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Isabella Bona – Metamorfosi
e “Metamorfosi” in mostra nelle sale del Cenacolo sono autoritratti in divenire dove è il corpo dell’artista ad essere contaminato con quello di creature che si potrebbero dire appartenenti al mondo animale, ma che pure stanno perdendo la connotazione naturale per farsi materia artificiale e fantastica
Comunicato stampa
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Il Cenacolo Felice Casorati prosegue la sua indagine intorno alle dimensioni che il corpo assume, grazie alle infinite possibilità dell'arte, ospitando la personale di Isabella Bona, un'artista che in questo percorso ha messo proprio il corpo al centro di una ricerca dove la convivenza di ideale e reale si configura in nuove ed originali "metamorfosi".
lsabella Bona, di origini bellunesi, approda a Torino dopo una biografia artistica che la vede diplomarsi all'accademia di Belle Arti di Venezia, con una tesi sul tema del restauro dell'arte contemporanea. Un'articolata serie di esposizioni collettive e personali - tra cui spicca la personale nella prestigiosa cornice di Palazzo Crepadona a Belluno, la conducono da Venezia e dal Veneto fino a Genova, all'Emilia e infine a Roma, dove all'inizio del 2007 è stata premiata nell'ambito della manifestazione Open Art ed ha esposto nella Sala del Bramante: attraverso questo percorso l'artista affina progressivamente la sua ricerca approdando all'uso di Photoshop quale potentissimo mezzo per dare forma ad un'ispirazione creativa sempre più spericolata.
Nel 2000 ha conseguito un importante riconoscimento per questa sua scelta espressiva con il Premio Mondadori nella sezione Computer graphic, mentre del 2002 è la partecipazione al workshop veneziano del Maestro giapponese Nobuyoshi Araki, genio mondiale della fotografia d'avanguardia. Il tratto distintivo dell'opera di Isabella Bona è la continua ricerca per fondere le possibilità del mezzo tecnologico spinta all'estremo, con un'espressività che non rinnega la tradizione della storia dell'arte, ma anzi la ingloba in sé rinnovandola e trasformandola. Ecco che nelle opere di questa prima esposizione torinese il motivo letterario delle metamorfosi, con il quale artisti di ogni epoca si sono confrontati, viene rinnovato attraverso l'utilizzo di audaci contaminazioni materiche artificialmente riprodotte grazie a Photoshop, novello incantesimo in grado di mescolare reale ed immaginario, un dualismo da sempre al centro del vissuto umano.
Le "Metamorfosi" in mostra nelle sale del Cenacolo sono autoritratti in divenire dove è il corpo dell'artista ad essere contaminato con quello di creature che si potrebbero dire appartenenti al mondo animale, ma che pure stanno perdendo la connotazione naturale per farsi materia artificiale e fantastica. Questa mostra ha anche il pregio di essere una felice unione di femminilità diverse – oltre all'artista intervengono infatti la curatrice Delia Gianti e Sara Bona per il profilo critico- che vogliono proporre al pubblico una parentesi d'arte e di immaginazione.
Sara Bona
lsabella Bona, di origini bellunesi, approda a Torino dopo una biografia artistica che la vede diplomarsi all'accademia di Belle Arti di Venezia, con una tesi sul tema del restauro dell'arte contemporanea. Un'articolata serie di esposizioni collettive e personali - tra cui spicca la personale nella prestigiosa cornice di Palazzo Crepadona a Belluno, la conducono da Venezia e dal Veneto fino a Genova, all'Emilia e infine a Roma, dove all'inizio del 2007 è stata premiata nell'ambito della manifestazione Open Art ed ha esposto nella Sala del Bramante: attraverso questo percorso l'artista affina progressivamente la sua ricerca approdando all'uso di Photoshop quale potentissimo mezzo per dare forma ad un'ispirazione creativa sempre più spericolata.
Nel 2000 ha conseguito un importante riconoscimento per questa sua scelta espressiva con il Premio Mondadori nella sezione Computer graphic, mentre del 2002 è la partecipazione al workshop veneziano del Maestro giapponese Nobuyoshi Araki, genio mondiale della fotografia d'avanguardia. Il tratto distintivo dell'opera di Isabella Bona è la continua ricerca per fondere le possibilità del mezzo tecnologico spinta all'estremo, con un'espressività che non rinnega la tradizione della storia dell'arte, ma anzi la ingloba in sé rinnovandola e trasformandola. Ecco che nelle opere di questa prima esposizione torinese il motivo letterario delle metamorfosi, con il quale artisti di ogni epoca si sono confrontati, viene rinnovato attraverso l'utilizzo di audaci contaminazioni materiche artificialmente riprodotte grazie a Photoshop, novello incantesimo in grado di mescolare reale ed immaginario, un dualismo da sempre al centro del vissuto umano.
Le "Metamorfosi" in mostra nelle sale del Cenacolo sono autoritratti in divenire dove è il corpo dell'artista ad essere contaminato con quello di creature che si potrebbero dire appartenenti al mondo animale, ma che pure stanno perdendo la connotazione naturale per farsi materia artificiale e fantastica. Questa mostra ha anche il pregio di essere una felice unione di femminilità diverse – oltre all'artista intervengono infatti la curatrice Delia Gianti e Sara Bona per il profilo critico- che vogliono proporre al pubblico una parentesi d'arte e di immaginazione.
Sara Bona
05
aprile 2007
Isabella Bona – Metamorfosi
Dal 05 aprile al 05 maggio 2007
arte contemporanea
Location
CENACOLO FELICE CASORATI
Torino, Via Balme, 20, (Torino)
Torino, Via Balme, 20, (Torino)
Autore
Curatore