresentazione di una natura contraffatta e rielaborata. I soggetti sono fiori e verdure, le cui superfici vengono trafitte e lese da oggetti acuminati, puntine, spilli, aghi, che sono metafore di dolore, delle tensioni viscerali del corpo e delle sue cicatrici. Ne scaturiscono cuciture, scambi di pelle, contaminazioni e mutilazioni che hanno funzione di alienare e coinvolgere lo spettatore verso significati della quotidianità e delle intersoggettività. Esiste, comunque, in queste immagini, la volontà di salvare la natura dalla morte e dalla sofferenza con suture, cerotti e bende e insieme vi traspare la consapevolezza che i tentativi e gli sforzi prodotti risultano essere per lo più vani. Le immagini di Alessandra Guolla si caratterizzano attraverso calde tonalità cromatiche di fiori e frutta e si stagliano sullo sfondo nero, presagio ed emblema di morte e distruzione. Il contesto è tutto riassunto nel colore nero, con lo spazio che si annulla divenendo al tempo stesso elemento essenziale. Anche così l’artista veneta esprime la propria drammatica visione di fronte alla consapevolezza di una natura, la cui salvezza si presenta ardua e problematica.
L’indagine di Isabella Bona, invece, è frutto di un percorso che accomuna vari strumenti espressivi: la fotografia tradizionale, la pittura e le tecniche digitali. Le immagini presenti in mostra, sono visionarie e barocche, coniugano pittura e scultura, modelli classici e contemporanei: naturale e artificiale, reale e fantastico si incontrano in una sorta di contaminazione. Gli autoritratti dell’artista, spesso presenti nelle immagini, assumono pose drammatiche, convulse in una dimensione quasi teatrale e scenografica.
Nei suoi scatti Isabella Bona, inglobando la figura nel paesaggio o nell’architettura, sviluppa un processo di contaminazione epidermica e mentale dove figure umane e arboree si intrecciano. Il corpo, soprattutto quello femminile, risulta comunque sempre al centro dell’immagine, partecipe e nello stesso tempo impotente di fronte all’evento. Particolare attenzione è rivolta all’uso del colore, che con la sua violenza diventa denuncia indignata della realtà; mentre nella tragicità e nella sensualità del bianco e nero si celano le paure e le contraddizioni più profonde dell’artista stessa.
Biografie.
Isabella Bona nasce a Vittorio Veneto (TV) il 20 Marzo 1975. Dopo aver conseguito il Diploma d’Arte Applicata all’Istituto Statale d’Arte di Vittorio Veneto, si diploma in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Venezia. Ha partecipato a numerose collettive e personali tra cui: “Acqua Alta2”, Accademia di Belle Arti di Venezia, 1998; “Amnesty International”, Sala del Municipio di Limana, Belluno; “83 Collettiva”, Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia (2000); Personale, Palazzo Podestà, Treviso (2000); “XII Portici Inattuali”, Sitran, Belluno, 2000; “Giovani Artisti Trevigiani”, collettiva Palazzo Piazzoni Parravicini, Seravalle, Vittorio Veneto (TV), 2001; “Il fuoco intorno” Casa Gaia da Camino, Venezia (2001); “Giovani Artisti” Palazzo Correr, Venezia (2002); “Q13 Visual Art Project”, Centro Culturale Candiani, Mestre (2002); “Technicolor nuove tinte forti”, Spazio Gate01, Treviso (2003); “Vittorio Arte” ex ghetto ebraico, Vittorio Veneto (2003); “Burned Children of America”, Villa Benzi Zecchini, Caerano San Marco, 2004.
Nel 2002 ha preso parte al Workshop di fotografia tenuto dal maestro giapponese Nobuyoshi Araki. È stata premiata alla Mostra d’Arte Contemporanea - Sezione Grafica; e ha conseguito il Premio Arte 2000 Mondadori.
Alessandra Guolla nasce a Vittorio Veneto (TV) il 7 febbraio 1978. Dopo aver conseguito il Diploma di Maestro d’Arte ed il Diploma d’Arte Applicata (sezione Metalli/Oreficeria) all’Istituto Statale d’Arte di Vittorio Veneto, si diploma in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Venezia. Ha partecipato a numerose collettive. Tra cui: “84 Mostra Collettiva”, Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia (2001); “Markers an Outdoor Banner Event of Artists and Poets for Venice Biennale” (2001), Venezia; “Io, click”, Galleria Sagittaria, Pordenone (2002); “Hicetnunc”, “Corporea”, Villa Manin, Passariano, Udine (2002); “Giovani Artisti” Palazzo Correr, Venezia (2002); “Q13 Visual Art Project”, Centro Culturale Candiani, Mestre (2002); “Technicolor Nuove Tinte Forti”, Spazio Gate01, Treviso; “S8 Pressione”, Galleria Guidi&Schoen Arte Contemporanea, Genova (2003). Nel 2004: Quadriennale di Roma, sezione Anteprima, Torino.
