I soggetti più ricorrenti nell’opera di Isabella Monari sono persone che giocano: siano essi golfisti, ragazzi su una spiaggia, schermitori, giocatori di bocce o di polo.
Uomini spesso vestiti di bianco, uno dei colori preferiti dall’artista, il bianco è un colore che muta, cambia, la luce lo “sporca” di mille tonalità diverse: viola, blu, grigio e i giochi di chiaroscuro lo rendono intenso, corposo e plastico.
In queste opere il gioco esprime il bisogno dell’uomo di trovare una dimensione più umana nella quale vivere, lontano dai rumori, dalle inquietudini e dalla frenesia che la vita contemporanea impone.
I giocatori sono sempre collocati al centro di verdi paesaggi, circondati da una campagna addomesticata dove il selvaggio è dominato dalla cura e dall’amore dell’uomo per la natura. Le linee curve di paesaggi collinari accolgono l’uomo offrendogli la tranquillità desiderata e cercata.
Paesaggi ideali quindi, luoghi dell’anima, e del pensiero, curati e rigogliosi, illuminati spesso dalle luci del tramonto, luci calde e colori intensi , per sottolineare la quiete di elementi naturali che si preparano alla frescura della sera stendendo le loro ombre scure, blu, su prati verdeggianti.
Isabella Monari, dipinge e disegna ambienti animati dove si muove un’ umanità colorita e svagata, che parla, che suona, che ride, oppure paesaggi pieni di pace e tranquillità, con ombre lunghe e luci forti.
L’artista cerca di esprimersi senza seguire particolari correnti, sperimentando a ruota libera tecniche ed espressioni : dall’olio su tela o su tavola alla china, al gessetto, dal bozzetto veloce allo studio meticoloso della natura e dell’anatomia, dal pittorico senza preoccupazione per i dettagli all’espressione fotografica.
I colori stesi a grandi campiture, i giochi di ombre e luci, l’amore per i soggetti “fotografati” in atteggiamenti spontanei, l’attenzione al dato naturalistico, questi elementi insieme alla pratica del disegno dal vero – che l’artista approfondisce frequentando la Scuola Libera del Nudo presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna – rimandano ai pittori di fine Ottocento e inizi Novecento, in particolare agli Impressionisti, a Manet, Pissarro, Degas.