Nel 2002 ha preso parte al Workshop di fotografia tenuto dal maestro giapponese Nobuyoshi Araki.
Nello stesso anno ha conseguito il Premio Arte Mondadori 2002: Premio Accademia, partecipando alla collettiva Premio Arte 2002 presso il Palazzo della Permanente di Milano.
L’indagine di Isabella Bona, invece, è frutto di un percorso che accomuna vari strumenti espressivi: la fotografia tradizionale, la pittura e le tecniche digitali. Le immagini presenti in mostra, sono visionarie e barocche, coniugano pittura e scultura, modelli classici e contemporanei: naturale e artificiale, reale e fantastico si incontrano in una sorta di contaminazione. Gli autoritratti dell’artista, spesso presenti nelle immagini, assumono pose drammatiche, convulse in una dimensione quasi teatrale e scenografica.
Nei suoi scatti Isabella Bona, inglobando la figura nel paesaggio o nell’architettura, sviluppa un processo di contaminazione epidermica e mentale dove figure umane e arboree si intrecciano. Il corpo, soprattutto quello femminile, risulta comunque sempre al centro dell’immagine, partecipe e nello stesso tempo impotente di fronte all’evento. Particolare attenzione è rivolta all’uso del colore, che con la sua violenza diventa denuncia indignata della realtà; mentre nella tragicità e nella sensualità del bianco e nero si celano le paure e le contraddizioni più profonde dell’artista stessa.
Biografie.
Isabella Bona nasce a Vittorio Veneto (TV) il 20 Marzo 1975. Dopo aver conseguito il Diploma d’Arte Applicata all’Istituto Statale d’Arte di Vittorio Veneto, si diploma in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Venezia. Ha partecipato a numerose collettive e personali tra cui: “Acqua Alta2”, Accademia di Belle Arti di Venezia, 1998; “Amnesty International”, Sala del Municipio di Limana, Belluno; “83 Collettiva”, Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia (2000); Personale, Palazzo Podestà, Treviso (2000); “XII Portici Inattuali”, Sitran, Belluno, 2000; “Giovani Artisti Trevigiani”, collettiva Palazzo Piazzoni Parravicini, Seravalle, Vittorio Veneto (TV), 2001; “Il fuoco intorno” Casa Gaia da Camino, Venezia (2001); “Giovani Artisti” Palazzo Correr, Venezia (2002); “Q13 Visual Art Project”, Centro Culturale Candiani, Mestre (2002); “Technicolor nuove tinte forti”, Spazio Gate01, Treviso (2003); “Vittorio Arte” ex ghetto ebraico, Vittorio Veneto (2003); “Burned Children of America”, Villa Benzi Zecchini, Caerano San Marco, 2004.
Nel 2002 ha preso parte al Workshop di fotografia tenuto dal maestro giapponese Nobuyoshi Araki. È stata premiata alla Mostra d’Arte Contemporanea - Sezione Grafica; e ha conseguito il Premio Arte 2000 Mondadori.
Alessandra Guolla nasce a Vittorio Veneto (TV) il 7 febbraio 1978. Dopo aver conseguito il Diploma di Maestro d’Arte ed il Diploma d’Arte Applicata (sezione Metalli/Oreficeria) all’Istituto Statale d’Arte di Vittorio Veneto, si diploma in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Venezia. Ha partecipato a numerose collettive. Tra cui: “84 Mostra Collettiva”, Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia (2001); “Markers an Outdoor Banner Event of Artists and Poets for Venice Biennale” (2001), Venezia; “Io, click”, Galleria Sagittaria, Pordenone (2002); “Hicetnunc”, “Corporea”, Villa Manin, Passariano, Udine (2002); “Giovani Artisti” Palazzo Correr, Venezia (2002); “Q13 Visual Art Project”, Centro Culturale Candiani, Mestre (2002); “Technicolor Nuove Tinte Forti”, Spazio Gate01, Treviso; “S8 Pressione”, Galleria Guidi&Schoen Arte Contemporanea, Genova (2003). Nel 2004: Quadriennale di Roma, sezione Anteprima, Torino.
Nel 2002 ha preso parte al Workshop di fotografia tenuto dal maestro giapponese Nobuyoshi Araki.
Nello stesso anno ha conseguito il Premio Arte Mondadori 2002: Premio Accademia, partecipando alla collettiva Premio Arte 2002 presso il Palazzo della Permanente di Milano.
18
marzo 2004
Isabella Bona / Alessandra Guolla – Contaminazioni
Dal 18 marzo all'otto maggio 2004
fotografia
Location
GALLERIA SOTTOPASSO DELLA STUA
Padova, Largo Europa, (Padova)
Padova, Largo Europa, (Padova)
Orario di apertura
da lunedì a sabato 11,00/13,00 - 15,00/19,00
chiuso domenica
Vernissage
18 Marzo 2004, ore 18,30
Autore